74. Sostenere il dovere in ambienti pericolosi
Nel 2017 ero responsabile del lavoro di purificazione all’interno della chiesa. Il 2 luglio, molti membri, tra cui anche leader e lavoratori, sono stati arrestati. A quel tempo, all’interno della chiesa c’erano lettere di segnalazione che andavano gestite con urgenza, ma le poche persone preparate a farlo erano state tutte arrestate. Tra di loro c’era anche sorella Yang Chen, che era responsabile di quel lavoro. I leader superiori hanno disposto che fossi io a farlo e mi sentivo un po’ riluttante; pensavo: “Quelle persone sono state tutte monitorate e catturate dalla polizia perché continuavano a uscire per compiere i doveri. Ci sono sistemi di sorveglianza dappertutto e alcuni sono persino predisposti per il riconoscimento facciale. Se accettassi, dovrei incontrare spesso i fratelli e le sorelle e persino entrare in contatto con persone che sono a rischio sicurezza. Se vengo identificata dalle apparecchiature di sorveglianza, sarà facile per la polizia seguirmi e catturarmi. Il Partito Comunista Cinese tratta chi crede in Dio come persone che si macchiano di un grave crimine contro lo Stato; di conseguenza, se vengo arrestata, magari non mi uccideranno di botte, ma come minimo mi lasceranno menomata. Se mi rimarranno dei postumi, i miei ultimi anni non saranno solo di sofferenza fisica: dovrò anche sopportare il disprezzo e i gelidi commenti degli altri”. Ho anche pensato a quali tipi di tortura vengano usati per seviziare i fratelli e le sorelle, con metodi assolutamente brutali. Ero di statura piccola e, se avessi ceduto a tutto ciò e fossi diventata un giuda, non avrei avuto alcuna possibilità di essere salvata e sarei anche stata punita. Più ci riflettevo, più avevo paura e sentivo che fare quel dovere era troppo pericoloso. Il dovere che avevo svolto fino ad allora mi sembrava migliore, perché non mi costringeva a uscire ed era più sicuro. Alla luce di ciò, volevo rifiutare, ma il solo fatto di essere io stessa a sollevarmi in prima persona da quel compito avrebbe dimostrato che mancavo di ragione, così ho risposto ai leader superiori dicendo che avevo scarsa levatura, non sapevo discernere le persone ed ero poco efficiente nel mio lavoro; ho aggiunto che affidarmi la gestione di quella situazione avrebbe ritardato il lavoro. Qualche giorno dopo, i leader mi hanno inviato una lettera per condividere con me sull’intenzione di Dio: affermavano che qualcuno doveva urgentemente occuparsi delle lettere di segnalazione e speravano che riuscissi a tenere conto dell’intenzione di Dio. Non potevo più sottrarmi a quel dovere, così ho accettato a malincuore, però dentro di me continuavo a lamentarmi e mi chiedevo: “Perché mi è stato assegnato un dovere così pericoloso?” Ma poi ho pensato che non avevo precedenti penali con il Partito e che, al momento, ero la persona più adatta. I leader avevano così disposto in base a una valutazione complessiva della mia situazione reale: ecco perché avevano scelto me. E io, invece, perché volevo sempre sottrarmi a quel dovere e rifiutarlo? Mi sono resa conto che il mio stato non era giusto, così ho pregato Dio, chiedendoGli di guidarmi a comprendere la Sua intenzione.
Ho letto due passi delle Sue parole: “Forse ricordate tutti queste parole: ‘Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria’. Tutti voi avete udito questa frase, ma nessuno ne aveva capito il vero significato prima. Oggi, invece, siete pienamente consci del loro significato reale: Dio porterà a compimento queste parole negli ultimi giorni e le porterà a compimento in coloro che sono stati brutalmente perseguitati dal gran dragone rosso, nella terra in cui esso giace arrotolato su sé stesso. Il gran dragone rosso perseguita Dio ed è Suo nemico e per questo motivo, in questa terra, le persone sono sottoposte a umiliazione e persecuzione a causa della loro fede in Dio. Ecco perché queste parole si realizzano nel vostro gruppo di persone” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio è semplice come l’uomo la immagina?”). “Non si possono ottenere le benedizioni in uno o due giorni; vanno guadagnate pagando molti prezzi. Vale a dire che dovete avere un amore che sia stato raffinato, una grande fede e le molte verità che Dio vi chiede di raggiungere; inoltre, dovete essere in grado di rivolgervi alla giustizia senza esserne intimiditi e senza atteggiamenti ambigui, e di avere costantemente, fino alla morte, un cuore che ama Dio. Dovete essere determinati, cambiare la vostra indole di vita, guarire dalla vostra corruzione e accettare tutto ciò che Dio dispone senza lamentarvi e dovete essere sottomessi persino fino alla morte. Questo è quanto dovete riuscire a fare, questo è lo scopo finale dell’opera di Dio e ciò che Egli esige dal vostro gruppo di persone. Poiché Egli vi dà, vi domanderà sicuramente qualcosa in cambio facendovi richieste adeguate. Dunque, vi è una ragione sottesa a tutta l’opera svolta da Dio e da ciò si può intuire perché Dio svolga ripetutamente un’opera che impone standard elevati e requisiti stringenti. Ecco perché dovreste essere pieni di fede in Dio. In breve, tutta l’opera di Dio viene svolta per amor vostro, di modo che possiate essere degni di ricevere la Sua eredità. Invece di dire che è per la Sua propria gloria, sarebbe meglio dire che è per la vostra salvezza e per rendere perfetto il vostro gruppo di persone così profondamente afflitto nella terra immonda. Dovete comprendere l’intenzione di Dio” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “L’opera di Dio è semplice come l’uomo la immagina?”). Le parole di Dio mi hanno fatto capire che l’essenza del gran dragone rosso è l’odio per Dio e che si è sempre opposto a Dio, usando mezzi di alta tecnologia per monitorare, tracciare e catturare i cristiani, cercando in tutti i modi di ostacolare e perseguitare il popolo eletto di Dio e tentando invano di sradicare la Sua chiesa. Ma Dio usa tale persecuzione per perfezionare la nostra fede e il nostro amore. Ho pensato agli apostoli nel corso dei secoli. Subirono le calunnie e lo scherno del mondo per aver diffuso il Vangelo di Dio, eppure non abbandonarono l’incarico ricevuto da Lui nemmeno quando era in gioco la loro vita. Queste persone seguirono veramente Dio. Pensando invece al mio comportamento, quando avevo visto che i fratelli e le sorelle venivano arrestati, alcuni addirittura torturati, ero diventata titubante e impaurita e, per proteggere la mia vita, avevo provato il desiderio di sottrarmi al mio dovere evitando di occuparmi delle lettere di segnalazione, senza tenere in alcun conto gli interessi della chiesa. Ero stata veramente egoista e spregevole, priva di qualsiasi umanità! Ora, anche se non mi avevano arrestata, ero tanto spaventata da non avere nemmeno il coraggio di fare il mio dovere. Non ero forse diventata semplicemente una vigliacca, che bramava la vita e temeva la morte? In che modo ero una credente in Dio? Il Libro dell’Apocalisse afferma che i codardi non possono varcare la soglia del Regno dei Cieli quindi, se avessi continuato a essere così vile e priva del coraggio di fare il mio dovere, volendo salvare me stessa per la paura di morire, alla fine sarei stata eliminata. In quel momento ho finalmente capito che Dio stava usando tale ambiente per perfezionare la mia fede e purificare la mia corruzione e che tutto ciò era in funzione della mia salvezza.
Poi ho letto un altro passo delle parole di Dio: “Quando Dio inviò Mosè a guidare gli israeliti fuori dall’Egitto, quale fu la reazione di Mosè al fatto che Dio gli avesse affidato un tale incarico? (Disse di non essere eloquente, bensì lento di parola e di lingua.) Aveva quell’unico, piccolo scrupolo: che non era eloquente, bensì lento di parola e di lingua. Ma oppose forse resistenza all’incarico di Dio? Come vi reagì? Si prostrò. Cosa significa prostrarsi? Significa sottomettersi e accettare. Mosè si prostrò interamente davanti a Dio, incurante delle proprie preferenze personali, e non menzionò alcun problema che potesse avere avuto. Qualunque incarico Dio intendesse affidargli, lo avrebbe eseguito immediatamente. […] Cosa significa che si mise all’opera? Significa che nutriva una vera fede in Dio, faceva veramente affidamento su di Lui e veramente Gli si sottometteva. Non fu vile, non scelse di testa sua né tentò di rifiutarsi. Ebbe invece fede totale e, colmo di fiducia, si mise all’opera per eseguire l’incarico che Dio gli aveva affidato. Egli credeva ciò: ‘Se questo è un incarico assegnato da Dio, allora sarà eseguito interamente come Egli dice. Dio mi ha detto di portare gli israeliti fuori dall’Egitto, quindi andrò. Poiché questo è ciò che Dio ha incaricato, Egli opererà e mi darà la forza. Io devo solo collaborare’. Questa è la comprensione di Mosè. Le persone che mancano di comprensione spirituale pensano di poter compiere da sole ciò che Dio affida loro. Hanno davvero tali capacità? Assolutamente no. Se sono vili, non avranno neppure il coraggio di incontrare il faraone egiziano. In cuor loro penseranno: ‘Il faraone egiziano è un re diavolo. Ha un esercito al suo comando e potrebbe uccidermi con una sola parola. Come posso condurre via così tanti israeliti? Il faraone egiziano mi ascolterebbe?’ Queste parole rappresentano un rifiuto, una resistenza e una ribellione. Non dimostrano nessuna fede in Dio, e questa non è vera fede. All’epoca, le circostanze non erano favorevoli né per gli israeliti né per Mosè. Condurre gli israeliti fuori dall’Egitto era, da un punto di vista umano, un compito semplicemente impossibile, poiché il Mar Rosso delimitava l’Egitto, e attraversarlo sarebbe stata una sfida enorme. Possibile che Mosè non sapesse quanto sarebbe stato difficile adempiere a questo incarico? In cuor suo lo sapeva, eppure disse solo di essere lento di parola e di lingua e che nessuno avrebbe ascoltato i suoi discorsi. In cuor suo, non rifiutò l’incarico di Dio. Quando Dio gli disse di condurre gli israeliti fuori dall’Egitto, Mosè si prostrò e lo accettò. Perché non menzionò le difficoltà? Forse perché, dopo quarant’anni nel deserto, non conosceva i pericoli del mondo degli uomini, o l’evoluzione della situazione in Egitto, o in quali difficili condizioni versassero attualmente gli israeliti? Non sapeva discernere chiaramente queste cose? È questo il punto? Certamente no. Mosè era intelligente e saggio. Conosceva tutte queste cose, avendole subite e sperimentate di persona nel mondo degli uomini, e non le avrebbe mai dimenticate. Le conosceva fin troppo bene. Sapeva quindi quanto fosse difficile l’incarico che Dio gli aveva affidato? (Sì.) Se lo sapeva, come mai fu in grado di accettarlo? Aveva fiducia in Dio. Grazie all’esperienza di una vita intera, credeva nell’onnipotenza di Dio e dunque accettò quell’incarico affidatogli da Dio con il cuore colmo di fede e senza nutrire alcun dubbio” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo con la vera sottomissione si può avere una fede autentica”). Dio ha ordinato a Mosè di condurre gli israeliti fuori dall’Egitto. A quel tempo, il faraone egizio era potentissimo e molto crudele. Mosè non possedeva proprio nulla, però è stato in grado di obbedire al comando di Dio. Aveva una fede genuina in Lui e credeva che tutto fosse nelle Sue mani e che nessuna forza potesse ostacolare ciò che Egli voleva realizzare. Non vi era alcuna paura o apprensione nel suo cuore. I fatti hanno confermato che, dal principio alla fine, l’opera di Dio è stata compiuta da Dio stesso. Egli ha fatto scendere dieci piaghe, ha separato il Mar Rosso e infine ha guidato Mosè a condurre gli israeliti fuori dall’Egitto. Attraverso questi eventi, Mosè ha fatto esperienza della grande potenza di Dio, così la sua fede in Lui è aumentata ancora di più. Facendo un confronto con la fede che Mosè aveva in Dio, ho provato vera vergogna. Il leader aveva disposto che fossi io a gestire le lettere di segnalazione, ma io avevo paura di essere monitorata e arrestata, quindi non riuscivo semplicemente a sottomettermi e ad accettare quel dovere. Ai miei occhi, quegli strumenti di alta tecnologia erano davvero potenti e sentivo che sarebbe stato fin troppo facile venire arrestati dalla polizia. Spesso dicevo che tutto è nelle mani di Dio e che dovevo fidarmi della Sua autorità, tuttavia, posta di fronte ai fatti, mi ero rivelata vile e impaurita, priva di fede. Mi sono resa conto che non conoscevo affatto la sovranità di Dio. Anche se in ogni angolo erano state installate telecamere di sorveglianza con capacità di riconoscimento facciale, la mia eventuale cattura dipendeva dalla sovranità di Dio e dalle Sue disposizioni. Rendermi conto di questo mi ha dato fede ed ero disposta ad affidarmi a Lui per affrontare la situazione.
Mentre mi occupavo delle lettere di segnalazione, un leader della chiesa ci portava ogni giorno a incontrare i fratelli e le sorelle per esaminare le questioni e, sebbene l’ambiente fosse pericoloso, pregavamo e ci affidavamo a Dio e siamo riusciti a gestire con successo le segnalazioni. Solo dopo essercene andati, abbiamo saputo che la polizia voleva catturare il leader di quella chiesa e aveva già affisso la sua foto su tutte le bacheche pubbliche, ma non ci era riuscita perché lui aveva fatto in tempo a nascondersi. Ho visto che Dio protegge di persona la Propria opera e anche noi. Grazie a quell’esperienza, ho acquisito un po’ di fede.
Passiamo al marzo del 2020, quando ho saputo che Yang Chen era stata torturata dalla polizia in seguito all’arresto ed era morta poco dopo il rilascio su cauzione. Di lì a poco, ho sentito dire che il Partito Comunista Cinese avrebbe attuato una massiccia repressione dei credenti per la fine di maggio. Durante una riunione, la leader ci ha detto che c’erano diverse lettere di segnalazione da gestire con urgenza, ma che non avevano ancora trovato nessuno che lo facesse. Parlando, mi ha guardata. Ho avuto un sussulto e ho pensato: “Non chiedermi assolutamente di occuparmene. A maggio il Partito Comunista Cinese avvierà un altro pesante giro di vite; inoltre, negli ultimi anni, per catturare i credenti, sono state aggiunte tante telecamere di sorveglianza nelle strade e nei vicoli. Se continuo a spostarmi all’esterno, la possibilità che mi arrestino è molto alta. Hanno torturato Yang Chen fino a ucciderla in così giovane età, io ho oltre dieci anni più di lei: se dovessi venire catturata, sarei ancora meno in grado di resistere alle sevizie. Anche se non venissi uccisa, probabilmente resterei menomata”. Pensando a questo mi sono sentita un po’ spaventata. In quel momento, la leader mi ha chiesto: “Hai già svolto questo tipo di mansione in passato, quindi voglio che tu vada anche questa volta. Che ne dici?” Sebbene in cuor mio sapessi che sottrarmi al dovere non era in accordo con le intenzioni di Dio, ho pensato che quel dovere fosse davvero troppo pericoloso, così ho trovato una scusa per evitarlo, dicendo: “Sorella Shen Ran ha discernimento e sa condividere bene. Puoi disporre che vada lei. Si dà il caso che si trovi in una chiesa qui vicino, quindi sarebbe comodo per lei andare”. Ma la leader ha detto che Shen Ran non si era mai occupata di ciò prima d’allora e mi ha chiesto di andare con lei, così non ho avuto altra scelta che accettare. Dopo di che, ho disposto di incontrare i fratelli e le sorelle insieme a Shen Ran per verificare le segnalazioni e ci siamo occupati rapidamente di tre lettere.
Più tardi, ho riflettuto su di me e mi sono chiesta: “Perché di fronte a doveri pericolosi penso sempre prima a me stessa e voglio addirittura sottrarmi al mio dovere? Da cosa sono controllata?” In seguito, ho letto questo passo delle parole di Dio: “Satana corrompe gli individui attraverso l’istruzione e l’influenza dei governi nazionali, dei grandi personaggi e delle persone famose. Le loro parole diaboliche sono diventate la vita e la natura dell’uomo. ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’ è un celebre detto satanico che è stato instillato in tutte le persone ed è diventato la loro vita. Esistono altre parole di filosofie per le interazioni mondane analoghe a queste. Satana usa la cultura tradizionale di ciascuna nazione per istruire, fuorviare e corrompere la gente, facendo sì che il genere umano sprofondi in un abisso sconfinato di distruzione e ne sia divorato, e alla fine le persone vengono distrutte da Dio perché Gli oppongono resistenza e servono Satana. […] L’umanità è stata profondamente corrotta da Satana. Il veleno di Satana scorre nel sangue di ogni persona e si può affermare che la natura umana è corrotta, malvagia, avversa, e in opposizione a Dio, pervasa di filosofie e veleni satanici e in essi immersa. È diventata in tutto e per tutto la natura essenza di Satana. È per questo che le persone oppongono resistenza a Dio e Lo contrastano” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come conoscere la natura umana”). Grazie allo smascheramento delle parole di Dio, mi sono resa conto che più volte avevo cercato di preservare me stessa sottraendomi al mio dovere. Questo perché i veleni satanici come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” e “Una brutta vita è meglio di una bella morte” si erano profondamente radicati nel mio cuore e da tempo erano diventati la mia natura. Ogni volta che c’erano in ballo i miei interessi, non potevo fare a meno di tenere conto di me stessa. In situazioni critiche, le lettere di segnalazione si accumulavano e la leader aveva disposto che fossi io a gestirle, invece io pensavo costantemente ai miei interessi. Avevo paura di venire catturata, menomata o picchiata a morte, senza un buon esito o una bella destinazione, così trovavo scuse per sottrarmi al mio dovere e addirittura mi lamentavo perché la leader non aveva disposto che altri se ne occupassero. Ho pensato a sorella Shen Ran: pur essendo a rischio sicurezza, era comunque disposta a fare quel dovere, mentre io volevo solo restare a casa, credendo che ciò avrebbe ridotto le possibilità che fossi catturata. Ero davvero egoista e spregevole, senza alcuna umanità! Avevo goduto dell’irrigazione e della fornitura delle parole di Dio e di così tanto amore da parte Sua, quindi, nei momenti critici, avrei dovuto svolgere bene il mio dovere per ripagarLo e ripulire quanto prima la chiesa da anticristi, persone malevole e miscredenti, permettendo ai fratelli e alle sorelle di avere una buona vita di chiesa e un posto dove svolgere i loro doveri. Tuttavia, non avevo pensato agli interessi della chiesa o all’ingresso nella vita dei fratelli e delle sorelle, preoccupandomi solo della mia sicurezza. Non stavo forse tradendo Dio? Ero davvero indegna di vivere in Sua presenza! Quando l’ho capito, non ho più voluto continuare a vivere nella mia indole corrotta e a ribellarmi a Dio. Ho cercato un cammino di pratica nelle Sue parole per eliminare la mia indole corrotta.
Ho letto questi passi delle Sue parole: “Dio ti considera un membro della Sua casa e una parte dell’ampliamento della Sua opera. A quel punto, hai ricevuto il dovere che ti spetta svolgere. Qualunque cosa tu sia in grado di fare e di ottenere, sono le tue responsabilità e il tuo dovere. Si può affermare che si tratta dell’incarico da parte di Dio, della tua missione e del tuo dovere vincolante. I doveri provengono da Dio; sono le responsabilità e gli incarichi che Egli affida all’uomo. Allora come dovrebbe intenderli l’uomo? ‘Poiché questo è il mio dovere e l’incarico che Dio mi ha affidato, è un mio obbligo e una mia responsabilità. È giusto che io lo accetti come mio dovere vincolante. Non posso rifiutarlo o negarlo; non posso fare il difficile. Ciò che tocca a me è senz’altro quel che dovrei fare. Non è che io non abbia diritto a operare una scelta, è che non dovrei scegliere. Questa è la ragionevolezza che un essere creato dovrebbe avere’. Questo è un atteggiamento di sottomissione” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Qualunque cosa Dio ti chieda, devi soltanto agire con tutte le tue forze, e spero che alla fine sarai in grado di adempiere la tua fedeltà di fronte a Dio in questi ultimi giorni. Finché puoi vedere il sorriso gratificato di Dio mentre siede sul Suo trono, anche se questo momento è l’ora stabilita della tua morte, dovresti riuscire a ridere e sorridere mentre chiudi gli occhi. Devi svolgere il tuo dovere finale per Dio durante il tuo periodo in terra. Nel passato, Pietro fu crocifisso a testa in giù per amore di Dio; ma tu dovresti soddisfare Dio in questi ultimi giorni, ed esaurire tutte le tue energie per Lui. Cosa può fare un essere creato per Dio? Pertanto dovresti consegnarti a Dio in anticipo, perché Egli possa orchestrarti come desidera. Purché Dio sia contento e soddisfatto, lasciaGli fare di te ciò che vuole. Che diritto hanno gli uomini di lamentarsi?” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Interpretazione dei misteri delle ‘Parole di Dio all’intero universo’, Cap. 41”). Contemplando le parole di Dio, ho capito che non importa quale dovere la casa di Dio disponga per me; esso è una mia responsabilità e un mio obbligo e devo accettarlo come un dovere inevitabile. In quale momento dobbiamo soffrire e quali patimenti dobbiamo sopportare è tutto predeterminato da Dio. Se Egli avesse dovuto permettere la mia cattura, allora sarei stata disposta a sottomettermi alla Sua sovranità senza lamentarmi e, anche se fossi rimasta invalida o mi avessero picchiata a morte, non mi sarei mai arresa al gran dragone rosso. Dovevo rimanere salda nella mia testimonianza per umiliarlo. Ho pensato ai santi di tutta la storia, che furono lapidati, squartati dai cavalli, fatti a pezzi con una sega o impiccati per aver divulgato il Vangelo del Signore Gesù. In apparenza ebbero una morte dolorosa, ma nell’anima non perirono: usarono la propria vita per rendere testimonianza al Signore Gesù e furono approvati da Dio. Io, invece, in quanto essere creato che godeva di tutto ciò che Dio ha donato, di fronte a situazioni pericolose, mi ero sottratta ai miei doveri per proteggere me stessa. Una persona del genere è un vile traditore agli occhi di Dio e il suo corpo, pur continuando a lottare, non è che un guscio vuoto. Come ha detto il Signore Gesù: “Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà” (Matteo 10:39).
Nel giugno del 2023, il Partito ha condotto un’altra campagna di arresti di massa e più di cento persone sono state catturate in diverse chiese della mia città natale. Molti fratelli e sorelle vivevano nella paura e non avevano più una normale vita di chiesa. A metà ottobre, in una di queste chiese si è verificato un incidente in cui un falso cristo ha ingannato le persone, molti fratelli e sorelle sono stati fuorviati e, a causa del tradimento di un giuda, l’intera chiesa è stata messa sotto sorveglianza della polizia. C’era urgente bisogno di qualcuno che gestisse le conseguenze dell’accaduto e i leader volevano disporre che andassi io. Pensando a quanto fosse drammatica la situazione lì, sentivo che le possibilità di essere catturata mentre mi occupavo dei postumi dell’accaduto erano troppo alte e mi sentivo piuttosto titubante e impaurita. Tuttavia, ricordando le mie esperienze precedenti, mi sono resa conto che si trattava di una prova da parte di Dio per vedere se ero in grado di sottomettermi alle Sue orchestrazioni e disposizioni e di restarGli leale. Questa volta non volevo deluderLo nuovamente, così ho accettato il dovere. In seguito, durante la collaborazione, ho incontrato alcune difficoltà; tuttavia, affidandomi a Dio e svolgendo un lavoro reale, ho trasferito con successo i libri delle parole di Dio e siamo riusciti a salvare la maggior parte dei fratelli e delle sorelle che erano stati ingannati dal falso cristo.
Grazie a questa esperienza, ho acquisito maggiore fede in Dio e ho anche ottenuto una certa comprensione della Sua onnipotenza e sovranità; inoltre, ho capito che il dilagare del Partito Comunista Cinese è nelle mani di Dio. Proprio come Egli ha detto: “Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è prestare servizio per esse, rendere servizio all’umanità e rendere servizio all’opera di Dio e al Suo piano di gestione. Per quanto maligna sia la sua natura e per quanto malvagia la sua essenza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: prestare servizio per Dio e fungere da contrasto di Dio. Tali sono la sostanza e la posizione di Satana. La sua essenza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina che presta servizio a Dio!” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”).