86. Di cosa mi preoccupavo quando eludevo i miei doveri

di Barbara, Laos

Nel 2022, sono stata eletta membro di un gruppo decisionale di distretto, responsabile del lavoro di diverse chiese. Poiché parlo vietnamita e cinese, aiutavo spesso i fratelli e le sorelle a tradurre e quindi non avevo molto tempo per seguire il lavoro della chiesa. Ero molto ansiosa. Alcuni leader della chiesa stavano appena iniziando a formarsi e non sapevano come svolgere il proprio lavoro. Se non li avessi coltivati il prima possibile, avrei dovuto svolgere io stessa la maggior parte del lavoro, il che sarebbe stato molto impegnativo e faticoso. Mi sentivo molto oppositiva a questo tipo di ambiente. Quando qualcuno mi chiedeva di tradurre, volevo ignorarlo se non riguardava il lavoro delle chiese di cui ero responsabile.

Alla fine del 2022, dovevano essere elette le cariche di leader e vice-leader del gruppo decisionale di distretto. Ho pensato tra me e me: “Ho già abbastanza da fare essendo responsabile del lavoro di queste chiese. Se vengo eletta capogruppo, il mio ambito di responsabilità sarà ancora più vasto, e quindi il mio lavoro non diventerebbe ancora più impegnativo? Se non vengo eletta, sarebbe un bene. In questo modo, non dovrò preoccuparmi troppo e la mia carne non sarà così stanca”. Pertanto, ho detto ai leader che non volevo candidarmi. Tuttavia, quando sono stati annunciati i voti, ero stata eletta leader del gruppo decisionale di distretto. Ho addotto scuse, dicendo: “Sono una persona che non porta un fardello. Sono pigra e non svolgo un lavoro reale. Sono anche piuttosto propensa all’inganno”. Ho persino fatto degli esempi a riguardo. Poi ho detto: “Sono giovane, instabile e non adatta a fare la capogruppo. Lasciate che lo faccia un altro fratello o sorella”. Una sorella ha detto: “Hai già iniziato a scendere a compromessi ancor prima di iniziare a svolgere il tuo dovere. Sei già limitata e vincolata dalla carne”. Mi sono sentita trafitta al cuore quando ho sentito la sorella dire questo. Dopo la riunione, in cuor mio mi sentivo molto angosciata. Sapevo che eludere i propri doveri vuol dire ribellarsi a Dio e non avere un cuore di sottomissione a Lui. In seguito, ho riflettuto su me stessa. Ho pensato a un passo delle parole di Dio: “La manifestazione più importante di una persona onesta è la ricerca e pratica della verità in tutte le questioni: ciò è fondamentale. Tu affermi di essere onesto, ma releghi sempre le parole di Dio in un angolo della mente e fai semplicemente quello che vuoi. Questa è forse la manifestazione di una persona onesta? Dici: ‘Anche se la mia levatura è scarsa, possiedo un cuore onesto’. Eppure, quando un dovere spetta a te, hai paura di soffrire e di assumerti la responsabilità in caso tu non lo svolga bene, così accampi delle scuse per eludere il tuo dovere o suggerisci che lo svolga qualcun altro. Questa è la manifestazione di una persona onesta? Chiaramente no. Come deve comportarsi, allora, una persona onesta? Dovrebbe sottomettersi alle disposizioni di Dio, essere leale al dovere che è tenuta a svolgere e sforzarsi di soddisfare le intenzioni di Dio. Questo si manifesta in diversi modi: uno di questi è accettare il tuo dovere con cuore onesto, senza considerare i tuoi interessi per la carne, senza mancanza di dedizione o tramare per il tuo tornaconto. Queste sono manifestazioni di onestà. Un altro è mettere tutto il tuo cuore e le tue forze nello svolgere bene il tuo dovere, facendo le cose in modo corretto e mettendo il cuore e l’amore nel tuo dovere al fine di soddisfare Dio. Queste sono le manifestazioni che una persona onesta dovrebbe avere nello svolgere il proprio dovere. Se comprendi e sai cosa fare, ma non lo fai, allora non stai mettendo tutto il cuore e le forze nel tuo dovere: sei subdolo e stai battendo la fiacca. Le persone che svolgono il loro dovere in questo modo sono forse oneste? Assolutamente no. Dio non Si avvale di queste persone subdole e propense all’inganno; devono essere eliminate. Dio impiega solo persone oneste per lo svolgimento dei doveri. Anche gli operai leali devono essere onesti. Tutti coloro che sono perennemente superficiali e scaltri, e che cercano sempre un modo per battere la fiacca, sono tutti propensi all’inganno e sono dei demoni. Nessuno di loro crede veramente in Dio e devono essere tutti eliminati. Alcuni pensano: ‘Essere una persona onesta significa soltanto dire la verità e non dire bugie. È facile essere una persona onesta, davvero’. Cosa ne pensi di questo punto di vista? Essere una persona sincera è solo questo e nient’altro? Assolutamente no. Devi rivelare il tuo cuore e donarlo a Dio; è questo l’atteggiamento che dovrebbe avere una persona onesta. Ecco perché un cuore onesto è così prezioso. Questo cosa implica? Che un cuore onesto può controllare il tuo comportamento e cambiare il tuo stato. Può portarti a compiere le scelte giuste, a sottometterti a Dio e a ottenere la Sua approvazione. Un cuore simile è davvero prezioso. Se hai un cuore onesto come questo, allora quello è lo stato in cui dovresti vivere, il modo in cui dovresti comportarti e come dovresti dare te stesso(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dalle parole di Dio, ho visto che, indipendentemente dal dovere che spetta a una persona onesta, dal fatto che le porti o meno dei benefici, o per quanta sofferenza la sua carne debba patire, lo accetterà con cuore onesto. Poi, darà il massimo per fare tutto ciò che può senza tenere conto dei propri interessi, pensando solo a come soddisfare Dio. Solo questo tipo di persona è una persona onesta amata da Dio. Volevo sottrarmi e non partecipare all’elezione perché non volevo soffrire o pagare un prezzo. Dopo essere stata eletta capogruppo, non avevo voglia di farlo perché sapevo che questo era un dovere molto importante e che sarei stata responsabile di molti compiti, e che, per svolgerlo bene, la mia carne avrebbe sofferto molto e avrei avuto molte cose di cui preoccuparmi. Allora ho pensato a dei modi per eluderlo. Ho persino usato la mia giovinezza, la mancanza di stabilità e l’indole propensa all’inganno come scuse, dicendo che non ero adatta a fare la capogruppo. La casa di Dio mi aveva coltivata per così tanto tempo, ma nel momento critico avevo eluso il mio dovere. Mi mancava il più piccolo briciolo di coscienza o ragione. Ero veramente così egoista e propensa all’inganno! Come essere creato, non volevo nemmeno svolgere il dovere che mi competeva. Che senso aveva vivere così? In quel momento, ho pensato ad alcuni versi di un inno: “Gli uomini non danno a Dio nemmeno un po’ di conforto, ed Egli a tutt’oggi non ha ancora ricevuto autentico amore dall’umanità”. Mi scendevano le lacrime e ho cercato l’inno.

L’amore di Dio per l’umanità è vero e reale

1  L’amore di Dio per l’umanità si manifesta principalmente nell’opera che Egli compie nella carne, nel salvare personalmente gli uomini, nel parlare loro di persona e vivere faccia a faccia con loro. Non c’è la minima distanza, non c’è finzione: è reale. Se la Sua salvezza dell’umanità è stata tale da permetterGli di farSi carne e trascorrere anni di dolore con gli uomini nel mondo è interamente per via del Suo amore e della Sua misericordia nei confronti dell’umanità.

2  L’amore di Dio per l’umanità è incondizionato e senza pretese. Cosa può ricevere Dio dall’umanità in cambio? Gli uomini sono freddi nei Suoi confronti. Chi è capace di trattare Dio come Dio? Gli uomini non danno a Dio nemmeno un po’ di conforto, ed Egli a tutt’oggi non ha ancora ricevuto autentico amore dall’umanità. Continua a dare e a provvedere disinteressatamente.

La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Conosci l’amore di Dio per l’umanità?”

Dopo aver ascoltato l’inno, mi sono sentita molto commossa e piuttosto in colpa. Non riuscivo a smettere di piangere. L’amore di Dio è così vero e reale. Dio è così supremo, santo e grande, eppure, per salvare l’umanità, Si è fatto personalmente carne per venire nel mondo umano, vivere accanto all’umanità corrotta, esprimere la verità per provvedere e guidare le persone, e disporre vari ambienti per raffinarle e purificarle. Dio si dedica all’uomo con tutto il cuore. Tuttavia, io non ero disposta a portare un fardello pesante nello svolgere il mio dovere ed ero restia a pagare anche un piccolo prezzo o a soffrire anche minimamente. Mi sentivo così in debito con Dio. Lui mi aveva dato così tanto, ma non ho mostrato considerazione per la Sua intenzione e ho tenuto conto solo dei miei interessi, eludendo il mio dovere per la preoccupazione che la mia carne soffrisse. Ero veramente priva di coscienza in modo assoluto!

Ho letto un altro passo delle parole di Dio: “Qualunque tipo di dovere tu svolga e qualunque sia l’incarico che accetti da Dio, i Suoi requisiti nei tuoi confronti non cambiano. Una volta compresi i requisiti di Dio devi praticare, assolvere il tuo dovere e portare a termine l’incarico che Dio ti ha affidato in conformità ai Suoi requisiti così come li hai compresi, indipendentemente dal fatto che Egli sia accanto a te o ti stia sottoponendo a scrutinio. Solo così potrai diventare veramente un signore di tutte le cose, uno di cui Dio Si può fidare, all’altezza degli standard e degno dell’incarico da Lui affidatoti. […] Concentrati solo sulle parole di Dio e sui Suoi requisiti e giungi a perseguire la verità, svolgere bene il tuo dovere, soddisfare le intenzioni di Dio e evitare di deludere i seimila anni che Egli ha atteso e i Suoi seimila anni di aspettative. Da’ a Dio un po’ di conforto, lascia che intraveda in te una speranza e che i Suoi desideri si realizzino in te. DimMi: Dio ti tratterebbe in maniera ingiusta se tu facessi questo? Certo che no!(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Perché l’uomo deve perseguire la verità?”). Dalle parole di Dio, ho sentito profondamente come la Sua intenzione sia che noi perseguiamo la verità, svolgiamo bene i nostri doveri e ci sottomettiamo a Lui, diventando veri esseri creati ed essendo capaci di affidare i nostri cuori a Dio ed essere una sola mente con Lui. Questo è ciò che Dio desidera vedere di più. Quando ero stata eletta leader del gruppo decisionale di distretto, l’intenzione di Dio era che io cercassi la verità mentre svolgevo il mio dovere e che praticassi la condivisione sulla verità per risolvere i problemi. Inoltre, avrei imparato a prendere a cuore il lavoro e ad assumerne le responsabilità, riuscendo infine a svolgere bene il mio dovere, ottenere la verità ed essere salvata da Dio. Quando ho compreso questo, mi sono sentita profondamente in colpa. Mi sono pentita di non aver fatto tesoro dell’opportunità che Dio mi aveva dato e di non essermi assunta il mio dovere. Quanto speravo che Dio mi desse un’altra possibilità! Ho deciso che, se avessi avuto un’altra possibilità, mi sarei sicuramente sottomessa e non mi sarei mai più ribellata a Dio in quel modo. Pertanto, ho pregato Dio: “Dio, sono disposta a sottomettermi a tutte le Tue disposizioni. In futuro, sono disposta ad accettare qualsiasi dovere e a svolgerlo bene”. In seguito, i leader superiori non hanno accettato le mie dimissioni e mi hanno fatto continuare a fare la capogruppo. Quando ho visto questo risultato, sono stata estremamente felice. Dio aveva conosciuto il mio cuore e mi aveva dato un’altra possibilità: dovevo farne tesoro! Dopodiché, ho iniziato a seguire attivamente il lavoro e ogni notte, dopo la fine delle riunioni, riassumevo i problemi nel lavoro con i miei fratelli e sorelle del gruppo decisionale. Sebbene a volte ci fosse molto lavoro e la mia carne fosse un po’ stanca, non eludevo il mio dovere come avevo fatto prima.

Nel 2023, si tenevano le elezioni per i leader e i diaconi a causa della riorganizzazione di alcune chiese e il mio carico di lavoro è aumentato molto. Dovevo gestire tutti questi compiti di persona ed ero impegnata fino a tarda notte ogni giorno. In quel periodo, sentivo semplicemente che era troppa seccatura e troppo stancante. Poco dopo, la chiesa ha tenuto un nuovo ciclo di elezioni e volevo cogliere questa opportunità per rinunciare alla mia posizione nel gruppo decisionale di distretto e svolgere invece un dovere più leggero. In quel momento, mi sono resa conto che volevo di nuovo tenere conto della mia carne e ho invocato Dio nel mio cuore: “Dio, possa Tu condurmi affinché io sia in grado di praticare la verità”. In quel momento, mi sono venuti in mente due inni delle parole di Dio.

Dio ama coloro che Lo ascoltano e Gli obbediscono

Per Dio, a prescindere che una persona sia grande o insignificante, purché sia in grado di ascoltarLo, di sottomettersi ai Suoi ordini e a ciò che Egli le affida, e di collaborare con la Sua opera, con la Sua volontà e con il Suo piano, cosicché la Sua volontà e il Suo disegno si possano compiere agevolmente, tale condotta è degna del Suo ricordo e di ricevere la Sua benedizione. Dio fa tesoro di queste persone; ne ha cari questi gesti, questa sincerità e questo cuore che dimostrano nei Suoi confronti. Questo è il Suo atteggiamento.

La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso I”

Dio Si concentra sul cuore dell’uomo

Quando una persona accetta ciò che Dio le affida, Egli ha un criterio per giudicare se le sue azioni siano buone o cattive, se essa si sia sottomessa, se abbia soddisfatto le Sue intenzioni e se ciò che fa sia all’altezza degli standard. Ciò che Gli importa è il cuore delle persone, non le loro azioni esteriori. Non è vero che Dio deve benedire qualcuno purché faccia una certa cosa, a prescindere da come la fa. Questo è un fraintendimento degli uomini su Dio. Egli non guarda soltanto il risultato finale delle cose, bensì pone maggiormente l’accento su come sono il cuore e l’atteggiamento di una persona durante lo sviluppo delle cose, e guarda se nel suo cuore ci siano sottomissione, considerazione e il desiderio di soddisfarLo.

La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso I”

Le parole di Dio mi hanno davvero commossa, soprattutto quando ho letto: “Dio non guarda soltanto il risultato finale delle cose, bensì pone maggiormente l’accento su come sono il cuore e l’atteggiamento di una persona durante lo sviluppo delle cose, e guarda se nel suo cuore ci siano sottomissione, considerazione e il desiderio di soddisfarLo”. Ho capito che ciò che a Dio importa è il cuore umano. Quando accade ogni singola cosa, ciò che Dio vuole vedere è se il cuore delle persone è sottomesso e premuroso verso di Lui e se sono in grado di abbandonare i propri interessi per soddisfarLo. Ogni volta che mi si presentava un lavoro importante o che affrontavo le elezioni, non pensavo a come soddisfare le intenzioni di Dio, pensavo solo a come eludere i doveri, a come evitare la sofferenza della carne e ad assumermi meno responsabilità. Ero così priva di coscienza. Così egoista e spregevole! Ora la chiesa teneva nuove elezioni e dovevo almeno avere un atteggiamento sottomesso. Se fossi stata eletta, questa sarebbe stata l’esaltazione di Dio nei miei confronti. Se non fossi stata eletta, ci sarebbero state lezioni da imparare per me. In ogni caso, avrei dovuto sottomettermi. Quando ho pensato questo, il mio cuore si è calmato molto e ho partecipato all’elezione. Alla fine, sono stata eletta membro del gruppo decisionale di distretto e il mio cuore è stato in grado di sottomettersi.

In seguito, ho letto un passo delle parole di Dio e ho capito perché mostrassi costantemente considerazione per la carne ed eludessi il mio dovere. Dio Onnipotente dice: “Per quel che riguarda la carne, più sarai ben disposto nei suoi confronti, più essa sarà avida. Essa è fatta per sopportare una certa dose di sofferenza. Chi sopporterà una certa dose di sofferenza percorrerà il giusto cammino e intraprenderà un lavoro adeguato. Le persone non otterranno nulla, né potranno assolutamente acquisire la verità se la loro carne non sopporta la sofferenza, se indulge negli agi e cresce in un nido confortevole. Se le persone si imbatteranno in calamità naturali o disastri causati dall’uomo, perderanno la ragione e saranno irragionevoli. Col tempo, diventeranno sempre più perverse. Esistono molti esempi di questo? Puoi constatare che nel mondo non credente vi sono molti cantanti e divi del cinema che, prima di diventare celebri, erano ben disposti a sopportare le difficoltà e a dedicarsi al proprio lavoro. Tuttavia, una volta ottenuta la notorietà e cominciato a guadagnare un sacco di soldi, non percorrono più il giusto cammino. Alcuni di loro assumono droghe, altri si suicidano, abbreviando la propria esistenza. Qual è il motivo? Hanno piaceri materiali eccessivi, vivono con troppe comodità e non sanno come ottenere un godimento e un’esaltazione maggiori. Alcuni si danno alle droghe in cerca di un’esaltazione e un piacere superiori e, a poco a poco, non riescono più a smettere. Certi muoiono per l’uso eccessivo di droghe e altri, non sapendo come liberarsene, finiscono semplicemente per suicidarsi. Ci sono tanti esempi come questo. Non importa quanto bene mangi, quanto bene ti vesti, quanto vivi bene, quanto ti diverti o quanto agiata sia la tua vita né quanto i tuoi desideri siano pienamente soddisfatti: alla fine non c’è altro che vuoto e il risultato è la distruzione. La felicità che cercano i non credenti è vera felicità? In realtà non si tratta di felicità, ma di fantasia umana, di una forma di depravazione, un percorso attraverso il quale le persone diventano depravate. La cosiddetta felicità che le persone perseguono è falsa. In realtà è sofferenza. Non è un obiettivo che le persone dovrebbero perseguire, e non risiede in questo il valore della vita. Alcuni dei modi e dei metodi con cui Satana corrompe le persone sono far cercare loro la soddisfazione della carne e indulgere nella lussuria come obiettivi. In questo modo, Satana intorpidisce le persone, le attira e le corrompe, facendo sentire loro che la felicità è quella, e portandole a inseguire quell’obiettivo. Le persone credono che ottenere quelle cose significhi ottenere la felicità, e così fanno tutto il possibile per puntare al perseguimento di quell’obiettivo. Dopo averlo ottenuto, però, quello che provano non è felicità, ma piuttosto un senso di vuoto e di dolore. Questo dimostra che non si tratta del percorso giusto, ma di una strada che conduce alla morte(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dalle parole di Dio, ho compreso che la ragione per cui bramavo costantemente le comodità era che la mia indole corrotta era troppo grave. Ero stata profondamente influenzata e condizionata dalla società e dalla mia famiglia e credevo che perseguire le comodità della carne significasse trattare bene me stessa. Sentivo spesso la gente dire: “Le persone dovrebbero vivere per sé stesse, per far sì che la loro carne sia a proprio agio e in pace. Non dovrebbero vivere per gli altri. È così che si è intelligenti”. Anche i miei genitori dicevano spesso: “Qualunque cosa facciamo, è per godere di una vita confortevole senza sofferenza o fatica. Lo scopo della vita non è forse godersela?” Lentamente, ho accettato questi punti di vista errati. Sono diventati i principi secondo i quali agivo e gli obiettivi del mio perseguimento. Quando ero a scuola, volevo solo studiare cose semplici. Non volevo studiare nulla che richiedesse sforzo mentale. Per esempio, ero molto restia a imparare materie come la matematica, che trovavo mentalmente impegnative. Dopo aver iniziato a credere in Dio, sebbene svolgessi i miei doveri nella chiesa, perseguivo ancora le comodità della carne. Non ero disposta a portare un fardello pesante nello svolgere il mio dovere e non volevo svolgere doveri che comportassero sforzo mentale o sofferenza della carne. Volevo solo svolgere doveri facili e leggeri. Non appena si presentavano doveri difficili o che comportavano un pesante carico di lavoro, volevo eluderli. Per esempio, la prima volta che sono stata eletta leader del gruppo decisionale di distretto, ho trovato molte scuse e ho deliberatamente menzionato la mia indole corrotta e le mie deficienze affinché non venissi eletta capogruppo, perché temevo che essere la capogruppo comportasse molto lavoro e quindi fosse faticoso per la mia carne. Alle elezioni successive, di nuovo ho mostrato considerazione per la mia carne. Pensavo che, se fossi stata rieletta capogruppo, avrei dovuto continuare a essere responsabile del lavoro generale del distretto e sarebbe stato più facile essere semplicemente un membro del gruppo decisionale. Pensavo solo ai miei interessi carnali, non mostravo mai considerazione per le intenzioni di Dio ed eludevo costantemente il mio dovere affinché la mia carne non soffrisse. Questo comportamento voleva dire ribellarsi a Dio e tradirLo. Se non mi fossi pentita e avessi continuato a vivere secondo questi pensieri e idee satanici, alla fine, non solo non avrei ottenuto la verità né cambiato la mia indole corrotta, ma sarei anche caduta nella calamità e sarei stata distrutta. Come ha detto Dio: “Alcuni dei modi e dei metodi con cui Satana corrompe le persone sono far cercare loro la soddisfazione della carne e indulgere nella lussuria come obiettivi. In questo modo, Satana intorpidisce le persone, le attira e le corrompe, facendo sentire loro che la felicità è quella, e portandole a inseguire quell’obiettivo. Le persone credono che ottenere quelle cose significhi ottenere la felicità, e così fanno tutto il possibile per puntare al perseguimento di quell’obiettivo. Dopo averlo ottenuto, però, quello che provano non è felicità, ma piuttosto un senso di vuoto e di dolore. Questo dimostra che non si tratta del percorso giusto, ma di una strada che conduce alla morte”. Satana tenta e corrompe le persone con il perseguimento delle comodità della carne, facendo credere loro che solo soddisfare la carne possa portare felicità. In realtà, per quanto una persona sia a suo agio o per quanto goda della carne, le profondità del suo cuore sono ancora vuote e infelici. Avevo sempre perseguito le comodità della carne e non volevo svolgere doveri che comportassero un pesante carico di lavoro. Pensavo che in questo modo la mia carne sarebbe stata un po’ più a suo agio e avrei avuto più tempo per riposare o fare cose che mi piacevano. Tuttavia, dopo aver declinato il dovere di capogruppo, il mio cuore non era sereno, al contrario, sono caduta in un profondo dolore e senso di colpa. Questa sensazione non può essere descritta a parole. Sapevo che, poiché mi ero ribellata a Dio, avevo perso la Sua presenza. Ho sperimentato che perseguire le comodità della carne non è un cammino corretto e porterà solo le persone a essere sempre più depravate e a opporsi sempre di più a Dio.

Nell’aprile del 2024, a causa delle necessità del lavoro, una predicatrice nella mia area di responsabilità è stata trasferita in un altro posto per svolgere i suoi doveri. Ho dovuto seguire temporaneamente il lavoro di cui era stata responsabile ed ero un po’ preoccupata. C’era così tanto lavoro da fare: sarebbe stato così faticoso! In quel momento, mi sono resa conto che volevo di nuovo mostrare considerazione per la mia carne e ho pregato silenziosamente Dio affinché potesse condurmi a essere in grado di sottomettermi. In seguito, ho letto un passo delle Sue parole e ho trovato un cammino di pratica. Dio Onnipotente dice: “Ogni adulto deve assumersi le responsabilità che competono agli adulti, indipendentemente dalla pressione che affronta, come le avversità, le malattie e anche le varie difficoltà: sono cose che tutti dovrebbero sperimentare e sopportare. Fanno parte della vita di una persona normale. Se non riesci a sopportare la pressione, a tollerare la sofferenza o a resistere ai colpi, significa che non hai perseveranza né determinazione e che sei troppo fragile e inutile. Ognuno, sia nella società che nella casa di Dio, deve sopportare questa sofferenza nella sua vita. Questa è la responsabilità che ogni adulto dovrebbe assumersi, il fardello di cui dovrebbe farsi carico e nessuno può evitarlo. Non dovresti nemmeno cercare di sottrarti. Se desideri continuamente di fuggire da tutta questa sofferenza o di essere liberato da essa, allora le tue emozioni di oppressione verranno fuori e ti invischieranno per sempre. Se invece riesci a comprendere e ad accettare correttamente tutto ciò e a considerarlo come una parte necessaria della tua vita e della tua esistenza, allora non svilupperai più emozioni negative a causa di questi problemi. Da un lato, devi imparare a farti carico delle responsabilità e degli obblighi che gli adulti dovrebbero avere e assumersi. Dall’altro, dovresti imparare a coesistere in armonia con gli altri, nel tuo ambiente di vita e di lavoro, con normale umanità. Non fare semplicemente come ti pare e piace. Qual è lo scopo della convivenza armoniosa? È per portare a termine nel modo migliore il lavoro, gli obblighi e le responsabilità che tu, in quanto adulto, sei tenuto a compiere. Indipendentemente dal lavoro o dal dovere che svolgi, di fronte al pericolo, di fronte ai disturbi e ai danni delle forze di Satana, devi essere in grado di minimizzare le perdite, in modo che i risultati del tuo lavoro e del tuo dovere siano migliori. Questo è ciò che una persona determinata dovrebbe raggiungere. Se possiedi una normale umanità, dovresti raggiungere questo obiettivo quando svolgi il tuo lavoro. Per quanto riguarda la pressione sul lavoro, che provenga dal Supremo o dalla casa di Dio, oppure che si tratti di pressione esercitata su di te dai fratelli e dalle sorelle, è qualcosa che dovresti sopportare. Non puoi dire: ‘Non lo farò a causa della pressione. Sono solo in cerca di svago, agio, felicità e comodità nell’assolvere il mio dovere e lavorare nella casa di Dio’. Questo non funzionerà e non è un pensiero che un adulto normale dovrebbe avere, né la casa di Dio è un luogo in cui tu possa abbandonarti alle comodità. Ognuno si assume una certa dose di pressione e di rischio nella sua vita e nel suo lavoro. In qualsiasi lavoro, specialmente nello svolgimento del tuo dovere all’interno della casa di Dio, dovresti sforzarti di ottenere risultati ottimali. Su scala più ampia, questo è l’insegnamento e il requisito di Dio. Su scala ridotta, è l’atteggiamento, il punto di vista, lo standard e il principio che ogni persona dovrebbe possedere nella sua condotta e nel suo modo di agire. Quando svolgi un dovere nella casa di Dio, devi imparare ad attenerti alle sue condizioni e ai suoi sistemi, a conformarti alle regole e a comportarti in modo educato. Questa è una parte essenziale della condotta di una persona(La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (5)”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho compreso che, come adulti, abbiamo tutti le nostre responsabilità e i nostri obblighi, sia nella casa di Dio che nel mondo non credente. Questo è ciò che una persona normale dovrebbe accollarsi. Nel processo di svolgimento del proprio dovere, sebbene la carne debba soffrire, pagare un prezzo e sopportare una certa pressione, tutte queste sono le responsabilità che gli adulti devono accollarsi. Non posso temere la sofferenza, né posso eludere i doveri quando vedo che sono difficili. Fare ciò è semplicemente troppo privo di coscienza e umanità. Pertanto, ho pregato consapevolmente Dio per ribellarmi alla carne e lentamente sono riuscita a sottomettermi a questo ambiente.

Attraverso questa esperienza, ho compreso che, sebbene la mia carne soffra e si senta stanca quando assumo un lavoro nella chiesa, guadagno molto. Ho capito che, quando mi accadono delle cose, devo cercare le verità principi e anche la mia umanità è maturata molto, dal fare sempre affidamento sugli altri all’inizio, ad aver imparato ora a lavorare in modo indipendente. Quando fratelli e sorelle hanno difficoltà o nozioni, posso anche trovare le verità pertinenti per condividere e risolverle. Sebbene il mio carico di lavoro sia più pesante di prima, ho anche ottenuto e guadagnato di più. Questa è tutta una grazia speciale da parte di Dio. Grazie a Dio!

Pagina precedente:  82. A cosa mi ha portato perseguire un matrimonio perfetto?

Pagina successiva:  87. Mi sono liberata dei vincoli della fama e del guadagno

Contenuti correlati

Impostazioni

  • Testo
  • Temi

Colori omogenei

Temi

Carattere

Dimensioni carattere

Interlinea

Interlinea

Larghezza pagina

Indice

Cerca

  • Cerca in questo testo
  • Cerca in questo libro

Connect with us on Messenger