100. Decisioni in un momento di crisi

di Ma Yi, Cina

Nell’ottobre del 2020, svolgevo i doveri di predicatrice. Non molto tempo dopo, i leader mi hanno chiesto di assumermi la responsabilità di una chiesa. Il giorno della prima riunione a cui avrei partecipato, una sorella mi ha vista per strada e mi ha chiesto di andare via in fretta, dicendo che alcune sorelle erano state arrestate. In quel momento, non ha specificato di chi si trattasse. L’indomani mi sono recata in una chiesa vicina per organizzare del lavoro e ho trovato un’altra sorella che mi aspettava lungo la via. Quando mi ha vista, ha detto con ansia: “Ora sono stati arrestati cinque leader e due supervisori del gruppo video e la polizia ha la tua foto. Non devi andare a casa dei fratelli e delle sorelle, vai a nasconderti in fretta!” Ero molto nervosa in quel momento e, quando la sorella mi ha esortata ad andarmene subito, ero così ansiosa che non sapevo dove dirigermi in tutta fretta. Poi mi sono detta: “Se me ne vado, cosa succederà al lavoro della chiesa? Però, se non mi nascondo, dato che cinque tra i fratelli e le sorelle arrestati sanno dove abito, cosa accadrà se non resistono alla tortura e mi tradiscono? Se la polizia scopre che sono una leader, sicuramente non mi lasceranno andare facilmente. Se vengo arrestata, chissà come mi tortureranno!” Ho anche pensato alle varie forme di tortura che i fratelli e le sorelle arrestati subivano, per esempio venivano appesi con catene di ferro, legati alla “panca della tigre” e sottoposti a elettroshock. Sono sempre stata debole e malaticcia fin da bambina: come avrebbe potuto il mio corpo sopportare tutto ciò? Se fossi rimasta invalida, non avrei più potuto condurre un’esistenza normale in questa vita. A questo pensiero, un brivido freddo mi ha attraversato il cuore e ho chiesto in fretta a mia figlia di venirmi a prendere.

Solo dopo il suo arrivo, mentre percorrevamo l’autostrada, il mio cuore si è lentamente calmato. Soltanto allora mi sono resa conto che, in seguito all’arresto di diversi leader, non c’era nessuno a gestire le conseguenze. In precedenza, i leader avevano condiviso con me che, quando i membri della chiesa vengono arrestati, la prima cosa da fare è proteggere i libri delle parole di Dio e i fratelli e le sorelle. Se me ne fossi andata, cosa sarebbe accaduto alla vita della chiesa? Chi si sarebbe occupato di trasferire i libri della chiesa? Se nessuno avesse gestito questi compiti, la chiesa avrebbe subito una grande perdita! Questo pensiero mi ha causato un dolore straziante nel cuore e ho capito che nascondermi a casa di mia figlia era troppo egoista da parte mia. Arrivata a casa sua, volevo tornare indietro, ma lei non me lo ha permesso. Allora ho pensato: “Se torno indietro, potrei essere arrestata. Inoltre, sono state le mie sorelle a esortarmi ad andarmene per evitare che la polizia mi catturasse. Se tornassi lì e venissi arrestata, causerei problemi ai fratelli e alle sorelle”. Questa riflessione mi ha fatta sentire un po’ meglio. Tuttavia, dopo ho continuato a sentirmi in colpa e non riuscivo a mangiare né a dormire. “Non so com’è la situazione nella chiesa. Saranno state arrestate ancora più persone? Ci sarà qualcuno che si sta occupando delle conseguenze? Se i libri della chiesa sono stati sequestrati dalla polizia, avrei una responsabilità innegabile!” Quando ho pensato a questa cosa, ho avuto la sensazione che qualcuno mi stesse conficcando un coltello nel cuore e mi odiavo per la mia titubanza. Credevo in Dio da tanti anni e la Sua casa mi stava coltivando per essere una leader, ma, ora che questo ambiente pericoloso si era abbattuto su di me, non riuscivo a proteggere gli interessi della chiesa. Ero davvero in debito con Dio.

Durante le mie devozioni spirituali, ho letto le Sue parole: “Gli anticristi sono estremamente egoisti e spregevoli. Non hanno vera fede in Dio, né tanto meno Gli sono leali; di fronte a un problema, proteggono e tutelano solo sé stessi. Per loro nulla è più importante della propria incolumità. Fintanto che possono vivere e non essere arrestati, non si preoccupano di quanto danno venga arrecato al lavoro della chiesa. Sono estremamente egoisti, non pensano affatto ai fratelli e alle sorelle, né al lavoro della chiesa, ma solo alla propria incolumità. Sono degli anticristi. Dunque, quando cose di questo tipo accadono a coloro che sono leali a Dio e che hanno vera fede in Lui, essi come si comportano? In che modo ciò che fanno è diverso da ciò che fanno gli anticristi? (Quando cose di questo tipo accadono a coloro che sono leali a Dio, essi penseranno a ogni modo per salvaguardare gli interessi della casa di Dio, per evitare perdite alle Sue offerte, e daranno le disposizioni necessarie a leader e lavoratori e ai fratelli e alle sorelle per ridurre le perdite al minimo. Gli anticristi, invece, si assicurano prima di tutto di proteggere sé stessi. Non si preoccupano del lavoro della chiesa o dell’incolumità del popolo eletto di Dio, e quando la chiesa si trova ad affrontare degli arresti ne conseguono perdite per il lavoro della chiesa.) Gli anticristi abbandonano il lavoro della chiesa e le offerte di Dio, e non danno disposizioni a nessuno di occuparsi del periodo che segue. È come se permettessero al gran dragone rosso di impadronirsi delle offerte di Dio e del Suo popolo eletto. Questo non è forse un camuffato tradimento nei confronti delle offerte di Dio e del Suo popolo eletto? Quando coloro che sono leali verso Dio sanno chiaramente che un ambiente è pericoloso, prima di ritirarsi corrono comunque il rischio di svolgere il lavoro di gestione del periodo successivo e riducono al minimo le perdite per la casa di Dio. Non mettono al primo posto la propria incolumità. DiteMi: in questo malvagio Paese del gran dragone rosso, chi potrebbe garantire che non si corra nessun pericolo nel credere in Dio e nello svolgere un dovere? Qualunque dovere una persona si assuma comporta qualche rischio; tuttavia, lo svolgimento del dovere è un incarico da parte di Dio e, nel seguire Dio, bisogna assumersi il rischio di svolgere il proprio dovere. Bisognerebbe esercitare la saggezza ed è necessario prendere delle misure per garantirsi l’incolumità, ma non si dovrebbe mettere l’incolumità personale al primo posto. Si dovrebbe tener conto delle intenzioni di Dio, anteponendo a ogni altra cosa il lavoro della Sua casa e la diffusione del Vangelo. Portare a termine l’incarico ricevuto da Dio è la cosa che conta di più e viene prima di tutto il resto. Gli anticristi attribuiscono la massima priorità alla propria incolumità personale; ritengono che tutto il resto non li riguardi. Quando succede qualcosa a qualcun altro, di chiunque si tratti, non se ne curano. Se non succede nulla a loro personalmente, si sentono tranquilli. Sono totalmente privi di lealtà, cosa che è determinata dalla loro natura essenza di anticristi. […] Gli anticristi non mostrano alcuna lealtà verso Dio. Quando viene assegnato loro un lavoro, lo accettano di buon grado e fanno delle belle dichiarazioni, ma poi di fronte al pericolo scappano più veloce che possono; sono i primi a correre via e a fuggire. Questo dimostra che il loro egoismo e la loro spregevolezza sono particolarmente gravi. Non hanno alcun senso di responsabilità o di lealtà. Di fronte a un problema, sanno solo fuggire e nascondersi e pensano solo a proteggere sé stessi, senza mai considerare le loro responsabilità o i loro doveri. In difesa della loro incolumità personale, gli anticristi manifestano costantemente la loro natura egoista e spregevole. Non mettono al primo posto il lavoro della casa di Dio né i propri doveri, e ancor meno gli interessi della casa di Dio. Mettono invece al primo posto la propria incolumità(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Le parole di Dio erano come una lama a doppio taglio che mi trafiggeva il cuore. Avevo rivelato l’indole di un anticristo. Quando gli anticristi si trovano in una situazione pericolosa, la prima cosa a cui pensano è scappare e fuggire, senza occuparsi del lavoro sulle conseguenze e senza curarsi minimamente del danno subìto dal lavoro della chiesa a causa del loro desiderio di autoconservazione. Così tanti fratelli e sorelle nella chiesa erano stati arrestati, eppure io non pensavo a come svolgere bene il lavoro di gestione delle conseguenze proteggendo i libri delle parole di Dio e organizzando la vita della chiesa. La prima cosa a cui avevo pensato era come nascondermi ed evitare l’arresto. Quando avevo saputo che la polizia aveva la mia foto, volevo solo andarmene il prima possibile, temendo di venire arrestata e torturata. Non mi importava proprio se ci fosse qualcuno a disporre e gestire le conseguenze. Come leader, anche se c’erano rischi per la mia sicurezza e non potevo farmi vedere in giro, avrei potuto individuare qualcuno che si occupasse di gestire le conseguenze e nascondermi solo dopo che il lavoro fosse stato organizzato. Tuttavia, per amore della mia incolumità, ero fuggita a casa di mia figlia come un topo codardo, senza curarmi degli interessi della casa di Dio e mettendo da parte tutte le mie responsabilità e i miei doveri. Dov’era l’umanità in me? Ero troppo egoista e spregevole! Più riflettevo su me stessa, più mi odiavo. Ho pregato Dio in lacrime: “Caro Dio! Non sono degna di essermi nutrita di tante delle Tue parole. Ho goduto troppo della Tua irrigazione e fornitura, ma tutto quello che ho fatto è detestabile ai Tuoi occhi. Non merito il Tuo perdono, però Ti supplico solo di darmi una possibilità per rimediare alle mie trasgressioni e adempiere le mie responsabilità”.

Ho letto altre parole di Dio: “Per quanto ‘potente’ sia Satana, per quanto sia audace e ambizioso, per quanto grande sia la sua capacità di infliggere danni, per quanto di ampia portata siano le tecniche con cui corrompe e alletta l’uomo, per quanto astuti siano i trucchi e le macchinazioni con cui intimidisce l’uomo, per quanto mutevole sia la forma in cui esiste, non è mai stato in grado di creare un unico essere vivente, non è mai stato in grado di stabilire leggi o regole per l’esistenza di tutte le cose e non è mai stato in grado di governare e dominare qualsivoglia oggetto, animato o inanimato. Nel cosmo e nel firmamento non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia nato da Satana o che esista per causa sua; non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia governato o controllato da Satana. Al contrario, Satana non solo deve vivere sotto il dominio di Dio, ma deve anche sottomettersi a tutti i Suoi ordini e comandi. Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è prestare servizio per esse, rendere servizio all’umanità e rendere servizio all’opera di Dio e al Suo piano di gestione. Per quanto maligna sia la sua natura e per quanto malvagia la sua essenza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: prestare servizio per Dio e fungere da contrasto di Dio. Tali sono la sostanza e la posizione di Satana. La sua essenza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina che presta servizio a Dio!(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Dalle parole di Dio ho visto la Sua autorità e il Suo potere. Satana è soltanto un giocattolo nelle Sue mani, un oggetto al Suo servizio che Egli usa per perfezionare il Suo popolo eletto. Senza il permesso di Dio, Satana non può farci nulla. Ho ripensato ai tanti pericoli che avevo sperimentato negli anni. Due volte ero scappata proprio sotto il naso della polizia. Se Dio non permette che venga arrestata, allora la polizia non riuscirà a farlo. La mia vita viene da Lui e sarà orchestrata e disposta da Lui. Quando ho pensato a questo, non ho più avuto paura e sono stata disposta ad affrontare e sperimentare quella situazione. Qualunque cosa succedesse, dovevo tornare a occuparmi delle conseguenze. Ho trovato una scusa per convincere mia figlia a riportarmi in zona e poi ho escogitato un modo per trovare i fratelli e le sorelle. Quando ho visto che avevano già iniziato a gestire le conseguenze, ho collaborato con loro.

Non molto tempo dopo, i leader superiori sono venuti da me per chiedermi di assumermi la responsabilità del lavoro in altre chiese. Ho ricominciato a preoccuparmi: “Questo dovere è troppo pericoloso. Se vengo arrestata, sarà diverso da quando arrestano un fratello o una sorella comuni. I leader, quando vengono catturati, sono torturati in modo più brutale. Come potrà il mio corpo sopportarlo? Ci sono già rischi per la mia sicurezza. Se questa volta vengo arrestata, non so come la polizia mi torturerà fino quasi a uccidermi”. Più ci pensavo, più avevo paura. Malgrado ciò, il dovere mi chiamava e non potevo rifiutare, così ho accettato quel dovere. Di lì a poco, una sorella che predicava il Vangelo ha iniziato a essere sorvegliata dalla polizia. L’incolumità di tutti quelli con cui era stata in contatto era a rischio. Mi sono detta: “Recentemente sono stata a una riunione di gruppo a cui lei ha partecipato, quindi devo essere stata presa di mira anch’io”. In quel momento, ho saputo dell’arresto di una sorella che aveva appena iniziato a credere e anche i leader della chiesa erano sorvegliati e seguiti. La notizia mi ha provocato una forte ansia. “Così tanti fratelli e sorelle sono stati arrestati e i leader sono pedinati. Se non mi sbrigo a trasferire altrove i libri delle parole di Dio, allora la perdita sarà ancora maggiore! Se, però, vado a trasferirli, potrei essere arrestata. Sono così debole e malaticcia: se non riesco a resistere alla tortura e divento un giuda, come potrò essere salvata?” Ho cominciato a pensare a chi fosse la persona più adatta a trasferire i libri. Ci ho riflettuto più e più volte, ma nessun altro sapeva quale fosse la casa in cui erano conservati i libri. Nel mio cuore era chiaro che fossi io l’unica persona adatta, però ero un po’ titubante e spaventata, così mi sono presentata davanti a Dio per pregare: “Caro Dio, il mio cuore è terrorizzato. Ti prego di darmi fede per mettere a repentaglio la mia vita e adempiere le mie responsabilità”. Dopo aver pregato, ho pensato a un passo delle parole di Dio e l’ho cercato per leggerlo. Dio Onnipotente dice: “Alcune chiese si trovano in ambienti ostili in cui le persone vengono spesso arrestate e, per questo motivo, c’è una forte possibilità che l’ubicazione delle case in cui sono salvaguardate le offerte venga tradita e che il gran dragone rosso conduca incursioni e perquisizioni; le offerte potrebbero essere saccheggiate dai demoni malvagi in qualsiasi momento. Luoghi simili sono adatti a conservare le offerte? (No.) Allora, se sono già state messe lì, cosa bisogna fare? Spostarle subito. […] Quando si è appena verificata una situazione e prevedono un pericolo per le offerte, dovrebbero spostarle prontamente per evitare che il gran dragone rosso, il diavolo malvagio, se ne impadronisca e le divori. Questo è l’unico modo per garantire la sicurezza delle offerte ed evitare che si verifichino imprevisti o errori. Ecco qual è il lavoro che dovrebbero fare i leader e i lavoratori. Non appena c’è il minimo segno di pericolo, non appena qualcuno viene arrestato, non appena si presenta una situazione, il primo pensiero dei leader e dei lavoratori dovrebbe essere se le offerte siano al sicuro o meno, se potrebbero cadere nelle mani di persone malevole o essere prese o essere sottratte dai demoni malvagi, e se le offerte abbiano subito perdite oppure no. Dovrebbero prontamente prendere misure per proteggere le offerte. Questa è la responsabilità dei leader e dei lavoratori. Alcuni di loro potrebbero dire: ‘Fare queste cose ci richiede di correre dei rischi. Non possiamo non farle? Non è forse vero che sono le persone la nostra prima priorità, il che significa che non c’è bisogno di mettere le offerte al primo posto e che sono le persone a dover essere messe al primo posto?’ Cosa pensate della loro domanda? Queste persone possiedono umanità? (No.) Salvaguardare bene le offerte, gestirle bene e sorvegliarle bene: queste sono responsabilità che un buon amministratore dovrebbe assolvere. In termini più seri, anche se devi sacrificare la tua vita, ne vale la pena ed è ciò che sei tenuto a fare. È una tua responsabilità. Le persone declamano sempre: ‘Morire per Dio è morire degnamente’. Le persone sono veramente disposte a morire per Dio? Ora non ti si sta chiedendo di morire per Dio; ti viene solo richiesto di assumerti un po’ di rischio per tutelare in modo sicuro le offerte. Sei disposto a farlo? Dovresti dire con gioia: ‘Sì!’ Perché? Perché questi sono l’incarico e il requisito posti da Dio all’uomo, questa è la tua responsabilità ineludibile e non dovresti cercare di sottrarti. Dato che affermi che moriresti per Dio, perché allora non sei in grado di pagare un minimo prezzo e di assumerti qualche rischio per tutelare le offerte? Non è forse quello che sei tenuto a fare? Se non fai nulla di reale ma declami sempre che moriresti per Dio, non sono parole vuote? I leader e i lavoratori dovrebbero avere una comprensione pura del lavoro di tutela delle offerte e dovrebbero assumersi questa responsabilità. Non dovrebbero eluderla o evitarla e non dovrebbero sottrarsi alla loro responsabilità. Dal momento che sei un leader o un lavoratore, questo lavoro è un onere che ti spetta. È un lavoro importante: sei disposto a farlo, anche se ti stai assumendo qualche rischio, anche se è in gioco la tua vita? Dovresti farlo? (Sì.) Dovresti essere disposto a farlo; non devi disconoscere questa responsabilità. Questo è il requisito posto da Dio all’uomo e l’incarico che Egli affida all’uomo(La Parola, Vol. 5: Le responsabilità di leader e lavoratori, “Le responsabilità di leader e lavoratori (12)”). Dopo aver letto le parole di Dio, il mio cuore si è illuminato e ho ottenuto un cammino di pratica. Quando i leader e i lavoratori si trovano di fronte ad ambienti pericolosi, la prima cosa che devono fare è proteggere le offerte e i libri delle parole di Dio affinché non vengano portati via dalla polizia. Questa è la responsabilità di leader e lavoratori; non riuscire a farlo è una negligenza del dovere. Dio stava usando questo tipo di ambiente per rivelare se avessi lealtà o meno. Per quanto fosse avverso l’ambiente, dovevo trasferire i libri delle parole di Dio anche a costo della mia vita. Ero determinata e non più impaurita, e sono andata a discutere con i miei fratelli e sorelle su come trasferire i libri. Con la guida e la protezione di Dio, i libri sono stati portati via in sicurezza. Dopo aver sperimentato questo ambiente, la mia fede è anche raddoppiata.

In seguito, ho riflettuto: perché, ogni volta che mi si presentava un ambiente, pensavo prima alla mia sicurezza? Quale natura governava questo? Ho letto le parole di Dio: “In che modo comprendete la natura dell’uomo? La cosa più importante è discernerla nell’ottica dei valori degli uomini e della visione che essi hanno del mondo e della vita. Coloro che appartengono al demonio vivono tutti per sé stessi. La loro visione della vita e le loro massime provengono principalmente dai detti di Satana, come: ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’, ‘L’uomo muore per la ricchezza come gli uccelli per il cibo’ e altre falsità del genere. Tutte queste parole pronunciate da questi re demoni, da questi grandi, da questi filosofi, sono diventate la vita stessa dell’uomo. In particolare lo è diventata la maggior parte delle parole di Confucio, acclamato dal popolo cinese come ‘saggio’. Vi sono anche i rinomati proverbi del buddismo e del taoismo, nonché detti classici spesso ripetuti da vari personaggi famosi. Tutti questi sono riassunti della filosofia e della natura di Satana. Sono anche le migliori illustrazioni e spiegazioni della natura satanica. […] Satana corrompe gli individui attraverso l’istruzione e l’influenza dei governi nazionali, dei grandi personaggi e delle persone famose. Le loro parole diaboliche sono diventate la vita e la natura dell’uomo. ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’ è un celebre detto satanico che è stato instillato in tutte le persone ed è diventato la loro vita. Esistono altre parole di filosofie per le interazioni mondane analoghe a queste. Satana usa la cultura tradizionale di ciascuna nazione per istruire, fuorviare e corrompere la gente, facendo sì che il genere umano sprofondi in un abisso sconfinato di distruzione e ne sia divorato, e alla fine le persone vengono distrutte da Dio perché Gli oppongono resistenza e servono Satana(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come conoscere la natura umana”). Le parole di Dio hanno rivelato l’essenza e la causa principale del problema. Quando avevo scoperto che i leader erano stati arrestati, la prima cosa che avevo pensato di fare non era stata proteggere i libri delle parole di Dio, ma proteggere me stessa. I veleni satanici come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” e “Una brutta vita è meglio di una bella morte” erano diventati da tempo le mie regole di sopravvivenza e mettevo la mia sicurezza personale sopra ogni cosa. Quando mi si era presentato un ambiente pericoloso, non avevo pensato ad altro che fuggire per preservare la mia vita; avevo messo da parte tutti i miei doveri e le mie responsabilità, come una tartaruga che si ritira nel carapace, codardamente spaventata dalla morte. Ero troppo egoista, spregevole e priva di umanità! Ho pregato Dio pentita, affinché riuscissi a smettere di vivere secondo le filosofie sataniche e ad adempiere le mie responsabilità. Ho pensato alle parole del Signore Gesù: “Perché chi vorrà salvare la sua vita la perderà, ma chi avrà perduto la propria vita per causa Mia la salverà(Luca 9:24). I santi di tutti i tempi sono stati martirizzati per il Signore al fine di diffondere il Vangelo del Signore Gesù in tutto il mondo. Alcuni sono stati lapidati a morte, altri sono stati smembrati da cinque cavalli, alcuni sono stati bolliti nell’olio e Pietro è stato crocifisso a testa in giù per Dio. Sono tutti morti per la giustizia. Anche se da un punto di vista umano hanno perso la vita, agli occhi di Dio non hanno tenuto conto degli interessi personali né pianificato a proprio favore, ma hanno messo da parte la loro vita per portare testimonianze potenti e risonanti per Lui. Questo incontra la Sua approvazione. Coloro che Lo hanno tradito si sono trasformati in giuda per salvarsi la vita e, anche se agli occhi degli uomini vivevano ancora, agli occhi di Dio erano morti e alla fine sono stati tutti puniti. Solo allora ho compreso cosa è implicato nella citazione: “Perché chi vorrà salvare la sua vita la perderà, ma chi avrà perduto la propria vita per causa Mia la salverà(Luca 9:24). Se mettessi di nuovo da parte il mio dovere per preservare la mia vita, allora perderei davvero la possibilità di essere salvata da Dio. Dovevo seguire l’esempio dei santi dei tempi passati e mettere a repentaglio la mia vita per adempiere il mio dovere.

Qualche giorno dopo, ho pensato alla sorella che aveva appena iniziato a credere in Dio ma era stata arrestata e ai leader che venivano sorvegliati e seguiti. Sentivo che c’era qualcosa che non andava. Qualcuno li aveva traditi? Abbiamo discusso su chi fosse il più adatto a scoprirlo. Mi sono detta: “Io conosco meglio questa chiesa, quindi sono la più adatta” e ho comunicato tranquillamente che sarei andata io. Mentre camminavo per strada, ho cominciato a riflettere: “La sicurezza della maggior parte dei fratelli e delle sorelle in questa chiesa è a rischio. Con chi è meglio che parli per primo? Ci sono telecamere ovunque per le strade e potrei essere arrestata in qualsiasi momento”. Ho capito che stavo pensando di nuovo alla mia sicurezza e mi sono affrettata a pregare Dio. A qualsiasi costo, dovevo capire chiaramente la situazione ed eliminare qualsiasi fonte di futuro problema per proteggere gli interessi della chiesa. Ho prima parlato con un leader in quella chiesa per capire i dettagli relativi all’arresto della sorella e ho anche discusso della situazione con altri fratelli e sorelle. Alla fine, ho scoperto che qualcuno in quella chiesa era una spia del Partito Comunista Cinese. Spesso chiedeva informazioni personali sui fratelli e sulle sorelle e li fotografava di nascosto per riferire alla polizia del Partito Comunista. Alla fine, abbiamo allontanato questa spia dalla chiesa e abbiamo apportato delle modifiche ai gruppi di riunione la cui sicurezza era a rischio. Qualche giorno dopo, i fratelli e le sorelle hanno ripreso la loro vita di chiesa. Mi sono sentita molto felice e serena, e ho ringraziato Dio per la Sua guida!

Attraverso questa esperienza, grazie al giudizio e allo smascheramento delle parole di Dio, ho acquisito una certa comprensione della mia natura essenza egoista e spregevole. Ho anche capito che la mia attuale statura è estremamente scarsa, ma sono disposta a perseguire la verità e a svolgere bene il mio dovere per soddisfare Dio.

Pagina precedente:  99. Si può raggiungere la felicità perseguendo un matrimonio perfetto?

Contenuti correlati

Impostazioni

  • Testo
  • Temi

Colori omogenei

Temi

Carattere

Dimensioni carattere

Interlinea

Interlinea

Larghezza pagina

Indice

Cerca

  • Cerca in questo testo
  • Cerca in questo libro

Connect with us on Messenger