Come perseguire la verità (26)
Di recente abbiamo condiviso sull’argomento di Dio incarnato. Questo argomento coinvolge la pratica dell’“abbandonare”, contenuta in “Come perseguire la verità”, e abbiamo condiviso su come “abbandonare le proprie nozioni e fantasie riguardo a Dio”, che fa parte dell’argomento “abbandonare le barriere tra sé stessi e Dio e la propria ostilità verso di Lui”. Abbiamo già condiviso diverse volte su questo aspetto, discutendo principalmente di come trattare Dio incarnato. Abbiamo suddiviso questo contenuto in due argomenti. Sapete dirMi quali sono? (Riguardo a Dio incarnato, Dio ci ha dato due corretti principi di pratica: il primo è non paragonarLo al Dio in cielo e il secondo è non metterLo sullo stesso piano dell’umanità corrotta.) Abbiamo condiviso su alcuni dettagli di questi due argomenti, riguardanti alcune manifestazioni della normalità e della concretezza di Dio incarnato. Ciò ha incluso la condivisione su quali principi specifici Dio incarnato osservi e a cui Si attenga nel vivere, nell’esistere, nel comportarSi e nell’operare tra gli uomini. Condividere su questi temi serve a mettere le persone in condizione di capire e conoscere le manifestazioni che Dio incarnato, questa persona dall’identità speciale, esterna mentre vive tra gli uomini. Abbiamo condiviso principalmente sull’argomento della normalità e della concretezza di Dio incarnato, e abbiamo condiviso su molti aspetti specifici. Qual è stato l’effetto su di voi dopo aver ascoltato? Avete meno nozioni e fantasie su Dio incarnato o vi sono venute delle nuove nozioni? (Abbiamo meno nozioni e fantasie su Dio incarnato.) Allora, condividere su questo argomento è d’aiuto alle persone per arrivare a conoscere Dio incarnato? (Sì.) Molto bene.
La nostra condivisione sull’argomento di Dio incarnato verte principalmente sulle rivelazioni e pratiche specifiche riguardanti la normalità e la concretezza di Dio incarnato, allo scopo di fornire alle persone una comprensione più concreta di Dio incarnato, questa persona dall’identità speciale. Ebbene, trovate che più capite la normalità e la concretezza di Dio incarnato, più Egli vi sembri semplicemente una persona normale, niente di eccezionale, e che più capite la normalità e la concretezza di Dio incarnato, meno percepiate la Sua aura divina? Avete pensieri di questo tipo? (No. Ascoltando alcuni degli esempi che Dio ha fatto riguardanti alcuni aspetti del vivere concreto e delle rivelazioni di Dio incarnato, ho la sensazione che sia solo l’immagine esteriore di Dio a essere comune e normale, mentre le manifestazioni della Sua umanità normale superano di gran lunga quelle di noi esseri umani; sono cose che noi non possiamo raggiungere. L’umanità normale di Dio non contiene alcuna indole corrotta, né arroganza o propensione all’inganno, né orgoglio o indulgere umani. Sebbene esteriormente Dio incarnato appaia comune e normale, si può vedere la Sua grandezza dalla Sua umiltà. Questa è la mia sensazione.) Di solito, quando le celebrità, i grandi personaggi o le prominenti figure di successo dell’umanità si presentano sotto vari aspetti, parlano forse della loro normalità, concretezza e ordinarietà? (No.) Se un membro dell’umanità corrotta si presenta per farsi conoscere dagli altri, non descriverà assolutamente quanto sia ordinario, comune e normale. Al contrario, attraverso la sua presentazione e le sue descrizioni, cercherà di far percepire agli altri che egli è distinto da loro, straordinario, grande e in possesso di abilità sovrumane. Se qualcuno riuscisse persino a percepirlo come una persona eccezionale, ne sarebbe ancora più felice. Guardate come si presentano gli esseri umani corrotti. Innanzitutto, descrivono quanto siano perfetti, senza alcun difetto né alcuna pecca. Si vantano inoltre di quanto sia illustre la loro famiglia, di quanto sia nobile la loro posizione, di quali titoli di studio posseggano e di cosa ci sia di eccezionale nel loro aspetto. Anche se hanno un neo sul viso, devono trovare un modo unico per descriverlo, dicendo: “Guardate, persino la posizione di questo neo è insolita; si dice che le persone con un neo in questo punto siano destinate alla ricchezza o alla nobiltà”. Riguardo al loro aspetto, proclamano con ostentazione quanto ogni tratto del loro viso sia unico e quali interpretazioni positive esistano in fisiognomica per ogni loro caratteristica facciale, come l’essere destinati alla ricchezza o alla nobiltà, o l’essere in grado di raggiungere la ribalta e che, tra la gente, loro sono persone fuori dall’ordinario. Inoltre, amano particolarmente mettere in mostra i propri doni e punti di forza in certi ambiti, quanto straordinari e unici siano il loro pensiero e le loro idee, e vantarsi dei risultati ottenuti in determinati gruppi, di come personaggi illustri li lodino, li tengano in grande considerazione, li invidino e li ammirino, o di quali grandi contributi abbiano dato in un certo settore e di quanto i loro capi li apprezzino. Indipendentemente dal fatto che ciò che dicono sia vero, in ogni aspetto della loro auto-presentazione, cercano di far percepire alle persone che loro sono diversi dagli altri, soli tra la gente, unici e superiori a tutte le persone comuni. Guardano tutti dall’alto in basso; considerano tutti gli altri come individui infimi e plebei insignificanti, mentre solo loro sono i più grandi, i più nobili e i più fuori dal comune. Se chiedi loro quali titoli di studio abbiano, diranno di essersi laureati in un’università prestigiosa, di avere un master o un dottorato, quando in realtà hanno frequentato solo un’università comune. Non parlano mai dei propri difetti, delle proprie pecche, della propria indole corrotta, degli aspetti del proprio carattere infimo o delle cose sbagliate che hanno fatto. Fintanto che si tratta di presentarsi per farsi conoscere dagli altri, tentano con ogni mezzo di mettersi in mostra, lodarsi e imbellettarsi, descrivendosi come grandi, straordinari e fuori dal comune. Persino se si ammalano, diranno che è una “malattia da ricchi”, facendo percepire alle persone che loro sono delicati, coccolati e distinti. In ogni caso, non permetteranno assolutamente che le persone li ritengano solo persone ordinarie e comuni. Al contrario, tentano con ogni mezzo di fare in modo che le persone guardino a loro, li tengano in grande considerazione e li ammirino. Se le persone riescono a seguirli e riservare loro un posto nel proprio cuore, si sentono ancora più compiaciuti di sé stessi. Se dici loro che sono ordinari e normali, membri della massa comune, sentono che hanno perso completamente la faccia e che hai davvero ferito il loro orgoglio; è quasi come se li uccidesse. Per tutta la vita, cercano di essere unici e straordinari. A causa della loro indole corrotta e di tali desideri, molte persone spesso coltivano un’immagine esteriore per apparire molto elevate, di classe e nobili, e il contegno esteriore che assumono, le loro parole e le loro azioni mostrano decisamente l’aria di un grande personaggio. In qualsiasi gruppo, se qualcuno dice loro: “Ti ho notato a colpo d’occhio in questa folla; dal tuo sguardo, dai tuoi lineamenti e dalla tua aura, posso capire che non sei una persona comune”, ne sono felicissime. Esagereranno la cosa all’inverosimile e, per il resto della loro vita, terranno queste parole sempre sulla bocca, vantandosi ovunque: “In mezzo a una folla, le persone riescono a riconoscermi a colpo d’occhio e a vedere che sono un leader, una persona fuori dall’ordinario, non una persona comune!” Amano particolarmente essere questo tipo di persona, amano particolarmente posizionarsi come individui straordinari, insoliti, distinti dagli altri e persino unici e irripetibili. Molti altri prestano particolare attenzione alle celebrità, ai grandi personaggi e a coloro che hanno prestigio e posizione nella società, prestando attenzione a ogni notizia che li riguarda, alle loro parole e azioni e alla loro vita quotidiana. Lo scopo di questa attenzione non è l’intrattenimento, ma imitarli e seguirli. Qualunque cosa queste persone mangino e indossino, qualunque cosa sia popolare tra loro, costoro la imitano. Qualunque argomento queste persone discutano, anche costoro ne discutono. Seguono tutto molto da vicino, per paura di essere esclusi dalla tendenza generale, di rimanere indietro ed essere guardati dall’alto in basso. Vogliono semplicemente essere persone eccezionali e straordinarie tra la folla e non sono assolutamente disposti a essere persone normali e ordinarie. Alcune persone, sebbene siano di levatura media, non abbiano punti di forza o doni e possiedano condizioni innate molto ordinarie e comuni sotto ogni aspetto, non sono comunque disposte a essere persone ordinarie, non sono disposte a essere dei signor nessuno. Al contrario, si atteggiano in modo da apparire molto elevate e di classe, o si descrivono come alquanto fuori dal comune, non come dei signor nessuno. Alcuni si sforzano persino di imitare i grandi personaggi, gli individui capaci e competenti e quelli dotati di abilità eccezionali. Osservano ciò che queste persone fanno, dicono e discutono, e le imitano, sforzandosi di diventare grandi personaggi straordinari come loro, non più persone ordinarie e comuni. Pertanto, quando condividiamo sulla normalità e la concretezza di Dio incarnato, alcune persone inevitabilmente pensano: “Gli esseri umani si lodano, si imbellettano e si vantano vigorosamente di essere così distinti dagli altri, così straordinari e grandi, mentre Tu Ti descrivi sempre come così normale e concreto. Non è un po’ irragionevole? Non è un po’ sciocco? Tu sei il Cristo incarnato, con tale nobile identità, con tale grande aureola e tale grande corona sulla testa. Come puoi descriverTi come una persona ordinaria, normale e concreta? E, temendo che le persone non ci credano, fornisci persino numerosi esempi per dimostrare quanto Tu sia normale, concreto e ordinario. Questo naturalmente lascia in qualche modo perplessi”. Sebbene non sia conforme alle nozioni umane, i fatti stanno proprio così. Le rivelazioni specifiche della normalità, della concretezza e dell’ordinarietà di Dio incarnato sono proprio queste; questo è un fatto, non posso inventarlo. Alcune persone dicono: “Non dovresti menzionare almeno qualche esempio che faccia percepire alle persone che sei distinto dagli altri e straordinario e che la Tua identità e la Tua immagine sono particolarmente elevate e imponenti?” Beh, Mi dispiace deludervi, ma non esistono davvero esempi del genere. In realtà, le Mie descrizioni dei modi in cui Mi comporto e agisco nella vita e quando opero sono le vere rivelazioni di Dio incarnato; è semplicemente così oggettivo. È interamente così che stanno le cose; non ci sono esempi che Mi facciano apparire agli occhi delle persone come distinto dagli altri, straordinario, grande o in possesso di un’immagine elevata e imponente. Alcune persone dicono: “Non puoi inventare qualcosa? Questo lascerebbe un’impressione migliore nel cuore delle persone e non le deluderebbe. Ti descrivi come così normale e concreto, semplicemente una persona comune; la Tua immagine non è affatto elevata! Chi Ti idolatrerà e guarderà a Te comunque? Se le persone non guardano a Te né Ti idolatrano, possono ancora avere un posto per Te nel loro cuore?” Io dico che non cerco affatto questo. Va benissimo se non guardi a Me e non Mi idolatri; sono piuttosto a Mio agio con questo. Alcune persone dicono: “Se le persone non guardano a Te né Ti idolatrano, questo si può ancora chiamare seguire Dio?” Il fatto che tu guardi a Me o Mi idolatri: queste cose non sono importanti; non Mi interessano affatto. Se non guardi a Me né Mi idolatri, ma riesci a riflettere con il cuore su ogni parola che dico, su ogni aspetto della verità su cui condivido, ad accettarli come parole di Dio e a comportarti, agire e valutare le persone e le cose in base a queste parole, questo è sufficiente: le Mie parole non saranno state dette invano. Supponiamo che tu non guardi a Me né Mi idolatri, ma che le parole che pronuncio e i sermoni che predico ti portino davanti a Dio, permettendoti di sapere come perseguire la verità, permettendoti di sapere come agire in base alle verità principi di fronte a ogni questione, di imparare come comportarti e agire, di imparare come fare il dovere di un essere creato, di sapere come essere leale a Dio e come fare il tuo dovere all’altezza degli standard, di sapere come sottometterti a Dio, temere Dio e fuggire il male, e infine permettendoti di liberarti della tua indole corrotta ed essere guadagnato da Dio. Allora le Mie parole non saranno state dette invano e il loro scopo sarà stato raggiunto. Quanto a Me, è sufficiente che tu sia capace di trattarMi correttamente, trattandoMi in modo giusto e ragionevole secondo i principi. Le Mie richieste nei vostri confronti non sono elevate. Ho menzionato in precedenza i tre principi per le nostre interazioni: essere puri con Cristo, rispettarLo e obbedire alle Sue parole. È sufficiente che riusciate a praticare secondo questi tre principi. Non ho bisogno che le persone Mi idolatrino, né ho bisogno della loro ammirazione o della loro grande considerazione. Non ho bisogno che le persone abbiano un’immagine di Me nel loro cuore. Non sono interessato a queste cose. Molte persone idolatrano in particolare figure dall’immagine elevata, distinte dagli altri, straordinariamente capaci ed eccezionali, credendo che Dio incarnato non possa essere un Figlio dell’uomo normale, concreto e ordinario. Coloro che non Mi hanno mai incontrato danno naturalmente per scontato che la Mia immagine sia più elevata di quella delle persone comuni, particolarmente imponente. Non devi assolutamente pensare in questo modo. Non sono affatto imponente; sono piuttosto piccolo di statura e basso di altezza. Nella vita quotidiana, le Mie parole e le Mie azioni sono particolarmente normali e concrete. Tutti gli aspetti della Mia vita quotidiana, come Mi vesto, i Miei abiti, il cibo, l’alloggio e come Mi sposto, sono particolarmente ordinari. Non cerco mai di essere il solo nel Mio genere, né di essere unico. Cerco solo di fare le cose secondo le regole, di comportarMi secondo la Mia posizione appropriata, di compiere bene la Mia opera, di adempiere il Mio ministero e di dire in modo chiaro ed esauriente ciò che deve essere detto. Questi sono i Miei principi per comportarMi e agire. Non ho il perseguimento umano di essere distinto, di essere straordinario e grande, né cerco mai di essere riconosciuto a colpo d’occhio nella folla. Anche se non Mi riconosci nella folla, non sarò affatto triste o turbato, né sentirò mai di aver perso la faccia e, naturalmente, di certo non dirò che Mi stai offendendo.
Quando parlo, opero ed entro in contatto con voi, che stia condividendo su un qualsiasi aspetto della verità, che stia condividendo per risolvere problemi in qualsiasi aspetto, o che stia semplicemente conversando di cose quotidiane o parlando di qualcosa, Mi sforzo sempre di farMi capire da voi e, a prescindere da ciò di cui parlo, lo faccio perché le persone ne traggano beneficio. Naturalmente, se la condivisione riguarda questioni che coinvolgono la verità, allora è ancora più essenziale che essa permetta alle persone di guadagnare i principi per praticare la verità e di trovare cammini per risolvere tali questioni. Se si tratta solo di conversare di cose quotidiane, è ancora più normale, perché questo è un bisogno dell’umanità normale. A cosa si riferisce questo bisogno dell’umanità normale? Significa che a volte le persone hanno bisogno di comunicare e condividere ciò che vedono e sentono nella loro vita quotidiana. Parlare delle cose di tutti i giorni, conversare e condividere con gli altri sono tutti bisogni della coscienza e della razionalità dell’umanità normale. Per Me, condividere le cose è più spesso per aiutarti a capire di più su questo mondo, questa società e questa umanità, e anche dirti come dovresti valutare alcune delle cose che accadono in questa società e in mezzo a questa umanità, come comprendere le tendenze malvagie, come comprendere le varie cose e come comprendere i vari tipi di persone. Anche quando converso o parlo di questioni quotidiane, di tanto in tanto, o brevemente, discuto di alcune questioni essenziali relative a persone, eventi e cose. Quindi, a prescindere dall’occasione, quando le persone entrano in contatto con Me, ciò che vedono, sentono e comprendono di Me è che non sono affatto straordinario, ma del tutto normale, concreto e ordinario. Vivendo con un tale aspetto umano, Mi sento particolarmente libero e a Mio agio quando vivo con le persone. Se pensi che Io compia delle azioni straordinarie e distinte da quelle degli altri, o che una parte dei Miei lineamenti esteriori o qualche altro Mio aspetto siano distinti da quelli degli altri o particolarmente straordinari, se la pensi così, allora Mi sentirò molto a disagio e imbarazzato. Proprio non Mi piace che le persone dicano cose del genere, e neanche che Mi guardino in quel modo. In particolare alcuni, quando Mi incontrano per la prima volta, Mi osservano, esaminando il Mio sguardo, i Miei lineamenti, ascoltando attentamente ogni parola che uso e il tono della Mia voce, aspettando di vedere se sono così straordinario e distinto dagli altri come immaginavano. Io dico che non ce n’è bisogno; non c’è bisogno di osservarMi o di sottoporMi a scrutinio. Sono una persona molto ordinaria e normale. Quando interagisci con Me, dovresti essere rilassato, libero e a tuo agio. Se osservi e sottoponi a scrutinio sempre, più sottoponi a scrutinio, più ti stancherai e più confuso sarai. Se vengo sottoposto a scrutinio e osservato da te, proverò sempre più ripugnanza e repulsione nei tuoi confronti. Per quanto tu Mi sottoponga a scrutinio, se non capisci quello che dico, non sai a cosa si riferiscano effettivamente le Mie parole e quali siano le verità principi da comprendere qui, allora a cosa serve il tuo scrutinio? Il tuo scrutinio è ancora più disgustoso. Una volta un tale, non so se stesse osservando da molto tempo o se l’abbia visto senza volerlo, ha detto che i Miei occhi avevano un punto luminoso e che bastava uno sguardo per mostrare che ero Dio. Io ho detto: “Cos’altro hai visto? Hai visto lo Spirito di Dio discendere su di Me come una colomba? Hai visto una spada a due lame uscirMi dalla bocca? Hai visto tutto il Mio corpo come una colonna di luce? Hai visto una verga di ferro nella Mia mano? Dici di aver visto un punto luminoso nei Miei occhi, ma quello che dici è sbagliato. La Bibbia dice: ’I suoi occhi erano come fiamma di fuoco’. In base alla tua comprensione, avresti dovuto vedere i Miei due occhi come fiamme per percepire qualcosa dell’aura divina di Dio, invece hai visto solo un punto luminoso, quindi questo significa che stai svilendo Dio”. DiteMi, costui non si è forse reso ridicolo? Questa non è una manifestazione di scarsa statura? (Sì.) Ti dico che non hai bisogno di osservare o sottoporre a scrutinio queste cose. Ascoltare semplicemente queste parole che esprimo è sufficiente per permetterti di entrare nella verità realtà e di intraprendere il cammino della salvezza. Se insisti a osservare, quali problemi emergeranno? Non solo non ci saranno risultati, ma non sarai neanche in grado di conoscere minimamente Dio e le tue nozioni riguardo a Lui diventeranno sempre più forti. Dio incarnato non ha nulla a che fare con la persona di Dio o con il vero corpo di Dio di cui Egli parla, né con l’immagine di Dio profetizzata nell’Apocalisse, e neppure con l’immagine di Dio che l’umanità ha visto attraverso gli scritti del passato. Quindi, comunque tu osservi Dio incarnato, Egli è sempre normale e concreto, una persona ordinaria; non ti mostrerà alcun lato straordinario o distinto da quelli degli altri. Cosa intendo con queste parole? Ti sto semplicemente dicendo che non dovresti osservare né sottoporre a scrutinio Dio incarnato. Più Lo sottoponi a scrutinio, più Egli sarà lontano da te. Se non Lo sottoponi a scrutinio, e invece ti sottometti con purezza e sei in grado di accettare la verità, lo Spirito Santo ti illuminerà, guidandoti a comprendere la verità. Se Lo osservi e Lo sottoponi a scrutinio sempre, lo Spirito Santo ti abbandonerà. Una volta che lo Spirito Santo ti abbandonerà, sarà come se non vedessi più nulla e non riuscissi a distinguere alcunché. Non capirai le parole di Dio quando le leggerai; quando ti accadrà qualcosa, non sarai in grado di capirlo a fondo né di sapere cosa fare, e quando condividerai con gli altri non saprai da dove cominciare. Ti sentirai così impacciato e smarrito anche nel fare la cosa più semplice che prima eri in grado di fare. A quel punto le cose andranno completamente storte. Sono buoni segni questi? (No.) Dunque, quando si manifestano questi segni, devi subito invertire rotta e smettere di osservare e sottoporre a scrutinio Dio. E non farlo neanche quando questi segni non si manifestano. Perché non dovresti farlo? Questo cammino non porta da nessuna parte; questo non è il cammino che dovresti intraprendere. Il cammino che dovresti intraprendere nel seguire Dio è accettare la verità e sottometterti a Dio, non osservare, sottoporre a scrutinio o testare Dio. Specialmente con Dio incarnato, se non Lo hai mai visto e non sai che aspetto abbia, è normale squadrarLo attentamente quando Lo incontri per la prima volta. Dopo averLo squadrato, hai di Lui una certa impressione e puoi associare la Sua voce a quella che parla nelle registrazioni dei sermoni: “Ecco dunque che aspetto ha Dio incarnato, questa è la Sua altezza, questo è il Suo modo di vestire. È veramente normale, concreto e ordinario; è tutto vero, proprio come descritto nelle parole di Dio”. Questo è sufficiente; fermati qui. Non continuare a sforzarti di sottoporre questa faccenda a scrutinio nel tuo cuore. Dopodiché, dovresti ascoltare attentamente ciò su cui Dio sta condividendo, ponderare quale aspetto della verità la questione su cui Egli sta condividendo coinvolga, annotarlo rapidamente, poi usare il tuo cuore per rifletterci su e, dopo averlo compreso, metterlo in pratica. Questo è il modo corretto di trattare Cristo, Dio incarnato. Indipendentemente da come Io condivida, indipendentemente dal contenuto della Mia condivisione, quando si tratta di Dio incarnato, cerco sempre di farvi conoscere la normalità, la concretezza e l’ordinarietà di Dio, piuttosto che associarLo o conoscerLo come straordinario, grande, unico o distinto dagli altri. Ogni questione di cui parlo, ogni esempio che fornisco, sono correlati a questo argomento della normalità, della concretezza e dell’ordinarietà di Dio incarnato. Non inventerò assolutamente qualcosa per farti pensare erroneamente che Io sia distinto dagli altri, straordinario o grande, che Io abbia il portamento di un leader, la magnanimità di un grand’uomo o l’ampiezza di vedute e l’elevatezza di un grand’uomo. Lascia che te lo dica, non capisco mai cosa significhino “elevatezza” o “ampiezza di vedute”, né rifletto su questi aspetti o ci metto il cuore. Su cosa rifletto? Rifletto su quegli argomenti in merito ai quali condividere con voi che possano portarvi nella verità realtà, su quali argomenti possano esortarvi, condurvi, aiutarvi e guidarvi, affinché abbiate la disposizione e la determinazione a soffrire e a pagare un prezzo e siate in grado di perseguire la verità, fare bene il vostro dovere e ottenere la salvezza. Rifletto sempre su quali argomenti discutere e quali sermoni predicare, affinché le persone possano intraprendere il cammino della salvezza, adempiere il loro dovere all’altezza degli standard e diventare veri esseri creati. Di qualsiasi argomento Io parli, Mi sforzo sempre di aiutarvi a diventare esseri creati all’altezza degli standard, a imparare a sottomettervi a Dio e a sviluppare un cuore che teme Dio. Non rifletto mai su quali parole dire per far sì che guardiate a Me, o su quali cose fare affinché Mi ammiriate, che nei vostri cuori Mi percepiate insondabile come una persona famosa o grande; non ho nessuna di queste cose nel Mio cuore. Non ho mai pensato a come dovrei parlare, al Mio modo di esprimerMi o a come dovrei presentarMi per farvi percepire che sono alquanto elevato, per far sì che non riusciate a sondarMi o a raggiungerMi e per far apparire voi molto insignificanti e ignoranti. Non penso mai a queste cose nel Mio cuore e non parlo né agisco mai per proteggere la Mia posizione, la Mia immagine o la Mia identità; adempio solo il Mio ministero con tutto il cuore.
A volte, quando sono stanco, vado a fare una passeggiata e a guardarMi intorno dove vivono i fratelli e le sorelle. A volte passeggio anche per la fattoria, guardando gli orti, i maiali e le pecore. Quando vedo un gattino, lo accarezzo, lo abbraccio e gli parlo. Quando vedo un bel cucciolo, lo abbraccio. C’era una cagna che aveva partorito più di dieci cuccioli. Era così felice davanti alla gente, come se si fosse guadagnata qualche merito. L’ho elogiata, dicendo: “Ora sei soddisfatta di te, vero? Guarda, hai partorito così tanti cuccioli, hai fatto davvero un ottimo lavoro, molto bene, brava!” L’ho accarezzata e l’ho abbracciata attorno al collo. Vado a visitare anche i canili, i campi coltivati e gli orti, guardandoMi intorno dappertutto; è davvero bello. DiteMi, le grandi figure vanno in questi luoghi sporchi, maleodoranti e disordinati? No. Soprattutto in posti dagli odori sgradevoli come i canili e i porcili: la maggior parte delle persone non è disposta ad andarci. Neanche a Me piacciono gli odori cattivi o sgradevoli, ma un po’ di odore emanato da un cucciolo è tollerabile. A volte i cuccioli Mi si strofinano addosso, Mi baciano e Mi leccano il viso, e io li abbraccio. Gli animali sono molto semplici; si fidano dei loro padroni e non hanno bisogno di stare sulla difensiva, così riescono a giocare e a interagire con loro quanto vogliono. Le loro vite sono così semplici. Alcune persone dicono sempre di amare i cani, i piccoli animali, e di averli a cuore, ma quando chiedi loro di abbracciare un cucciolo non vogliono. Dicono: “I cani sono sporchi e maleodoranti e potrebbero persino avere dei virus!” Io dico: “Sei così schizzinoso. Non ti piacciono i piccoli animali? Questo non è amarli veramente”. Persone del genere non sono piuttosto ipocrite? (Sì.) Non si considerano persone comuni; pensano di essere nobili, di avere una posizione e di essere grandi figure, quindi come potrebbero interagire con questi piccoli animali che la gente considera insignificanti? Anche se li toccano con le mani, poi devono subito lavarsele e disinfettarle, addirittura si cambiano i vestiti e, una volta a casa, fanno subito il bagno. Portano la pulizia a tale estremo. DiteMi, persone del genere non sono strane? Se non ti piacciono davvero i piccoli animali, non fingere. Una volta che le persone si accorgono che stai fingendo, sanno che sei troppo ipocrita e privo di sincerità, provano disgusto nel vederti e si fanno una cattiva impressione di te. Se non ti piacciono gli animali, non fingere assolutamente e non cercare di farti bello. Più cerchi di farti bello, più la gente penserà che tu sia spregevole e infimo. Essere onesti e genuini è molto meglio. Se non riesci a essere onesto e genuino, ciò dimostra che c’è un problema con la tua umanità. In ogni caso, la normalità e la concretezza di Dio incarnato sono un dato di fatto, e anche la Sua ordinarietà è un dato di fatto. Molte persone hanno visto queste cose stando a contatto con Lui e sanno che sono dati di fatto. Questi sono i fatti che voi dovreste assolutamente capire e conoscere. Dio incarnato è una persona così ordinaria e normale, e questo va contro le nozioni delle persone. Se agisse come l’umanità corrotta, mettendoSi in mostra per quanto è diverso dagli altri, che faccia qualcosa di grande o di piccolo, e cercando di distinguerSi, questo potrebbe essere conforme alle nozioni delle persone. Da un lato ci sono le varie manifestazioni dell’umanità corrotta e dall’altro c’è Dio incarnato che, pur esprimendo così tanta verità, esterna comunque manifestazioni normali come una persona comune: quale di questi tipi di manifestazioni è una cosa positiva che reca beneficio alle persone? Quale è una cosa negativa che le persone detestano e rifiutano? Siete in grado di discernerlo in una certa misura, ora? (Sì.) Allora non abbiamo bisogno di entrare più nel dettaglio; continuiamo con l’argomento della volta scorsa.
L’ultima volta abbiamo condiviso su un altro argomento riguardante l’abbandono delle nozioni e delle fantasie su Dio incarnato: non mettere Dio incarnato sullo stesso piano dell’umanità corrotta, giusto? (Sì.) Riguardo a questo argomento, ho elencato alcune manifestazioni specifiche di Dio incarnato nel Suo modo di comportarSi e di agire dal punto di vista della Sua umanità, così come alcune manifestazioni della Sua indole essenza: non ingannare, non contendere, non lottare, non macchinare, non denigrare gli altri, non vendicarSi, non attirare e così via. Di queste, l’ultima volta abbiamo condiviso un po’ sul non ingannare, non contendere e non lottare. Su quale manifestazione dovremmo condividere questa volta? (Il non macchinare.) Anche il non macchinare, come il non ingannare, il non contendere e il non lottare, è un principio secondo cui Dio incarnato, questa persona ordinaria, Si comporta e agisce. Naturalmente, questo principio riguarda anche la Sua umanità essenza e la Sua indole. Anche il non macchinare è una manifestazione specifica dell’indole essenza, o un aspetto della condotta, di Dio incarnato, questa persona ordinaria. L’espressione “non macchinare” è facile da capire? La capite tutti? (Sì.) La comprensione più basilare del non macchinare è non tramare e non ricorrere a tattiche o a stratagemmi astuti. Vale a dire, quando sono in contatto con voi e interagisco con voi, sia nel lavoro che nella vita quotidiana, Io sono sempre onesto e genuino. Non ricorro a tattiche, non metto in atto stratagemmi astuti, né ordisco trame. Al contrario, parlo con sincerità, esprimo qualsiasi cosa abbia nel cuore e vi dico le cose come stanno. Non tramo contro di voi né vi inganno. Non uso belle parole per guadagnarMi la vostra fiducia e poi rendervi disponibili a spendervi, a soffrire e a pagare un prezzo. Mi avete visto fare cose del genere? (No.) Quando ve lo chiedo, dite sicuramente di no, ma sapete fare un esempio per illustrare ciò? Se ognuno di voi può fare un esempio, allora questo fatto verrà provato in modo inconfutabile e avrete una comprensione autentica di questo punto: il non macchinare. Per esempio, qualcuno dice che nel mondo ha imparato qualche abilità e comprende una certa professione. Si dà il caso che la casa di Dio abbia un lavoro o un compito che riguarda proprio la professione che ha imparato. Io parlo con lui, dicendo: “Tu comprendi un po’ questa professione e si dà il caso che la casa di Dio abbia del lavoro in questo campo. Sei in grado, in base alle tue conoscenze professionali e secondo le regole o i principi del tuo settore, di svolgere bene questo lavoro? Se sei disposto, allora questo lavoro è tuo”. Ci sono parole di macchinazione o di sfruttamento in questo? Ci sono parole che celano una trama? (No.) Sei sicuro che non ce ne siano? (Sì.) Dato che ti sei proposto e ti sei presentato come una persona che comprende questa professione e che Io sono venuto a conoscenza della tua situazione, ti ho assegnato questo lavoro. Se sei disposto a farlo e dici: “Lo accetto da Dio; mi assumo questo lavoro, questo dovere”, ossia ti offri volontario, allora dovresti farlo bene. Se non sei disposto, puoi dirMi in faccia che non vuoi fare questo dovere. Per caso ti obbligherei? (No.) Secondo i Miei principi per trattare le persone, non ti obbligherei. Non costringo assolutamente nessuno a fare qualcosa contro la sua volontà e non ti obbligo a fare le cose in base alla Mia volontà personale. Non ti farò fare cose anche se non vuoi né agirò come se, poiché possiedo questa identità, le Mie parole dovessero avere un peso o essere come quelle di un imperatore, definitive e inalterabili. Tratto le persone con tolleranza; ti do la libertà di scegliere da solo. Dispongo sempre il lavoro in base alle necessità del lavoro della casa di Dio. Se ci sono persone con esperienza nel settore o competenti nel campo che sono disposte a svolgere il lavoro e in grado di farlo meglio, è certamente un’ottima cosa. Se nessuno ne ha comprensione, allora facciamo il più possibile con le abilità che abbiamo, nella misura in cui possiamo. Questo è il Mio principio. Se ti viene assegnato un certo lavoro ma dici: “Non voglio farlo. Non mi piace essere sfruttato dalle persone o diretto dalla casa di Dio; faccio le mie scelte”, allora va bene, la casa di Dio non ti userà. Fare il proprio dovere è una cosa che si fa di buon grado e volontariamente. Solo quando le persone sono disposte a fare il proprio dovere dopo aver iniziato a credere in Dio, la chiesa può disporre per loro del lavoro. Se non sei disposto a fare il tuo dovere, la casa di Dio non ti costringerà, e tanto meno Io userò la Mia identità o la Mia posizione per costringerti a svolgere il lavoro della chiesa. Il popolo eletto di Dio assolve il proprio dovere e svolge il proprio lavoro unicamente attraverso la comprensione della verità. Quando le persone non comprendono la verità, la casa di Dio non le costringe a fare il loro dovere né glielo richiede, e tanto meno Io le obbligo ad agire interamente secondo la Mia volontà. Quindi, se voglio che tu faccia qualcosa, lo dico direttamente. Non ricorro assolutamente a tattiche, né faccio allusioni indirette, e nemmeno uso un linguaggio velato per farti capire cosa intendo. Non lo faccio. Se hai la statura e il senso del fardello per svolgere del lavoro per la casa di Dio, ti chiedo direttamente: “Sei disposto ad assumerti questo lavoro?” Oppure dico in modo ancora più diretto: “Assumiti questo lavoro”. Parlo in modo schietto, tutto con un linguaggio semplice. Fintanto che sei un essere umano, puoi capire. Non hai bisogno di spremerti le meningi per riflettere e cogliere il significato effettivo delle Mie parole o il motivo per cui le ho dette. Non ti farò scervellare per cogliere il significato delle Mie parole; te lo dirò direttamente. Il significato letterale delle Mie parole è nient’altro che quello che è. Inoltre, perché ti chiedo di svolgere questo lavoro? Perché sei una persona che fa il proprio dovere nella casa di Dio e sei disposto a fare il tuo dovere nella casa di Dio. Quindi, hai l’obbligo di assumerti qualsiasi lavoro nella casa di Dio richieda che tu faccia la tua parte. Qualsiasi lavoro o compito Io ti affidi, te li affido unicamente perché ti considero un credente in Dio. Dovresti accettarli come tua responsabilità, obbligo e dovere; è giusto farlo. Che si tratti di affidarti un lavoro o di assegnarti dei compiti, è tutto affinché tu adempia bene il dovere di un essere creato e inoltre possa cercare la verità e acquisirla nel fare il tuo dovere. Non c’è alcun rapporto transazionale qui, né ti sto persuadendo o ingannando. Tutte queste parole dette e tutti questi compiti assegnati sono positivi e aperti; non ci sono segreti. Non sono coinvolti rapporti di denaro, cose materiali o interessi, né vi è alcun rapporto di sfruttamento esercitato o subito. Non si tratta assolutamente di usare i tuoi punti di forza, le tue abilità o le tue conoscenze professionali perché la casa di Dio ne tragga profitto; la casa di Dio non lo farebbe assolutamente. Fare il proprio dovere scaturisce interamente dall’essere pronti e disposti; la casa di Dio non costringe mai nessuno. Accettare questo dovere è ciò che tu, come essere creato, dovresti fare. Fare questo dovere è anche il cammino per te per fare esperienza dell’opera di Dio e ottenere la salvezza. Facendo il tuo dovere, impari a sottometterti a Dio, guadagni la verità e ricevi così l’accettazione, il ricordo e il riconoscimento da parte di Dio. Questo è il raccolto che dovresti mietere da ciò che hai dedicato. Pertanto, dovresti accettare questo lavoro come tuo dovere, senza alcun dubbio o sospetto. Qualunque cosa Io voglia che tu faccia, te lo dirò sinceramente. Mi piace parlare chiaro. Non ho bisogno di persuaderti come se fossi un bambino di tre anni, girandoci intorno, menando il can per l’aia e dicendoti belle parole. Non lo farò. Se sai cantare o ballare e possiedi queste condizioni innate, allora, quando viene disposto che tu faccia questo dovere, dovresti accettarlo. Se dici: “In base alle mie condizioni innate non sono molto qualificato per questo dovere. Va bene se non lo faccio?” Nessun problema. È una tua libertà; non ti costringerò.
Qualunque cosa Io dica o vi chieda di fare, non c’è alcuna macchinazione dietro. Quando parlo con i leader e i lavoratori, chiedo loro: “Come va la vita della chiesa di recente? I nuovi arrivati hanno iniziato a vivere la vita della chiesa: quali problemi hanno ancora? Sono stati risolti? Cosa pensano dopo aver visto i film o le testimonianze esperienziali della casa di Dio?” Alcuni leader e lavoratori non sanno rispondere. Riflettono in cuor loro: “Stai cercando di ingannarmi per farmi rivelare la mia vera situazione? Stai controllando se ho svolto del lavoro effettivo? Devo rispondere con attenzione e non essere distratto! Posso parlare del lavoro che è stato fatto bene ma, se qualche lavoro non è stato svolto o non è stato fatto bene, non devo assolutamente menzionarlo. Una volta che lo menziono, il problema verrà esposto!” Così, quando riferiscono sul loro lavoro, sono sempre restii a dire una parola di troppo e hanno molta paura di esporre i problemi. Individui del genere hanno menti complicate. Quando chiedo loro qualcosa, le parole sono in realtà sulla punta della loro lingua, ma non le dicono direttamente. Devono riflettere ed elaborare nella loro mente: “Perché fai questa domanda? Come posso rispondere in modo appropriato affinché, da un lato, Tu non conosca la situazione reale e, dall’altro, Tu sia soddisfatto?” Di fatto, Io non filtro mentalmente nemmeno una parola di quelle che dico. Qual è il Mio stato quando faccio domande? Quando vedo qualcuno e so di quale lavoro è responsabile, penso immediatamente a quali compiti specifici possa svolgere, a quali problemi sia incline a incontrare nel suo lavoro e a quali difficoltà potrebbe affrontare. Pensando a queste cose, gli chiedo direttamente: “Come sta andando di recente la vita della chiesa nelle chiese di cui sei responsabile? I leader e i diaconi della chiesa sono tutti adatti? I fratelli e le sorelle sanno come nutrirsi delle parole di Dio? La maggior parte di loro si dedica alle devozioni spirituali? Imparano inni e danze nel loro tempo libero? Come procede il lavoro del Vangelo?” Ogni domanda che faccio è diretta e schietta, senza test né secondi fini. Sto semplicemente considerando il lavoro e l’accesso alla vita delle persone. Indipendentemente da come tu risponda, vedrai che non ti sto testando, né userò nulla come leva contro di te; non avverrà che tu ti tradisca o che qualcosa venga usato come leva contro di te. Sto semplicemente cercando di informarMi sul lavoro, non sto deliberatamente indagando sulla situazione di nessuno, né sto prendendo di mira qualcuno per gestirlo o destituirlo. La chiesa non si impegna in lotte di classe o dispute di fazione: svolge un lavoro effettivo. A volte, quando vedo i fratelli e le sorelle o i leader e i lavoratori, voglio solo conversare con disinvoltura, dire qualche parola dal cuore e parlare di cose di tutti i giorni. A volte chiedo anche quali problemi esistono ancora nel lavoro della chiesa. Tutto ciò che dico è linguaggio quotidiano, sono parole sincere. Per esempio, vi chiedo: “Come sta andando la vita della chiesa di recente? I fratelli e le sorelle riescono a trarre beneficio da ogni riunione? Vivere la vita della chiesa è in grado di aiutare a risolvere problemi effettivi?” Alcune persone rispondono: “La vita della chiesa non è andata bene di recente. Anche se ci riuniamo, non ci sono grandi guadagni e i problemi fondamentali non possono essere risolti”. Allora Io chiedo: “Dov’è il problema?” La maggior parte delle persone non sa rispondere. DiteMi, c’è forse una trappola nella Mia domanda? C’è una trama dietro? Assolutamente no. Chiedo semplicemente per informarMi sul lavoro e cogliere la situazione, in modo da poter condividere con voi sulla verità e risolvere i problemi. Indipendentemente da come rispondiate, vedrete che non vi sto testando. Alcune persone relativamente semplici riescono a parlare sinceramente. Dicono: “I fratelli e le sorelle hanno appena accettato l’opera di Dio e non hanno ancora molta esperienza. Non hanno nulla da dire durante le riunioni. Se leggono troppe parole di Dio, non riescono a comprenderle, e inoltre si addormentano e non riescono ad assimilarle. Non sappiamo come risolverlo”. Io dico: “Questo è facile da risolvere. Tutti possono prima cantare un inno, poi ballare un po’, poi leggere alcune parole di Dio. Coloro che hanno comprensione possono parlare della loro comprensione e coloro che hanno esperienza possono parlare della loro esperienza. Coloro che non hanno comprensione o esperienza possono inoltre esporre le loro difficoltà effettive e lasciare che i fratelli e le sorelle dotati di esperienza li aiutino a risolverle. In questo modo le riunioni non saranno fruttuose? Anche coloro che hanno scarsa statura possono essere edificati”. Vedi, questo non risolve il problema? Quando converso con le persone, a volte facendo qualche domanda, alcuni dalla mente complicata riflettono: “La Tua domanda è piuttosto diretta. Non so cosa Tu intenda chiedendo ciò. Devo stare attento nella mia risposta!” Ti dico che ti sbagli. Con chiunque Io conversi o qualsiasi domanda Io ponga, l’obiettivo finale è sempre quello di scoprire e risolvere i problemi, di assisterti e guidarti e di aiutarti a risolvere i problemi. In primo luogo, non è per metterti a nudo e farti fare la figura dello sciocco. In secondo luogo, non è per testare se tu stia dicendo la verità o sia una persona priva di malizia. In terzo luogo, non è per indurti con l’inganno a rivelare la tua vera situazione. In quarto luogo, tanto meno si tratta di testare se tu sia competente per fare il lavoro o se sia in grado di svolgere un lavoro effettivo. In realtà, comunque Io conversi con te, è tutto per aiutarti e guidarti a adempiere bene il tuo dovere, a svolgere bene il lavoro e a risolvere i problemi. Alcune persone stanno troppo a riflettere sulle Mie semplici domande, temendo molto che ci sia qualche significato nascosto. Alcuni sospettano persino che Io stia macchinando contro di loro. Voglio chiaramente aiutarti a risolvere i problemi, eppure pensi erroneamente che Io stia macchinando contro di te. Non è un’ingiustizia nei Miei confronti? (Sì.) Allora qual è la questione qui? Il cuore umano è propenso all’inganno! Magari ad alta voce le persone potrebbero dire: “Tu sei Dio, devo dirTi la verità ed essere sincero con Te. Ti seguo, credo in Te!”, ma nel profondo non la pensano così. Per quanto ordinarie e semplici siano le Mie domande, spesso vengono interpretate con troppa suscettibilità da parte delle persone. Attraverso le loro congetture e poi il loro scrutinio, girano e rigirano e sembrano trovare la risposta finale, ma in realtà essa è molto lontana dall’intenzione originaria delle Mie parole. È chiaramente una domanda molto semplice, eppure loro ci pensano troppo su. Persone del genere non sono eccessivamente suscettibili? Qualunque cosa Io chieda, il loro cuore si agita dopo averla sentita: “Perché fai questa domanda? Come posso rispondere in un modo che Ti soddisfi e non riveli alcun difetto? Cosa dovrei dire prima e cosa dopo?” In tre o cinque secondi le parole vengono fuori, senza alcun ritardo. Le loro menti sono più veloci dei computer. Perché così veloci? In realtà, questo processo è già una seconda natura per loro; è il loro stratagemma e stile abituale nel trattare le persone e nel gestire le questioni. Macchinano contro tutti. Quindi, per quanto semplici siano le Mie domande, costoro ci pensano troppo su, credendo che Io abbia qualche intento o scopo. Riflettono in cuor loro: “Se rispondo sinceramente, non esporrò la mia vera situazione? Ciò equivale a vendermi. Non posso permetterTi di afferrare la mia vera situazione. Quindi come dovrei rispondere in modo appropriato? Come posso renderTi felice e soddisfatto e portarTi ad avere una buona impressione di me e a continuare a usarmi?” Guardate quanto propense all’inganno sono queste persone! Le loro menti sono troppo complicate. Comunque Io parli con loro, dubitano e sottopongono a scrutinio. Persone del genere possono praticare la verità? Possono essere adatte a essere usate da Dio? Assolutamente no. Questo perché le menti di tali individui sono troppo complesse e per niente semplici; chiunque sia in contatto con loro per un lungo periodo può vederlo. Le persone sono particolarmente brave a macchinare, mentre Io ho mai macchinato contro di voi quando parlo e comunico con voi? (No.) Che Io stia cercando di informarMi sul tuo stato personale o sulla tua situazione lavorativa, è sempre per aiutarti, per risolvere i problemi nel lavoro. Anche se commetti errori e subisci una potatura o una destituzione, non macchinerò contro di te né ti tormenterò. Una volta risolto il problema, è finita. La casa di Dio non macchinerà contro di te né ti tormenterà, e tanto meno Io Mi aggrapperò ai tuoi difetti come leva e Mi rifiuterò di lasciar correre, né penserò a modi per screditarti e portare tutti a isolarti e rifiutarti, facendoti sentire senza speranza in modo che tu ti dimetta da solo. Non lo farò assolutamente. Se non sei adatto a essere un leader o un lavoratore, al massimo dirò: “La tua levatura è troppo scarsa e sei privo di comprensione spirituale. Non sei adatto a essere un leader o un lavoratore. Anche se fossi eletto come leader o lavoratore, non riusciresti a svolgere un lavoro effettivo”. La casa di Dio non ti tormenterà né macchinerà contro di te per questo, assolutamente.
Ci sono dei principi per quali tipi di persone la casa di Dio promuove e usa e quali no, per quali persone coltiva e quali no; tutto si basa sulle necessità del lavoro della casa di Dio. Indipendentemente da chi venga promosso e usato, lo scopo è coltivarlo affinché possa fare bene il proprio dovere, sappia come fare esperienza dell’opera di Dio, sia in grado di farsi carico del lavoro e agisca in base alle verità principi. Qualunque problema si stia risolvendo, l’obiettivo è consentire a questo individuo di comprendere più verità e di imparare come trarre lezioni e acquisire discernimento dai vari eventi, persone e cose che incontra. In questo modo, è più facile per lui entrare nella verità realtà sotto ogni aspetto. Non si tratta di sfruttarti affinché tu presti servizio, e tanto meno di usarti per farti ricoprire una posizione vacante perché non si trova una persona adatta, solo per poi cacciarti via quando ne arriva una. Le cose non stanno così. Di fatto, questa è un’opportunità che ti viene data di addestrarti. Se persegui la verità, rimarrai saldo; se non la persegui, non sarai comunque in grado di rimanere saldo. Il fatto non è assolutamente che, siccome la casa di Dio ti trova sgradevole, cercherà qualcosa da usare contro di te e un’occasione per eliminarti. Quando la casa di Dio dice che ti coltiverà e ti promuoverà, lo farà genuinamente. Ciò che conta è come tu ti impegni in direzione della verità. Se non accetti minimamente la verità, allora la casa di Dio rinuncerà a te e non ti coltiverà più. Alcune persone, dopo un periodo di coltivazione, vengono destituite perché la loro levatura è scarsa e non sono capaci di svolgere un lavoro effettivo. Altre, durante il periodo della loro coltivazione, non accettano minimamente la verità, agiscono ostinatamente e intralciano e disturbano il lavoro della casa di Dio, e vengono destituite. Altre ancora non perseguono affatto la verità, percorrono il cammino di un anticristo, lavorano sempre per la fama, il guadagno e il prestigio, e vengono destituite ed eliminate. Queste situazioni vengono tutte gestite secondo i principi della casa di Dio per l’utilizzo delle persone. La casa di Dio continuerà a coltivare coloro che sono in grado di accettare la verità e di impegnarsi verso di essa, anche se compiono trasgressioni commettendo qualche errore. Se non si tratta di qualcuno in grado di accettare la verità, e costui non accetta la verità quando viene potato, allora dovrebbe essere direttamente destituito ed eliminato. Alcune persone dicono: “Non è come spremere qualcuno come un limone e poi gettarlo via? Questo non è sfruttare le persone?” DiteMi, c’è mai stato qualcuno che è stato destituito, eliminato o non più coltivato dalla casa di Dio perché non aveva più alcun valore che si potesse sfruttare? È mai successa una cosa del genere? (No.) Allora, in quali circostanze la casa di Dio destituisce o elimina le persone? (La casa di Dio destituisce o elimina qualcuno solo quando questi non è in grado di farsi carico del lavoro, o quando causa intralci e disturbi e compie il male.) Nessuno viene destituito senza un motivo. Alcuni hanno scarsa levatura e non sono capaci di svolgere un lavoro concreto. Altri possiedono una certa levatura ma non svolgono un lavoro concreto né salvaguardano gli interessi della casa di Dio; non fanno il lavoro di cui sono capaci, non sono disposti a preoccuparsi del lavoro della chiesa e ad adoperarsi per esso, non sono disposti a soffrire e a pagare un prezzo e non sono disposti a offendere le persone. Tali individui non sono in rado di svolgere un lavoro effettivo, quindi devono essere eliminati; non è più appropriato che occupino quella posizione. Non solo ostacolano il lavoro della chiesa, ma influiscono anche sull’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio. In una situazione del genere, devono avere consapevolezza di sé e dimettersi rapidamente, lasciando che coloro che sono capaci di svolgere un lavoro effettivo si facciano carico di quel lavoro. Alcune persone non svolgono un lavoro effettivo, eppure godono dei vantaggi del prestigio e causano persino disturbi e intralci. Sono sempre preoccupate che il Supremo scopra i loro problemi e le destituisca, così, quando arriva il momento di riferire in merito al loro lavoro, fingono di sollevare alcune questioni per cercare la verità e appaiono particolarmente proattive, con l’intento di fare buona impressione sul Supremo e dimostrare di essere persone che cercano la verità e che sono capaci di svolgere un lavoro effettivo. Il Supremo promuove e usa le persone non in base al fatto che sappiano parlare bene, che siano abili a sollevare questioni o che siano agili di mente, ma piuttosto seleziona e coltiva le persone in base al fatto che amino la verità, che la perseguano e che siano in grado di fare devotamente il loro dovere. Ci sono anche alcune persone che non solo non svolgono un lavoro concreto né salvaguardano gli interessi della casa di Dio, ma causano anche intralci e disturbi e tradiscono gli interessi della casa di Dio. Le disposizioni lavorative della casa di Dio stabiliscono chiaramente cosa non è permesso fare e cosa si dovrebbe fare, eppure costoro non attuano neanche un singolo punto e compiono sconsideratamente delle malefatte. Ci sono state molte persone così e sono state tutte destituite. A prescindere dalla situazione, quando la casa di Dio promuove queste persone, è sempre per coltivarle e condurle nella verità realtà, sperando che siano in grado di svolgere bene il lavoro della chiesa e di compiere bene i doveri che sono tenute a compiere. Anche se non sai come svolgere un certo lavoro perché sei sciocco e privo di conoscenza o perché la tua levatura è scarsa, fintanto che ti impegni in direzione delle verità principi, che possiedi questo senso di responsabilità, che sei disposto a svolgere bene questo lavoro e che sei in grado di salvaguardare il lavoro della chiesa, la casa di Dio ti coltiverà comunque, anche se in passato hai fatto qualche sciocchezza. Alcune persone, sebbene la loro levatura sia un po’ scarsa, possono comunque svolgere qualche lavoro semplice. Sebbene la loro condivisione sulla verità per risolvere i problemi non riesca a produrre buoni risultati, sono capaci di salvaguardare il lavoro della chiesa. Su qualunque aspetto della verità si condivida in ogni riunione, sono in grado di accettarlo e di essere obbedienti e sottomesse. Se qualche lavoro non viene svolto bene, sanno trarne insegnamento. Sebbene la loro levatura sia un po’ scarsa, il loro cuore è capace di impegnarsi in direzione della verità. Dopo aver lavorato per un certo periodo, fanno progressi e i loro risultati migliorano sempre di più. Ai Miei occhi, tali individui hanno speranza di guadagnare la salvezza. La maggior parte delle persone crede che per coloro che hanno una buona levatura sia verosimile guadagnare la salvezza. A Mio avviso, non è necessariamente così. La chiave è che le persone devono perseguire la verità per poter guadagnare l’opera dello Spirito Santo, liberarsi della propria indole corrotta e guadagnare la salvezza. Alcuni hanno una levatura media e anche i risultati del loro dovere sono medi ma, dopo anni di irrigazione e provvista da parte della casa di Dio, iniziano a mettere il cuore nella verità e giungono di fatto a comprendere alcune verità. Acquisiscono anche alcune esperienze concrete, riescono a capire a fondo alcune cose e a risolvere alcuni problemi, facendo sempre più progressi nel lavoro della chiesa. Questo è piuttosto buono; tali persone sono degne di essere coltivate. Anche se magari non sei del tutto competente per questo lavoro, quanto meno il Supremo dà una qualche approvazione a che tu lo svolga. DiteMi, disporre che le persone facciano un dovere è forse sfruttarle? (No.) Indipendentemente dalla quantità di lavoro che sei capace di svolgere o da come sia la tua levatura, promuoverti e usarti non è sfruttarti. Piuttosto, l’intenzione è quella di usare questa opportunità per permetterti di addestrarti a svolgere il lavoro e di perfezionarti attraverso il tuo perseguimento della verità e attraverso il tuo duro lavoro e il tuo farti carico di pesanti fardelli. Da un lato, questo è perfezionare te personalmente; dall’altro, è anche eseguire il lavoro della casa di Dio. Hai sia preparato buone azioni che ottenuto guadagni nel tuo personale ingresso nella vita. Che cosa magnifica! Questo è ottenere due buoni risultati con un’unica azione. Alcuni di coloro che sono stati rivelati ed eliminati una volta hanno detto: “State cercando di sfruttarmi affinché renda servizio per la casa di Dio? Neanche per sogno! Non sono così stupido!” Sono persino capaci di pronunciare tali parole: credono veramente in Dio? Individui del genere comprendono la verità? Disporre che le persone facciano un po’ di dovere sarebbe sfruttarle? Se sei veramente qualcuno che comprende la verità, dovresti comprendere le intenzioni del Creatore e compiere bene il dovere di un essere creato. Questo è assolvere alla propria responsabilità e al proprio obbligo come esseri umani. Se non possiedi nemmeno questa quantità di questa coscienza e ragione, sei degno di essere chiamato un essere creato? Se possiedi veramente coscienza e ragione, dovresti trattare il tuo dovere in maniera corretta. Se hai la levatura per farlo, dovresti impegnarti in direzione della verità. Se sei disposto a fare la tua parte in modo proattivo, la casa di Dio disporrà che tu svolga un certo lavoro, che ti faccia carico di un fardello. Questo non è macchinare contro di te o sfruttarti, ma promuoverti, coltivarti, permetterti di addestrarti e condurti nella verità realtà. È così semplice. Alcuni dicono: “Sono vecchio ormai, la mia spinta è insufficiente e la mia forza fisica sta venendo meno. Non voglio più farmi carico di questo fardello. Posso dimettermi?” Io dico che va bene, ma prima di dimetterti devi pensarci bene. Se non è veramente per ragioni fisiche, ma perché i tuoi pensieri personali sono cambiati, hai dei ripensamenti, hai paura di soffrire, di stancarti, di salire più in alto e poi cadere più rovinosamente, e hai sempre il pensiero e il punto di vista secondo cui al vertice si è soli, allora devi essere cauto. Non rifiutare questo incarico, questo dovere speciale; devi pensarci con attenzione. Tali opportunità sono poche e scarse; sono rare, non è vero? Magari insisteresti, dicendo: “Non c’è bisogno che tenti di persuadermi. Ci ho pensato a lungo e ho già deciso. Non puoi convincermi; semplicemente non voglio più sopportare questa stanchezza. Tutti gli altri sono comodi, perché dovrei essere l’unico così stanco? Sono destinato a soffrire? Non sono disposto a sopportare tale avversità! Non sono disposto a rassegnarmi al mio fato! La chiesa non dovrebbe macchinare contro di me; non sono il suo schiavo, né mi sono venduto a essa!” Non dovresti continuare a dire queste parole sgradevoli; dirne altre ti porterà a commettere troppi peccati e dovrai assumerti la responsabilità delle parole che hai pronunciato e delle scelte che hai fatto. In primo luogo, tu credi in Dio per guadagnare benedizioni; non ti sei venduto alla casa di Dio. In secondo luogo, se tu volessi venderti alla casa di Dio, essa dovrebbe comunque considerare attentamente se tu abbia questo valore, se comprarti sarebbe utile. Quindi, se pensi che la casa di Dio stia macchinando contro di te e voglia sfruttarti per farti rendere servizio, ti stai sbagliando, perché gli standard secondo cui la casa di Dio esamina le persone sono se esse credano sinceramente in Dio o no, se amino la verità e se siano capaci di obbedire alle parole di Dio e di sottomettersi a Lui. La casa di Dio seleziona e coltiva le persone in base a questi standard. Se pensi così male della casa di Dio, allora non possiedi né coscienza né ragione e sei del tutto privo di valore. Non solo la casa di Dio non ti userà perché tu faccia il tuo dovere, ma dovrà anche eliminarti subito in quanto miscredente. Se non sei un sincero credente in Dio, dovresti lasciare la casa di Dio; non cavartela alla meglio al suo interno. Non appartieni a essa; la casa di Dio non ha bisogno di persone del genere. Vattene in fretta.
Che Io stia conversando o che stia condividendo e predicando formalmente, il Mio scopo in ogni parola che pronuncio, in ogni questione di cui parlo e in ogni aspetto della verità su cui condivido è consentirvi di conoscere i vostri stati corrotti, di riconoscere i vostri difetti, le vostre carenze, inadeguatezze e difficoltà e, cosa più importante, di conoscere la vostra indole corrotta e le rivelazioni della vostra corruzione in vari contesti e ambienti. Una volta che conoscerete la vostra indole corrotta, avrete una comprensione più profonda di voi stessi, conoscerete la vostra misura, diventerete un po’ più ragionevoli. E vi confronterete con le parole di Dio e troverete in esse i principi e cammini di pratica pertinenti per risolvere le vostre difficoltà, che si tratti di eliminare l’indole corrotta che rivelate nella vita quotidiana o le vostre carenze nell’umanità. Gradualmente, vi libererete di questa indole corrotta e dei vari pensieri e punti di vista satanici che Dio detesta e, accettando la verità, otterrete veri cambiamenti nei vostri punti di vista sulle cose e nella vostra indole di vita. Questo è l’unico modo che sia in linea con le intenzioni di Dio. In tutte queste parole che pronuncio, che si tratti di conversare con voi nella vita quotidiana o di condividere e predicare formalmente, ogni parola è pronunciata in base alle vostre situazioni effettive. Pronuncio queste parole perché ho visto le vostre necessità. Sebbene i fatti che elenco possano aver subito qualche semplice elaborazione, questi esempi sono casi rappresentativi selezionati in base ai dati di fatto delle vostre rivelazioni di corruzione e delle vostre azioni. Usando questi fatti ed esempi, smaschero l’indole corrotta e la natura essenza dell’umanità affinché le persone possano riflettere su sé stesse, e questo produrrà buoni risultati. Pertanto, a prescindere dall’argomento su cui condivido, in primo luogo non ci sono trappole; in secondo luogo non ci sono trame; e in terzo luogo non ci sono test. Tutto ha lo scopo di consentirvi di comprendere meglio le intenzioni e le richieste di Dio, di arrivare a valutare le persone e le cose e a comportarvi e agire in base alle verità principi, e infine di giungere dinanzi a Dio e avere sottomissione e timore nei Suoi confronti. Questi sono tutti fatti. Perciò, quando comunico o converso con voi su alcune questioni che si verificano nella vita quotidiana, o mi impegno in scambi e domande formali correlati al lavoro, per quanti anni passino, quando guardate indietro, vedete forse trame o trappole nelle Mie parole? (No.) C’è una qualche intenzione di sfruttarvi? C’è forse l’intenzione di estorcervi qualcosa? (No.) Ne siete sicuri? (Sì.) Per esempio, qualcuno è responsabile dell’allevamento degli animali in una fattoria. Io gli chiedo quanti giorni impiega una gallina per deporre un uovo e lui riflette: “Che cosa intendi con questa domanda? Stai cercando di vedere se sto nutrendo bene le galline? Allora come dovrei rispondere in modo appropriato? Se dico che depongono un uovo al giorno, questo in realtà non è possibile; sarebbe una bugia. Se dico che depongono un uovo ogni due o tre giorni, penserai che io non abbia nutrito bene le galline e che non abbia dato loro un mangime nutriente? Allora come dovrei rispondere in modo appropriato?” Continua a riflettere nel suo cuore e non dà mai una risposta. In realtà, Io non ho altre intenzioni nel porre tale domanda; voglio solo avere qualche informazione su come vengono allevate le galline. Tuttavia, non appena lo chiedo, costui ci legge troppo dentro e continua a cercare di indovinare cosa intendo con questa domanda. DiteMi, è difficile avere a che fare con persone del genere? È possibile comunicare normalmente quando si è in contatto con persone del genere? Diventa impossibile comunicare. Io ho un’abitudine: Mi piace sempre andare in giro a controllare le cose. A volte scopro dei problemi. Se è una questione di pulizia dell’ambiente, allora bisognerebbe riordinare. Se è una questione di personale, allora bisogna fare delle modifiche. Se è una questione relativa alle competenze professionali, allora dovremmo consultare e imparare. Quando si scoprono dei problemi, andrebbero corretti. Molti problemi sono stati scoperti inavvertitamente e risolti durante le conversazioni di tutti i giorni; alcuni problemi effettivi sono stati risolti facilmente. Quindi non c’è bisogno che le persone siano così nervose quando entrano in contatto e interagiscono con Me. Molti problemi si scoprono stando a contatto con le persone e si risolvono facilmente. Stare a contatto e conversare con le persone è davvero necessario; non si tratta solo di informarsi sulla situazione e scoprire i problemi, ma anche allo stesso tempo di risolverli. Non è forse un guadagno? (Sì.) Quando converso con le persone, alcune parlano sinceramente, mentre altre hanno pensieri molto complicati e non osano parlare sinceramente, chiedendosi sempre se ci siano significati nascosti nelle Mie parole o se Io stia cercando di macchinare contro qualcuno. Così, non appena chiedo loro qualcosa, diventano nervose e iniziano a sudare sulla fronte. Io dico: “Non fa caldo, perché sudi?” Loro rispondono: “Magari Tu non senti caldo, ma io sì! Quello che hai detto mi ha spaventato così tanto che il cuore mi è quasi balzato fuori dal petto. Ora mi sudano i palmi delle mani e le piante dei piedi, il cuore mi batte forte e non so cosa fare”. Io dico: “Non c’è bisogno di essere nervoso. Sto solo parlando con disinvoltura, solo conversando. Se c’è davvero un problema, semplicemente lo risolveremo. Non pensare che Io sia così terrificante, come se scoprire un qualsiasi problema significasse che manderò a morte tutta la tua famiglia, parenti inclusi. Io non ’risolvo’ le persone, risolvo i problemi. Risolvere i problemi è la chiave”. Che tipo di fede dovresti avere? Da un lato, Io agisco sicuramente secondo i principi, in modo assolutamente giusto. Non agisco spinto da emozioni, ostinazione o arbitrarietà: non ti trovo sgradevole, per poi trovare da ridire sul tuo conto, cercare il pelo nell’uovo oppure dei difetti, e dopo cacciarti via e trovare per il lavoro qualcuno che Mi aggradi. Dall’altro lato, tratto chiunque in base alla situazione e al problema effettivi; ci sono dei principi. Alle persone è permesso commettere errori, è permesso essere sciocche, deboli e negative. Ma una cosa non è permessa: se crei problemi e intenzionalmente intralci e disturbi il lavoro della chiesa, allora dovresti riflettere su te stesso. Se non salvaguardi gli interessi della casa di Dio, se li tradisci sempre, allora la chiesa non ha bisogno che tu faccia il tuo dovere; la casa di Dio dovrà trovare una persona adatta a sostituirti. Questo è agire secondo i principi. Il modo in cui risolvo i problemi, il modo in cui gestisco le questioni, il modo in cui tratto le persone: tutto è fatto secondo i principi. Non devi preoccuparti che Io ti tratti in un certo modo se scopro un tuo problema; dipende da quale problema sia, e la situazione sarà gestita in base alla natura del problema. Se la natura del tuo problema non è molto grave, se non lo hai causato intenzionalmente, ma è stato causato da una svista o una stoltezza momentanea, allora sarà risolto attraverso la condivisione sulla verità. Impara la lezione e non commettere più l’errore. A volte si verifica perché le persone sono sprovviste di conoscenza ed esperienza e non comprendono certe competenze professionali; in tal caso, impara rapidamente le competenze professionali e non essere pigro. Se invece è deliberato e intenzionale, se non sei disposto a fare questo dovere e addirittura danneggi intenzionalmente i beni della casa di Dio, allora la cosa andrebbe gestita seriamente. Coloro che vanno destituiti saranno destituiti e coloro che vanno mandati via saranno mandati via; è inutile avere paura. Se avete questa fede, allora, quando parlerò e gestirò le questioni con voi, vi sentirete molto più a vostro agio. Quando parlo con te oppure discuto di lavoro o di questioni professionali, dovresti saperti rilassare, sapere che Dio non macchinerà contro nessuno, né contro di te; puoi stare tranquillo. Se non possiedi neanche questa fede, se non credi che Dio sia buono e giusto, allora quando dici di credere in Dio, di seguire Dio incarnato, di seguire Cristo, dov’è la tua fede? Come puoi riuscire a essere sincero con Lui? Se in ogni situazione ti metti sulla difensiva nei Suoi confronti, fai congetture su di Lui, sospetti di Lui e Lo sottoponi a scrutinio, allora non hai vera fede in Lui. Se non hai vera fiducia, vera fede in questa persona, allora fino a che punto puoi credere nelle Mie parole? C’è una qualche affermazione in cui riesci veramente a credere, che riesci veramente ad accettare? Non ce n’è quasi nessuna, vero? (Sì.)
Una volta, Mi sono recato in una chiesa per vedere come andassero le cose. Entrando nella stanza, per prima cosa ho salutato tutti. Alcune persone si sono avvicinate, Mi hanno subito offerto una sedia per farMi sedere e poi hanno detto che stavano discutendo di qualcosa. Mentre parlavano, all’improvviso ho notato che solo pochi istanti prima c’erano quattro o cinque persone nella stanza, mentre ora ne erano rimaste solo due. Ho pensato che magari gli altri erano tornati nelle loro stanze per pettinarsi e rinfrescarsi e che sarebbero usciti a breve, ma sono rimasto lì per un bel po’ e non sono venuti. Allora ho capito: non Mi davano il benvenuto; ero arrivato in un momento inopportuno. Ero un ospite indesiderato. Il Mio arrivo li faceva sentire vincolati e a disagio. Hanno pensato: “C’è qualche scopo dietro la Tua visita?” Avevano paura di cadere in una trappola, di essere raggirati, di una qualche trama, così si sono rifiutati di incontrarMi faccia a faccia e di comunicare o interagire con Me. Questa non è un’esagerazione, né vi ho aggiunto alcun abbellimento. Non sto raccontando una storia: è successo davvero. Forse solo quando ho aperto la porta e Me ne sono andato hanno finalmente tirato un sospiro di sollievo, dicendo: “Finalmente Se n’è andato! Oh, mi ha spaventato a morte!” Mi sono chiesto se Io abbia un “fascino” così grande da spaventare le persone a tal punto? DiteMi, quale problema indicano queste manifestazioni nelle persone? Non ho mai visto nessuno credere in Dio in questo modo. A questo tipo di individuo piace vivere in angoli bui; non gli piace vivere nella luce, né in modo aperto e onesto. DiteMi, quando Io sono a contatto con voi, vi sentite a disagio e nervosi, al punto da non voler comunicare con Me? Oppure siete disposti a entrare in contatto con Me, desiderosi di guadagnare un po’ di verità, e non vi importa se questo vi rende un po’ nervosi? Qual è il vostro stato d’animo? (Anche se siamo un po’ nervosi, va bene, purché possiamo comprendere la verità e trarne qualche beneficio.) La maggior parte delle persone, dopo essere entrata in contatto e aver comunicato con Me per due o tre ore, trova che molte parole della Mia condivisione siano molto importanti, cose che non avevano mai sentito prima, e così sentono che ascoltare quelle parole quel giorno è valsa incredibilmente la pena e diventano particolarmente disposte ad ascoltare le Mie condivisioni. Se occasionalmente faccio qualche discorso casuale, si sentono un po’ deluse e sono soddisfatte solo se dalle Mie parole possono guadagnare qualcosa. Per queste persone, sono disposto a condividere su alcune verità, integrandole con questioni della vita reale, in modo che tutti possano trarne beneficio. Alcuni, quando Mi vedono, hanno sempre paura che Io chieda loro di certe situazioni e che loro non sapranno come rispondere e che appariranno alquanto a disagio. La mente di queste persone è troppo complicata; non è semplice. Altri sono disposti a perseguire la verità, condividendo apertamente qualsiasi difficoltà abbiano senza paura di essere derisi: questo è l’approccio giusto. Il principio della nostra comunicazione e del nostro dialogo è aprire i nostri cuori e dire qualunque cosa abbiamo in mente, parlare sinceramente. Io Mi relaziono e interagisco con voi nell’ambito dell’umanità normale. Per via della Mia identità e della Mia posizione, so più cose di voi, quindi ovviamente dovrei parlare di più. Se siete disposti ad ascoltare, potete guadagnare qualcosa; se non siete disposti ad ascoltare, non vi forzerò. Sugli argomenti di cui discutiamo, se avete conoscenze, idee, esperienze o comprensione, potete inoltre condividerle. Questa si chiama interazione; questa è umanità normale. Se ritieni che ciò che dico sia molto importante, allora dovresti ascoltare con attenzione. Se non riesci a recepire ciò che dico, smetterò di parlare e lascerò parlare te. Se non hai nulla da dire, ti farò delle domande e ti guiderò. Per esempio, potrei chiedere: “Come va di recente la tua vita della chiesa? Hai difficoltà nel fare il tuo dovere?” Se hai delle difficoltà, dovresti parlarne sinceramente e Io ti aiuterò a risolverle. Questa si chiama interazione, ed è qualcosa che dovrebbe esistere nell’ambito dell’umanità normale. Non è qualcosa che piace a tutti? (Sì.) Se possiedi coscienza e ragione, la tua umanità sarà normale e le nostre conversazioni e chiacchierate potranno fondarsi sulla sincerità, sulla fiducia e sul rispetto, permettendoci di aprirci e dire ciò che abbiamo nel cuore. Se non possiedi coscienza e ragione e non vuoi cercare la verità, allora c’è un solo cammino che puoi praticare: d’ora in poi, impara a non sottoporre a scrutinio, a non cercare di leggerMi nella mente attraverso le Mie parole ed espressioni, a non sentirti vincolato e a non pronunciare parole per testarMi. Qualcuno potrebbe dire: “Non riesco a raggiungere ciò”. In tal caso, tieni semplicemente la bocca chiusa. Se ti viene detto di rimanere in silenzio ma pensi che Io stia macchinando contro di te e ti stia vincolando, anche questo è facile da gestire: puoi semplicemente andartene. Non ho pretese verso nessuno di quelli che incontro e non vincolo mai le persone. Se qualcuno trova sempre da ridire su di Me e, che Io gli parli o meno, non gli va mai bene, allora posso solo stare lontano da una persona simile ed evitare il contatto con lei. Se ad alcuni fa sempre paura entrare in contatto con Me e pensano sempre che Io macchinerò contro di loro, ma vogliono comunque entrare in contatto con Me per guadagnare un po’ di verità, Io dico che con una mentalità simile non puoi guadagnare la verità; non sei una persona che ama la verità. Pensi sempre il peggio degli altri, credendo che nessuno sia buono quanto te. Qualunque cosa Io ti dica, pensi sempre che Io stia macchinando contro di te. Non Mi credi e non hai alcuna fiducia in Me. In tal caso, è impossibile per noi vivere in armonia; come minimo, non siamo allineati in termini di umanità. Non abbiamo hobby o interessi comuni, né obiettivi comuni da perseguire o a cui aspirare. In termini di umanità, il cammino che percorri, la tua felicità, la tua rabbia, il tuo dolore, la tua gioia e i tuoi gusti e interessi sono diversi dai Miei. Tutto ciò che ti piace è negativo, mentre tutti gli argomenti di cui Io voglio parlare riguardano cose positive. Cerchi sempre di sottoporMi a scrutinio. Qualunque sia la verità su cui condivido, rifletti sempre sul fatto che contenga o meno una qualche trama, che Io stia macchinando, che tu possa subire una perdita o essere ingannato. Se rifletti sempre su queste cose, che tipo di scena verrebbe a crearsi quando parlassimo e interagissimo? (Imbarazzo.) In quella situazione, Io Mi sentirei a disagio in Tua presenza e tu ti sentiresti a disagio in Mia presenza; ci sentiremmo entrambi a disagio. Stare insieme in questo modo non sarebbe forse un tormento reciproco? Ci sarebbe una qualche felicità in questo? Non ci sarebbe alcuna felicità. Se ti piace ascoltare ciò che dico, se sei disposto ad ascoltare, se gli argomenti di cui parlo sono ciò a cui aspiri, ciò che hai caro nel tuo cuore, ciò che persegui, e possono soddisfare i bisogni della tua umanità, non ci sarebbe avversione né opposizione nei nostri cuori neanche se stessimo semplicemente seduti in silenzio. Potremmo interagire e, vivendo insieme, potremmo raggiungere l’armonia. Supponiamo invece che non ti piaccia ascoltare le parole che dico e che provi persino avversione e opposizione nel tuo cuore, anche se sono tutte molto concrete e di beneficio per le persone. Non riesci proprio a recepire le cose positive di cui parlo e le parole di condivisione sulla verità che pronuncio per risolvere i problemi, specialmente gli argomenti sull’eliminazione dell’indole corrotta, e trovi addirittura che Io ti stia facendo il lavaggio del cervello, che ti stia ingannando, che stia cercando di usarti affinché tu predichi il Vangelo e guadagni più persone per espandere l’influenza della casa di Dio. In tal caso, sei tu a sbagliarti. Pensi sempre in modo distorto, vuoi sempre distorcere i fatti, far passare il nero per bianco e persino descrivere le cose positive che sono conformi alla verità come cose negative e malvagie che non si conformano alle tendenze sociali. Qualunque cosa Io dica, non credi che sia la verità, che sia una cosa positiva. Allora non possiamo comunicare; poiché non c’è un linguaggio comune, non possiamo vivere in armonia. Non possiamo mangiare allo stesso tavolo; non possiamo arrivare a essere di un solo cuore e una sola mente. Allora che tipo di persona sei? Per essere precisi, non fai parte della casa di Dio; sei un non credente. Per quanto siano appropriati gli argomenti di cui parlo o i cammini di pratica e i principi di pratica, tu ci vedi sempre dell’altro. Li valuti, li comprendi e li interpreti sempre attraverso una lente malvagia e da una posizione e un punto di vista malvagi; non accetti i corretti cammini di pratica e principi di pratica di cui parlo. Quindi, ascoltarMi parlare ti mette a disagio. Perché ti mette a disagio? Perché questi non sono i bisogni della tua umanità. Di cosa hai bisogno? Di perseguire la libertà, di fare fortuna, di mangiare, bere e divertirti. I tuoi motti di vita sono “La vita è tutta incentrata sul mangiare e vestirsi bene” e “Goditela finché puoi”. Cosa ti piace? Ti piacciono le tendenze malvagie, l’abbigliamento stravagante, le celebrità e le persone famose, e la straordinarietà e la grandezza dell’uomo. Stando così le cose, non sei un sincero credente in Dio, non fai parte della casa di Dio; la tua umanità non ha bisogno di cose positive. Quando interagisco con voi, qualunque cosa Io dica, qualunque cosa Io faccia o comunque la faccia, per coloro che non hanno la coscienza, la ragione o i bisogni dell’umanità normale, è solo una teoria, un detto, un metodo. Alcuni pensano addirittura: “Quando parli, entri talmente nel dettaglio e fai persino degli esempi. Questo non è forse solo un tentativo di instillare profondamente i Tuoi pensieri e le Tue opinioni nel cuore delle persone? Non è forse solo un tentativo di far accettare alle persone i Tuoi pensieri e le Tue opinioni, di fare loro il lavaggio del cervello e, col tempo, di anestetizzarle con i Tuoi vari pensieri e opinioni?” Se davvero ritieni questo, se credi che queste parole non siano la verità, che non siano la vera via che le persone dovrebbero accettare e praticare, né i principi a cui le persone dovrebbero attenersi, allora puoi rifiutare di accettarle; è una tua libertà. Puoi anche lasciare la chiesa. Hai il diritto di scegliere per te stesso e anche di rifiutare di accettare la verità. Ma non distorcere i fatti e non far passare il nero per bianco. La verità è la verità sempre; non può cessare di essere tale perché alcuni diavoli e satana la negano e la condannano, tanto meno può cessare di essere tale perché a molte persone non piace o perché non riescono ad accettarla. La verità esiste per sempre; è eternamente immutabile. A prescindere da quante persone siano in grado di accettarla, la verità è per sempre la verità. Le Mie conversazioni, comunicazioni e interazioni con voi sono interamente costruite sulla base della vostra fiducia in Me; questo è uno dei principi più basilari. Per raggiungere la fiducia, la cosa più importante è che tutti voi dovete confermare nei vostri cuori che in ogni parola che pronuncio, in ogni domanda che pongo o in ogni questione di cui parlo, non c’è nessuna macchinazione, nessuna trama, nessuna trappola, e certamente nessun test per voi. Quindi potete stare tranquilli: quando interagisco con voi, dovrebbe farvi sentire completamente liberi e rilassati. Se trovate che interagire con Me non vi faccia sentire liberi o rilassati, che siate vincolati o molto a disagio, o altrimenti sempre sulla difensiva nei vostri cuori, allora dico che il problema non è davvero Mio, ma vostro. In quale aspetto risiede il vostro problema? Voi stessi dovreste avere chiaro quali problemi avete e cosa pensate nei vostri cuori; quindi, risolvete i problemi specifici in modo specifico. Qualunque problema riusciate a scoprire, risolvetelo. Se scoprite molti problemi, annotateli e poi risolveteli uno per uno. Se ogni problema non può essere risolto in una volta, allora risolveteli uno alla volta, lentamente. Quando accadono queste cose, dovresti esaminare e riflettere, vedere cosa stavi effettivamente pensando in quel momento, su quali questioni la pensi in quel modo e quali punti di vista sviluppi su quali questioni; poi, gradualmente, risolvili. Un giorno, quando abbandonerai questi pensieri e punti di vista nel tuo cuore, quando questi problemi saranno tutti risolti e realmente comprenderai la verità e vedrai il valore della verità, allora avrai fiducia in Me. Crederai che Io sia in grado di trattare qualsiasi persona e qualsiasi problema in base alle verità principi e che non macchinerò assolutamente contro di te. Di conseguenza, le nostre interazioni potranno diventare rilassate e gioiose, potremo vivere in armonia e da questa nostra armonia potrà poi svilupparsi la felicità. Avere felicità, delizia, pace e gioia: non è una bella cosa? (Sì.)
A volte, quando entro in contatto con le persone, chiedo loro da quanti anni credono in Dio. Qualcuno risponde di credere solo da tre anni e si sente in imbarazzo. Nel suo cuore, pensa di credere in Dio da poco tempo e di avere scarsa statura, così, quando si paragona a coloro che credono da dieci, venti o trent’anni, si sente sempre inferiore, una spanna rispetto a loro. Riflette: “Mi stai facendo questa domanda per ricordarmi che credo in Dio da poco tempo, che ho scarsa statura, che la casa di Dio ha fatto un’eccezione nel promuovermi, e per farmi sentire profondamente grato alla casa di Dio?” Perché una domanda simile lo mette così a disagio? È perché costui complica troppo la Mia domanda, pensando che ci sia una qualche trama nelle Mie parole e che Io stia cercando di macchinare contro di lui. Legge diversi livelli di significato in una domanda così semplice. Dopo aver detto di credere da tre anni, si sente in una situazione difficile. Non nutre forse in cuor suo del malcontento nei confronti della Mia domanda? In realtà, Io pongo questa domanda senza alcuna intenzione particolare e non Mi aspetterei che ti mettesse in una situazione difficile. Quindi perché ti senti in una situazione difficile? È perché la tua mente è troppo complicata. C’è forse qualcosa di sbagliato nella Mia domanda? (No.) La pongo senza pensarci. Se ti chiedessi quanti partner sentimentali hai avuto, questo potrebbe essere inappropriato, poiché sarebbe un’intromissione nelle tue faccende private. Ma quello che sto chiedendo riguarda qualcosa di correlato alla tua fede in Dio: ti sto chiedendo da quanti anni credi in Dio. Non è appropriato? (Sì.) Allora perché non osi rispondere? Questo non è davvero un Mio problema; è tuo. La tua mente è troppo complicata. Qual è il problema con questa tua mente complicata? Non è forse che la tua indole è malvagia e propensa all’inganno? (Sì.) Perché ti chiedo da quanti anni credi in Dio? Te lo chiedo per conoscere la tua statura, quali verità comprendi, se hai gettato delle fondamenta, quali difficoltà hai, se sei in grado di fare un dovere e se hai sperimentato qualche prova. In base a queste cose, determino su cosa condividere con te e quali suggerimenti darti, tutto qui. Un Mio pensiero così semplice viene da te frainteso come se Io avessi secondi fini, facendoti provare avversione nei Miei confronti. DimMi, questo non è forse crearMi dei problemi in risposta alle Mie buone intenzioni? (Sì.) Quando ti chiedo da quanti anni credi in Dio, c’è in Me la benché minima intenzione di sminuirti? (No.) C’è una qualche malizia? C’è l’intenzione di metterti a disagio e di farti fare una brutta figura? (No.) Che tu creda in Dio da pochi mesi o da uno o due anni, la Mia intenzione è semplicemente quella di aiutarti. Vedendo che sei piuttosto serio nel tuo perseguimento, alquanto entusiasta, vedendo che soffri così tanto, paghi un tale prezzo e rinunci a così tanto, voglio conversare con te affinché tu possa guadagnare qualcosa che normalmente non guadagneresti. Chiedere da quanti anni credi deriva, da un lato, dalla cura nei tuoi confronti e, dall’altro, dal fatto che ti ho a cuore. C’è una qualche malizia in questo? (No.) È una tale domanda appropriata, eppure in cosa l’ha trasformata costui? “Vuoi che tutti sappiano che non credo in Dio da molto tempo, che la mia statura è scarsa e non capisco nessuna verità, che sono peggio degli altri, che sono inferiore, e vuoi mettermi in imbarazzo”. Se la pensi così, possiamo ancora interagire? (No.) Pertanto, affinché possiamo raggiungere l’interazione e vivere in armonia, la prima cosa è che dovete fidarvi di Me e non dubitare o speculare su di Me. Se non c’è interazione tra noi, dove risiede il problema? Risiede nelle persone; vale a dire, le persone hanno ogni sorta di difficoltà. E da cosa derivano queste varie difficoltà? Derivano dai loro vari pensieri e punti di vista erronei. Ebbene, quali pensieri e punti di vista erronei ha l’individuo appena menzionato? Pensa che credere in Dio da tre anni lo renda un nuovo credente nella chiesa, che credere solo da poco tempo sia qualcosa di vergognoso e lo renda inferiore, e che egli comprenda troppa poca verità e non sia ancora capace di condividere testimonianze esperienziali. Così, si considera un “cittadino di seconda classe”, guardato dall’alto in basso dagli altri, e trova imbarazzante e umiliante parlarne. Dall’altro lato, altri credono in Dio da dieci o vent’anni, mentre costui crede solo da tre, e quindi si preoccupa che gli altri gli dicano: “Cosa hai fatto in tutti quegli anni? Perché non hai accettato prima? Hai forse un passato vergognoso?” Agli occhi delle persone del mondo, si attribuisce grande importanza a qualifiche, esperienze e background, e si usano queste cose per classificare le persone in diversi ranghi. Qual è dunque il punto di vista di questo individuo? Anche lui attribuisce grande importanza al background e alle esperienze delle persone, così nel suo cuore vi sono ranghi diversi a seconda del fatto che qualcuno creda in Dio da tre, cinque, dieci, venti o trent’anni. Questa classifica gli fa percepire che i suoi tre anni di fede siano una cosa in qualche modo disonorevole nella chiesa, come essere un “cittadino di seconda classe”. Per lui, questo è un marchio di vergogna, un’umiliazione. Costui considera molto importante il numero di anni di fede in Dio, e si dà il caso che lui creda solo da tre anni. Se si aggiungesse uno zero dopo il tre, arrivando a trent’anni di fede, allora lo troverebbe glorioso. Direbbe: “Sono stato tra i primi ad accettare l’opera di Dio. Ho seguito Dio non appena ha iniziato ad apparire e a operare. In tutti questi anni, ho predicato il Vangelo e testimoniato Dio ovunque, combattendo al Suo fianco per costruire il Suo Regno! Sono un veterano nella casa di Dio, uno tra i fondatori!” Lo troverebbe particolarmente glorioso. Alcuni, avendo appena accettato l’opera di Dio, vedono che Egli ha espresso così tante verità e che ci sono così tante testimonianze esperienziali nella casa di Dio, e sentono di aver iniziato a credere in Dio troppo tardi. Se dicono di credere da un periodo di tempo compreso tra uno e tre anni, trovano difficile parlarne e nel loro cuore riflettono: “Perché in tutti quegli anni non ho avuto fede? Dio ha espresso così tante verità: perché non ho indagato? Chi mi ha ostacolato nel credere in Dio? Chi mi ha causato tale amara sofferenza amara? Sono stati quei pastori religiosi; quegli individui sono veramente diavoli e satana che divorano le anime delle persone. Se non potrò entrare nel Regno dei Cieli, dovrò sistemare i conti con loro!” Poi pensano di nuovo: “Uff! È solo il mio amaro destino; non ho quella benedizione”. Ma poi pensano: “No, non è giusto. Dio è onnipotente; perché non ha riportato più presto me, questa pecorella smarrita, nella Sua casa?” E così scaricano la colpa su Dio. In realtà, qualunque cosa pensino, in primo luogo, il loro punto di vista sul credere da tre anni rispetto a trenta è sbagliato. Usano il numero di anni di fede per classificare le persone, credendo che un breve periodo di fede renda inferiori. Poiché hanno sviluppato questo punto di vista, quando chiedo loro da quanti anni credono, si vergognano di parlare. Dire “tre anni” li fa sentire molto a disagio, molto imbarazzati, pieni di vergogna, come se il loro valore e il loro rango venissero immediatamente smascherati. Considerano questo aspetto molto importante; è questo punto di vista che influenza il loro atteggiamento verso la Mia domanda. Non è così? (Sì.) Poniamo che il loro punto di vista fosse: “È un dato di fatto che io creda in Dio da tre anni, e con soli tre anni di fede la mia statura è in effetti scarsa. Riguardo a molte verità, non riesco nemmeno a spiegare chiaramente le dottrine. Poiché Dio mi chiede da quanti anni credo, dirò semplicemente la verità. Non c’è nulla di cui vergognarsi. Davanti a Dio, tutto è aperto, tutto è messo a nudo. Risponderò a qualunque cosa Dio chieda”. Se la pensassero così, sarebbe semplice. Non coinvolgerebbe alcuna identità, alcun prestigio, alcun valore né alcun rango. Non sarebbero limitati, influenzati, controllati o manipolati da alcun pensiero o punto di vista erroneo e, alla fine, sarebbero in grado di dire facilmente e onestamente: “Credo in Dio da tre anni”. Allora Io proseguirei chiedendo: “Credi in Dio da tre anni; ti sono chiare le verità riguardanti le visioni?” Se si trattasse di un individuo dalla mente complicata, penserebbe: “Se dicessi che non mi sono chiare, non significherebbe che non ho svolto il lavoro che mi spettava nella mia fede? Credere da tre anni e non avere ancora chiare le verità riguardanti le visioni non significa forse che non mi sono nutrito diligentemente delle parole di Dio? Ma se dico che mi sono chiare, allora Dio non condividerà su questo argomento e perderò questa opportunità. Se dicessi che non mi sono chiare, potrebbe forse condividere un po’ di più con me, aggiungere qualcos’altro? Se dico che mi sono chiare, Egli non aggiungerà altro per me, ma forse mi terrà in grande considerazione?” Vedi, sta di nuovo pensando in modo contorto, non è vero? La mente di una persona simile non è forse troppo complicata? (Sì.) Individui del genere sono proprio problematici. Con chiunque parlino, calcolano sempre come rispondere senza perdere la faccia o subire danni ai propri interessi. Inoltre, osservano costantemente l’atteggiamento degli altri nei loro confronti, calcolando sempre come farsi tenere in grande considerazione dagli altri e come elevare il proprio prestigio. Calcolano sempre queste cose, quindi non è facile per loro aprirsi in condivisione e dire ciò che hanno nel cuore. Quando chiedo loro: “Nella tua fede in Dio, ti sono chiare le verità riguardanti le visioni?”, c’è per caso un secondo livello di significato in questa domanda? (No.) Perché pongo questa domanda direttamente? Di solito, coloro che credono da un periodo che va da uno a tre anni hanno ancora bisogno di condivisione sulle verità riguardanti le visioni; è una cosa comune. Se hanno chiare le verità riguardanti le visioni, allora non c’è bisogno di condividere su di esse e possiamo parlare di altri argomenti. Se costoro dicono: “Non mi sono ancora molto chiare le verità riguardanti le visioni, specialmente la verità sull’opera di giudizio di Dio per salvare l’uomo, che è troppo profonda, e ancora non la capisco. Potresti condividere al riguardo?”, allora avremo trovato un argomento comune e Io condividerò su di esso. Se tutti lo ascolteranno un’altra volta, guadagneranno un po’ di più, giusto? (Sì.) Alcune persone non capiscono, eppure fingono di sì. Perché fingi? Continui a fingere, il che suggerisce che tu capisca tutto e che, se Io dicessi di più, sarebbe superfluo. In tal caso, Io non dirò nulla e tu non guadagnerai nulla. Quindi, qualunque sia la situazione, se riesci a parlare sinceramente, senza sospetti, senza trovare altre interpretazioni delle Mie parole, allora le nostre conversazioni e comunicazioni possono raggiungere il livello di un’interazione vivace. Possiamo comunicare, relazionarci e interagire nell’ambito dell’umanità normale, discutendo di argomenti che tutti amiamo. Non è una bella cosa? (Sì.) In questo modo, otterrete dei guadagni. Alcune persone sono molto calcolatrici. Quando chiedo loro se abbiano chiare le verità riguardanti le visioni, nel loro cuore riflettono: “Cosa intendi con questa domanda? Stai cercando di vedere se sono certo della vera via, se ho gettato delle fondamenta, stai cercando di vedere com’è la mia levatura, di testarla? Allora devo dire che mi sono chiare”. Così dicono: “In questi tre anni, mi sono costantemente nutrito delle parole di Dio, ho visto molti film della casa di Dio, ascolto spesso sermoni e condivisioni e condivido frequentemente la mia comprensione esperienziale nelle riunioni. Mi sono chiare tutte queste verità riguardanti le visioni”. Qual è il loro scopo nel dire questo? Vogliono fare una buona impressione su di Me, farMi percepire che la loro levatura è molto buona e portarMi ad avere grande considerazione nei loro confronti. Pensi che le terrei in grande considerazione solo perché dicono queste poche parole? (No.) Terrei in grande considerazione qualcuno così facilmente? Assolutamente no; hanno giudicato male la questione. Se dici di avere chiare tutte le verità riguardanti le visioni, allora permettiMi di testarti. Ti testerò sulle verità riguardanti le visioni che leggi spesso. Perché Dio compie l’opera di castigo e giudizio? Qual è l’effetto principale che il castigo e il giudizio intendono raggiungere? Durante questi tuoi tre anni di fede, hai avuto qualche esperienza dell’opera di castigo e giudizio? Hai sperimentato il castigo e il giudizio anche solo una volta? Quando hai sperimentato il castigo e il giudizio, hai afferrato le verità principi? Sapevi quali erano le intenzioni di Dio? Sei in grado di condividere un’esperienza specifica? La maggior parte delle persone snocciolerà semplicemente alcune dottrine e non saprà condividere alcuna comprensione esperienziale concreta. Le persone sono sprovviste di troppe cose, perciò quando conversiamo ci sono molti argomenti da discutere. Tuttavia, qualunque sia l’argomento discusso, condividi su ciò che sai. Se non sai qualcosa, di’ semplicemente che non lo sai. Non pensare in modo distorto. Qualunque domanda ti venga posta, rispondi e basta. Di’ quello che stai pensando nel tuo cuore in quel momento. Qualunque sia la vera situazione, limitati a parlarne sinceramente. Non girarci intorno, non abbellire, non dire cose che creino una falsa impressione solo per apparire migliore e per presentarti bene, non mentire e non ingannare. Queste sono tutte cose che non dovresti fare. Dunque, qualunque domanda Io ti ponga o su qualsiasi genere di argomento Io condivida con te, di’ quello che sai. Se scopro che non capisci un certo aspetto della verità, o che la tua interpretazione è dottrinale, o che la tua comprensione è distorta e hai pensieri e punti di vista erronei, ti correggerò, ti guiderò e ti aiuterò prontamente, in modo che tu possa capire questo aspetto della verità, avere una comprensione pura e avere un cammino di pratica accurato. In questo modo, la nostra condivisione sarà efficace. Quindi, il principio della condivisione su un argomento si fonda sulla sincerità, sulla condivisione e sulle discussioni congiunte o su scambi in merito alla verità e alle cose positive, così che le persone possano acquisire maggiore chiarezza sull’argomento positivo su cui si condivide, comprenderlo più accuratamente e avere un cammino di pratica più chiaro. Non dovrebbe fondarsi sul sospetto, sulla macchinazione e sull’inganno.
Ritenete che sia un bene condividere su argomenti come la normalità e la concretezza di Dio incarnato? (È un bene.) E in che senso è un bene? (Crediamo che possa risolvere le nostre nozioni e fantasie su Dio incarnato.) Alcuni dicono: “Hai messo a nudo con noi il Tuo vero io e ora sappiamo che tipo di persona sei. Sei troppo ingenuo a dire la pura verità! Hai queste manifestazioni di normalità e concretezza, ma come puoi dire la pura verità? Devi far percepire alle persone che sei misterioso, insondabile, elevato e imperscrutabile. Anche se non macchini contro le persone, devi dire che ne sei capace. Devi affermare di possedere l’arte di manipolare le persone e l’arte di usarle, di conoscere i trentasei stratagemmi e di essere in grado di sfruttare ogni tipo di persona affinché presti servizio per Te. Solo se parli in questo modo le persone Ti idolatreranno; non puoi dire la pura verità. Quando lo fai, come mai sento che non sei affatto misterioso o insondabile? Che non sei come Dio? Guarda i grandi personaggi del mondo: coloro che si occupano di affari militari o di politica e i monarchi delle epoche passate. Quale di questi grandi personaggi, di queste persone eccezionali, ha mai detto la pura verità? Qualcuno di loro ha mai detto di essere normale, concreto e ordinario, solo una persona comune? Essi vogliono disperatamente che le persone pensino che siano diversi dagli altri, che siano stati mandati dal cielo e che, anche se ora sono diventati delle persone comuni, siano ancora misteriosi e insondabili e che siano imperscrutabili per la gente comune: solo così è facile governare le persone!” Tutti quei monarchi possedevano le arti del governo imperiale e i loro ministri e la gente comune non riuscivano a capire fino in fondo che tipo di persone fossero. Come recita quel detto? “La volontà dell’imperatore è difficile da sondare e ai suoi ordini non si può disobbedire”. Tutti i funzionari del mondo non credente hanno questo tipo di mentalità; persino un piccolo capo divisione, capo sezione o manager ha questa mentalità. Non vogliono che le persone capiscano fino in fondo la loro vera misura, quali difetti abbia la loro umanità, quali errori abbiano commesso o quali pecche ci siano nelle loro azioni. Una volta che le loro mancanze vengono scoperte, fanno di tutto per mascherarle e nasconderle e, se le loro malefatte vengono smascherate e portate alla luce, allora trovano un capro espiatorio. Lo fanno allo scopo di insabbiare la verità della questione in modo che le persone continuino a guardare a loro e a idolatrarli. Qualsiasi cosa una persona del genere faccia, la fa con premeditazione e pianificazione per raggiungere i propri scopi, in modo che tutti percepiscano che non è una persona comune, che è in grado di controllare la situazione, che è lei a tirare i fili. Costui non lascerebbe mai che le persone sapessero che è una persona normale, concreta e ordinaria. In realtà, è solo un comune essere umano corrotto, con molte più macchinazioni astute della persona media, ed è abile a ordire cospirazioni e trame. Come potrebbe mai far sapere alle persone quanto sia sinistra e maligna la sua umanità? Ciò non macchierebbe la sua immagine? Tutti gli esseri umani corrotti hanno questo tipo di mentalità e sono ipocriti come i farisei, con cuori sinistri e maligni. Sebbene riconoscano in cuor loro che Dio può farSi carne, come possono credere che Dio incarnato sia una persona comune e normale? In cuor loro credono che, se Dio Si è veramente fatto carne, le persone dovrebbero quanto meno essere in grado di vedere, nella Sua carne, la Sua aura divina e i vari segni dell’identità e dell’essenza di Dio. Credono inoltre fermamente: “Nel valutare tutte le persone, Dio incarnato deve avere la prospettiva e il contegno del guardare le brulicanti masse dall’alto, ma io non riesco a vedere queste cose in Te. Inoltre dici sempre che Ti comporti in base alle regole e fai le cose secondo la posizione che Ti compete. Questo non smaschera forse completamente che in realtà ciò che sei è una persona comune? L’immagine elevata, misteriosa e insondabile di Dio incarnato che le persone hanno nel cuore non ne verrebbe completamente distrutta?” Ritenete che questa distruzione sia un bene? (Sì, lo è. Distrugge le nostre nozioni e fantasie.) Pronuncio queste parole proprio per distruggere i vostri sogni e le vostre nozioni e fantasie, affinché non viviate più in un sogno, ma nella realtà. Questo è del tutto in linea con le verità principi che vi chiedo di osservare: che vi comportiate in base alle regole, facciate le cose secondo la posizione che vi compete e siate persone comuni che occupano il posto di un essere creato, perché Io Stesso agisco in questo modo. Quando interagisco con voi, così come nella Mia vita personale, non parlo mai in modo vanaglorioso o vuoto, né Mi metto mai in mostra o Mi vanto. Questo è qualcosa che tutti voi potete vedere e percepire. Inoltre, non macchino mai contro nessuno, quando agisco non sono viscido e non batto mai la fiacca, e Mi comporto secondo le regole. Questo standard minimo di coscienza deve essere mantenuto. Alcune persone quando parlano e agiscono usano macchinazioni, dicendo agli altri belle parole e poi tentando con ogni mezzo di farli cadere nelle loro trappole, affinché li servano e prestino servizio per loro. Io non faccio cose del genere. Se voglio che qualcuno Mi aiuti in qualcosa, glielo chiedo direttamente. Alcuni dicono: “Tu possiedi questa identità e questa posizione, quindi per far fare qualcosa a qualcuno non ti basta forse pronunciare una parola?” Anche se fosse solo questione di pronunciare una parola, devo comunque gestire la cosa secondo le regole e non posso costringere le persone, tanto meno forzarle a fare cose che non vogliono fare. Se sei disposto, fallo; se non sei disposto, puoi rifiutare. In ogni caso, se ti chiedo di fare qualcosa, dirò sempre la pura verità. Non userò assolutamente giri di parole né menerò il can per l’aia per ingannarti, e non ti attirerò ad abboccare all’amo per poi portarti a servirMi e a prestare servizio per Me di buon grado e poi, dopo aver macchinato contro di te, farti anche dire che l’hai fatto volontariamente e farti sentire che non ti devo nulla. Non lo farei mai, assolutamente. Non esiste in me nessuna di queste pratiche, che siano quello che la gente chiama l’arte di usare gli altri, le regole del gioco, le tattiche per manovrare le persone o le strategie imperiali per manipolare gli altri. Io non manovro le persone; altri potrebbero farlo, ma Io non lo farò, né li imiterò o imparerò da loro. Non ho mai letto cose come L’arte della guerra o I trentasei stratagemmi, e non userò assolutamente diversivi né dirò che il nero è bianco quando parlo. Quando parlo e agisco, uno è uno e due è due. L’unica eccezione è quando, a causa di circostanze speciali, potrei magari esprimere le cose in modo saggio, ma questo è semplicemente per considerazione nei confronti delle debolezze e delle difficoltà delle persone e della loro scarsa statura. È per proteggerle e aver cura di loro e non c’è malizia in questo, quindi neanche questo è macchinare. Magari alcuni potrebbero essere molto delusi e pensare: “E così viene fuori che il Tuo cuore e la Tua mente non contengono le varie macchinazioni delle persone famose e grandi del mondo. Viene fuori che sei così semplice!” Non è un bene che Io sia così semplice? Non macchinare non significa che Io non riesca a capire fino in fondo le persone; non significa che non riesca a capire fino in fondo la sostanza e l’essenza delle cose; non significa che non sappia come gestire ogni tipo di persona, evento e cosa. Senza macchinare, posso comunque applicare i principi per gestire ogni tipo di persona, evento e cosa in modo appropriato e accurato a seconda dell’ambiente e del contesto, facendo sì che svolgano naturalmente il loro ruolo e vivano all’interno delle loro regole e leggi sotto la sovranità e le disposizioni di Dio, anziché usare tattiche, ricorrere all’inganno o manovrare le persone per illuderle. I principi secondo cui agisco, i principi secondo cui gestisco i vari problemi e i principi secondo cui tratto ogni tipo di persona, evento e cosa sono stati tutti discussi nelle Mie condivisioni e nei Miei sermoni nel corso degli anni. Quando parlo di queste cose, non sto declamando degli slogan; queste cose provengono dai Miei pensieri e dalla Mia umanità essenza, e Io applico i Miei pensieri e le Mie opinioni anche per gestire ogni tipo di persona, evento e cosa. Dunque, quando applico i Miei pensieri e le Mie opinioni per gestire ogni tipo di persona, evento e cosa, o li gestisco secondo questi principi, direste che il risultato finale sia seguire la via di Dio o ribellarsi a essa? (Seguire la via di Dio.) Pertanto, non importa quanto normale, concreto e comune, per nulla misterioso, Io, Dio incarnato, possa sembrare alle persone: questo non influenzerà assolutamente la vostra comprensione della verità, né vi condurrò fuori strada. Al contrario, è proprio perché Io Stesso ho dei principi nel Mio modo di comportarMi e di agire che, se sarete in grado di perseguire la verità, di comportarvi e di agire con obbedienza e secondo le regole, in base ai principi di cui parlo, e a praticare secondo la direzione e gli obiettivi che indico, allora prima o poi otterrete la salvezza, raggiungerete la sottomissione a Dio e diventerete persone che temono Dio e fuggono il male. Questa è una certezza. Riuscire a ottenere la salvezza: non è questo l’obiettivo che perseguono coloro che credono sinceramente in Dio? Cos’altro cercate, dunque? Quanto al fatto che Io sia misterioso e insondabile, elevato o diverso dagli altri, o che abbia qualche abilità speciale che voi non potete immaginare o non possedete, questo non è importante. Inoltre, non importa neanche se pensate che Io sia normale e concreto e non degno della vostra idolatria o ammirazione. Cosa è importante? Che le parole pronunciate da Me, questa persona insignificante, questa persona comune e normale, garantiscono di portarvi davanti a Dio e di permettervi di raggiungere la salvezza. C’è un’altra cosa certa: se praticate e fate esperienza secondo queste parole che ho pronunciato, è garantito che un giorno i vostri pensieri, le vostre opinioni e la vostra indole di vita saranno tutti trasformati e che diventerete dei nuovi esseri umani. Puoi diventare un membro della nuova umanità, di questo posso essere certo. Voi ne siete certi? (Sì.)
Avete ora una qualche nuova comprensione delle manifestazioni della normalità e concretezza di Dio incarnato? (Sì.) Se vedete che il Mio modo di comportarMi e di agire, i Miei pensieri e le Mie opinioni sono tutti nell’ambito della normalità e concretezza, e se i principi secondo cui agisco e i Miei pensieri e le Mie opinioni possono influenzarvi in qualsiasi momento e li accettate di buon grado, allora dirò una cosa con certezza: poiché amate la verità in questo modo, siete in grado di cercare la verità dalle manifestazioni normali e concrete di Dio incarnato e sapete anche accettare sotto vari aspetti i principi secondo cui Dio incarnato Si comporta e i Suoi pensieri e le Sue opinioni, allora i vostri perseguimenti e la direzione della vostra condotta si svilupperanno naturalmente in una direzione positiva. Vale a dire, man mano che continuerete a credere, possederete sempre più un’umanità normale e vivrete sempre più una sembianza umana, e inoltre vi avvicinerete sempre di più alle richieste di Dio, guadagnando infine la salvezza. Il fatto che otteniate tali guadagni è direttamente correlato all’irrigazione e alla provvista fornite da Dio incarnato, questa persona comune e normale. Se siete capaci di accettare e anche di amare queste forme di essenza e queste manifestazioni della normalità e concretezza di Dio incarnato, così come il Suo modo di comportarSi e le convinzioni con cui lo fa, allora le vostre manifestazioni e la vostra umanità diventeranno sempre migliori. Cosa significa che diventeranno sempre migliori? Dire che diventerai sempre più simile a una brava persona potrebbe essere un po’ vuoto. Questo “diventare sempre migliore” significa che la tua coscienza e la tua razionalità si svilupperanno in una direzione positiva. Se invece provi disprezzo o repulsione per la normalità, la concretezza e l’ordinarietà di Dio incarnato, o addirittura le discrimini, non le accetti, vi opponi resistenza e le deridi, allora sarà molto difficile per te accettare tutte le verità che Egli esprime e comprendere il significato concreto e l’influenza dell’umanità normale che Egli possiede. Al contrario, proverai persino avversione e odio per tutte le verità espresse da Dio nella Sua umanità normale. In questo modo, sarà molto difficile per te vivere la sembianza di una persona normale e diventare qualcuno che compiace Dio, perché le cose che adori non sono cose positive, ma negative. Le celebrità e le star della società e le tendenze sociali sono ciò a cui aneli e che adori. In tal caso, il cammino che percorri è sbagliato e, per quanto riguarda la direzione del tuo perseguimento e sviluppo, una cosa è certa: non ti svilupperai in una direzione positiva, ma cattiva. Per esempio, Io dico che non macchino contro le persone, e alcuni dicono: “Se non macchini contro le persone, come puoi compiere un’opera così grande? Quando interagisci e hai a che fare con le persone, devi macchinare. Se non sai come farlo, non puoi manovrare le persone e non sarai all’altezza del compito”. Io dico che, se sei capace di dire cose del genere, sei finito. I tuoi pensieri e le tue opinioni non sono solo distorti ma, ancor di più, malvagi. È impossibile per te intraprendere il giusto cammino, perché alla tua umanità manca l’elemento dell’amore per la verità e per le cose positive. È impossibile per te intraprendere il cammino della salvezza.
Quando converso con le persone nell’ambito dell’umanità normale, si presenta spesso il problema della conversazione che non scorre in modo fluido. Cosa intendo col non scorrere in modo fluido? A volte, quando interagisco e chiacchiero con qualcuno in modo del tutto normale, questi complica troppo le cose o ci riflette troppo sopra, e la conversazione non può proprio continuare. Se non può proseguire, cosa faccio? Smetto semplicemente di interagire con quella persona; trovo qualcuno che sappia interagire con gli altri, che sappia come comunicare e chiacchierare, che possieda il pensiero dell’umanità normale, e allora chiacchiero e interagisco con lui invece. Nei Miei contatti con voi, la situazione più comune che vedo è che le persone hanno questa sensazione: “La Tua identità e il Tua prestigio hanno un’influenza troppo grande quando parli e comunichi con le persone. Tu sei Dio incarnato e noi siamo esseri creati. Se diciamo qualcosa di sbagliato, c’è la possibilità che assumiamo pari prestigio e offendiamo l’indole di Dio. Inoltre, in quanto Dio incarnato, la Tua opera è salvare l’umanità e Tu rappresenti Dio Stesso, quindi la Tua responsabilità o l’opera che intraprendi può essere solo quella di esprimere la verità per risolvere la questione della salvezza dell’umanità corrotta. Dovresti parlare solo dell’opera o di argomenti che derivano dalla divinità. Non puoi parlare della normale vita umana, di questioni come il cibo, gli abiti, l’alloggio e i trasporti, o di come sia una certa persona. Se parli di com’è, la stai giudicando o hai dei secondi fini”. Poiché le persone nutrono queste nozioni, classificano Dio incarnato come un essere non umano. Così, quando interagisco con individui privi di un pensiero normale e di un’umanità normale, e parlo un po’ di questioni quotidiane o delle necessità di tutti i giorni, alcuni erigono una barriera mentale, pensando: “Che senso ha parlare di questo? Non è spirituale! Inoltre, hai dei secondi fini nel sollevare questo argomento?” Se discuto della situazione di un individuo, alcuni si chiedono: “Questo è giudicare o macchinare contro le persone alle loro spalle? Hai in serbo qualcosa per lui? Lo promuoverai o lo eliminerai? Continuerai a usarlo o lo destituirai?” Se parlo dei problemi di qualcuno, alcuni pensano: “Quella persona non Ti piace o provi repulsione per lei? Ha fatto qualcosa che Ti ha ferito? Ha detto o fatto qualcosa che Ti ha offeso?” Specialmente quando si discutono argomenti delicati che coinvolgono leader e lavoratori, alcuni hanno ancora più paura di partecipare, dicendo: “Tu parli di queste cose per operare, ma noi non ne discuteremo con Te. Sono argomenti delicati. Una volta che diremo qualcosa di inaccurato, Tu ci smaschererai e ci poterai, e vedrai la rivelazione della nostra corruzione e avrai una cattiva impressione di noi, cosa che sarebbe inappropriata”. Ci sono anche momenti in cui sollevo certi argomenti, come chiedere: “Chi crede in Dio nella vostra famiglia?” Questo è un argomento delicato nella Cina continentale. In ogni caso, lì non è considerato delicato chiederlo a certi individui con cui si ha a che fare da un tempo relativamente lungo e con cui si ha una certa familiarità; all’estero, ancora meno. Ma, se faccio questa domanda, alcune persone non osano nemmeno rispondere. Riflettono: “Chiedendo chi crede nella mia famiglia, sta cercando di indagare sul mio conto?” Se chiedo: “Quante persone ci sono nella vostra chiesa locale? Chi è il leader della chiesa?”, loro pensano: “Oh no, stai cercando di capire la situazione della chiesa? Non posso parlarne con Te. Se dico qualcosa e il leader della chiesa lo scopre, saranno guai”. Vedete, sono guardinghi anche quando si parla di questioni della chiesa e hanno paura di dire qualsiasi cosa. Molte persone non osano discutere di argomenti relativi ai leader e al lavoro della chiesa né dire liberamente ciò che pensano. Uno dei motivi principali è la paura di esporre la situazione della chiesa e di offendere i leader e i lavoratori e, allo stesso tempo, la paura di rivelare involontariamente i propri pensieri e le proprie opinioni e di essere potati o smascherati. Questo è qualcosa che non vogliono che accada. Così, quando interagisco con molte persone, neanche la comunicazione ordinaria riesce a scorrere in modo fluido. Quando interagisco e gestisco le cose con non credenti dalla mentalità e dai background complicati, una volta che ho finito di gestire le cose, me ne vado subito: non posso stringere relazioni profonde né avvicinarmi troppo. Ma quando interagisco con i fratelli e le sorelle, scopro che anche la maggior parte delle persone è così: non posso avvicinarmi troppo né stringere relazioni profonde. Non è che Mi consideri superiore e non sia disposto a interagire con la maggior parte delle persone; piuttosto, quando cerco di avvicinarle o di entrare in contatto con loro, inconsciamente si tirano indietro o Mi evitano. Perché Mi eviti? Se dici qualcosa di sbagliato, non ti condanno né ne faccio un dramma. Se sei un leader o un lavoratore, possiamo condividere sulla verità e chiacchierare di qualsiasi aspetto tu non capisca. Se sei un fratello o una sorella comune e davvero dici qualcosa di sbagliato o hai alcuni pensieri e opinioni errati, allora dipende dal fatto che Io sia disposto a parlartene o meno. Se vedo che la tua levatura è scarsa, che sei privo di abilità di comprensione e che non riesci a capire a fondo nulla, allora non voglio chiacchierare con te e, anche se lo facessimo, non porterebbe ad alcun risultato. Se invece la tua levatura è buona, possiedi abilità di comprensione e riesci a capire a fondo alcune cose, allora chiacchierare con te può portare dei risultati e non sarà fiato sprecato. Con chiunque Io chiacchieri con leggerezza o qualsiasi problema Io scopra, nel Mio cuore in primo luogo non condanno costui; in secondo luogo, non lo maledico; e in terzo luogo, non determino il suo esito. Agire in questo modo sarebbe infondato e Io non faccio cose sciocche. In termini di umanità normale, a volte, quando incontro qualcuno con cui ho familiarità, voglio solo parlare un po’ e chiacchierare. Se tu sei disposto, parlerò con te. In caso contrario, non ti forzerò. Alcune persone hanno paura di conversare con Me. Qualunque cosa Io dica, sono guardinghe nei Miei confronti e non esprimono le loro opinioni, temendo di dire qualcosa di sbagliato e di fornirMi qualcosa da usare contro di loro. Se vedo che non sei disposto a dire ciò che hai nel cuore, Mi fermerò al momento opportuno. Se sei sempre guardingo nei Miei confronti, sempre spaventato che Io stia macchinando contro di te, allora non sarò incline a parlare con te. DimMi, questa Mia razionalità è normale? (Sì.) Quando parlo e comunico con qualcuno, c’è sempre un qualche tipo di contesto. Per esempio, se sei responsabile dell’allevamento di animali in una fattoria, parleremo dell’allevamento di animali. Se sei un leader della chiesa, discuteremo di questioni della chiesa, di questioni relative ai fratelli e alle sorelle, di come siano gli stati attuali dei fratelli e delle sorelle o di come vada la vita della chiesa. Se sei un predicatore del Vangelo, allora parleremo del lavoro del Vangelo. Questo è interagire con le persone nell’ambito dell’umanità normale e anche questo fa parte della Mia opera. Alcune questioni non riguardano il lavoro della chiesa, ma sono comunque affari generali della casa di Dio. È normale chiacchierare di queste cose quando ci incontriamo. Tu gestisci le questioni e fai il tuo dovere nella casa di Dio, perciò, quando ci incontriamo, dovrei salutarti e chiacchierare con te, e vedere se hai qualche difficoltà. A volte, durante chiacchiere informali, chiedo qualcosa come: “La temperatura è scesa nelle ultime due notti: casa tua è fredda?” Alcuni non vogliono sentirlo, pensando: “Siamo adulti; abbiamo forse bisogno che Tu Ti preoccupi per noi?” Le buone intenzioni non vengono apprezzate, giusto? Altre volte, quando vado in cucina, chiedo: “Come sono le verdure quest’anno? Ce ne sono abbastanza da mangiare? Quali verdure o cibi vi piacciono?” Sono cose molto normali, non è vero? (Sì.) Ma i cuori delle persone sono troppo complicati e, in alcuni casi, non c’è un flusso scorrevole nemmeno quando interagisco e comunico con loro in modo normale. Perché? Questo accade perché le persone hanno sempre paura di smascherare i loro problemi e le loro vere situazioni. E di cos’hanno paura gli altri? Temono questo: “Se rivelo la mia vera situazione, Tu mi smaschererai nei Tuoi sermoni durante le riunioni, usandomi come bersaglio”. Perché non puoi essere un bersaglio? Quando condivido sulla verità riguardo ai tuoi problemi, questo li risolve. Non è forse qualcosa in più che hai guadagnato? Non è una fortuna per te? È una buona cosa. Dimostra che ti prendo sul serio e che ho una certa considerazione per te. Ciò è corretto? Se non ti prestassi attenzione e tu non fossi nel Mio cuore, e se Io scoprissi qualche tuo problema ma non ci badassi e non ti fornissi guida e condivisione, allora potresti capire la verità e risolvere i tuoi problemi? Ne saresti felice? Se tu ne fossi soddisfatto, pensando “Nessuna delle questioni che Dio smaschera mi riguarda, quindi questo dimostra che non ho problemi”, se facessi esperienza dell’opera di Dio in questo modo, non saresti una persona che persegue la verità. Alcuni, dopo anni di fede, non sono mai stati potati, non hanno mai funto da contrasto nemmeno una volta, eppure si sentono orgogliosi e fortunati, pensando di essere bravissimi, di non avere problemi e che saranno certamente salvati. Ciò non è forse molto problematico? Una persona del genere non può assolutamente guadagnare la salvezza.
Le persone in possesso del pensiero dell’umanità normale, quando comunicano e interagiscono con gli altri all’interno dell’umanità normale, seguono il senso della coscienza e della ragione dell’umanità normale. Con questo senso, hanno uno standard minimo e dei principi per il modo in cui trattano gli altri. Quando parli e interagisci con le persone all’interno del pensiero dell’umanità normale, da un lato gli altri possono percepire che possiedi consapevolezza della coscienza dell’umanità. Dall’altro, agisci con un senso di appropriatezza, così non risulti sgradevole agli altri. Un altro punto importante è che, quando comunichi e interagisci con gli altri, loro traggono beneficio dalle parole che comunichi e guadagnano alcune cose di cui l’umanità ha bisogno. Questo è ciò che chiamiamo interagire e comunicare con le persone. Cosa si intende per comunicare? In termini semplici, è avere una conversazione informale. La maggior parte delle persone non sa come avere una conversazione informale; non appena parlano, sono inclini a litigi e battibecchi verbali, oppure si mettono in mostra e fanno la predica agli altri perché obbediscano. Chi ha un po’ di eloquenza, non appena apre bocca, vuole predicare agli altri e fare loro da maestro. Queste manifestazioni sono tutte rivelazioni di un’indole corrotta. Gli individui con un’indole corrotta non riescono ad avere normalmente delle conversazioni informali con gli altri. Anche se parlano normalmente per un po’, la cosa non può durare. A un certo punto inizieranno a discutere, il loro viso si farà rosso e si faranno prendere completamente dalla cosa. Questa non è una normale conversazione informale. Una normale conversazione informale non è assolutamente un dibattito sul giusto e lo sbagliato, o un litigare e un bisticciare, e tanto meno un giudicare o condannare le persone. Definiamo una conversazione informale. È lo scambio e la condivisione di informazioni: questo è ciò che chiamiamo una conversazione informale. Questa definizione è accurata? (Sì.) In che senso è accurata? Lo scambio e la condivisione di informazioni si fondano sulla base della coscienza e della razionalità dell’umanità normale. Osservate: come conversano e comunicano coloro che possiedono coscienza e ragione? Non discutono e sanno rispettarsi a vicenda, arrecandosi beneficio l’un l’altro. Dopo aver ascoltato ciò che l’altro ha condiviso, guadagnano qualche nuova informazione. Poi, a loro volta, comunicano all’altro alcune informazioni che loro sanno, in modo che anche l’altro ne tragga beneficio e, all’interno della sua umanità, guadagni esperienza, conoscenza e sapere. Condividere con l’altra persona le informazioni che si conoscono basandosi sui principi del rispetto nei suoi confronti e del relazionarsi in armonia e parità, e poi ricevere le informazioni condivise da lei: questo non è forse aiuto reciproco? Ciò si fonda sulla base dell’uguaglianza, dell’assistenza reciproca, dell’armonia e dell’equità. Questo è ciò che si intende per comunicazione e conversazione informale. DiteMi, la Mia definizione è accurata? (Sì.) Praticare la conversazione e la comunicazione basandosi su questo principio è corretto. Se le comunicazioni e le conversazioni sono piene di macchinazioni, discussioni, lotte, trame, tranelli, trappole e test, e se tutto ciò che viene rivelato è indole corrotta, se tutto è oppressione reciproca, dove ogni persona si mette in mostra, rivaleggia con l’altra, compete per vedere chi parla in modo più elevato o dice di più, allora questa non è una comunicazione normale. Non è una comunicazione che rientra nell’ambito della coscienza e della razionalità dell’umanità normale. Questa comunicazione non è uno scambio e una condivisione di informazioni, ma piuttosto lotte aperte e nascoste e battibecchi verbali. Non è così? (Sì.)
Per arrivare a comunicare con gli altri senza macchinazioni, devi imparare a farlo all’interno dell’ambito della coscienza e della razionalità dell’umanità normale. Lo scopo della comunicazione è aiutare gli altri e anche ricevere da loro aiuto e benefici. Questa è una comunicazione normale e in questo modo si può arrivare a comunicare senza macchinazioni. Osservate la comunicazione e le conversazioni dei non credenti: possono forse ottenere l’effetto di una comunicazione normale? (No.) Quando le persone corrotte comunicano e conversano, il contenuto, le motivazioni e il tono della loro comunicazione sono normali? (No.) La loro comunicazione è semplicemente come un combattimento tra galli o tra cani. La loro comunicazione può forse procedere senza intoppi? (No.) Non riescono nemmeno a evitare di macchinare contro gli altri o di litigare con loro. La comunicazione, per poter fluire senza intoppi, richiede un cuore di amore, il desiderio di aiutarsi a vicenda e la volontà di imparare ognuno dai punti di forza dell’altro per compensare le debolezze. Quando comunico e converso con voi, non è sufficiente che solo Io non macchini; anche voi dovete praticare secondo questo principio, senza macchinare né nutrire sospetti. Se Io non macchino ma voi lo fate costantemente, e non solo lo fate voi stessi ma sospettate anche che Io lo stia facendo, allora la nostra comunicazione non può fluire senza intoppi, né possiamo raggiungere un’interazione sincera e proficua o relazionarci in armonia. Alcune persone, quando Mi vedono arrivare, trovano subito un posto dove nascondersi. Se proprio non possono evitarMi, Mi salutano controvoglia, ma in cuor loro non vogliono incontrarMi e pensano: “Che seccatura. Sei di nuovo qui per appurare la nostra situazione effettiva. Dopo averlo fatto, condividerai di nuovo sulle verità principi e ci metterai in imbarazzo. Cosa dovremmo fare?” Se non sei disposto a incontrarMi o a interagire con Me, ti senti interiormente esausto mentre lo fai e ti sembra sempre che Io stia tentando di macchinare contro di te, allora quando Mi vedi avvicinarMi puoi evitarMi. Se, quando interagisci con Me, percepisci che non macchino e che ciò che ti porto è agio, gioia, libertà e rilassamento, allora incontriamoci, conversiamo e aggiorniamoci su come sono andate le cose di recente. Se Mi chiedi: “Come va in questo periodo?”, ti risponderò onestamente. Se Io ti chiedo: “Come sono andate le cose di recente? Hai fatto qualche progresso nella vita? Hai ottenuto qualche guadagno nel fare il tuo dovere?” e anche tu sei in grado di rispondere onestamente, questo è molto buono. Ogni incontro può svolgersi in un’atmosfera piacevole. Se non è giusto che le persone si nascondano sempre da Me quando Mi vedono, è forse giusto dedicarsi sempre ad adulazioni insincere per accattivarsi deliberatamente il Mio favore? (No.) Perché non è giusto? (Il voler accattivarsi il favore equivale a falsità e inganno. È meglio che parliamo in modo più autentico, e dobbiamo semplicemente trattare Dio con una mentalità normale. Da un lato, dovremmo essere sinceri con Lui. Dall’altro, non dovremmo accattivarci il Suo favore, cercare deliberatamente di ingraziarceLo o di entrare nelle Sue grazie.) Con Me, c’è una sola richiesta: quando ti vedo, non nasconderti da Me, e quando non ti cerco non assillarMi. Fa’ quello che dovresti fare e rendi tutto normale. Io non influenzerò lo svolgimento del vostro dovere, e voi non dovreste influenzare Me. Sia nascondersi da Me che assillarMi non sono principi che le persone dovrebbero seguire quando entrano in contatto e interagiscono con Me. Qual è dunque il principio? È comunicare all’interno dell’ambito della coscienza e della ragione dell’umanità normale ed essere in grado di conversare apertamente e dire la pura verità; qualunque cosa Io chieda, dovresti rispondere in modo sincero. Perché le persone non riescono a dire la pura verità? Per esempio, supponiamo che Io ti chieda: “Quante persone hai guadagnato questo mese predicando il Vangelo?” e tu non voglia rispondere. Se vedo che sei a disagio, non insisterò. Non voglio mettere le persone in una situazione difficile e non costringo mai nessuno a parlare. Alcuni, indipendentemente da ciò che gli altri chiedono loro, riflettono sempre: “Cosa intendono con questa domanda?” Non vogliono rispondere direttamente, spaventatissimi di rispondere in modo errato e di crearsi problemi. Se speculi e macchini costantemente in questo modo, allora non possiamo comunicare. Non serve che tu sottoponga sempre a scrutinio il significato delle Mie domande, né dovresti macchinare contro di Me. Se riesci a essere semplice e ad aprirti per parlare di ciò che hai nel cuore, allora possiamo comunicare. È facile o no? (Sì.) A dirsi è facile, ma farlo realmente potrebbe essere un po’ difficile. Non è così facile come sembra. Per esempio, potrebbe essere che una volta Io ti abbia fatto una domanda e tu in quel momento non abbia detto la verità: hai mentito. Quel contatto e quella comunicazione sono andati male. Poiché sono andati male, cosa dovresti fare? Sforzati di essere abbastanza coraggioso da ammetterlo la prossima volta che ci incontreremo: “La scorsa volta ho mentito. D’ora in poi, dirò la pura verità”. Allora ti incoraggerò, ti applaudirò e ti darò la Mia approvazione: hai avuto successo nel praticare la verità e nell’essere una persona onesta. Non è fantastico? (Sì.)
Quando si tratta di condividere sull’argomento del non macchinare, per quanti esempi vengano forniti, quello che vi viene detto è un unico principio. Sapete qual è questo principio? (Non usare la prospettiva dell’umanità corrotta per misurare Dio o sospettare di Lui.) Esatto. Non trattate Dio dalla prospettiva dell’umanità corrotta. Allora, quale principio si dovrebbe seguire? (Trattare Dio come Dio.) Non va bene trattarLo come un essere umano? Non va bene trattarLo come una persona normale e comune? Indipendentemente dal fatto che tu Lo tratti come Dio o come un essere umano, il principio più importante per l’interazione interpersonale è essere aperti l’uno con l’altro. Quando parlo e agisco con te, Io non macchino contro di te e anche tu dovresti essere aperto con Me. Quindi, se qualcuno macchina contro di te, dovresti anche tu macchinare contro di lui? (No.) Se qualcuno macchina contro di te, dovresti trattarlo secondo i principi. Questo è il modo giusto. Non si tratta semplicemente del fatto che Io non macchino contro di te e quindi tu sei aperto con Me, senza macchinazioni né sospetti. Piuttosto, anche se gli altri macchinano contro di te, tu riesci comunque ad agire e a gestire le questioni in base alle verità principi. Questo è attenersi ai principi. Alcune persone dicono: “Hanno macchinato contro di me: come posso non vendicarmi? Se non do loro una lezione e permetto loro di maltrattarmi così, non ci rimetterò? Sono così facile da mettere sotto?” DiteMi, il loro ragionamento ha senso? Dente per dente, occhio per occhio: questo ha senso tra la gente del mondo. Però, se valutata secondo la verità, questa affermazione è sbagliata. Il fatto che gli altri macchinino contro di te è un’azione malvagia. Se tu in risposta ti vendichi, usando lo stesso metodo per macchinare contro di loro, agli occhi di Dio l’essenza è la stessa; sono entrambe azioni malvagie. Dio non dirà che, poiché loro hanno macchinato contro di te, il tuo contrattacco è del tutto giustificato e conforme ai principi e non è un’azione malvagia. Dio non guarda il motivo per cui hai macchinato contro di loro; Egli guarda se il tuo atto in sé sia una macchinazione, se sia un’azione malvagia e se tu tratti la questione valutandola in base alla verità oppure ai punti di vista della moralità umana. Se la questione viene valutata secondo i punti di vista della moralità umana, allora “dente per dente, occhio per occhio” sarebbe ritenuto appropriato. Loro hanno macchinato contro di te per primi, quindi è ragionevole che tu ti vendichi e macchini contro di loro usando gli stessi mezzi, e loro dovrebbero accettare tali conseguenze. Se misurato da una prospettiva umana, usando i punti di vista della moralità umana, non è sbagliato. E magari non è illegale se valutato in base alla legge. Però, agli occhi di Dio, va contro la verità. Tutto ciò che va contro la verità è un’azione malvagia e agli occhi di Dio viene condannato. Anche se il tuo contrattacco è legittimo, Dio non Si asterrà dal condannarti semplicemente perché il tuo contrattacco è ragionevole e moralmente giustificato. Dio guarderà il modo in cui tratti gli altri dopo che loro hanno macchinato contro di te. Se li tratti allo stesso modo, Dio ti condannerà. Se invece li tratti in base alle verità principi e in modo equo e giusto, nella maniera in cui Dio ti ha insegnato, allora, anche se moralmente le persone potrebbero avere delle nozioni e condannarti e potresti essere legalmente imputato, ai Suoi occhi Dio dice che in questa questione hai agito in conformità ai principi e che non è un’azione malvagia: Egli non ti condannerà. Se sei in grado di trattare le persone in base alle verità principi, questo è praticare la verità. Non dovresti trattare Cristo in base alle tue nozioni e fantasie o in base alla tua indole corrotta, né ricorrere a trame e tranelli contro di Lui. Dovrebbe essere così anche nel modo in cui tratti le persone. Se sei capace di trattare correttamente Cristo, questa persona comune, allora allo stesso modo puoi trattare correttamente anche gli altri. Di chiunque si tratti, dovresti adottare l’atteggiamento giusto nella maniera in cui tratti le persone. In questo modo, i tuoi principi e i tuoi metodi per trattare le persone saranno corretti. Se commetti un errore nel tuo atteggiamento verso le persone o nei tuoi pensieri e punti di vista in merito a come trattarle, rifletterai prontamente su te stesso in base alle parole di Dio e correggerai i tuoi pensieri e punti di vista, mentre allo stesso tempo regolerai costantemente il tuo comportamento, e gradualmente i tuoi pensieri e punti di vista in merito a come trattare le persone e i tuoi principi per comportarti e agire si conformeranno sempre più alla verità. Quando le verità principi diventeranno la tua vita, ti sarai liberato della tua indole corrotta ed essa sarà stata trasformata, e tu sarai in grado di trattare le persone in modo equo e giusto e in una maniera che sarà in linea con le intenzioni di Dio. Se gli altri non macchinano contro di te, tu pensi che sia giusto non farlo contro di loro. Ma se loro macchinano contro di te e tu sei in grado di astenerti dal farlo contro di loro, cercando invece la verità e trattandoli in base alle verità principi, questo non è forse un progresso? Non è una trasformazione? (Sì.) Se loro macchinano contro di te e anche tu lo fai contro di loro, non stai forse percorrendo lo stesso cammino di chi macchina contro di te? In tal caso, qual è la differenza tra te e le persone del mondo? I tuoi punti di vista sulle persone, sulle cose e sul tuo modo di comportarti e di agire non sono cambiati. Non si basano sulle parole di Dio o sulle verità principi, ma sui principi delle persone del mondo: chiunque macchini contro di te, tu macchini contro di lui; dente per dente, occhio per occhio. Non sei diverso dalle persone del mondo, dai non credenti. Se, indipendentemente dal fatto che qualcuno macchini contro di te o no, tu contro di lui non lo fai mai, ma piuttosto lo tratti in base alle parole di Dio e alle verità principi, allora questa posizione e questa prospettiva sono corrette; questo è praticare la verità. Nell’Età della Grazia, cosa disse il Signore Gesù alle persone? Se qualcuno ti percuote sulla guancia destra, cosa dovresti fare? (Il Signore Gesù disse: “se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra” (Matteo 5:39).) Alcuni dicono: “Se mi colpiscono, li colpirò a mia volta! Se mi colpiscono la guancia sinistra, colpirò la loro guancia sinistra. Se mi colpiscono la guancia destra, colpirò la loro guancia destra. Questo non è condannato né moralmente né legalmente”. Dio dice: “Sbagliato. Se ti colpiscono la guancia sinistra, porgi loro anche la destra. Non restituire il colpo”. Sei capace di farlo? Indipendentemente dal fatto che la richiesta di Dio sia accettabile agli occhi umani – magari per alcune persone questa è un’affermazione sciocca, una pratica stupida – questa è la richiesta che ti fa Dio. Sei capace di farlo? Tu dici: “Non posso farlo. Se mi colpiscono la guancia sinistra, devo restituire il colpo, altrimenti il mio orgoglio e la mia dignità svaniranno e avrò perso completamente la faccia”. Non importa se tra l’umanità corrotta questa tua affermazione regga o no: se agli occhi di Dio la tua affermazione è sbagliata, il tuo punto di vista è sbagliato e il tuo comportamento è sbagliato, allora agli occhi di Dio il tuo comportamento viene condannato. Qual è il motivo per cui viene condannato? Che non hai ascoltato le parole di Dio, non hai seguito la Sua via. Dio ti ha detto che se qualcuno ti colpisce sulla guancia sinistra, dovresti porgergli anche la destra. Lo hai fatto? Dio ti chiede semplicemente: hai ascoltato le parole di Dio? Hai praticato secondo le istruzioni che Dio ti ha dato? Se non hai praticato in questo modo, allora non hai seguito la via di Dio e sei una persona che Gli si ribella; non sei una persona che pratica la verità, né una che valuta le cose e si comporta in base alle parole di Dio. In tal caso, non piaci a Dio, non sei una persona che Egli accetta e, ai Suoi occhi, quello schiaffo che hai restituito è un’azione malvagia. Magari penserai sempre che sia del tutto giustificato, che sia un mezzo necessario per proteggere la tua dignità e i tuoi diritti. Ma agli occhi di Dio quello schiaffo significa che non hai seguito la Sua via né vuoi farlo, che non ascolti le Sue parole e che, ai tuoi occhi, le Sue parole sono solo dottrina, parole vuote. Le predichi soltanto, ma non le metti mai in pratica. Dio ti definirà come una persona che non segue la Sua via. Puoi quindi guadagnare comunque la Sua accettazione? Se non segui la via di Dio, le Sue parole non potranno mai diventare la tua vita. Per quanto tu argomenti secondo i tuoi ragionamenti, Dio non ti ascolterà. Egli non dirà: “Qualcuno ti ha colpito sulla guancia sinistra senza motivo e sei alquanto miserevole. Per proteggere la tua dignità, puoi restituire il colpo. Dopo averlo fatto, puoi pregare e confessare il tuo peccato, e Dio ti perdonerà e non ti condannerà”. Dio non ha detto questo. Dio ha detto che, se qualcuno ti colpisce sulla guancia sinistra, tu porgigli anche la destra. Se sei capace di farlo, sei una persona che segue la via di Dio. Se non ne sei capace, ai Suoi occhi sei una persona che si ribella a Lui, una persona che non pratica le Sue parole né segue la Sua via, una persona malevola. Qual è l’atteggiamento di Dio verso le persone malevole? Egli dice: “Allontanatevi da Me! Io non vi conosco”. Dio non vuole persone del genere. Capito? (Sì.) Lo stesso vale per le macchinazioni. Tu dici: “Hanno macchinato contro di me, quindi cosa c’è di sbagliato se ne anch’io lo faccio contro di loro?” Il tuo macchinare contro gli altri è semplicemente sbagliato. In che senso è sbagliato? È sbagliato perché macchinare è di per sé un’azione malvagia, non buona. Perciò, quando gli altri macchinano contro le persone, Dio li condanna. Se tu fai lo stesso, Dio ti condannerà allo stesso modo. Dovresti agire in un modo che sia privo di macchinazioni, in un modo che Dio accetti. Il tuo dovere è praticare secondo il cammino e i principi di pratica che Dio ti ha detto, non discutere secondo i tuoi ragionamenti o proteggere la tua dignità o la tua reputazione. La tua reputazione, il tuo prestigio e la tua dignità personali non sono importanti. Cos’è importante? Ciò che è importante è se le parole di Dio vengano messe in atto in te oppure no, se le parole di Dio siano diventate la tua vita, se tu abbia vissuto le parole di Dio e se le parole di Dio si siano adempiute in te. Capito? (Capito.) Alcune persone dicono: “Mi hanno insultato, quindi li insulterò a mia volta”. È giusto dire questo? (No.) Altri dicono: “Sono sempre meschini nei miei confronti, quindi perché non posso esserlo anch’io con loro? Se non lo faccio, non sembrerò sciocco?” È importante come ti vedono gli altri? (No.) Le persone fanno sempre grandi questioni in merito alla reputazione, nella paura costante che gli altri le considerino sciocche e stupide. In realtà, come ti vedono gli altri non ha importanza. Cosa ha importanza? Quando ti considerano sciocco, stupido, quando ti deridono, come reagisci? Reagisci con irruenza, con metodi e mezzi umani, o secondo i principi che Dio ti ha detto? Hai praticato in base alle parole di Dio? Ti sei attenuto al tuo dovere? Solo perché ti deridono e ti considerano uno sciocco, tu fai le bizze e abbandoni il tuo lavoro: “Mi consideri uno sciocco, quindi non lo svolgerò più!” Non lo stai facendo per loro. Se abbandonassi il tuo dovere, cosa direbbe Dio? “Poiché qualcuno ti ha dato dello sciocco, hai abbandonato il dovere che ti ho affidato. Non hai alcuna lealtà!” Dio la vedrà in questo modo. Se hai veramente Dio nel cuore, se sei veramente leale a Dio, allora, se qualcuno ti deride e ti dà dello sciocco, dovresti prima riflettere: “Tu dici che sono uno sciocco, dici che sono stupido e ridi di me alle mie spalle. Non discuterò con te e non ti serberò rancore. Sono stolto e la mia levatura è scarsa, ma Dio mi ha esaltato e non mi disdegna. Questo dovere non mi è stato dato da te, mi è stato dato da Dio: è l’incarico che ho ricevuto da Lui. Non importa se hai un’alta considerazione di me o no. Non sto facendo il mio dovere perché tu lo veda. Fare il mio dovere è la mia missione. Devo fare bene il mio dovere ed essere leale a Dio. Devo avere a cuore questo dovere ed essere all’altezza dell’esaltazione e della fiducia che Dio ha riposto in me. Devo essere devoto al mio dovere. Non posso abbandonarlo e deludere Dio perché tu mi hai dato dello sciocco. Questo mi renderebbe davvero uno sciocco”. Pensare in questo modo non è conforme ai principi? Questo non è forse abbandonare l’irruenza? Questo è non reagire con irruenza. Quando riuscirete ad agire in questo modo, sarete veramente cambiati e avrete statura. Non sarete vincolati da persone, eventi o cose. Indipendentemente dalle circostanze, terrete saldamente a mente le parole di Dio e le verità principi e non tratterete alcuna questione con irruenza, emozioni, o stati d’animo, o preferenze, desideri o ambizioni personali. Le parole di Dio saranno le cose più elevate e più grandi nel tuo cuore e, quando accadrà qualcosa, cercherai per prima cosa le parole di Dio: “Le parole di Dio dicono questo, quindi mi atterrò a esse. Non importa se gli altri mi considerano uno sciocco. Ciò che conta è come mi vede Dio. Sebbene io sia stolto e la mia levatura sia scarsa, Dio mi ha comunque affidato un dovere da fare. Ho goduto di una grande esaltazione da parte di Dio! Questa è una benedizione!” Se sei in grado di trattare in base alle parole di Dio le cose che incontri, saprai come praticare in conformità alle verità principi.
Continuiamo a parlare della questione del non macchinare. Nella vita di tutti i giorni, le persone subiscono spesso le macchinazioni altrui nelle varie cose che capitano loro. Alcuni competono con te per la fama e il guadagno, altri dibattono con te su giusto e sbagliato, altri addirittura discutono con te su una singola parola, altri ti giudicano e ti screditano alle spalle, e altri ancora ti mettono i bastoni tra le ruote e si comportano in modo irragionevole nei tuoi confronti. Quando ti trovi fronte alle macchinazioni di varie persone, come le gestisci? Devi attenerti fermamente a un principio: “Comunque gli altri macchinino contro di me, io non lo farò contro di loro; starò alla larga da loro! Devo capire quali sono le intenzioni di Dio e quale lezione Egli vuole che io impari. Devo rimanere saldo nella mia posizione, praticare le parole di Dio e attenermi al mio dovere. Agire secondo i principi delle parole di Dio non sarà mai sbagliato e non porterà mai a una perdita. Per quanto gli altri possano stimarmi, quella non è una corona né una ricompensa; è una calamità!” Se ti attieni a un simile principio, esso può impedirti di fare il male e di essere condannato da Dio. Se, nel corso della tua vita, riesci a rimanere saldo nella posizione di un essere creato, ad adempiere il dovere di un essere creato e a svolgere con tutto il cuore e con tutta la mente il lavoro che Dio ti ha affidato, e dedichi tutti i tuoi pensieri al fare il tuo dovere, a prescindere che tu vi sia tanto dedito da dimenticare di mangiare e dormire o che ti sfinisca mentalmente, e svolgi bene il lavoro che Dio ti ha affidato e arrivi a fare il tuo dovere all’altezza degli standard, allora vivrai una vita di valore. In questa vita, non dovremmo cercare di fare grandi cose, di realizzare alcuna impresa né di creare un qualche miracolo. Siamo solo persone insignificanti e dovremmo leggere più parole di Dio, cercare di comprendere la verità nelle cose che ci accadono, adempiere le nostre responsabilità e fare bene ciò che siamo tenuti a fare. Dovremmo assicurarci di saperci conformare alle verità principi in ogni questione, che il dovere che facciamo sia conforme ai principi richiesti dalle disposizioni lavorative e che, quando esaminiamo attentamente la motivazione, lo scopo e i principi di ogni cosa che facciamo, essi siano tutti conformi alle richieste delle parole di Dio e possano superare lo scrutinio e l’esame di Dio. Ogni giorno svolgi il tuo dovere normalmente, con pace e gioia, vivendo sempre alla presenza di Dio. Quando hai nel cuore qualcosa da dire a Dio, Lo preghi; quando non hai parole per pregare, puoi comunque avvicinarti a Dio nel tuo cuore, e quando preghi ricevi l’illuminazione e la guida di Dio e sei da Lui commosso. Sei inoltre in grado di esserGli leale quando fai il tuo dovere e di comportarti in modo aperto e retto. Che cosa meravigliosa! Nel trattare le persone e nell’interagire e comunicare con loro, hai generalmente sempre meno pecche e trasgressioni. Comunque gli altri macchinino contro di te, non reagisci con irruenza. Ogni volta che senti di non riuscire a vincere la tua irruenza, preghi Dio, e Lo preghi anche quando sei debole. Quando lo Spirito Santo ti muove un po’, guadagnerai la forza per vincerla e oltrepasserai l’ostacolo. Ogni volta che ti trovi di fronte alle macchinazioni, agli attacchi, alle ritorsioni altrui e così via, è come superare un ostacolo, come vincere una difficoltà. Alla fine, riuscirai a prevalere su tutte queste macchinazioni, a vincere gli attacchi, le ritorsioni e le lotte degli altri contro di te, non reagendo in base all’irruenza o all’indole corrotta, ma sapendoti attenere ai principi. Allora sarai veramente un vincitore. Che cosa meravigliosa! Supponiamo invece che tu viva tutto il giorno nell’irruenza e nell’indole corrotta. Quando qualcuno macchina contro di te o dice qualcosa di sgradevole, te la prendi molto, ne sei estremamente infastidito, ti agiti, i tuoi occhi ardono di rabbia e vai su tutte le furie. Oppure, dopo aver sentito parole sgradevoli, provi disagio nel cuore, la bocca ti si riempie di afte, perdi la voglia di mangiare e bere e la notte non riesci a dormire. Allora, ti allontani da Dio. Vivi o nell’irruenza o nelle emozioni, trascorrendo ogni giorno nella sofferenza, incapace di nutrirti normalmente delle parole di Dio, incapace di fare normalmente il tuo dovere, con il cuore preoccupato e invischiato in queste questioni di giusto e sbagliato. Una volta che vi sei invischiato, è molto difficile per te liberarti, e a volte non ci riesci per diversi mesi. Se si tratta di una questione importante, come il matrimonio o una causa legale, allora le macchinazioni sono ancora più gravi e, una volta che rimani invischiato in queste cose, passano mesi, o addirittura anni, e gli anni migliori della tua vita vanno sprecati. Alla fine, va sprecata la tua intera vita: non avrai fatto bene il tuo dovere e non avrai guadagnato la verità. Non significa forse che sei completamente rovinato? Se vivi costantemente nelle dispute, nelle macchinazioni, nelle lotte e nella meschinità, puoi comunque fare bene il tuo dovere? Non solo non farai bene il tuo dovere ma, macchinando e lottando, accumulerai inoltre molte azioni malvagie. Vivendo nelle macchinazioni e nelle lotte tra le persone, quante cose cattive farai, quante parole presuntuose, parole ribelli, parole che violano la verità e parole che si oppongono a Dio dirai? Queste sono tutte classificate come parole diaboliche. Anche se alcune parole non le pronunci ad alta voce, vengono elaborate nella tua mente; odi, insulti e maledici le persone nel tuo cuore. Agli occhi di Dio, queste cose sono tutte chiare come il sole. Egli vede quali sono i tuoi progetti, in che modo pianifichi e come pratichi quando le cose ti accadono. Vivendo in queste macchinazioni e lotte, non ti viene mai in mente di riflettere su te stesso e di pentirti e confessare i tuoi peccati a Dio, né di cercare la verità in queste questioni, bensì “godi” di esse ciecamente. Sebbene tu sia fisicamente e mentalmente esausto, non rifletti mai su te stesso né preghi Dio e accetti la Sua disciplina e la Sua guida, non accetti le Sue parole nel tuo cuore e non Gli permetti di regnare. Non hai mai la determinazione a praticare le parole di Dio. Questo dimostra che non sei una persona che crede sinceramente in Dio e persegue la verità. Coloro che credono sinceramente in Dio e perseguono la verità si concentrano nel loro cuore su come praticare la verità e vivere una sembianza umana, e considerano l’approvazione da parte di Dio più preziosa di ogni altra cosa. Questo permette loro di evitare lotte e macchinazioni; i loro cuori sono capaci di avvicinarsi spesso a Dio e loro di vivere alla Sua presenza. Di conseguenza, il loro dovere porta frutti sempre maggiori, sentono che vivere in questo modo ha valore e fornisce un qualche contributo all’umanità, e così hanno vera pace e gioia nel cuore. Poiché sono capaci di adempiere il dovere di un essere creato, ogni giorno della loro vita ha vero valore e significato. Se invece vivi in mezzo a lotte e macchinazioni di vario genere, allora ogni giorno della tua vita accumuli peccati. Non solo non riesci a vivere il valore e il significato che un essere umano creato dovrebbe possedere, ma accumuli anche peccati per il tuo futuro. Nel cuore di Dio, Egli ti sdegna sempre di più ed è sempre più deluso da te. Se Dio vede che la Sua preoccupazione e le Sue aspettative nei tuoi confronti stanno per andare in fumo, cosa proverà per te? Se le cose che fai Lo deludono sempre di più, Lo scoraggiano sempre di più, fino al giorno in cui tu davvero non inverti affatto rotta e Dio vuole rinunciare a te, allora dimMi, che valore e che significato hanno la tua vita e la tua fede in Dio? Che speranza rimane nella tua vita? Solo perché gli altri macchinano contro di te e ti giudicano, al fine di lottare per il tuo orgoglio e di riconquistare la tua reputazione e la tua dignità, ti lasci coinvolgere in conflitti con le persone e ritardi le faccende che ti competono. A volte, solo perché qualcuno dice qualcosa di sgradevole o ti lancia un certo sguardo che ti offende, facendoti perdere la faccia e ferendo la tua autostima, arrivi persino a provare risentimento nel cuore e a invischiarti in dispute interminabili con lui. E alla fine cosa succede? Sprechi tutto il tuo prezioso tempo in queste cose, rovinando la tua possibilità di ottenere la salvezza e non guadagnando affatto la verità. Di conseguenza, Dio ti sdegna, non ti presta più alcuna attenzione e tu sei completamente rovinato. Dunque, cosa sto cercando di dirvi condividendo su queste cose? Scegliere come comportarti, scegliere in che modo comportarti, è molto importante. Vivendo in mezzo alle persone, ognuno si troverà spesso di fronte a macchinazioni, lotte, guadagni e perdite negli interessi personali, e a varie voci di lode, critica, giudizio e condanna; tutti si troveranno di fronte a queste cose. Anch’Io ho vissuto in questo mondo fino a questa età e neanch’Io vivo nel vuoto. Mi trovo anch’Io di fronte a queste cose, ma il Mio cuore non macchina. GuardateMi: come ho vissuto? Queste cose non influenzano minimamente la Mia vita o la Mia opera. Ogni giorno, Mi concentro solo sul compiere la Mia opera. Vivendo fino a oggi, non sono stato influenzato dall’ambiente esterno. La Mia identità e la Mia posizione, il Mio valore agli occhi delle persone: nulla di tutto ciò è stato influenzato. Non solo, ma sono persino preoccupato che voi pensiate erroneamente che Io sia molto elevato, piuttosto straordinario e alquanto distinto dagli altri, perciò devo fornirvi in modo più specifico alcuni esempi effettivi della Mia normalità, concretezza e ordinarietà, affinché non Mi idolatriate e non abbiate fantasie e nozioni irrealistiche su di Me. Solo dopo che ho detto queste cose, alcune persone vedono che Io sono semplicemente una persona comune e normale e allora diventano indifferenti nei Miei confronti. A Me non importa di queste cose. Fintanto che sei in grado di accettare queste parole che pronuncio, è sufficiente; non ho altre richieste. Se passaste tutto il giorno a fissarMi, a sottoporMi a scrutinio, a leggere le Mie espressioni, questo Mi metterebbe a disagio. Non Mi piace che le persone Mi idolatrino o Mi adulino, e tanto meno che Mi si accalchino sempre intorno. Mi piace la quiete. Vedi, non ho vissuto piuttosto bene in questi anni? Allora perché voi non provate a vivere allo stesso modo? Vedi se riesci a sopravvivere senza competere per la fama e il guadagno, senza competere per il prestigio, senza proteggere la tua dignità, senza lottare per avere l’ultima parola. Se agisci, vivi, ti comporti, fai le cose e svolgi il tuo dovere in base alle parole e alle richieste di Dio, vedi come sarà la tua vita, vedi se guadagnerai la gioia e se avrai pace nel cuore. Prova un modo diverso di vivere, pratica in base alle verità principi e abbi obiettivi chiari, e allora vedrai un futuro luminoso davanti a te. Se tieni sempre il conto di chi macchina contro di te, di chi influenza il tuo prestigio, di chi ha una reputazione più alta della tua, di chi parla di te alle tue spalle e così via, vivendo in mezzo a queste cose, allora non hai alcun cammino davanti a te, solo oscurità. Sarai sempre smarrito e percepirai: “La mia vita è faticosa, non c’è felicità, non ho benedizioni!” Non godi delle benedizioni che Dio ti dà, continuando invece a sprofondare nell’inferno. DimMi, puoi avere benedizioni? Puoi avere gioia e pace?
Cosa pensate della condivisione su questi argomenti? (È buona.) In che senso è buona? (Sentiamo che è in grado di risolvere le difficoltà che incontriamo nella vita reale e l’indole corrotta che riveliamo. Dio ci ha inoltre indicato alcuni cammini specifici: come evitare le lotte e le macchinazioni contro gli altri e come essere liberi dai vincoli di persone, eventi e cose e vivere nella luce.) Qual è lo scopo principale del condividere su questi principi? Non è semplicemente aiutarti a sfuggire a una vita di lotte con gli altri; la chiave è permetterti di vivere all’interno nell’umanità normale e di vivere la vita dell’umanità normale. Se agisci in base alle parole di Dio, puoi raggiungere la sottomissione a Lui, fare delle Sue parole e della verità la tua vita, ottenere la salvezza, e temere Dio e fuggire il male: puoi diventare una persona di questo tipo. Capito? (Sì.) Lo scopo non è semplicemente sfuggire a una vita di macchinazioni e lotte con gli altri; se fosse solo quello, non guadagneresti la verità. DimMi, senza guadagnare la verità, qual è l’obiettivo della pratica di un individuo? Non sarebbe comunque vuota? Vivendo in questa società, in mezzo alla gente, avrai sempre i tuoi pensieri e i tuoi punti di vista quando ti accade qualcosa; è impossibile non avere affatto pensieri o punti di vista, come se vivessi nel vuoto. Una situazione del genere non esiste. Quando nessuno macchina o lotta contro di te, riesci a non macchinare né lottare contro gli altri. Ma, quando qualcuno macchina o lotta contro di te, cosa fai? Risolve forse il problema il semplice declamare slogan come “Non lotterò con loro, non macchinerò contro di loro”? (No.) Allora, come si dovrebbe risolvere il problema? Alcuni declamano slogan, dicendo: “Non sono troppo vecchio per continuare a macchinare? L’opera di Dio è progredita fino a questo punto, eppure io continuo a macchinare? A che serve macchinare per quelle cose?” Queste parole possono risolvere il problema? (No.) La maggior parte delle persone, quando accade loro qualcosa, nel proprio cuore è ancora incapace di abbandonare e continua a macchinare e a lottare con gli altri. Quindi, come si dovrebbe risolvere questo problema? Lo si dovrebbe fare risolvendo le questioni dei propri pensieri e punti di vista ed eliminando la propria indole corrotta, in base alle parole di Dio e alle verità principi. Una volta che ricevi un pensiero o un punto di vista corretto, la tua prospettiva, il tuo atteggiamento e la tua posizione su tali questioni cambiano. I tuoi sentimenti riguardo a tali questioni saranno diversi; troverai che lottare con gli altri sia privo di significato: spreca le tue energie, ostacola il lavoro, causa un disagio interiore, e in questo non c’è gioia né pace. Allora, quando leggerai la condanna di tali questioni nelle parole di Dio, il punto di vista su queste questioni nel tuo cuore cambierà completamente, il tuo stato emotivo sarà diverso, il tuo impulso a lottare con gli altri diminuirà, la tua rabbia si affievolirà e la tua irruenza svanirà. Se gli altri lotteranno con te, provocandoti senza sosta, non ne sarai influenzato, ritenendo che non sia un grave problema e che non vi sia bisogno di lottare con loro. Persino gli astanti non sopporterebbero di guardare, dicendo: “Ti trattano in quel modo, come puoi non provare nulla? Sei forse uno sciocco?” Tu rispondi: “Un tempo prendevo queste questioni molto sul serio; mi sarebbe sembrato che il cielo mi crollasse addosso. Se non avessi rese loro chiare le cose o se loro non mi avessero dato una spiegazione, di certo non avrei lasciato correre facilmente. Ma ora è diverso. Non macchino né lotto più con gli altri, non perché sono più vecchio, ma perché nelle parole di Dio ho capito a fondo l’essenza corrotta dell’umanità. I loro comportamenti sono le tipiche rivelazioni e manifestazioni di una persona malevola, di un anticristo, di un satana, come smascherato nelle parole di Dio. Anch’io un tempo avevo queste manifestazioni ma ora, nelle parole di Dio, vedo che questo tipo di vero volto, questo tipo di indole, è troppo brutto e disgustoso; Dio lo detesta! Ora lo detesto io stesso e, nel mio cuore, non sono disposto a vivere in quell’indole corrotta. Perciò, quando lottano di nuovo con me, mi sento solo infastidito e disgustato da loro e non ho alcun interesse o desiderio di lottare. Nelle parole di Dio ho anche trovato i principi di pratica e so come trattare persone del genere”. Cosa dicono le parole di Dio? Da un lato, le parole di Dio smascherano e definiscono tali persone; dall’altro, Dio dice alle persone che il principio per trattare gli altri è trattarli equamente. Se sono veri fratelli e sorelle e rivelano un’indole corrotta, dovremmo trattarli con amore, condividendo sulla verità per eliminare le loro trasgressioni e la loro indole corrotta, in modo che non si oppongano più a Dio né trasgrediscano. Magari, attraverso l’aiuto, i loro problemi verranno risolti. Se non accettano l’aiuto e non sono capaci di accettare la verità, ma sono in grado di svolgere il loro dovere e non disturbano il lavoro della chiesa, allora dovrebbe essere permesso loro di rimanere nella chiesa e di fare il loro dovere. Se non fanno bene il loro dovere e continuano a lottare e a macchinare contro gli altri, causando disturbo, allora dovrebbero essere allontanati secondo i decreti amministrativi della casa di Dio e i principi della casa di Dio per il trattamento delle persone. I nostri cuori non sarebbero allora in pace? La casa di Dio ha principi e cammini per gestire le mele marce. Come discernere e gestire queste persone, come trattarle: per tutto questo ci sono principi e cammini nelle parole di Dio. Se le persone praticano in base alle parole di Dio, la cosa verrà gestita con facilità e gioia, loro non troveranno che sia una questione difficile, i loro cuori non saranno affatto disturbati ed essa verrà risolta in modo alquanto naturale. Se avessero incontrato tali questioni qualche anno fa, non sarebbero state in grado di superarle, non avrebbero saputo come risolverle. Ma ora, con alcuni anni di esperienza di vita, questa faccenda non è più una difficoltà per loro; sono in grado di risolverla. Improvvisamente, scoprono che la loro levatura è cresciuta e che sono veramente cambiate. Come si sente allora la maggior parte di queste persone? “Prima, mi sembrava sempre che la mia levatura fosse scarsa e spesso mi ribellavo e mi opponevo a Dio, come se non potessi essere salvato. Ora, gestendo questa faccenda, sento di non avere difficoltà, di poter risolvere i problemi e di avere speranza”. Quale speranza? (La speranza di guadagnare la salvezza.) Quando vedi la speranza di guadagnare la salvezza, vedi luce o oscurità davanti a te? (Luce.) Questo adempie quel detto: la luce mi sta chiamando. Giusto? (Sì.) Quando la tua statura riuscirà a raggiungere questo livello, sentirai veramente che in realtà praticare la verità non richiede di declamare slogan; è così facile e gioioso. Fintanto che accetti le parole di Dio, che accetti le verità principi che provengono da Dio, praticare la verità è così facile, e la tua statura cresce senza che tu te ne accorga. Quando senti che la tua statura è cresciuta, che sei cambiato, che i tuoi anni di fede in Dio hanno dato frutto e non sono stati vani, se qualcuno allora pronuncia parole presuntuose, dicendo: “Cosa ho guadagnato dall’avere fede in Dio? Nei venti anni in cui ho creduto in Lui, tutto ciò che ho fatto è stato soffrire e faticare; ho rinunciato e mi sono speso così tanto, eppure non ho goduto di una sola benedizione, solo di una stanchezza infinita!”, tu in cuor tuo lo disprezzerai: “Costui non ha coscienza e pronuncia solo parole diaboliche! A giudicare dal suo aspetto patetico, veramente non ha guadagnato nulla: tutto ciò che sa fare è essere irragionevole e ostativo e le uniche cose che sa dire sono parole presuntuose!” Costui dice sempre: “Cosa ho guadagnato dall’avere fede in Dio?” Ebbene, cosa speri di guadagnare esattamente credendo in Dio? Speri di guadagnare grazia e benedizioni materiali, o speri di guadagnare la verità e di raggiungere la salvezza? Questo è il cammino che si dovrebbe scegliere nel credere in Dio. Tu quale cammino stai effettivamente percorrendo? Se sei una persona che persegue la verità e metti in pratica tutte le verità che comprendi e le rendi la tua realtà, allora avrai guadagnato la vita eterna e, avendo sperimentato l’opera di Dio degli ultimi giorni, la tua fede non sarà stata vana. Se ti concentri solo sul godere della grazia, ma non guadagni la verità e la vita e ti lamenti con Dio, dicendo: “Cosa ho guadagnato?”, questo dimostra che non sei una persona che persegue la verità. Non importa di quanta grazia tu goda: se non hai guadagnato un briciolo di verità, allora la tua fede è davvero miserabile; ciò dimostra che sei una persona cieca. Ora, Dio esprime la verità per fornire la vita alle persone, pronunciando ogni giorno parole nuove, così tante che le persone possono nutrirsene e goderne per l’eternità. Ci sono troppe verità che dovrebbero essere praticate e in cui si dovrebbe entrare; molte verità non possono essere sperimentate appieno neanche in una vita intera. Coloro che credono in Dio da tanti anni e perseguono la verità hanno guadagnato così tanto e in tale abbondanza. Se invece le persone non perseguono la verità, non amano la verità e non praticano la verità, sentiranno sempre di non aver guadagnato nulla. Coloro che godono della verità si sentono realmente ricolmi di queste parole fino a traboccare. Ora, che sia in termini di verità o di benedizioni materiali, ciò che Dio dona alle persone è abbondante; si può dire che la casa di Dio è una terra in cui scorre latte e miele. Le parole di Dio di cui ci si nutre durante le riunioni sono così abbondanti; testimonianze esperienziali, film, inni, danze: ci sono tutti in abbondanza. Anche le cose materiali, cibo, vestiti e oggetti di uso quotidiano, sono abbondanti. Inoltre, il servizio prestato dal gran dragone rosso che Dio ha predisposto, quanto esternato dagli anticristi e dai falsi leader e l’esternazione di vari tipi di cose negative davanti alle persone ogni giorno permettono alle persone di imparare lezioni e di crescere nel discernimento. Se non riesci a imparare un’intera lezione in una volta sola, Dio continuerà a predisporre per te ambienti, persone, eventi e cose, rimuovendoli solo quando avrai imparato abbastanza. Pertanto, se sei in grado di accettare l’opera di Dio, se sei una persona che ama la verità, stai partecipando a un abbondante banchetto. Pochi anni di fede ti porteranno grandi progressi e un reale cambiamento. Dio in questi anni ha personalmente pasciuto, irrigato e guidato il Suo popolo eletto. Tutti coloro che sono in grado di accettare la verità riescono a percepire di aver guadagnato così tanto e di aver avuto alcuni veri cambiamenti. In particolare, coloro che fanno il proprio dovere a tempo pieno sono cambiati ancora di più. Puoi percepire che, quando segui Dio, il cammino diventa sempre più luminoso, e tu possiedi vera fede nel guadagnare la salvezza e nell’entrare nel Regno dei Cieli. Se invece rifiuti sempre di accettare la verità e nel tuo cuore non sei disposto a praticarla, non riuscirai a percepire di avere alcuna speranza di salvezza. Continuerai a chiedere a chi ti sta intorno: “Pensi che io possieda comprensione spirituale?” Se qualcuno dirà: “Non sembri possedere comprensione spirituale”, penserai: “È finita, non ho speranza!” In realtà, non è che tu non abbia speranza; è che non persegui la verità. Se comprendi la verità e sei anche in grado di praticarla, gradualmente guadagnerai comprensione spirituale. Una volta che possiederai comprensione spirituale, comprenderai sempre più verità e sarai in grado di condividere alcune testimonianze esperienziali in ogni aspetto. Ti sentirai arricchito e molto appagato interiormente, e percepirai di aver guadagnato così tanto dal seguire Dio. Giusto? (Sì.) Se un individuo non pratica la verità o non la accetta come propria vita, nel cuore si sentirà sempre smarrito e senza scopo, privo di una vera fede. Chiederà sempre a coloro che ha intorno se abbia qualche speranza di guadagnare la salvezza. C’è inoltre chi chiede costantemente agli altri se egli possieda comprensione spirituale oppure no, usando il fatto di averla o meno come prova dell’avere speranza. DiteMi, persone del genere non sono forse sciocche? (Sì.) Che tu possieda o meno comprensione spirituale, dovresti dedicare impegno alla verità, e non solo impegnarti nel comprenderla, ma anche nel praticarla. Una volta che riuscirai a comprendere la verità e a praticarla, non avrai forse speranza di ottenere la salvezza? Non è così? (Sì.) Dovreste considerare questa questione.
La nostra condivisione di oggi termina qui. Arrivederci!
7 settembre 2024