57. Perché non riuscivo a praticare la verità?
Quando ero una leader, alcuni fratelli e sorelle mi hanno riferito che Yang Li, la leader di una chiesa di cui ero responsabile, non stava svolgendo alcun lavoro effettivo. Attraverso una reale indagine, ho scoperto che Yang Li trascorreva tutto il giorno a occuparsi di affari generali, e quindi non aveva il tempo di svolgere nessuno dei lavori di un leader della chiesa. Ogni volta che si recava a una riunione di gruppo diceva sempre di essere impegnata e, quando terminava di dare le disposizioni necessarie, se ne andava sempre in fretta. Non condivideva quasi mai con i suoi fratelli e sorelle durante le riunioni, né comprendeva o risolveva realmente i problemi e le difficoltà che incontravano nello svolgimento dei loro doveri. Anche diversi diaconi avevano riferito che Yang Li si incontrava con loro solo una volta ogni paio di mesi. I problemi e le difficoltà dei suoi fratelli e sorelle non venivano risolti in modo tempestivo, quindi loro erano diventati negativi e passivi nei loro doveri e il loro accesso alla vita era ostacolato. Inoltre, alcuni fratelli e sorelle non percepivano un senso del fardello e svolgevano sempre i loro doveri alla meglio. Yang Li non condivideva con loro, non li aiutava né li destituiva in tempo. Una persona malevola stava intralciando e disturbando la vita della chiesa, ma Yang Li non l’aveva allontanata dalla chiesa entro un lasso di tempo ragionevole. Poiché Yang Li non svolgeva un lavoro effettivo, la vita della chiesa era stata disturbata e vari compiti non avevano prodotto risultati, riducendo la situazione a uno stato di paralisi. Quando ho condiviso con Yang Li e ho smascherato i suoi problemi, non solo si è rifiutata di accettare ciò che stavo dicendo, ma ha anche ribattuto, cercando di giustificarsi e tentando di attribuire la colpa della mancanza di risultati del lavoro in chiesa alla sorella con cui collaborava. Sulla base del comportamento di Yang Li, e vedendo che lei si rifiutava categoricamente di accettare la verità o di pentirsi, l’ho considerata una falsa leader che non svolgeva alcun lavoro effettivo, una persona che andava immediatamente destituita. Tuttavia, ho esitato. Alcuni fratelli e sorelle non discernevano Yang Li e ritenevano che avesse una certa levatura e dei doni. Sostenevano che avesse la mente lucida e fosse brava a condividere durante le riunioni. Lavorava molte ore al giorno per svolgere il suo dovere, dicevano, e sentiva un reale senso del fardello. La adoravano e la difendevano. Poiché tutti sembravano avere una così buona opinione di lei, ho pensato: destituendola non appena ero arrivata, non mi avrebbero forse considerata arrogante? Avrebbero pensato che mi rifiutassi di darle la possibilità di pentirsi? Oppure che fossi semplicemente desiderosa di apportare cambiamenti audaci per affermare la mia nuova autorità su tutti e consolidare il mio prestigio? Ho pensato: “Forse i fratelli e le sorelle dovrebbero prima annotare le loro valutazioni su Yang Li. Poi potrò valutare se destituirla o meno”. Ma i fratelli e le sorelle non avevano discernimento nei suoi confronti, e le loro valutazioni avevano scarso valore come riferimento. La persecuzione del PCC era così grave in quel periodo che era impossibile riunirsi con i fratelli e le sorelle per condividere e discernerla. Se avessi aspettato di poter condividere con loro prima di destituirla, allora il lavoro della chiesa sarebbe stato ritardato chissà per quanto tempo. Ho pensato: “Sarebbe meglio destituirla prima, poi condividere e discernere il suo comportamento con i fratelli e le sorelle in seguito”. Ma ero ancora preoccupata e mi sono chiesta: “Se i fratelli e le sorelle non avessero la possibilità di scrivere una valutazione prima della sua destituzione, sarebbe possibile convincerli? C’è un’altra possibilità: potrei scrivere una lettera al leader per riferirgli la situazione di Yang Li. Se il leader fosse d’accordo, allora la potrei destituire. In questo modo, anche se la mia idea non avesse successo tra i fratelli e le sorelle, non dovrei assumermi la responsabilità esclusiva della decisione. Tutti saprebbero che non sono stata l’unica a decidere di intraprendere questa strada e quindi non potrebbero affermare cose così negative sul mio conto”. Questi pensieri continuavano a ronzarmi nella testa e alla fine ho deciso di scrivere al leader il giorno dopo.
La mattina dopo ho raccontato alla sorella con cui collaboravo la situazione di Yang Li. Anche lei credeva che Yang Li fosse una falsa leader e che dovesse essere rimossa il prima possibile. Ha suggerito di destituire Yang Li e di scrivere una lettera per informare il leader. Ho pensato che anche questo fosse un modo corretto di procedere: ma, quando ho iniziato ad attuarlo, ho esitato di nuovo, pensando: “Tutto questo si basa solo su ciò che ho visto del comportamento di Yang Li. Senza una valutazione da parte dei fratelli e delle sorelle, tutti sarebbero davvero d’accordo a destituirla? Quando arriverà il momento, protesteranno a favore di Yang Li? Diranno che sono arrogante o che non so trattare le persone in modo equo? Se i fratelli e le sorelle non sono convinti della mia decisione e mi segnalano per questo, allora perderò davvero la faccia”. Più ci pensavo, più mi sentivo confusa. La sorella con cui collaboravo ha notato l’espressione inquieta sul mio viso e mi ha chiesto: “Ti preoccupi per gli altri fratelli e sorelle? Credi che, se destituirai Yang Li senza la loro valutazione, non lo accetteranno? Noi destituiamo i falsi leader in base ai principi, per proteggere il lavoro della chiesa. Perché sei così preoccupata per questo?” Sentendo ciò che diceva, ho cominciato a riflettere: “È vero. La casa di Dio ci chiede chiaramente di destituire i leader e i lavoratori che si scatenano e che non svolgono alcun lavoro effettivo per evitare di ritardare il lavoro della chiesa. Ho già notato che Yang Li è una falsa leader, ma continuo a desiderare il consenso dei fratelli e delle sorelle prima di destituirla. Perché?” Mi sono resa conto che questo stato non era corretto. Così, insieme alla sorella, ho cercato di risolvere il problema. Abbiamo letto due passi delle parole di Dio che dicono: “Se in qualità di leader e lavoratori, siete capaci di ignorare i problemi che emergono nello svolgimento del vostro dovere, e addirittura di accampare vari pretesti e scuse per sottrarvi alla responsabilità e non risolvete alcuni problemi che siete in grado di risolvere, e non riferite al Supremo quelli che non siete in grado di risolvere, come se non vi riguardassero minimamente, non è forse questo un venir meno alla responsabilità? Trattare il lavoro della chiesa in questo modo è una cosa intelligente o è una cosa stupida da fare? (È una cosa stupida da fare.) Leader e lavoratori di questo tipo non sono forse viscidi? Non sono forse privi di qualsiasi senso di responsabilità? Quando incontrano dei problemi, li ignorano: non sono forse persone insensibili? Non sono persone subdole? Le persone subdole sono le più stupide di tutte. Devi essere una persona onesta, devi avere senso di responsabilità quando affronti i problemi, e devi tentare ogni mezzo possibile e ricercare la verità per risolverli. Non devi assolutamente essere una persona subdola. Se di fronte a un problema ti preoccupi solo di sottrarti alle responsabilità e di lavartene le mani, persino tra i non credenti saresti condannato per questo comportamento, per non parlare nella casa di Dio! Questo comportamento deve certamente essere condannato e maledetto da Dio, ed è detestato e ripudiato dal popolo eletto di Dio. A Dio piacciono le persone oneste, detesta le persone propense all’inganno e viscide. Se sei una persona subdola e agisci in modo viscido, Dio non ti detesterà? La casa di Dio ti lascerà semplicemente impunito? Prima o poi, sarai ritenuto responsabile. A Dio piacciono le persone oneste e non piacciono quelle subdole. Tutti dovrebbero capirlo chiaramente e smettere di essere confusi e di fare cose stupide. Un’ignoranza temporanea è scusabile, ma se una persona non accetta del tutto la verità, allora è troppo ostinata. Le persone oneste sanno assumersi le loro responsabilità. Non pensano ai loro guadagni e alle loro perdite; salvaguardano solo il lavoro e gli interessi della casa di Dio. Hanno un cuore gentile e onesto, simile a una ciotola d’acqua limpida di cui si può vedere il fondo a colpo d’occhio. E c’è trasparenza anche nelle loro azioni. Una persona propensa all’inganno non fa che agire in modo viscido, finge sempre, copre e nasconde e si traveste in modo incredibilmente indecifrabile. Nessuno può capire fino in fondo questo genere di persona. Le persone non sono in grado di capire a fondo i tuoi pensieri intimi, ma Dio può sottoporre a scrutinio le cose nel più intimo del tuo cuore. Quando Dio vede che non sei una persona onesta, che sei viscido, che non accetti mai la verità, ricorri sempre all’inganno contro di Lui e non Gli consegni mai il tuo cuore, allora non Gli piaci, ti detesta e ti abbandona” (La Parola, Vol. 5: Le responsabilità di leader e lavoratori, “Le responsabilità di leader e lavoratori (8)”). “Tutti voi sostenete che tenete conto del fardello di Dio e che difenderete la testimonianza della chiesa, ma chi tra voi ha davvero tenuto conto del fardello di Dio? Domandati: sei uno che ha tenuto conto del fardello di Dio? Sai praticare la giustizia per Dio? Sai alzarti e parlare a Mio nome? Sai mettere fermamente in pratica la verità? Sei abbastanza coraggioso da combattere contro tutti gli atti di Satana? Saresti capace di mettere da parte i tuoi sentimenti e di smascherare Satana per la Mia verità? Sai consentire che in te vengano soddisfatte le Mie intenzioni? Hai offerto il tuo cuore nel più cruciale dei momenti? Sei uno che segue la Mia volontà? Domandatelo e pensaci spesso” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 13”). Le parole di Dio hanno smascherato le mie spregevoli intenzioni, come un martello che colpisce un chiodo. Allora mi sono resa conto di essere una persona sleale. Avevo chiaramente confermato che Yang Li era una falsa leader che non svolgeva alcun lavoro effettivo e che i fratelli e le sorelle non avevano alcun discernimento nei suoi confronti, e anzi la adoravano e la difendevano. Ma, invece di destituirla il prima possibile secondo i principi, mi ero comportata in modo astuto per proteggere la mia reputazione e il mio prestigio. Sapevo benissimo che i fratelli e le sorelle non la discernevano e che non c’era un vero scopo nel far scrivere loro una valutazione, ma ero ancora disposta a perdere tempo affrontando questo processo per timore che sarei stata definita arrogante dopo aver destituito Yang Li, e che ciò avrebbe avuto un impatto sul mio prestigio e sulla mia immagine. Ho nascosto le mie spregevoli intenzioni con il pretesto di ottenere il favore dei fratelli e delle sorelle e ho anche voluto chiedere il parere del leader prima di destituirla; in questo modo, anche se i fratelli e le sorelle si fossero opposti alla sua rimozione, avrei potuto semplicemente dire che il leader era d’accordo e non avrei dovuto assumermi questa responsabilità da sola. Ho pensato a tutto per cercare di proteggermi, ricorrendo a trucchi e stratagemmi per ottenere ciò che volevo. Sono stata così astuta! Era mia responsabilità, nonché richiesta della casa di Dio, destituire rapidamente i falsi leader inadatti. Tuttavia, con l’indecisione mi ero sottratta alla mia responsabilità: pensavo solo a come proteggere la mia immagine e il mio prestigio. Non ho considerato che ostacolo e perdita la mancata rimozione tempestiva di questa falsa leader avrebbe costituito sia per il lavoro della chiesa che per l’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle. Ho guardato la falsa leader danneggiare la chiesa, e invece di affrontarla per smascherarla, destituirla e proteggere gli interessi della chiesa, ho continuato a mettere i miei interessi al primo posto. Ho perfino trovato un modo per esonerarmi dalla situazione. Ero così egoista e spregevole! Più ci pensavo, più mi sentivo indegna di questo dovere, figuriamoci di guardare in faccia i miei fratelli e sorelle.
Ho riflettuto su tutto questo. Credevo in Dio, mi nutrivo delle Sue parole ogni giorno e svolgevo il mio dovere. Allora perché, quando mi sono trovata di fronte a un problema, ho smesso di praticare la verità? Perché non sono riuscita a salvaguardare gli interessi della chiesa? Quali erano esattamente le ragioni di ciò? In seguito ho letto un passo delle parole di Dio e ho compreso un po’ meglio il problema. La parola di Dio dice: “Tra voi c’è qualcuno che nel cuore crede soltanto nel Dio vago in cielo, pur avendo sempre nozioni sul Dio incarnato? Se c’è davvero, è un credente nella religione. I credenti nella religione in cuor loro non riconoscono il Dio incarnato, e anche se lo fanno, hanno sempre nozioni su di Lui e non sono mai in grado di sottomettersi. Non è così? Parlando in senso stretto, tali persone non sono credenti in Dio. Sebbene possano affermare di credere in Dio, in realtà non sono molto diverse dai credenti nella religione. In cuor loro, tutto ciò in cui credono è il Dio vago; si tratta di persone che si attengono alle nozioni e alle regole della religione. Quindi, posto un individuo che non persegue la verità, che si concentra solo sulla buona condotta e sull’aderenza alle regole, che non pratica la verità e la cui indole non cambia minimamente, ciò che fa tale individuo è credere nella religione. Quale caratteristica distingue coloro che credono nella religione? (Si concentrano solo sulle pratiche esteriori e sul far vedere che si comportano bene.) Quali sono i principi e le basi delle loro azioni? (Le filosofie sataniche per le interazioni mondane.) Quali sono le filosofie sataniche per le interazioni mondane e i tipi di indole satanica corrotta? Disonestà e falsità; essere una legge per sé stessi; arroganza e presunzione; avere l’ultima parola in tutte le cose; mai cercare la verità o condividere con i fratelli e le sorelle; e quando si agisce, pensare sempre ai propri interessi, al proprio orgoglio e prestigio: tutto questo è agire basandosi su un’indole satanica. È seguire Satana. Se si crede in Dio ma non si dà ascolto alle Sue parole, se non si accoglie la verità e non ci si sottomette alle Sue disposizioni e orchestrazioni; se ci si limita a esibire certi buoni comportamenti ma si è incapaci di ribellarsi alla carne e non si abbandona nulla del proprio orgoglio e dei propri interessi; se, pur svolgendo in apparenza il proprio dovere, si continua a vivere secondo la propria indole satanica senza abbandonare o cambiare minimamente le proprie filosofie sataniche e i propri modi di vivere satanici, come si può allora avere fede in Dio? Questa è credenza nella religione. Simili persone rinunciano a qualcosa e si spendono in maniera superficiale, ma, guardando il cammino che percorrono e l’origine e il punto di partenza di tutto ciò che fanno, non basano quelle cose sulle parole di Dio o sulla verità; invece, tali persone continuano ad agire secondo le proprie nozioni e fantasie, e i propri presupposti soggettivi, e i propri desideri e le proprie ambizioni. Le filosofie e l’indole di Satana continuano a servire come base della loro esistenza e delle loro azioni. In questioni in cui non capiscono la verità, non la ricercano; in questioni in cui capiscono la verità, non la mettono in pratica, non onorano Dio come grande, non hanno a cuore la verità. Sebbene in teoria e a parole credano in Dio e Lo riconoscano, e sebbene possano apparire in grado di svolgere un dovere e seguire Dio, vivono ogni cosa che dicono e che fanno secondo la loro indole satanica. Le cose che dicono e che fanno sono tutte rivelazioni di un’indole corrotta. Non li vedrai mettere in pratica o sperimentare le parole di Dio, ancor meno manifestare la loro ricerca della verità e la loro sottomissione alla verità in tutte le cose. Nelle loro azioni, pongono i propri interessi per primi, e soddisfano i propri desideri e intenti per primi. Sono forse persone che seguono Dio? (No.) […] Non prestano mai attenzione a quali siano le intenzioni di Dio o a quali siano le Sue richieste, né a come si deve praticare al fine di soddisfarLo. Se anche a volte pregano davanti a Dio e condividono con Lui, stanno solo parlando a sé stessi, e non cercando la verità in modo sincero. Quando pregano Dio e leggono le Sue parole, non le collegano alle questioni in cui si imbattono nella vita reale. Quindi, nell’ambiente predisposto da Dio, come trattano la Sua sovranità, le Sue disposizioni e orchestrazioni? Quando si trovano di fronte a cose che non soddisfano i loro desideri, le evitano e in cuor loro vi oppongono resistenza. Quando si trovano di fronte a cose che causano una perdita per i loro interessi o che ne impediscono la soddisfazione, tentano con ogni mezzo di trovare una via di uscita, sforzandosi di massimizzare i loro vantaggi e battendosi per evitare qualsiasi perdita. Non cercano di soddisfare le intenzioni di Dio, ma solo i loro desideri. Questa è fede in Dio? Queste persone hanno un rapporto con Dio? No, non ce l’hanno. Vivono in modo meschino, indecente, intransigente e ignobile. Non solo non hanno un rapporto con Dio, ma si oppongono anche alla sovranità e alle disposizioni di Dio in ogni occasione” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Non si può essere salvati dalla credenza nella religione o dalla partecipazione a cerimonie religiose”). Mentre riflettevo sulle parole di Dio, il mio cuore si agitava come l’oceano in tempesta. Ripensando al mio comportamento, ero una di quelle persone smascherate da Dio: una credente nella religione. Sebbene sembrassi capace di fare rinunce e di spendermi, non ho ricercato le verità principi quando ho incontrato dei problemi. Ho sempre pensato solo ai miei interessi e ho vissuto secondo le regole sataniche di sopravvivenza come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” e “Chi è ragionevole sa proteggere sé stesso, e cerca solo di evitare di commettere errori”. Queste regole si erano radicate profondamente nel mio cuore; credevo che le persone dovessero vivere per sé stesse e che coloro che non pensano a sé stessi fossero sciocchi. Avevo preso queste regole come linee guida per la mia condotta personale, e così ero diventata sempre più egoista, astuta, propensa all’inganno e spregevole. Anche se avevo letto così tante parole di Dio dopo aver trovato la fede in Lui, non accettavo ancora la verità. Non vivevo secondo le parole di Dio, ma secondo le filosofie di Satana. Per quanto riguarda la questione della destituzione di Yang Li, sapevo che avrei dovuto praticare la verità e che ciò sarebbe stato di beneficio al lavoro della chiesa e alla vita dei fratelli e delle sorelle. Tuttavia, per salvare la faccia e il mio prestigio ed evitare che i fratelli e le sorelle mi definissero arrogante, avevo scelto di mettere in pausa le mie azioni e di restare a guardare mentre una falsa leader continuava a danneggiare e ritardare il lavoro della chiesa. Non stavo forse proteggendo questa falsa leader dando il mio tacito consenso alle sue azioni malvagie? Se una persona che crede veramente in Dio e possiede senso di giustizia notasse che il lavoro della chiesa viene ostacolato, agirebbe in conformità con le parole di Dio e si schiererebbe per salvaguardare gli interessi della chiesa. Io invece, quando mi sono trovata in una situazione del genere, non ho messo in pratica la verità. Al contrario, ho vissuto secondo le filosofie mondane di Satana. Ero forse una credente in Dio? Pensavo di credere in Dio e di saper fare rinunce, spendermi, soffrire e pagare un prezzo per la mia fede. Mi ritenevo capace di sottomettermi a qualsiasi dovere la chiesa mi assegnasse. Ma ora avevo capito che si trattava solo di una buona condotta superficiale. Affrontare questo problema mi aveva rivelata. Non avevo la realtà di praticare la verità, e quando svolgevo il mio dovere ero vincolata dalla mia indole corrotta e dalle filosofie sataniche. Non credevo in Dio, ma nella religione. La mia fede non era approvata da Dio, ma disprezzata e odiata da Lui. Se non mi fossi pentita, l’esito sarebbe stato la mia punizione ed eliminazione.
Ho letto altre parole di Dio: “Nella casa di Dio, qualunque dovere svolgiate, dovete afferrare i principi ed essere in grado di praticare la verità. Questo è ciò che significa avere dei principi. Se non riuscite a vedere qualcosa con chiarezza e non siete sicuri di quale sia il modo appropriato di agire, dovreste ricercare e condividere per raggiungere un consenso. Una volta stabilito cosa giova al lavoro della chiesa e ai fratelli e alle sorelle, fatelo. Non lasciatevi vincolare da varie regole, non rimandate, non aspettate e non siate osservatori passivi. Se sei sempre un osservatore passivo e non hai mai delle tue opinioni, se prima di fare qualsiasi cosa aspetti sempre che qualcun altro prenda una decisione, se quando nessuno ha preso una decisione ti limiti a trascinarti e ad aspettare, quale sarà la conseguenza? Ogni aspetto del lavoro si arresterà e non verrà fatto nulla. Dovresti imparare a cercare la verità e quanto meno essere in grado di agire in base alla tua coscienza e alla tua ragione. Fintanto che sei in grado di vedere chiaramente il modo appropriato di fare qualcosa e anche la maggioranza pensa che quel metodo sia praticabile, allora è così che dovresti praticare. Non avere paura di assumerti la responsabilità, di offendere gli altri o di sopportare le conseguenze. Se una persona non fa nulla di reale, se è sempre calcolatrice, se ha paura di assumersi le responsabilità e se non ha il coraggio di attenersi ai principi nelle proprie azioni, allora ciò dimostra che è troppo evasiva e propensa all’inganno e nutre troppe macchinazioni astute. Costui desidera godere della grazia e delle benedizioni di Dio ma non fa nulla di reale. Questo è così privo di virtù. Non c’è nessuno che Dio detesta di più di questo tipo di persona astuta e propensa all’inganno. Indipendentemente da ciò che pensi, se non pratichi in base alla verità, se non hai lealtà, se sei sempre contaminato da adulterazioni personali e hai sempre le tue intenzioni e le tue idee, Dio sottopone tutte queste cose a scrutinio e le sa. Pensi che Dio non le sappia? In questo caso, sei davvero stupido! Se non ti penti subito, non avrai l’opera di Dio. Perché non l’avrai? Perché Dio sottopone a scrutinio le profondità del cuore delle persone e vede con assoluta chiarezza tutte le astute macchinazioni che hai; nel cuore Gli poni delle barriere e non sei di un solo cuore con Lui. Quali sono le cose principali che mantengono nel tuo cuore delle barriere verso Dio? I tuoi pensieri, i tuoi interessi e il tuo orgoglio, il tuo prestigio e le tue astute macchinazioni. Nel cuore hai un muro che ti separa da Dio e nutri sempre dei segreti e hai sempre i tuoi secondi fini, e ciò è molto problematico. Se hai una levatura un po’ scarsa e un’esperienza un po’ superficiale, ma sei disposto a perseguire la verità, sei sempre di un solo cuore con Dio e sei capace di dare tutto te stesso a ciò che Egli ti affida, senza ricorrere a trucchi, allora Dio vedrà anche questo. Se nel cuore hai sempre delle barriere verso Dio, nutri sempre delle macchinazioni meschine e vivi sempre per i tuoi interessi e il tuo orgoglio, e se nel cuore fai sempre dei calcoli per queste cose ed esse occupano il tuo cuore, e di conseguenza Dio non è soddisfatto di te e quindi non ti illumina né ti presta alcuna attenzione, e il tuo cuore si fa sempre più oscuro, allora, quando svolgerai il tuo dovere o farai qualsiasi cosa, scatenerai il caos e non ci sarà nulla di buono. Questo perché sei così egoista e spregevole, trami sempre per te stesso, non sei sincero con Dio, e osi ricorrere all’inganno con Dio e tenti di raggirarLo, e non solo non accetti la verità, ma sei scaltro nell’assolvimento del tuo dovere: questo non è spendersi sinceramente per Dio. Non assolvi il tuo dovere con sincerità, ti stai solamente adoperando un minimo, usando questa opportunità per ottenere più vantaggi e inoltre desideri cospirare per ottenere fama, guadagno e prestigio, e quando vieni potato non lo accetti e non ti sottometti, quindi probabilmente offenderai l’indole di Dio. Dio sottopone a scrutinio le profondità del cuore delle persone. Se non ti penti, sarai in pericolo e quasi certamente verrai eliminato da Dio, nel qual caso non avrai mai più la possibilità di ricevere approvazione da parte Sua” (La condivisione di Dio). Le parole di Dio mi hanno indicato un cammino di pratica. Quando incontri problemi che non riesci a vedere chiaramente, puoi ricercare la condivisione con i fratelli e le sorelle che comprendono la verità e raggiungere un accordo prima di agire per risolverli. Se vedi chiaramente che la linea di condotta segue le verità principi e sarà di beneficio al lavoro della chiesa, allora dovresti seguirla tempestivamente. Se invece sei indeciso, se aspetti sempre l’approvazione di un leader prima di prendere una decisione, allora verosimilmente questo rallenterà il lavoro della chiesa. Di fatto, quando si destituiscono leader o lavoratori inadatti, sarebbe in linea con i principi anche comprendere le valutazioni dei fratelli e delle sorelle per fare un’analisi completa e poi decidere. Questo può essere un buon modo per evitare di commettere errori quando si riassegnano leader e lavoratori. Ma i principi non sono regole. Devono essere utilizzati in modo flessibile, a seconda delle circostanze. Nel caso della destituzione di Yang Li, io e la sorella con cui collaboravo avevamo già confermato, in conformità con i principi, che Yang Li era una falsa leader e che se non l’avessi destituita immediatamente avrebbe solo rallentato il lavoro della chiesa. Non c’era bisogno di aspettare che raccogliessi le valutazioni dei fratelli e delle sorelle prima di destituirla. Oltre a questo, i fratelli e le sorelle non erano in grado di discernere Yang Li: erano stati fuorviati da lei. Anche se avessi chiesto loro di scrivere una valutazione, non avrebbe avuto senso, sarebbe stata una mera formalità e una perdita di tempo. Avrei dovuto destituirla direttamente e smascherare come non avesse svolto alcun lavoro effettivo, garantendo ai fratelli e alle sorelle un certo discernimento nei suoi confronti e liberandoli dai suoi inganni. Questo sarebbe stato l’unico modo per adempiere la mia responsabilità di leader. Invece in quella questione avevo vissuto secondo la filosofia di Satana e usato l’inganno per proteggermi. Non avevo praticato la verità e non mi ero assunta la minima responsabilità. Se avessi continuato a svolgere il mio dovere in questo modo, sarei stata sdegnata da Dio. Sapevo che Yang Li era una falsa leader, ma non osavo destituirla direttamente perché temevo che le persone mi avrebbero dato dell’arrogante. Questo dimostrava che non capivo cosa fosse l’arroganza, né cose come il senso di giustizia e il rispetto dei principi. Attraverso la ricerca e la riflessione, sono giunta a comprendere che l’arroganza di una persona tradisce la sua indole satanica. Quando le persone non ricercano le verità principi, e invece sono sempre supponenti, insistono sulle proprie idee e sui propri punti di vista e fanno sì che tutti obbediscano loro, questa è presunzione, arroganza. Avere senso di giustizia significa sostenere la verità e salvaguardare l’opera di Dio. Attraverso la ricerca e la preghiera, una persona può confermare quale linea di condotta sia conforme alla verità e alla parola di Dio, può sostenere la verità e salvaguardare il lavoro della chiesa e perseverare in questo fino alla fine, indipendentemente da ciò che pensano o dicono gli altri. Questa è una manifestazione del possesso di senso di giustizia. In realtà, avevamo stabilito che Yang Li fosse una falsa leader sulla base dei principi. Destituirla avrebbe giovato al lavoro della chiesa. Agire in questo modo sarebbe stato conforme ai principi e avrebbe dimostrato senso di giustizia. Ma io avevo paura che, senza il consenso dei fratelli e delle sorelle, la destituzione di Yang Li avrebbe portato le persone a ritenermi arrogante. Non riuscivo a distinguere tra arroganza e senso di giustizia, vedevo una cosa positiva come negativa. Ciò mi ha resa incapace di liberarmi e mi ha impedito di fare ciò che era giusto. Mi sono accorta che la mia comprensione era completamente distorta. Se i fratelli e le sorelle non riuscivano a discernere una falsa leader, allora avrei potuto condividere con loro. Non potevo permettere che la paura del giudizio degli altri mi impedisse di sostenere i principi. Dovevo accettare lo scrutinio di Dio e proteggere gli interessi della chiesa, qualunque cosa pensassero. Così, il giorno dopo, abbiamo destituito Yang Li.
In seguito, io e la sorella con cui collaboravo abbiamo condiviso con i fratelli e le sorelle basandoci sulle parole di Dio e abbiamo analizzato il rendimento di Yang Li, come regolarmente mancasse di svolgere un lavoro effettivo e come non accettasse la verità. Dopo la condivisione, i fratelli e le sorelle hanno capito di essere stati ingannati dall’apparente zelo di Yang Li e hanno compreso come discernere se un leader fosse qualificato o meno. Si sono resi conto che, per riuscirci, non bisognava considerare i suoi doni, il modo di parlare o l’apparente darsi da fare. Piuttosto, bisognava osservare se perseguiva o meno la verità, se svolgeva un lavoro effettivo, se eliminava i problemi effettivi e se otteneva risultati concreti nel suo lavoro. Vedere i fratelli e le sorelle acquisire tale conoscenza mi ha resa felice, e ho imparato che svolgendo il proprio dovere secondo le verità principi si può ottenere la guida di Dio. Prima mi preoccupavo del fatto che, se avessi destituito direttamente Yang Li, i fratelli e le sorelle non sarebbero riusciti ad accettarlo e avrebbero detto che ero arrogante. Ma ora avevo capito che era tutto frutto della mia immaginazione, e quando ho agito secondo le verità principi i fratelli e le sorelle non mi hanno giudicata. Invece, hanno imparato il discernimento da questa situazione. Poco tempo dopo, la chiesa ha eletto un leader adatto, i fratelli e le sorelle hanno cominciato a vivere una normale vita della chiesa e il lavoro ha ripreso a funzionare normalmente. Vedere tutto questo mi ha resa molto felice e ho imparato che agire e svolgere il proprio dovere in conformità alle verità principi è l’unico modo per ottenere l’approvazione di Dio. In seguito, ho consapevolmente rinunciato ai miei interessi personali e ho iniziato a fare le cose basandomi sulle verità principi, una pratica che mi ha dato pace nel cuore e mi ha liberata.
Attraverso questa esperienza, ho capito che ero egoista e propensa all’inganno. Per proteggere la mia reputazione e il mio prestigio, avevo messo da parte gli interessi della chiesa, e se non fosse stato per lo smascheramento delle parole di Dio non avrei compreso me stessa e non sarei cambiata. Allo stesso tempo, ora comprendo quanto sia importante ricercare le verità principi in tutto ciò che faccio, e che solo ricercando la verità e agendo secondo i principi posso svolgere il mio dovere all’altezza degli standard.