10. Il difficile cammino di fede di una studentessa universitaria

di Nancy, India

Nel settembre del 2021, ero al mio primo anno di università. Potevamo fare lezione esclusivamente online a causa della pandemia, ma, sempre a causa di questa svolta improvvisa, avevo conosciuto online una sorella che mi aveva invitato a partecipare a degli incontri in rete. Quando questa sorella mi ha testimoniato che Dio Onnipotente era il Signore Gesù ritornato, ero molto entusiasta. Durante il mio periodo di ricerca, ho letto molte parole di Dio Onnipotente e ho confermato l’opera di Dio degli ultimi giorni. Non vedevo l’ora di predicare il Vangelo a più persone e ho pensato alla mia famiglia. Mi sono detta: “Saranno sicuramente molto felici di sentire che il Signore è ritornato”. Ho invitato i miei genitori e mia nonna a partecipare a una riunione tutti insieme, ma avevano creduto a delle infondate dicerie online, perciò nessuno di loro era disposto a ricercare e investigare. Mi hanno persino detto: “Non partecipare alle riunioni della Chiesa di Dio Onnipotente. È sufficiente andare in una chiesa religiosa” e mi hanno chiesto di concentrarmi sui miei studi. Poiché perseveravo nella mia fede in Dio Onnipotente, i miei genitori si sono arrabbiati molto. Spesso mi strappavano via il cellulare e non mi permettevano di partecipare alle riunioni online. Molte volte avrei voluto riavere il mio telefono, ma mio padre aveva un caratteraccio e spesso mi urlava contro e addirittura mi picchiava. Una volta, mi ha cacciata fuori tirandomi per i capelli. Mia madre ha visto tutto, ma non l’ha fermato. Mi ha persino maledetta, dicendo che me lo meritavo e che ero stata fuorviata da un falso cristo. Io sapevo di non essere stata fuorviata. Il Signore Gesù dice: “Allora, se qualcuno vi dice: ‘Il cristo è qui’, oppure: ‘È là’, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti(Matteo 24:23-24). I falsi cristi possono solo imitare la precedente opera di Dio e mostrare grandi segni e prodigi per fuorviare le persone. Tuttavia, Dio è sempre nuovo e non è mai vecchio. Non ripete la stessa opera che ha già svolto in precedenza. Egli agisce secondo le necessità dell’umanità. Negli ultimi giorni, Dio Onnipotente esprime la verità per svolgere l’opera di giudizio, purificando l’umanità dalla sua corruzione. Tuttavia, i falsi cristi non possono esprimere la verità, tantomeno possono purificare o salvare le persone. Questo perché i falsi cristi non possiedono la verità. Inoltre, leggendo le parole di Dio Onnipotente, in quel periodo ho compreso molte verità e misteri che non avevo compreso prima: ho scoperto i misteri riguardo al piano di gestione di Dio risalente a 6000 anni fa e alla Sua incarnazione. Ho anche scoperto come Egli opera per guidare le persone, come le purifica, come cambia le loro indoli corrotte e come le classifica secondo il proprio genere e così via. Grazie alle parole espresse da Dio Onnipotente, sono diventata salda nella mia credenza che Dio Onnipotente è il Signore Gesù ritornato. Ho detto ai miei genitori: “Qualunque cosa accada, non rinuncerò mai alla mia fede in Dio Onnipotente”. Quando mia madre ha visto che perseveravo nella fede in Dio Onnipotente, mi ha dato uno schiaffo. Lei non mi aveva mai picchiata prima. Mi sentivo terribilmente infelice e mi sono messa a piangere.

Nei quattro giorni successivi, i miei genitori hanno continuato a lasciarmi senza cellulare. Mi hanno detto di non andare all’università e di restare a casa per occuparmi delle faccende domestiche e prendermi cura dei miei fratelli e sorelle minori. Mi hanno anche avvertita di non menzionare a questi ultimi nulla che avesse a che vedere con la fede in Dio. Di fronte a questo ambiente, ero un po’ debole. Sentivo che nessuno mi capiva. Non comprendevo l’intenzione di Dio: perché mai Egli avrebbe disposto un ambiente del genere per me? Volevo persino smettere di partecipare alle riunioni e di svolgere il mio dovere. Mi sono tornati in mente due passi delle parole di Dio: “In ogni fase dell’opera che Dio compie sugli uomini, da fuori sembra che ciò che accade sia dovuto a un’interazione tra individui, che venga da disposizioni o da disturbi umani. Ma dietro ciò che appare, dietro ogni fase dell’opera e dietro ogni cosa che accade vi è una scommessa che Satana fa con Dio e che richiede che le persone rimangano salde nella propria testimonianza a Dio. Pensate a quando Giobbe fu messo alla prova, per esempio: dietro le quinte, Satana stava facendo una scommessa con Dio e ciò che accadde a Giobbe fu dovuto alle azioni e al disturbo degli uomini. Dietro ogni fase dell’opera che Dio compie in voi, vi è la scommessa di Satana con Dio; dietro ogni cosa vi è una battaglia. […] Tutto quello che le persone fanno richiede il pagamento di un certo prezzo durante i loro sforzi. Senza avversità reali, non possono soddisfare Dio, non possono nemmeno avvicinarsi a farlo e ciò che dicono sono solo frasi vuote!(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). “Non essere avvilito, non essere debole, e Io chiarirò le cose per te. La strada verso il Regno non è così agevole, nulla è così semplice! Vuoi ottenere facilmente le benedizioni, giusto? Oggi tutti avranno prove amare da affrontare. Senza di esse, il cuore di amore che avete per Me non si rafforzerà e voi non proverete per Me un amore autentico. Sebbene tali prove consistano solo in circostanze di scarso rilievo, tutti devono attraversarle; è solo che la difficoltà delle prove sarà diversa a seconda delle persone. Le prove sono una benedizione da parte Mia, e quanti di voi vengono spesso innanzi a Me e implorano in ginocchio le Mie benedizioni? Sciocchi bambini! Pensate sempre che qualche parola favorevole conti come le Mie benedizioni, eppure non vi rendete conto che l’amarezza è una di esse. Quelli che condividono la Mia amarezza condivideranno di certo la Mia dolcezza. Queste sono la Mia promessa e la Mia benedizione per voi(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 41”). Le parole di Dio mi hanno dato forza e ho compreso che, anche se in superficie poteva sembrare che fossero i miei genitori a picchiarmi, maledirmi e sequestrarmi il cellulare per impedirmi di credere in Dio, in realtà dietro c’erano i tranelli di Satana. Proprio come con Giobbe. Satana tentò Giobbe in vari modi, facendo sì che perdesse i figli e le proprietà e ricoprendo il suo corpo di piaghe dolorose. Satana voleva servirsi di ciò per spingere Giobbe a rinnegare Dio, ma Giobbe non rinunciò al nome di Dio, anzi continuò a lodare il Suo nome e rimase saldo nella sua testimonianza a Lui. Dietro a tutto questo c’erano le macchinazioni di Satana che si erano abbattute su di me e anch’esse erano state permesse di Dio. Sebbene fossi debole, volevo rimanere salda nella mia testimonianza a Lui. Non importava se i miei genitori mi picchiavano o quali mezzi usavano per fermarmi, dovevo credere in Dio e svolgere il mio dovere. Non potevo permettere che le macchinazioni di Satana avessero la meglio. Sentivo che credere in Dio rimanendo a casa era molto difficile e non riuscivo a concentrarmi nello svolgere il mio dovere. Così ho deciso di andarmene.

Quello che è successo dopo non è stato così semplice come credevo. Dopo la mia partenza, la mia famiglia ha denunciato il caso alle autorità, dicendo che ero scomparsa e che, se qualcuno mi avesse vista, avrebbe potuto chiamare la polizia. Temevo che, se la cosa fosse continuata, avrei causato problemi ai miei fratelli e sorelle e alla chiesa. Così, ho chiamato i miei genitori per avvisarli che un giorno sarei ritornata. Si sono rifiutati di fermarsi. Sono andati a casa di una sorella e le hanno chiesto dove fossi. L’hanno persino minacciata. Per non coinvolgere la mia sorella, non ho avuto altra scelta che tornare a casa. Al mio rientro, ho visto molti paesani e parenti ammassati fuori casa mia. I miei genitori erano riusciti a far venire dei giornalisti, che mi hanno chiesto: “Dove sei stata? Perché hai lasciato i tuoi genitori? Perché non sei tornata a casa?” Hanno anche detto cose spiacevoli, sostenendo che non fossi stata devota verso i miei genitori, che fossi una figlia disobbediente e che non avessi interesse a imparare. In quel periodo, tutti quelli che mi circondavano erano non credenti. Nessuno mi capiva. Mi sentivo molto sola, completamente sola, così in silenzio ho pregato Dio: “Caro Dio, non importa cosa succederà, possa Tu darmi il coraggio di affrontare tutto questo”. Ho pensato a un passo delle Sue parole che avevo letto in passato: “Devi patire avversità per la verità, devi sacrificarti per la verità, devi sopportare umiliazioni per la verità e, per guadagnare più verità, devi subire ulteriori sofferenze. Questo è ciò che dovresti fare. Non devi gettare via la verità per godere di una vita armoniosa in famiglia, e non devi perdere un’esistenza di dignità e integrità per un momentaneo godimento. Dovresti perseguire tutto ciò che è bello e buono, e perseguire un cammino di vita che sia più significativo(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Grazie alle parole di Dio, ho capito che per la verità dovevo soffrire e sopportare l’umiliazione, dovevo avere fede in Dio e non potevo abbandonare la mia fede in Dio Onnipotente in nessun momento. Egli ha sofferto molto per salvare l’umanità: è stato condannato e perseguitato dal governo del PCC e rifiutato dall’intera generazione. Dio ha sacrificato fin troppo per l’umanità. Io ho goduto dell’irrigazione e della fornitura di così tante delle Sue parole; a cosa ammonta questa piccola sofferenza? Inoltre, mentre pativo questo dolore, Dio era al mio fianco. Egli mi avrebbe condotta e guidata. Quando ho capito questo, ho trovato fede e forza nel mio cuore e non mi sono più sentita sola. Inoltre, non mi importava più di ciò che queste persone pensassero di me. Mio zio e la mia famiglia mi hanno costretta a sostenere un interrogatorio. Qualunque cosa dicessi, non mi credevano. Successivamente, la mia famiglia ha iniziato a tenermi sotto controllo. Chiudevano la porta dall’esterno persino quando dormivo. Ero profondamente triste. Non avevo fatto niente di male. Avevo solo creduto in Dio e svolto il mio dovere e questo era il trattamento che ricevevo.

Quando mi sentivo triste e angosciata, d’improvviso mio fratello minore veniva in camera mia, dicendomi che voleva tenermi compagnia. Mi aveva dato un vecchio cellulare e mi aveva aiutato a tornare online. Ho guardato il video di una lettura delle parole di Dio intitolato “Solo attraverso prove dolorose puoi conoscere la bellezza di Dio”. Dio Onnipotente dice: “Quanto ami Dio al momento? E quanto conosci esattamente tutto ciò che Egli ha operato in te? Queste sono le cose che dovresti sapere. Quando Dio arriva sulla terra, tutte le cose che ha compiuto nell’uomo e ciò che gli ha permesso di vedere, sono tali che l’uomo Lo amerà e Lo conoscerà veramente. Che l’uomo possa soffrire per Dio e che sia potuto arrivare fino a questo punto è dovuto, da un lato, all’amore di Dio e, dall’altro, alla Sua salvezza; inoltre, è dovuto al giudizio e all’opera di castigo che Dio ha compiuto nell’uomo. Se siete senza il giudizio, il castigo e le prove di Dio, e se Dio non vi ha fatto soffrire, allora, in tutta onestà, non amate veramente Dio. Maggiore è l’opera di Dio nell’uomo, maggiore è la sofferenza dell’uomo, più è evidente quanto l’opera di Dio sia significativa, e più il cuore dell’uomo è in grado di amarLo veramente. Come imparate in che modo amare Dio? Senza il tormento e l’affinamento, senza prove dolorose e se, per di più, tutto ciò che Dio ha dato all’uomo fosse grazia, amore e misericordia, riusciresti a raggiungere un punto di vero amore per Dio? Da una parte, nelle prove di Dio l’uomo arriva a conoscere le sue mancanze e a capire di essere insignificante, infimo e spregevole, che non ha nulla e non è nulla; dall’altra, nelle Sue prove Dio crea contesti diversi per l’uomo, che lo rendono più capace di sperimentare l’adorabilità di Dio. Malgrado il dolore sia grande, a volte insormontabile, raggiungendo persino il livello di una pena opprimente, l’uomo, avendolo sperimentato, vede quanto sia adorabile l’opera di Dio in lui e soltanto su questa base nasce nell’uomo il vero amore verso Dio(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere l’adorabilità di Dio”). Sebbene in questa difficile circostanza mi sentissi debole, le parole di Dio mi hanno ispirata. Ho compreso che, se tutto ciò in cui mi ero imbattuta fosse andato liscio, se non avessi avuto difficoltà e se avessi ricevuto solo la grazia, la misericordia e l’amore di Dio, allora la mia comprensione della Sua opera sarebbe stata fin troppo limitata. La sofferenza e le prove erano lì per perfezionare la mia fede in Dio. Sentivo di non riuscire a sopportare di essere limitata e perseguitata dalla mia famiglia, nonché di essere sminuita e guardata dall’alto in basso dalle persone che mi circondavano. Era come se stessi vivendo in una prigione senza via d’uscita. Tuttavia, attraverso questo ambiente, ho compreso le mie manchevolezze. Ho visto che ero troppo debole e che la mia statura era troppo scarsa. Quando ho iniziato a credere in Dio Onnipotente, sentivo di avere molta fede in Lui e che avrei potuto affrontare qualunque ambiente che si fosse abbattuto su di me. Tuttavia, quando davvero mi sono trovata ad affrontare la sofferenza e le difficoltà, ho sentito che era molto dura e in cuor mio mi sono persino lamentata di come Dio avesse permesso che un ambiente del genere si abbattesse su di me. In quel periodo, ho davvero compreso le mie stesse manchevolezze e ho capito che soltanto attraverso la sperimentazione di un ambiente di sofferenza potevo avere una genuina comprensione di me stessa e un genuino amore per Dio.

Successivamente, i miei genitori mi hanno portata con la forza da un pastore e gli hanno chiesto di pregare per me. Mi hanno anche obbligata a studiare la Bibbia con loro, cercando di spingermi a rinunciare alla mia fede in Dio Onnipotente. Mi hanno detto: “Sei stata fuorviata. Sei il figliol prodigo perduto. Se riesci a tornare indietro e a ricongiungerti con i tuoi genitori, il Signore continuerà a vegliare su di te. Se continui a ribellarti, il Signore non veglierà su di te. Devi essere una brava figlia devota e rispettare e amare i tuoi genitori. Adesso stai percorrendo il cammino sbagliato!” Sapevo che questa era la tentazione di Satana. Dicevano che ero stata fuorviata e che la mia fede era sbagliata, ma avevo compreso alcune verità attraverso la lettura delle parole di Dio Onnipotente e credevo fermamente che Dio Onnipotente fosse il Signore Gesù Cristo ritornato. Avevo sentito la voce di Dio ed ero tornata nella Sua casa. Non ero stata fuorviata. Sapevo che non era facile credere nel vero Dio. Era proprio come le persone che nell’Età della Grazia credevano nel Signore Gesù. In quel periodo, molti dicevano che era sbagliato credere nel Signore Gesù e alcuni seguivano i farisei e Lo rifiutavano. Tuttavia, alla fine, il Signore Gesù ha portato a termine l’opera di essere crocifisso e di redimere tutta l’umanità. Ai discepoli che Lo seguivano non interessava cosa dicevano gli altri. Erano disposti a sopportare la sofferenza e avrebbero sacrificato le loro vite per seguire il Signore fino alla fine del cammino. Adesso avevo sentito la voce di Dio e compreso molte verità e misteri e non volevo più tornare alla religione. Nella religione non c’era nessuna nuova luce e nessuna opera dello Spirito Santo. Non si potrà mai ottenere la verità e la vita nella religione. Dicevano quelle parole solo per impedirmi di seguire Dio, ma non mi avevano minimamente toccata.

Una settimana dopo, su pressione dei miei genitori, ho ricominciato a frequentare l’università. Spesso mia madre diffondeva dicerie infondate per condannare Dio e mi dava della disobbediente. Anche i miei compagni di corso mi fraintendevano, pensavano male di me e mi guardavano dall’alto in basso. Persino il rettore dell’università mi ha detto: “Sei una leader nella chiesa? Non puoi chiedere a nessuno dei tuoi compagni di partecipare alle tue riunioni. Tua madre tiene davvero molto a te. Dovresti concentrarti sui tuoi studi e obbedire ai tuoi genitori. Altrimenti, verrai espulsa dall’università. Se vuoi credere in Dio, puoi andare nella chiesa religiosa e pregare Gesù lì. Questo sarà più che sufficiente”. I miei genitori e il rettore non mi permettevano di partecipare agli incontri della Chiesa di Dio Onnipotente. Avevano trovato qualcuno che mi sorvegliasse ogni giorno. I miei insegnanti, compagni, amici, familiari, persino la sicurezza del campus: tutti mi sorvegliavano. I miei genitori mi accompagnavano all’università e mi venivano a prendere sempre in orario. Quando mia madre staccava tardi dal lavoro, chiedeva alla sicurezza del campus di sorvegliarmi. Dovevo aspettarla vicino all’ufficio del rettore. Temeva che avrei continuato a credere in Dio e mi ha avvertita: “Se scopro che credi ancora in Dio, lo dirò alla polizia, che arresterà te e tutti quelli che come te credono in Dio Onnipotente!” Sentendo queste parole, ho pensato tra me e me: “Sei ancora mia madre? Mi controlli in tutto e per tutto e non ti importa minimamente di come mi sento”. Mia zia ha anche detto: “Se anche solo pensi di scappare, ti spezziamo le gambe, poi vediamo se riesci a correre!” In quel periodo, non potevo né partecipare alle riunioni né svolgere il mio dovere. Ogni giorno ero profondamente angosciata. Addirittura alcune volte pensavo: “Sarebbe meglio morire che vivere così”. Ho capito che questi pensieri venivano da Satana, così mi sono detta: “Non importa cosa accada, mi affiderò a Dio per affrontare la situazione”.

Successivamente, ho incontrato una mia amica all’università. Anche lei crede in Dio Onnipotente. Mi ha dato il suo cellulare e mi ha chiesto di contattare sorella Chloe. Sorella Chloe mi raccontato la storia del film “La mia storia, la nostra storia”, in cui dei fratelli diffondevano le parole di Dio in prigione. Ha detto: “Alcuni di quei fratelli sono stati in prigione per dieci anni. Non avevano nessun dovere da svolgere né una vita di chiesa, ma non hanno mai perso la fede in Dio. Pregavano Dio continuamente, si affidavano a Lui in prigione, vedevano le Sue azioni e sentivano il Suo amore e la Sua guida”. Ho pensato a quei fratelli in prigione, alcuni dei quali erano lì da un decennio, mentre io stavo solamente affrontando degli ostacoli e delle restrizioni da parte della mia famiglia. Ho capito che non dovevo essere così debole. Inoltre, dovevo avere fede in Dio. Ho letto alcuni paragrafi delle parole di Dio Onnipotente: “Mentre subiscono le prove è normale che gli uomini siano deboli o abbiano in sé della negatività, o manchino di chiarezza riguardo alle intenzioni di Dio o alla loro via della pratica. Ma, in generale, devi avere fede nell’opera di Dio e non rinnegarLo, proprio come Giobbe. Sebbene fosse debole e maledicesse il giorno in cui era nato, Giobbe non negò che tutte le cose che le persone possiedono dalla nascita in poi siano elargite da Jahvè e che Jahvè sia anche Colui che le toglie tutte. Non importa che tipo di prove dovette sostenere: egli continuò a crederlo. Nella tua esperienza, indipendentemente da quale raffinamento tu subisca attraverso le parole di Dio, ciò che Dio vuole dall’umanità, in sintesi, è la fede e un cuore che Lo ama. Ciò che Egli perfeziona operando in questo modo è la fede, l’amore e la determinazione degli uomini. Dio compie l’opera di perfezionamento sugli uomini e loro non possono vederla, non possono toccarla; in queste circostanze è necessario che tu abbia fede. La fede degli uomini è necessaria quando non si può vedere qualcosa a occhio nudo, e la tua fede è necessaria quando non puoi rinunciare alle tue nozioni. Quando non hai chiarezza in merito all’opera di Dio ciò che ti è richiesto è avere fede, prendere una posizione ferma e rimanere saldo nella tua testimonianza. Quando Giobbe arrivò a questo punto, Dio gli apparve e gli parlò. In altre parole, è solo da dentro la tua fede che sarai in grado di vedere Dio e, quando avrai fede, Dio ti perfezionerà. Senza fede non può farlo. […] A che cosa si riferisce questa parola: ‘fede’? Fede è la convinzione veritiera e il cuore sincero che gli esseri umani dovrebbero possedere quando non possono vedere o toccare qualcosa con mano, quando l’opera di Dio non è in linea con le nozioni umane, quando va oltre l’umana portata. È questa la fede di cui parlo(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Coloro che devono essere resi perfetti devono essere sottoposti a raffinamento”). “Quando affronti i problemi della vita reale, come devi conoscere e sperimentare l’autorità di Dio e la Sua sovranità? Quando affronti questi problemi e non sai come comprenderli, gestirli e sperimentarli, quale atteggiamento devi adottare per dimostrare la tua intenzione e il tuo desiderio di sottometterti, e la realtà della tua sottomissione alla sovranità e alle disposizioni di Dio? Innanzitutto devi imparare ad aspettare; poi devi imparare a cercare e quindi a sottometterti. ‘Aspettare’ significa attendere il momento di Dio, attendere le persone, gli eventi e le cose che Egli ha predisposto per te, attendere che le Sue intenzioni ti vengano rivelate gradualmente. ‘Cercare’ significa osservare e comprendere le intenzioni premurose di Dio nei tuoi confronti attraverso le persone, gli eventi e le cose che Egli ha predisposto, capire le verità in relazione a essi, comprendere cosa gli esseri umani debbano compiere e quali cammini debbano seguire, quali risultati e obiettivi Dio intenda raggiungere negli esseri umani. ‘Sottomettersi’, naturalmente, si riferisce al fatto di accettare le persone, gli eventi e le cose che Dio ha orchestrato, accettando la Sua sovranità e, per tramite essa, arrivando a capire come il Creatore ha sovranità sul destino dell’uomo, come lo doti della Sua vita e come gli instilli la verità(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico III”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che, quando la persecuzione e l’ostruzione da parte di familiari e insegnanti si abbattono su di me, nonostante la mia debolezza, non potevo perdere la fede in Dio, tantomeno rinnegarLo o lamentarmi di Lui. Dovevo imitare Giobbe. Quando le prove si abbatterono su di lui, sebbene Giobbe avesse maledetto il giorno in cui era nato, non rinnegò mai Dio né si lamentò di Lui. Tuttavia, quando affrontavo queste persecuzioni, io mi lamentavo continuamente di Dio: perché aveva permesso che tutto ciò si abbattesse su di me? Ero disposta a svolgere il mio dovere; quindi, perché queste sofferenze e umiliazioni si abbattevano su di me? Non volevo sperimentare questi ambienti, volevo evitarli. Non potevo sottomettermi a Dio in ambienti del genere. Tuttavia, le Sue parole dicono espressamente che, quando un ambiente si abbatte su di noi, dobbiamo prima aspettare, poi ricercare e sottometterci. Dovevo imparare ad aspettare, a cercare quale fosse l’intenzione di Dio e infine ad accettare e sottomettermi a tutte le persone, eventi e cose disposte da Lui. Tutto ciò che Egli dispone è buono. Dovevo pregare di più e affidare ogni cosa a Lui. In silenzio, ho pregato Dio: “Caro Dio, anche se mi trovo in ambienti così difficili e c’è debolezza nel mio cuore, le Tue parole mi hanno dato forza e hanno portato la pace dentro di me. Sono disposta ad affidare ogni cosa a Te”.

Nei giorni successivi, mia madre ancora continuava a opporre resistenza a Dio Onnipotente e a condannarLo. Ogni sera, chiedeva a tutti di pregare per me e addirittura bestemmiava contro Dio nelle sue preghiere. Le sue parole mi trafiggevano il cuore come un pugnale. Non riuscivo a sopportare quelle frasi che condannavano Dio e si opponevano a Lui. E poi c’era mio padre. Quando si ubriacava, mi malediceva e addirittura mi picchiava a causa della mia fede in Dio. Successivamente, ho letto un passo delle parole di Dio: “Oggigiorno, coloro che cercano e coloro che non cercano sono due tipi di persone totalmente diversi, le cui destinazioni sono a loro volta molto diverse. Coloro che perseguono la conoscenza e la pratica della verità sono le persone a cui Dio porterà la salvezza. Coloro che non conoscono la vera via sono demoni e nemici; sono i discendenti dell’arcangelo e saranno distrutti. Persino coloro che credono devotamente in un Dio vago – non sono anch’essi demoni? […] Chiunque non creda nel Dio incarnato è un demone e, a maggior ragione, verrà distrutto. Coloro che hanno fede ma non praticano la verità, coloro che non credono nel Dio incarnato e coloro che non credono affatto nell’esistenza di Dio verranno anch’essi distrutti. Tutti coloro cui sarà permesso di restare sono persone che hanno patito la sofferenza dell’affinamento e sono rimaste salde; sono persone che hanno davvero sostenuto prove. Chiunque non riconosca Dio è un nemico; vale a dire, chiunque all’interno o al di fuori di questa corrente non riconosca il Dio incarnato è un anticristo! Chi è Satana, chi sono i demoni e chi sono i nemici di Dio se non quelli che oppongono resistenza a Dio, i quali non credono in Lui? Non sono forse quelle persone che si ribellano a Dio?(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Grazie alle parole di Dio ho compreso che io e i miei genitori stavamo percorrendo cammini completamente diversi. I miei genitori non accettavano il Dio incarnato e addirittura si opponevano a Lui e Lo condannavano. Nello specifico, mia madre bestemmiava continuamente contro Dio e Lo condannava. Nella loro vera essenza, si opponevano a Dio. Erano Suoi nemici, erano diavoli e satana. Alla fine, saranno soggetti alla distruzione di Dio. Non potevo più essere legata a loro.

Ho letto un altro passo delle parole di Dio Onnipotente: “Per quanto ‘potente’ sia Satana, per quanto sia audace e ambizioso, per quanto grande sia la sua capacità di infliggere danni, per quanto di ampia portata siano le tecniche con cui corrompe e alletta l’uomo, per quanto astuti siano i trucchi e le macchinazioni con cui intimidisce l’uomo, per quanto mutevole sia la forma in cui esiste, non è mai stato in grado di creare un unico essere vivente, non è mai stato in grado di stabilire leggi o regole per l’esistenza di tutte le cose e non è mai stato in grado di governare e dominare qualsivoglia oggetto, animato o inanimato. Nel cosmo e nel firmamento non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia nato da Satana o che esista per causa sua; non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia governato o controllato da Satana. Al contrario, Satana non solo deve vivere sotto il dominio di Dio, ma deve anche sottomettersi a tutti i Suoi ordini e comandi. Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è prestare servizio per esse, rendere servizio all’umanità e rendere servizio all’opera di Dio e al Suo piano di gestione. Per quanto maligna sia la sua natura e per quanto malvagia la sua essenza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: prestare servizio per Dio e fungere da contrasto di Dio. Tali sono la sostanza e la posizione di Satana. La sua essenza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina che presta servizio a Dio!(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Le parole di Dio mi hanno dato fede e forza. Al momento, ero circondata da persone che non credevano in Dio e i miei genitori se ne inventavano di tutti i colori per impedirmi di credere in Lui. Che fossi all’università o a casa, ogni giorno mi tenevano sotto controllo e usavano molti schemi e metodi per provare a impedirmi di leggere le parole di Dio o pregare. Controllavano completamente la mia vita. Tuttavia, le parole di Dio mi hanno dato speranza. Ho compreso che, per quanto potenti potessero apparire esternamente, Dio regna sovrano e comanda su tutto. Tutto quello che riguarda me è nelle mani di Dio. Non importa se Satana si serve della mia famiglia per disturbarmi, Satana presta servizio soltanto per Dio. Se non mi fossero successe queste cose, non avrei capito fino in fondo l’essenza di opposizione a Dio della mia famiglia. Sperimentare la persecuzione per mano della mia famiglia ha rafforzato ulteriormente la mia determinazione nel seguire Dio. Non importa quanto sia difficile, devo affidarmi a Lui e rimanere salda nella mia testimonianza. Dopo aver capito questo, in cuor mio non ho più avuto paura.

Successivamente, poiché avevo troppi appunti, i miei genitori mi hanno comprato un computer. Dato che la scuola era piena di telecamere a circuito chiuso e i miei amici e compagni mi controllavano, l’unica cosa che potevo fare era portarmi il computer in bagno e collegarmi al Wi-Fi del campus per guardare qualche video di testimonianze esperienziali e video di inni in lode a Dio. La mia famiglia chiedeva ai miei amici di sorvegliarmi, perciò non potevo leggere liberamente le parole di Dio e non potevo condurre una vita di chiesa, tantomeno potevo adempiere il dovere di un essere creato. Sentivo che vivere così non aveva senso. Così, una mattina presto, sono scappata di casa. Adesso mi sono liberata delle catene familiari e posso vivere la vita di chiesa con i miei fratelli e sorelle. Posso leggere liberamente le parole di Dio e svolgere il mio dovere e il mio cuore è estremamente in pace e libero. Sono così grata a Dio per avermi salvata!

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