60. La mia battaglia prima della pensione
Sono nata in campagna e, quando ero piccola, la mia famiglia era molto povera. Quando uscivo, indossavo vestiti rattoppati e i vicini ridevano di me. Una volta, avevo le dita dei piedi che mi spuntavano fuori dalle scarpe e i compagni di classe mi prendevano in giro, mi toglievano le scarpe e le lanciavano lontano. Quando i miei genitori hanno scoperto che venivo maltrattata, erano molto arrabbiati e speravano che io e i miei fratelli maggiori potessimo studiare sodo e alla fine avere successo, così da non dover più vivere in una tale povertà ed essere guardati dall’alto in basso. Entrambi i miei fratelli maggiori eccellevano negli studi ma, inaspettatamente, la Rivoluzione Culturale ha infranto i sogni dell’intera famiglia e tutti riponevano le proprie speranze su di me. In seguito, ho studiato disperatamente per andare avanti nella vita, ma alla fine sono riuscita solamente a entrare in una scuola per infermieri.
Dopo il diploma, sono stata assegnata a lavorare in un ospedale ma, a causa del mio basso livello d’istruzione, potevo essere solo un’infermiera normale. Lavoravo freneticamente tutta la giornata, ma comunque non guadagnavo molto. Mio marito era un lavoratore comune, con uno stipendio molto basso, quindi non potevamo permetterci una casa grande e tutti e tre vivevamo in un piccolo appartamento. Sebbene lavorassi duramente e venissi elogiata da gran parte dei pazienti, ogni volta che l’ospedale selezionava i funzionari, io non venivo mai scelta, mentre persone con capacità lavorative inferiori alle mie venivano promosse una dopo l’altra. Tramite un collega, ho scoperto che questa cosa era dovuta al fatto che la mia famiglia era povera, non era influente e non aveva soldi per comprare doni ai superiori. Mi sentivo nuovamente disprezzata e guardata dall’alto in basso e dentro di me ero profondamente ferita. Successivamente, il mio capo in ospedale ha detto: “D’ora in poi, tutte le promozioni si baseranno sui titoli accademici e solo quelli con un titolo di studio più elevato avranno la possibilità di essere promossi. Lo stato ha avviato l’esame autonomo per l’istruzione superiore a cui possono iscriversi coloro che vogliono migliorare i propri titoli accademici e ottenere una promozione”. Ho pensato che fosse un’ottima notizia. Finalmente avrei potuto realizzare il mio sogno di andare all’università e, con un titolo di studio e di lavoro migliore, avrei avuto uno stipendio maggiore, avrei avuto abbastanza soldi per comprarmi una casa grande e in seguito avrei potuto girare ovunque con orgoglio e nessuno mi avrebbe più guardata dall’alto in basso. Così ho scritto il mio nome in cima alla lista del foglio delle iscrizioni. Tuttavia, a quel tempo ero appena stata operata per un tumore alla tiroide e il mio corpo era debole. Poiché non riuscivo fisicamente a tenere il passo, ho dovuto rinunciare prima ancora di terminare un corso. Due anni dopo, ho visto che diversi colleghi avevano superato diversi corsi, così, nonostante la mia fragilità, mi sono iscritta di nuovo. A quel tempo, mio figlio era ancora piccolo e, quando tornavo a casa esausta dopo una giornata di lavoro, dovevo comunque prendermi cura di lui e, prima di iniziare a studiare, dovevo aspettare che si addormentasse. A causa del sovraffaticamento prolungato, il mio corpo era gravemente usurato, avevo spesso mal di testa e mi sentivo completamente affaticata. Il dottore diceva che ero troppo stanca e mi consigliava di riposare molto. Ma io pensavo di aver già sprecato due anni e che, se avessi abbandonato di nuovo a metà strada, i miei sogni sarebbero andati in frantumi. Questa volta, a prescindere da tutto, dovevo resistere fino alla fine. Così ho impiegato quattro anni per sostenere gli esami di 14 corsi professionali. Poco tempo dopo, sono stata promossa a una posizione di livello intermedio, il mio stipendio è aumentato in modo significativo, la vita è diventata un po’ più agevole e ci siamo anche trasferiti in una casa più grande. Ma io ancora non ero soddisfatta. Volevo conseguire la laurea triennale. A più di quarant’anni, ho studiato duramente altri due anni e sono stata ammessa a un corso di laurea triennale a distanza. Poi sono stata trasferita dal reparto clinico in prima linea al tanto invidiato reparto pubblicitario. Stare in ufficio significava che non dovevo più fare gli straordinari giorno e notte. Mi sono detta: “Quando avrò la laurea triennale, potrò essere promossa a una posizione di vicedirettore, il mio stipendio aumenterà e tutti mi ammireranno ancora di più”.
Mentre facevo questi sogni, nel maggio del 2012, all’improvviso ho iniziato ad avere un tremolio alle mani, il cuore mi batteva in modo irregolare e non mi sentivo affatto bene. Il medico mi ha diagnosticato una ricomparsa del tumore alla tiroide, che stava producendo una grande quantità di ormoni causando gravi danni sia al cuore che al fegato: era questa la causa dei miei sintomi. Quando le mie condizioni sono un po’ migliorate, temevo di perdere il lavoro, lo stipendio e i bonus, così mi sono fatta dimettere dall’ospedale e sono tornata a casa per curarmi. Mentre ero a lavoro, improvvisamente ho sentito il mio corpo indebolirsi, non riuscivo a muovermi e la febbre mi è salita a 40°C. Nel letto, il cuore mi batteva in modo irregolare, non mi sentivo bene e mi girava la testa. Avevo la sensazione che la mia vita stesse davvero per giungere al termine. Il medico ha chiamato mio marito nello studio e ha detto che potevo morire da un momento all’altro. Dopo una notte in terapia d’urgenza, la febbre è scesa e ho ripreso un po’ di conoscenza. In seguito, dopo aver preso molte medicine, lentamente il mio corpo è tornato alla normalità. Poco dopo, la mia promozione a vicedirettore è stata approvata e il mio stipendio e i miei bonus sono aumentati notevolmente. Tuttavia, mentre tenevo in mano la mia busta paga, in cuor mio non ho provato alcuna gioia e non mi sono sentita realizzata. Non potevo fare a meno di chiedermi: “È questo tutto ciò che conta nella vita? Qualifiche e ricchezza? Al momento, ho tutto ciò che avevo sempre desiderato, ma stavo quasi per perdere la vita. Posso scambiare la mia vita per le qualifiche, i soldi e l’ammirazione degli altri? Il cammino che ho intrapreso nella vita è davvero quello giusto?”
Proprio quando ero incapace di trovare la risposta e stavo cercando disperatamente, nel 2013 è giunto a me il Vangelo di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Ho letto un passo delle parole di Dio: “L’umanità, essendosi allontanata dalla provvista di vita dell’Onnipotente, è ignara dello scopo dell’esistenza, ma nonostante ciò teme la morte. Gli uomini sono senza aiuto e senza nulla a cui affidarsi, ma ancora riluttanti a chiudere gli occhi, e si forzano a sorreggere sacchi di carne senza alcuna emozione nell’anima, mentre portano avanti un’esistenza ignobile in questo mondo. Tu vivi in questo modo, senza speranza, come fanno gli altri, senza scopo. Soltanto il Santo della leggenda salverà le persone che, gemendo nel mezzo della sofferenza, bramano disperatamente il Suo arrivo. Tale credenza è rimasta a lungo irrealizzata in coloro che sono privi di consapevolezza. Nonostante ciò, le persone bramano ancora il Suo arrivo. L’Onnipotente ha pietà di questi uomini che hanno sofferto profondamente; allo stesso tempo prova avversione per queste persone del tutto prive di consapevolezza, perché ha dovuto aspettare troppo a lungo una risposta dalle persone. Egli desidera cercare, cercare il tuo cuore e il tuo spirito, e portarti acqua e cibo affinché ti svegli e non abbia più sete e fame. Quando sei stanco e inizi a sentire il cupo squallore di questo mondo, non essere smarrito, non piangere. Dio Onnipotente, l’Osservatore, abbraccerà il tuo arrivo in qualunque momento. Veglia al tuo fianco, aspettando che torni indietro. Attende il giorno in cui, d’un tratto, recupererai la memoria: quando ti renderai conto che sei venuto da Dio, che in un momento imprecisato hai smarrito la strada, che in un momento imprecisato hai perso conoscenza lungo il cammino e che in un momento imprecisato hai acquisito un ‘padre’; quando ti renderai conto, inoltre, che l’Onnipotente ha sempre vegliato, aspettando il tuo ritorno per un periodo molto, molto lungo. Egli vigila con una brama disperata, aspettando una reazione senza alcuna risposta. Il Suo vegliare e attendere è inestimabile ed è per il bene del cuore e dello spirito umani. Forse questo vegliare e attendere è infinito, e forse è al termine, ma dovresti sapere esattamente dove sono il tuo cuore e il tuo spirito in questo momento” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Il sospiro dell’Onnipotente”). Mentre leggevo le parole di Dio Onnipotente, non riuscivo a trattenere le lacrime. Le Sue parole erano come una corrente calda e gentile che riscaldava il mio cuore. Ho pensato a come sin da piccola avessi sofferto così tanto l’indifferenza e i maltrattamenti a causa della povertà della mia famiglia. Dopo aver iniziato a lavorare, avevo uno stipendio basso a causa della mia scarsa istruzione e anche mio marito era povero, perciò venivo disprezzata e derisa dai miei colleghi. Molte volte, in mezzo al dolore e all’oppressione, ho pensato di togliermi la vita. Nell’arco di decenni, al fine di fuggire la povertà e ottenere l’ammirazione degli altri, ho dedicato tutte le mie energie allo studio e ho ottenuto fama e guadagno, ma ho quasi perso la vita. Continuavo a chiedermi: “È davvero valsa la pena lavorare così duramente? Come può una persona vivere in un modo che sia davvero significativo?” Ero come un orfano smarrito, alla ricerca disperata della mia direzione nella vita, ma incapace di trovarla. Leggendo le parole di Dio, sebbene non le comprendessi troppo a fondo, ho sentito un calore profondo e una grande vicinanza e ho capito che il cammino che le persone dovrebbero intraprendere è quello di credere in Dio e seguirLo, e che si può fare affidamento solo su di Lui.
Nell’agosto del 2013, mi sono unita ufficialmente alla chiesa di Dio Onnipotente. In quel periodo, il mio corpo era ancora molto debole e, dopo aver ricevuto la diagnosi di una grave aritmia in diversi ospedali, dovevo sottopormi a un intervento al cuore. Tuttavia, i medici dicevano che, anche se mi fossi sottoposta all’intervento, i risultati sarebbero stati incerti, i rischi elevati e addirittura non si sapeva se sarei riuscita a lasciare la sala operatoria. Così ho pregato Dio, affidando a Lui la mia malattia e dicendo che, a prescindere dall’esito, mi sarei sottomessa. Poi ho iniziato a pregare, a partecipare alle riunioni e a leggere le parole di Dio con regolarità. Ogni volta che avevo tempo, predicavo anche il Vangelo. Ogni giorno ero così impegnata che a volte addirittura mi dimenticavo di prendere le medicine. Dopo circa sei mesi, mi ero completamente ristabilita. Persino il dottore era sbalordito e ha detto: “È un miracolo!” Ho acquisito maggiore certezza del fatto che Dio Onnipotente è il Signore che ha creato i cieli, la terra e tutte le cose. Non mi aveva solo messa al mondo, ma anche dato una seconda vita. Ho ringraziato Dio sinceramente dal profondo del cuore e ho deciso di seguirLo in modo corretto e di adempiere i miei doveri per ripagare il Suo amore.
Un anno dopo, sono diventata capogruppo nella chiesa e ho iniziato a svolgere part time i doveri basati sui testi. Durante il giorno lavoravo, mentre la sera praticavo a casa scrivendo e rivedendo articoli di testimonianze esperienziali. Nei fine settimana, partecipavo alle riunioni di gruppo. Sebbene fosse stancante, partecipare alle riunioni con i miei fratelli e sorelle e leggere le parole di Dio portava pace e gioia nel mio cuore. Nel settembre del 2016, sono stata eletta diacono dell’irrigazione e, a causa del grande numero di nuovi arrivati da irrigare, il mio carico di lavoro è improvvisamente aumentato. Poiché il lavoro nel mio reparto era molto impegnativo, ogni volta che andavo a una riunione dovevo chiedere un permesso al mio capo e, quando lui mi chiedeva cosa dovessi fare, non sapevo come rispondere. Successivamente, continuavo a sentir parlare di fratelli e sorelle che erano stati arrestati e imprigionati a causa della loro fede e perché predicavano il Vangelo e che, dopo essere stati rilasciati, si erano visti cancellare stipendi e benefici previdenziali. Temevo che, se il mio capo avesse scoperto che credevo in Dio Onnipotente, non solo mi avrebbe tagliato lo stipendio, ma addirittura sarei potuta finire in prigione. Allora tutti gli sforzi fatti nella prima metà della mia vita non sarebbero stati vani? Sentivo di non poter continuare a svolgere questo dovere. Proprio mentre ero combattuta su come dare le dimissioni dal dovere di irrigazione, ho ricevuto una lettera dai leader con scritto che la chiesa voleva promuovermi per andare a svolgere i doveri basati sui testi da un’altra parte. Dopo averla letta, ero di nuovo indecisa. Se fossi andata a svolgere i miei doveri da un’altra parte, non sarei potuta tornare spesso a casa. Che ne sarebbe stato allora del mio lavoro? Se avessi lasciato il lavoro per il quale avevo studiato duramente così tanti anni, non avrei nemmeno ricevuto la pensione. Allora tutti i miei anni di sforzi non sarebbero stati vani? Ho pensato di andare in pensione l’anno seguente e che, con quei soldi, sarei riuscita a dedicarmi interamente ai miei doveri. Per tenere il lavoro, ho rifiutato i doveri basati sui testi e, allo stesso tempo, ho atteso con ansia il giorno in cui sarei andata in pensione. Inaspettatamente, nel giugno del 2017, a poco più di un mese dal mio pensionamento, all’improvviso ho ricevuto una notifica. C’era scritto che l’età indicata nel mio fascicolo era inferiore di un anno rispetto a quanto registrato all’anagrafe, pertanto dovevo aspettare un altro anno prima di andare in pensione. Dopo aver resistito a stento per un altro anno, ho ricevuto un’altra notizia sconvolgente. Il pensionamento di tutti coloro che ricoprivano il ruolo di vicedirettore sarebbe stato ritardato di cinque anni. Mi sentivo davvero come se fossi sull’orlo di una crisi di nervi! L’opera di Dio sta avanzando rapidamente e, se dovessi aspettare altri cinque anni e la Sua opera si concludesse, come farei poi ad avere l’opportunità di svolgere il mio dovere? Ho pensato a un inno delle parole di Dio: “Il tempo perso non tornerà mai più”. “Svegliatevi, fratelli! Svegliatevi, sorelle! Il Mio giorno non tarderà; il tempo è vita e riappropriarsi del tempo significa avere salva la vita! Il tempo non è lontano! Se non superate l’esame d’ammissione all’università potete studiare per sostenerlo nuovamente quante volte volete. Il Mio giorno, invece, non subirà ulteriori ritardi. Ricordate! Ricordate! Queste sono le Mie amorevoli parole di esortazione. La fine del mondo si è dispiegata davanti ai vostri occhi e le grandi catastrofi giungeranno presto. Cosa conta di più? La vostra vita o il sonno, il cibo, le bevande e gli abiti? È giunto il momento di soppesare queste cose!” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 30”). Grazie alle parole di Dio, ho capito quanto sia urgente la Sua intenzione. La Sua opera sta per concludersi e le grandi catastrofi sono imminenti. Egli spera che più persone si sollevino per predicare il Vangelo, portando dinanzi a Dio coloro che credono sinceramente in Lui, facendo sì che accettino la Sua salvezza e non vengano spazzati via dalle grandi catastrofi. Sapevo bene che il giorno di Dio non è lontano, che le grandi catastrofi sono alle porte e che, se fossi andata in pensione cinque anni dopo, pur ottenendo ricchezza, fama e guadagno, avrei perso l’opportunità di ottenere la verità ed essere salvata, portandomi dietro questo rimpianto per tutta la vita! Non potevo aspettare altri cinque anni, dovevo andare subito in pensione. Sono andata dal capo reparto, il quale mi ha chiesto di ripensarci e di tornare sui miei passi. Il giorno seguente, il direttore mi ha chiamata per parlare e ha detto: “Da quando all’interno del dipartimento è stato istituito il reparto pubblicitario, molti pazienti sono venuti da noi per la nostra reputazione e tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il tuo duro lavoro. In questo momento, il reparto ha bisogno che continui a fare un buon lavoro e ad andare avanti. Non andare in pensione quest’anno; aspetta solo altri cinque anni. Per quel momento, il reparto sarà più solido e anche il tuo stipendio sarà più alto”. Poi il capo del reparto ha detto: “Da adesso in poi, a patto che tu venga a fare affiancamento una volta al mattino e una volta la sera, potrai continuare a occuparti delle tue cose e il tuo stipendio e i tuoi bonus non verranno ridotti”. Mi sono detta: “Se posso andare una volta al mattino e una volta la sera e avere tutto il resto del tempo per me e ogni giorno posso andare fuori a svolgere il mio dovere senza essere vincolata, continuando a ricevere lo stipendio e i bonus, allora la cosa sarebbe davvero allettante!” Dopo che se ne sono andati, ho iniziato a riflettere seriamente: “Se andassi in pensione adesso, riceverei solo la pensione di base, che sarebbe poco meno della metà del mio stipendio attuale. Se lavorassi per altri cinque anni, non solo guadagnerei uno stipendio più alto, ma anche la mia pensione sarebbe più alta grazie al maggior numero di anni di servizio”. A quel punto, ho cominciato a vacillare. In quel momento, una collega ha detto: “Non fai altro che stare seduta in ufficio, al riparo dal vento e dalla pioggia, portando a casa uno stipendio elevato. Che cosa vuoi di più! Se non vai in pensione adesso, avrai ancora la possibilità di essere promossa a una posizione dirigenziale e il tuo stipendio sarà ancora più alto. Tutti quelli che dovevano andare in pensione quest’anno non lo stanno facendo, tu sei l’unica. Sei impazzita?” Le parole della mia collega mi hanno fatta sentire molto combattuta. Se non fossi andata in pensione, avrei ancora potuto essere promossa a dirigente, il mio stipendio e il mio prestigio sarebbero cresciuti e gli altri avrebbero avuto maggiore considerazione di me. Dovevo continuare a lavorare? Una volta tornata a casa, le parole dei miei superiori e della collega continuavano a risuonarmi nelle orecchie. Dovevo andare in pensione o no? Ero molto combattuta; di notte non riuscivo a dormire e non avevo appetito, così ho pregato Dio: “Dio, sono combattuta e non so cosa scegliere. Ti prego di illuminarmi e guidarmi a comprendere la Tua intenzione”.
Dopo aver pregato, ho cercato delle parole di Dio relative alla mia difficoltà. Dio dice: “In ogni fase dell’opera che Dio compie sugli uomini, da fuori sembra che ciò che accade sia dovuto a un’interazione tra individui, che venga da disposizioni o da disturbi umani. Ma, dietro le quinte, ogni fase dell’opera e ogni cosa che accade sono una scommessa che Satana fa con Dio e che richiede che le persone rimangano salde nella propria testimonianza a Dio. Pensate a quando Giobbe fu messo alla prova, per esempio: dietro le quinte, Satana stava facendo una scommessa con Dio e ciò che accadde a Giobbe fu azione e disturbo degli uomini. Dietro ogni fase dell’opera che Dio compie in voi, vi è la scommessa di Satana con Dio; dietro, vi è una battaglia” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). Dalle parole di Dio, ho capito che, sebbene in apparenza fossero stati i miei superiori e colleghi di lavoro a parlare con me e ad attirarmi con delle condizioni favorevoli, in realtà quella era la tentazione di Satana che si abbatteva su di me. Se non avessi avuto discernimento, sarei caduta nella trappola di Satana, avrei continuato a lavorare e a guadagnare denaro e non sarei riuscita a dedicarmi completamente ai miei doveri. Negli ultimi anni, avevo conciliato il lavoro con i miei doveri e, quando il lavoro diventava impegnativo, mettevo da parte i miei doveri e non li svolgevo bene. Se non fossi andata in pensione adesso, sebbene potessi gestirmi gran parte del tempo, comunque non sarei stata in grado di dedicarmi interamente ai miei doveri. Tuttavia, se fossi andata in pensione, sarei stata completamente libera e avrei potuto svolgere i miei doveri in tutta tranquillità. In questi anni di fede in Dio, avevo ricevuto così tanto da Lui e, se non fosse stato per il Suo amore e la Sua salvezza, sarei già morta da molto tempo. Se continuassi a perseguire ricchezza, fama e guadagno, e a trascurare i miei doveri, avrei ancora una coscienza? In quel momento, ho pensato a quanto detto da Dio: “Non ce ne sono molti tra di voi che hanno vacillato tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato?” Mi sono affrettata a cercare questo passo delle Sue parole. Dio dice: “Se ora vi mettessi davanti una somma di denaro e vi dessi la libertà di scegliere (senza condannarvi per la vostra scelta), allora la maggior parte di voi sceglierebbe il denaro e rinuncerebbe alla verità. I migliori tra di voi rinuncerebbero al denaro e sceglierebbero la verità con riluttanza, mentre quelli nel mezzo agguanterebbero il denaro in una mano e la verità nell’altra. A quel punto, non diverrebbe palese la vostra vera natura? Nello scegliere tra la verità e una qualsiasi cosa a cui siete leali, tutti scegliereste in questo modo e il vostro atteggiamento rimarrebbe lo stesso. Non è così? Non ce ne sono molti tra di voi che hanno vacillato tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? In tutte le lotte tra positivo e negativo, tra nero e bianco, come tra la famiglia e Dio, tra i figli e Dio, tra l’armonia e la rottura, tra la ricchezza e la povertà, tra il prestigio e l’ordinarietà, tra l’avere il sostegno degli altri o l’essere rifiutati, e così via, di certo non ignorate le scelte che avete fatto! Tra una famiglia armoniosa e una separata avete scelto la prima, e lo avete fatto senza alcuna esitazione; tra la ricchezza e il dovere, avete di nuovo scelto la prima, perfino senza essere disposti a tornare a riva; tra il lusso e la povertà, avete scelto il primo; quando avete dovuto scegliere tra i vostri figli, mogli o mariti, e Me, avete scelto i primi; e tra la nozione e la verità, avete comunque scelto la prima. Dinanzi a ogni genere di vostra malefatta, ho semplicemente perso la fiducia in voi. Sono davvero rimasto sorpreso. Il vostro cuore è inaspettatamente così incapace di lasciarsi intenerire. Il sangue del Mio cuore, che ho speso per lunghi anni, sorprendentemente non Mi ha portato altro che il vostro abbandono e rassegnazione, ma le Mie speranze nei vostri confronti crescono ogni giorno che passa, perché il Mio giorno è stato interamente palesato davanti agli occhi di tutti. Ciò nonostante, ora state ancora perseguendo cose oscure e malvagie e vi rifiutate di allentare la presa su di loro. Quale sarà, dunque, il vostro esito finale? Ci avete mai riflettuto attentamente? Se vi venisse chiesto di scegliere di nuovo, quale sarebbe la vostra posizione? Sarebbe ancora quella precedente? Mi procurereste nuovamente delusione e miserevole dolore?” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “A chi sei leale?”). Lo smascheramento delle parole di Dio mi ha fatto provare un’immensa vergogna. Tra denaro, fama e guadagno e i miei doveri, sceglievo spesso i primi. Ero davvero egoista e ostinata; avevo spezzato il cuore a Dio! Ho ripensato a quando ancora non avevo trovato Dio e vivevo sotto il dominio di Satana. Studiavo disperatamente e perseguivo ricchezza, fama e guadagno, e tutto ciò mi era quasi costato la vita. Dopo aver iniziato a credere in Dio, erano state la Sua cura e la Sua protezione a curare il mio corpo indebolito. In seguito, la chiesa aveva disposto che svolgessi i miei doveri e Dio aveva disposto diverse situazioni affinché le sperimentassi, tramite le quali ho iniziato a comprendere alcune verità e ho fatto dei progressi nella vita. Dio ha pagato un prezzo così alto e fatto così tanti sforzi per salvarmi, ma ciò che ha ricevuto in cambio sono stati continui rifiuti e tradimenti. Lo avevo davvero deluso! A questo pensiero, il mio cuore era pieno di dolore e ho pregato Dio: “Dio, il mio cuore è troppo concentrato sul perseguire ricchezza, fama e guadagno. Continuo a rifiutare i miei doveri e a tradirTi ripetutamente! Sono davvero ribelle! Dio, voglio perseguire correttamente la verità e svolgere i miei doveri, ma ancora non riesco a rinunciare completamente al mio desiderio di ricchezza, fama e guadagno. Ti prego di illuminarmi e guidarmi a comprendere la verità, affinché io possa liberarmi dalle catene di ricchezza, fama e guadagno”.
Un giorno, ho letto le parole di Dio: “‘I soldi fanno girare il mondo’ è una filosofia di Satana. Essa prevale nell’intera umanità, in ogni società umana; si potrebbe dire che è una tendenza. Questo perché è stata instillata nel cuore di tutti gli uomini, i quali all’inizio non accettavano questo detto, ma poi lo hanno tacitamente accolto quando sono entrati in contatto con la vita reale, e hanno cominciato ad accorgersi che queste parole erano in effetti vere. Questo non è forse il processo di corruzione dell’uomo da parte di Satana? […] Satana usa il denaro per tentare le persone e le induce ad adorare i soldi e a venerare le cose materiali. In che modo si manifesta nelle persone l’adorazione del denaro? Sentite che non potreste sopravvivere senza denaro in questo mondo, che per voi sarebbe impossibile anche solo per un giorno? Il prestigio e la rispettabilità delle persone dipendono da quanti soldi hanno. La schiena dei poveri è piegata dalla vergogna, mentre i ricchi godono della loro posizione elevata. Camminano orgogliosamente a testa alta, parlano con voce forte e vivono con arroganza. Cosa portano questo detto e questa tendenza alle persone? Non è forse vero che molte persone fanno qualsiasi sacrificio allo scopo di ottenere denaro? Molte non sacrificano la loro dignità e l’integrità andando in cerca di più soldi? Molte non perdono l’opportunità di svolgere il loro dovere e di seguire Dio a causa del denaro? Perdere la possibilità di acquisire la verità ed essere salvate non è forse la perdita più grave per le persone? Satana non è subdolo quando usa questo metodo e questo detto per corrompere l’uomo fino a questo punto? Non si tratta di un maligno stratagemma?” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico V”). “Satana usa fama e guadagno per controllare i pensieri dell’uomo, finché le persone non riescono a pensare ad altro che non sia fama e guadagno. Lottano per fama e guadagno, patiscono avversità per fama e guadagno, sopportano umiliazioni per fama e guadagno, sacrificano tutto ciò che hanno per fama e guadagno, ed esprimeranno ogni giudizio o prenderanno ogni decisione per fama e guadagno. In tal modo, Satana lega le persone con catene invisibili ed esse, indossandole, non hanno la forza né il coraggio di liberarsene. Portano inconsapevolmente queste catene e continuano ad arrancare con grande difficoltà. Per amore di tale fama e guadagno, l’umanità evita Dio e Lo tradisce e diventa sempre più malvagia. In questo modo, quindi, una generazione dopo l’altra viene distrutta nella fama e nel guadagno di Satana” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”). Dalle parole di Dio, ho capito che Satana usa la fama e il guadagno come esca per far sì che le persone vivano esclusivamente per queste cose, portandole ad allontanarsi da Dio, opporre resistenza a Lui e, alla fine, a essere scagliate all’inferno insieme a Satana. Se non fosse stato per lo smascheramento delle parole di Dio, non avrei capito a fondo le intenzioni sinistre di Satana e le sue tattiche spregevoli. Ripensando alla mia infanzia, la mia famiglia era povera e venivo derisa e umiliata da chi mi stava intorno. Così mi sono detta che sarei diventata ricca e avrei fatto in modo che coloro che mi prendevano in giro mi vedessero sotto una nuova luce. Ritenevo che filosofie sataniche come “I soldi fanno girare il mondo” e “Distinguiti sugli altri e reca onore ai tuoi antenati” fossero “parole sagge”, pensando che con i soldi si potesse vivere dignitosamente, parlare con sicurezza e ottenere l’ammirazione degli altri. Sotto il controllo di questi veleni satanici, ho fatto tutto il possibile per migliorare le mie qualifiche e il mio valore. Quando ho sentito che studiando autonomamente avrei potuto ottenere una laurea e avere una possibilità di essere promossa, mi sono iscritta immediatamente. Durante il giorno, mi prendevo cura dei pazienti e, ogni volta che avevo un po’ di tempo libero, leggevo libri professionali, mentre dopo il lavoro, finivo le faccende domestiche e studiavo fino a tarda notte. Anche quando ero così stanca al punto di ammalarmi e trovarmi attaccata a una flebo, comunque non mi dimenticavo di studiare. Dopo aver studiato per anni senza sosta, finalmente avevo ottenuto la ricchezza, la fama e il guadagno che desideravo, ma il mio corpo era completamente esausto e all’improvviso era ricomparso il mio tumore alla tiroide, mettendo a repentaglio la mia vita. Per decenni, ero andata avanti nella vita incatenata da fama e guadagno, arrancando per farmi strada e perdendo quasi la vita: era stato il Vangelo di Dio a venirmi incontro e a salvarmi quando ero sull’orlo della morte. Tuttavia, per il denaro, la fama e il guadagno avevo ripetutamente ritardato e rifiutato i miei doveri. Ero costantemente divisa tra il denaro e i miei doveri e vivevo una vita di insopportabile miseria. Ho capito che vivere secondo questi veleni satanici mi rendeva sempre più egoista e spregevole, che il mio cuore era pieno solo di pensieri relativi a denaro, fama e guadagno, senza alcun posto per Dio, e che stavo trascurando i miei doveri e le mie responsabilità. Dio mi aveva messa al mondo e mi aveva concesso una seconda possibilità di vivere, ma tutto ciò che aveva ricevuto in cambio da me erano continui rifiuti e tradimenti. Ero davvero priva di coscienza o ragione! Ho pensato a tutte le celebrità e ai personaggi famosi nella società. Combattono disperatamente per fama e guadagno, utilizzando ogni mezzo necessario. Dopo aver ottenuto tutto ciò, alcuni si ammalano gravemente per il troppo lavoro, altri si danno alla droga o si suicidano e altri ancora passano l’altra metà della propria vita in prigione. Sebbene abbiano ottenuto fama e guadagno, ciò non porta loro la vera felicità, al contrario, porta solo più dolore e desolazione, e addirittura morte. Riflettendo su ciò, ho davvero capito che Satana incoraggia le persone a perseguire fama e denaro per danneggiarle e divorarle, facendo sì che si ribellino a Dio e si allontanino da Lui sempre di più e che, alla fine, scendano giù all’inferno insieme a lui. Se non capiamo a fondo le intenzioni sinistre di Satana e non ci ribelliamo completamente a lui, l’esito è che egli ci divorerà e verremo distrutti nella trappola di fama e guadagno. A questo pensiero, ho deciso di abbandonare il mio lavoro e andare in pensione.
Nel luglio del 2018, sono ufficialmente andata in pensione. A novembre, ho iniziato a svolgere i doveri basati sui testi. Poco tempo dopo, alcuni vecchi colleghi di lavoro mi hanno invitata a mangiare fuori. Alcuni di loro che non erano ancora in pensione discutevano di quanto fosse aumentato il loro stipendio quel mese. Dopo averli sentiti, ho avuto un fremito al cuore perché, se non fossi andata in pensione, anch’io avrei potuto guadagnare di più con un aumento di stipendio. In quel momento, all’improvviso ho capito che Satana stava di nuovo usando denaro, fama e guadagno per attirarmi e che non potevo lasciarmi ingannare. Così in cuor mio ho pregato Dio in silenzio, chiedendoGli di proteggere il mio cuore e di fare in modo che non venisse disturbato. In quel momento, ho pensato alle parole del Signore Gesù: “Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Matteo 16:26). I miei ex colleghi lavoravano duramente ogni giorno per soldi, fama e guadagno, ma in cuor loro non sapevano a chi affidarsi e, a prescindere da quanto guadagnassero, tutto era vuoto. In particolare, ho sentito che di recente a un mio vecchio collega era stato diagnosticato un cancro ai polmoni, che stava facendo la chemioterapia e che soffriva a causa di forti dolori. Questo mi ha fatto capire ancora più chiaramente che nessuna quantità di denaro può comprare la salute o la vita di una persona. Ero stata elevata da Dio e avevo l’opportunità di svolgere il mio dovere e, sebbene stessi guadagnando meno, potevo comprendere più verità: questa era la cosa più preziosa e di valore.
In seguito, mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio che mi ha profondamente commossa. Dio Onnipotente dice: “C’è un modo estremamente semplice per liberarsi da questo stato, ossia dire addio allo stile di vita precedente, ai precedenti obiettivi esistenziali; riassumere e analizzare il proprio stile di vita, la visione della vita, i perseguimenti, i desideri, gli ideali precedenti e poi confrontarli con le intenzioni di Dio e le Sue richieste nei confronti dell’uomo, e vedere se siano coerenti con esse, se convoglino i giusti valori dell’esistenza, conducano a una maggiore comprensione della verità e consentano di vivere con umanità e con le sembianze di un essere umano. Quando indaghi ripetutamente e analizzi attentamente i vari obiettivi di vita che le persone perseguono e i loro infiniti stili di vita, scoprirai che nessuno di loro è conforme all’intenzione originaria con cui il Creatore creò l’umanità. Essi allontanano tutti le persone dalla Sua sovranità e dalla Sua cura; sono tutte trappole che rendono gli uomini depravati, e che li conducono all’inferno. Dopo averlo riconosciuto, il tuo compito è accantonare la tua vecchia visione della vita, stare lontano dalle varie trappole, lasciare che Dio Si faccia carico della tua esistenza e faccia programmi per te; è cercare soltanto di sottometterti alle Sue orchestrazioni e alla Sua guida, a vivere privo di scelta individuale e a diventare una persona che adora Dio” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico III”). Dopo aver letto le parole di Dio, il mio cuore è diventato più luminoso. Una persona che segue Dio e persegue la verità vive nel modo più prezioso e ricco di significato. Sono fortunata ad aver accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni, ad avere l’opportunità di ottenere la verità, di essere salvata e di ascoltare la voce del Creatore con le mie orecchie. Questa è una straordinaria benedizione. Non potevo più perseguire denaro, fama e guadagno e dovevo sottomettermi alla sovranità di Dio e vivere in conformità ai Suoi requisiti. Ho pensato a Pietro che, dopo aver sentito la chiamata del Signore Gesù, decise fermamente di rinunciare a tutto per seguirLo e, alla fine, arrivò a conoscere Dio e riuscì ad amarLo fino in fondo e a sottomettersi a Lui fino alla morte. Per di più, nel corso dei secoli, i santi hanno abbandonato tutto per propagare il Vangelo di Dio e alcuni addirittura hanno sacrificato la propria vita. Ciò che hanno vissuto è stata la cosa più significativa. Adesso che la mia pensione è sufficiente a coprire le spese, devo dedicare più energie a perseguire la verità e svolgere i miei doveri. Perseguire la conoscenza di Dio e ottenere la verità: sono queste le cose di maggior valore.
Successivamente, ho dedicato tutte le energie ai miei doveri. Leggendo le parole di Dio e formandomi nello svolgere i miei doveri, gradualmente ho avuto discernimento delle intenzioni sinistre di Satana di danneggiare le persone e sono arrivata a comprendere il mio avido desiderio di denaro e la mia indole corrotta, egoista e spregevole. Ogni volta che sentivo i miei vecchi colleghi vantarsi di quanti soldi guadagnassero o di quanto grandi fossero le loro nuove case, non mi lasciavo più influenzare. Anche se non guadagno tanto quanto loro o non ho una casa grande quanto loro, ho ricevuto l’irrigazione e la fornitura personale di Dio e, attraverso i miei doveri, sono arrivata a comprendere alcune verità. Tutto ciò è qualcosa che nessuna somma di denaro può comprare. Ringrazio sinceramente Dio per il Suo amore e la Sua salvezza!