12. Ho tolto la mia maschera e ho agito da persona onesta

di Chengqian, Cina

Nel 2022 sono stato eletto leader della chiesa. Pensavo di essere presumibilmente abbastanza bravo sotto tutti gli aspetti, altrimenti i miei fratelli e sorelle non mi avrebbero eletto. Una volta, durante una riunione, sorella Li Yu, diacona del Vangelo, stava vivendo in uno stato in cui delimitava sé stessa come una persona di scarsa levatura. Era piuttosto negativa e voleva rinunciare. Sapevo che la levatura di Li Yu non era poi così male. Voleva rinunciare principalmente a causa di un problema di indole corrotta. Ho pensato tra me e me: “Sono appena diventato leader della chiesa e, quando mi imbatto in problemi di questo tipo, devo condividere su di essi e risolverli rapidamente. Questo mi farà apparire capace nel mio lavoro e mi farà anche ottenere l’approvazione di Li Yu”. Pensando al fatto che una volta avevo vissuto nel suo stesso stato, ho trovato un brano delle parole di Dio che stavo leggendo in quel momento e ho riferito la mia comprensione alla luce di queste Sue parole. Quando ho visto che era d’accordo, in cuor mio mi sono sentito felice. Poi Li Yu mi ha chiesto: “Dunque come hai fatto a praticare e poi ad accedere?” Sono subito diventato nervoso, poiché all’epoca avevo solo una minima comprensione e non avevo praticato né avevo ottenuto l’accesso. Ho pensato tra me e me: “Ho condiviso molto bene sulla mia comprensione, ma non appena abbiamo parlato di pratica e di accesso non ho avuto nulla da dire. Cosa penserà Li Yu di me? Così non va. Devo trovare un modo per condividere su una via da seguire”. I miei pensieri hanno cominciato a vagare, cercando di trovare un modo per risolvere la situazione mentre nascondevo silenziosamente i pezzi mancanti della mia esperienza. Poi ho semplicemente parlato delle parole di Dio che avevo letto in quel momento e di ciò che avevo compreso. Quando arrivavo a parti che non avevo affatto sperimentato, le saltavo e poi discutevo della mia recente comprensione delle parole di Dio. Sono finalmente arrivato alla fine della mia condivisione mettendo insieme i pezzi in questo modo. Vedendo che Li Yu non reagiva, ho provato molta delusione nel cuore e ho pensato: “Il mio vero livello è stato smascherato e ora Li Yu mi guarderà dall’alto in basso”. Più tardi, quando abbiamo parlato del lavoro del Vangelo, Li Yu ha fatto altre domande. Sebbene volessi proporre alcune soluzioni per salvarmi la faccia, anche dopo averci riflettuto a lungo non sono riuscito a proporre alcun suggerimento valido. Poi ho pensato che ora ero io il leader della chiesa e, in ogni caso, dovevo indicare la via da seguire. Così ho detto a Li Yu: “In effetti, quando ci troviamo di fronte a questi problemi, Dio considera l’atteggiamento che adottiamo nei confronti del nostro dovere. Finché continueremo a spendere più pensieri e a pagare un prezzo più alto, Dio sicuramente ci guiderà”. Durante la mia condivisione, ho osservato l’espressione di Li Yu. Per tutta la sua durata, non ha avuto alcuna reazione. Dal momento che avevo parlato tanto senza ottenere alcun risultato, mi sono sentito come se avessi perso completamente la faccia. Quello di leader della chiesa era solo un titolo, ma in realtà non ero in grado di risolvere i problemi. Cosa penserà Li Yu di me? Tornando a casa, mi sono sentito davvero giù e terribilmente abbattuto. Ho pensato tra me e me: “Ho appena iniziato a ricoprire il ruolo di leader e ho già mostrato molte manchevolezze. Non so a quante riunioni dovrò partecipare e quanti problemi dovrò affrontare in futuro. Se ogni volta sarà come oggi, cosa farò? Se tutti notano le mie manchevolezze, come potrò restare in questa chiesa in futuro?” Ho sentito la pressione moltiplicarsi e il mio cuore si è fatto pesante, come se fosse schiacciato da una roccia.

Una volta tornato a casa, ho guardato il video della testimonianza esperienziale “Ho danneggiato me stesso con maschere e inganni”. Ripensando ai momenti in cui ero di fronte a Li Yu e fingevo di capire, alla fine mi sono reso conto che stavo vivendo in uno stato di mascheramento. Ho pensato a un brano delle parole di Dio e l’ho cercato per leggerlo. Dio Onnipotente dice: “Alcuni capi e lavoratori non riescono a vedere i problemi pratici che esistono nella chiesa. Durante una riunione, sentono di non avere nulla di utile da dire, così si sforzano solamente di proferire parole e dottrine. Sanno perfettamente che quanto stanno dicendo non è che mera dottrina, ma lo dicono lo stesso. In definitiva, persino loro sentono che le proprie parole sono insipide e i loro fratelli e sorelle non trovano la cosa edificante. Se non sei consapevole di questo problema ma insisti in maniera ostinata nel dire queste cose, allora lo Spirito Santo non sta operando e le persone non ne traggono alcun beneficio. Se non hai sperimentato la verità ma vuoi predicarla ugualmente, qualunque cosa tu dica, non sarai in grado di penetrarla a fondo; tutto ciò che dirai sarà solo parole e dottrine. Potresti pensare siano parole illuminate, ma non si tratta che di dottrine; non sono la verità realtà. Per quanto si sforzino, le persone che ascoltano non saranno in grado di trarne nulla di reale. Forse, mentre le ascoltano, avranno la sensazione che le tue affermazioni siano corrette, ma in un secondo momento se ne dimenticheranno completamente. Se ciò di cui parli non rappresenta una tua condizione reale, non riuscirai a toccare il cuore delle persone, che non lo ricorderanno dopo averlo ascoltato. Non ha nulla di costruttivo da offrire. Quando ti trovi in una situazione come questa, dovresti essere consapevole che quello che stai dicendo non è pratico; non sarà un bene per nessuno se continui a parlare in quel modo, e sarà ancor più imbarazzante se qualcuno pone una domanda alla quale non sai rispondere. Dovresti fermarti subito e lasciare che altre persone condividano: quella sarebbe la scelta saggia. Quando sei in una riunione e hai una qualche conoscenza di una particolare questione, puoi offrire qualcosa di pratico al riguardo. Potrebbe essere un po’ superficiale, ma tutti lo capiranno. Se vuoi sempre parlare in modo più profondo per impressionare le persone e sembra che non riesci mai a farti capire, allora dovresti semplicemente lasciar perdere. Tutto quello che dirai da allora in poi sarà vuota dottrina; dovresti lasciare spazio a qualcun altro prima di continuare a condividere. Se ritieni che ciò che comprendi sia dottrina e dirlo non sarà costruttivo, lo Spirito Santo non opererà quando parli in una circostanza del genere. Se ti sforzi di parlare, potresti finire col dire assurdità e deviazioni, e potresti portare le persone fuori strada. La maggior parte delle persone ha basi e levatura così scarse che non riesce a recepire cose più profonde in breve tempo o a ricordarle facilmente. Le cose distorte, normative e dottrinali, d’altro canto, le capiscono al volo. È una cosa malvagia da parte loro, no? Pertanto, devi attenerti ai principi quando condividi sulla verità e parli di ciò che capisci. C’è vanità nel cuore delle persone e, a volte, quando prende il sopravvento, queste insistono a parlare, anche quando sanno che ciò che stanno dicendo è dottrina. Pensano: ‘I miei fratelli e le mie sorelle potrebbero non essere in grado di discernere. Ignorerò tutto questo a vantaggio della mia reputazione. Salvare le apparenze è ciò che conta in questo momento’. Non è forse un tentativo di prendersi gioco delle persone? È sleale verso Dio! Se si tratta di qualcuno dotato di ragione, questi proverà rimorso e dovrebbe smettere di parlare. Sentirà di dover cambiare argomento e condividere su qualcosa di cui ha esperienza, o forse sulla sua comprensione e conoscenza della verità. Si dovrebbe parlare solo di quello che si capisce nei limiti in cui lo si capisce. C’è un limite alle cose pratiche che qualcuno può dire, non importa quanto parli. Senza esperienza, le tue fantasie e i tuoi pensieri sono solo teoria, solo cose di nozioni umane(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dio afferma che quando si condivide durante le riunioni, le persone dovrebbero dire solo ciò che hanno compreso. Questa è la ragione che dovrebbero avere. Se le persone si costringono a parlare di cose che non hanno sperimentato o che non hanno visto chiaramente, e lo fanno anche se sono ben consapevoli di blaterare di dottrina, allora stanno solo appagando la loro vanità e stanno ingannando la gente. Ecco cosa avevo fatto durante la riunione. Quando ho sentito la diacona del Vangelo parlare di vari argomenti, volevo solo risolvere rapidamente i suoi problemi per dimostrare che ero un leader della chiesa di un certo livello. Tuttavia, mentre condividevo, mi sono reso conto che, dopo aver discusso di quel po’ che avevo compreso, non avevo più niente da dire. Per mantenere la mia immagine, mi sono costretto a continuare straparlando di dottrina, nel tentativo di mascherarmi da persona con esperienza. Di conseguenza, il problema di Li Yu è rimasto irrisolto. Durante tutto il processo ho pensato a come evitare di perdere la faccia. Non ho riflettuto minimamente su come risolvere davvero i problemi. Lo stato della diacona del Vangelo non era buono ed esistevano reali difficoltà nel lavoro del Vangelo, ma non mi sentivo in ansia per questo e mi preoccupavo addirittura della possibilità di aver danneggiato o migliorato la mia reputazione. Mi sono comportato in modo così egoista e spregevole! Avevo ingannato Li Yu con il mio sproloquio di dottrina, ma Dio sottopone a scrutinio le profondità dei nostri cuori. Svolgere il mio dovere in quel modo, non fare un lavoro reale né risolvere veri problemi, era il comportamento di un falso leader.

Quando i miei fratelli e sorelle sono venuti a conoscenza del mio stato, hanno trovato un brano delle parole di Dio che faceva al caso mio e che mi ha permesso di vedere più chiaramente i miei problemi. Dio Onnipotente dice: “Le persone stesse sono esseri creati. Gli esseri creati possono raggiungere l’onnipotenza? Possono conseguire la perfezione e l’impeccabilità? Possono conseguire la competenza in ogni cosa, arrivare a comprendere, a capire a fondo ogni cosa e a essere capaci di ogni cosa? No. Negli esseri umani, tuttavia, esistono diversi tipi di indole corrotta e una debolezza fatale: non appena acquisiscono una capacità o imparano una professione, pensano di essere abili, di essere persone di prestigio e valore, di essere professionisti di qualche tipo. Non importa quanto mediocri siano, desiderano tutti spacciarsi per qualcuno di famoso o di eccezionale, di trasformarsi in una qualche celebrità minore, di far sì che la gente li consideri perfetti e impeccabili, senza neppure un difetto; desiderano diventare, agli occhi degli altri, famosi, influenti, o figure importanti, potenti, capaci di fare qualunque cosa, persone cui nulla è impossibile. Ritengono che, se ricercano l’aiuto degli altri, appariranno incapaci, deboli e inferiori, e che gli altri li guarderanno dall’alto in basso. Per questo motivo vogliono sempre mantenere le apparenze. […] Di che genere di indole si tratta? L’arroganza di simili persone non ha confini, hanno perduto ogni ragionevolezza! Non vogliono essere come tutti gli altri, non vogliono essere persone ordinarie, normali, ma individui sovrumani, eccezionali, fenomenali. È un problema davvero enorme! Per quanto riguarda la debolezza, i difetti, l’ignoranza, la stupidità e la mancanza di comprensione che fanno parte della normale umanità, costoro camufferanno tutto e non lasceranno che gli altri lo vedano, e poi continueranno a fingere. Alcuni non riescono a vedere niente con chiarezza, eppure dichiarano di possedere comprensione nel loro cuore. Quando viene loro chiesto di spiegare una cosa, non ne sono in grado. Dopo che l’ha spiegata qualcun altro, affermano che stavano per dire le stesse cose ma non sono riusciti a esprimersi in tempo. Fanno il possibile per dissimulare e dare una buona impressione di sé. Cosa ne dite: le persone di questo tipo non vivono forse con la testa tra le nuvole? Non stanno sognando? Non sanno chi siano né come vivere un’umanità normale. Non hanno mai agito nemmeno una volta come esseri umani pratici. Se passi le tue giornate con la testa tra le nuvole, cavandotela alla meno peggio, non facendo nulla con i piedi per terra, vivendo sempre di fantasia, allora questo è un problema. Il percorso che scegli nella vita non è corretto. Se fai questo, a prescindere da come credi in Dio, non comprenderai la verità né sarai in grado di ottenerla. A essere sincero con te, non potrai ottenerla perché il tuo punto di partenza è sbagliato(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Le cinque condizioni da soddisfare per intraprendere la retta via della fede in Dio”). Dio ha rivelato che le persone hanno un’indole arrogante e non vogliono conservare la loro posizione di persone normali, e che vogliono sempre fingere di poter fare tutto e comprendere ogni cosa, cercando di far credere erroneamente agli altri di essere persone di alto livello e non comuni. Ecco come mi stavo comportando. Dopo essere stato eletto leader della chiesa, ho pensato di essere piuttosto bravo sotto tutti gli aspetti. Volevo dimostrare agli altri di potermi fare carico di questo fardello e sentivo che, a prescindere dai problemi incontrati, sarei stato in grado di aiutare i miei fratelli e le mie sorelle a risolverli, e che solo questo era in linea con la mia identità attuale. Tuttavia, quando ho provato a risolvere i problemi degli altri e non ho potuto fornire un cammino di pratica, ho soltanto messo insieme alcune cose su cui condividere con loro e mi sono anche costretto a blaterare di parole e dottrine per salvare le apparenze. Ho sempre nascosto le mie mancanze, ciò che non capivo e che non sapevo fare. Volevo fingere davanti agli altri che nessun problema avrebbe potuto sconfiggermi. Non stavo solo cercando di mascherarmi da sovrumano? Prima non ero mai stato un leader della chiesa e non avevo familiarità con molti dei problemi associati a questo ruolo. Era normale che non riuscissi a risolvere immediatamente i problemi di Li Yu. Eppure, per scolpire una buona immagine di me stesso, avevo nascosto ciò che non avevo visto chiaramente né compreso. Non ero disposto a mantenere il mio giusto posto di persona comune. La mia natura era troppo arrogante, ero così privo di ragione!

Successivamente, ho trovato delle parole di Dio su cui riflettere, che smascherano le persone che si travestono sempre, e ho acquisito una maggiore comprensione di me stesso. Dio Onnipotente dice: “Che tipo di indole è quando si cerca sempre di apparire diversi, si dissimula, ci si dà sempre delle arie in modo da farsi stimare dagli altri e non far vedere loro i propri difetti e manchevolezze, quando si cerca sempre di presentare agli altri il proprio lato migliore? Si tratta di arroganza, falsità, ipocrisia, è l’indole di Satana, qualcosa di malvagio. Prendete i membri del regime satanico: a prescindere da quanto combattano, contendano o uccidano nell’oscurità, a nessuno è permesso di segnalarli o denunciarli. Temono che gli altri vedano il loro volto demoniaco, e fanno di tutto per coprire la cosa. In pubblico si fanno belli in ogni modo, dicendo quanto amino la gente, quanto siano grandi, gloriosi e infallibili. Questa è la natura di Satana. Le caratteristiche preminenti della natura di Satana sono l’inganno e la falsità. E qual è lo scopo dell’inganno e della falsità di Satana? Raggirare le persone, impedire loro di vedere la sua essenza e ciò che è veramente, e così raggiungere lo scopo di prolungare il suo dominio. Le persone comuni possono non avere un tale potere e prestigio, ma anche loro desiderano che gli altri abbiano un parere positivo su di loro, e che la gente abbia un’alta stima di loro e li elevi a una posizione di rilievo nel proprio cuore. Questa è un’indole corrotta e, se le persone non comprendono la verità, non sono in grado di riconoscere questo fatto. Un’indole corrotta è la più difficile da riconoscere: riconoscere i propri difetti e le proprie mancanze è facile, ma non lo è riconoscere la propria indole corrotta. Le persone che non conoscono sé stesse non parlano mai dei loro stati corrotti: pensano sempre di non avere nulla che non vada. E, senza rendersene conto, iniziano a vantarsi: ‘In tutti i miei anni di fede, ho subito molte persecuzioni e patito numerose avversità. Sapete come ho fatto a superare tutto ciò?’ Questa è un’indole arrogante? Qual è la motivazione che spinge a mettersi in mostra? (Farsi ammirare dagli altri.) Cos’è che spinge a farsi stimare dalle persone? (Ricevere prestigio nella mente di tali persone.) Se ricevi prestigio nella mente di altri, allora quando sono in tua compagnia sono deferenti verso di te e particolarmente gentili quando parlano con te. Ti guardano sempre con ammirazione, ti danno la precedenza in tutte le cose, ti lasciano spazio di manovra, e ti adulano e ti obbediscono. In ogni cosa, ti cercano e lasciano che sia tu a prendere decisioni. E tu ne trai un senso di piacere: senti di essere più forte e migliore di chiunque altro. A tutti piace questa sensazione. […] Le tue parole e azioni sono motivate dalla ricerca e dall’acquisizione del prestigio, e tu lotti, ghermisci e competi con gli altri per procurartelo. Il tuo scopo è occupare una posizione, far sì che i prescelti di Dio ti ascoltino, ti sostengano e ti adorino. Una volta ottenuta quella posizione, avrai acquistato potere e potrai godere dei benefici del prestigio, dell’ammirazione altrui e di tutti gli altri vantaggi collegati a quella posizione. Le persone si camuffano sempre, si mettono in mostra di fronte agli altri, fanno atto di presenza, si nascondono dietro una facciata e si abbelliscono per far sì che gli altri li considerino perfetti. Il loro intento è guadagnare prestigio, per poter godere dei suoi vantaggi. Se non ci credi, rifletti attentamente: perché vuoi sempre che le persone abbiano un’alta opinione di te? Vuoi che ti adorino e ti ammirino, così alla fine puoi prendere il potere e godere dei vantaggi del prestigio. Il prestigio che cerchi così disperatamente ti recherà molti benefici, i quali sono esattamente ciò che gli altri invidiano e desiderano. Quando le persone assaporano i molti benefici che il prestigio conferisce, ne vengono inebriate e indulgono in quella vita lussuosa. Le persone pensano solo che una vita così non sarà stata sprecata. L’umanità corrotta si diletta nell’indulgere in queste cose. Pertanto, una volta che una persona raggiunge una certa posizione e inizia a godere dei vari benefici che essa comporta, brama inesorabilmente questi piaceri peccaminosi fino al punto di non lasciarli mai andare. In sostanza, il perseguimento di fama e prestigio è motivato dal desiderio di crogiolarsi nei vantaggi che comporta una certa posizione, di regnare come un sovrano, di esercitare il controllo sui prescelti di Dio, di avere dominio su ogni cosa e di fondare un regno indipendente dove potersi beare dei vantaggi del proprio prestigio e indulgere in piaceri peccaminosi. Satana usa metodi di ogni tipo per ingannare e raggirare le persone e prendersi gioco di loro, fornendo loro false impressioni. Ricorre persino all’intimidazione e alle minacce per far sì che le persone lo ammirino e lo temano, con l’obiettivo finale di indurle a sottomettersi a lui e adorarlo. Questo è ciò che piace a Satana; questo è anche il suo obiettivo nel competere con Dio per conquistare le persone(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “I principi che devono guidare il proprio comportamento”). Dio rivela che le persone che vogliono sempre fingere e mascherarsi sono ipocrite, arroganti e false per natura, e nascondono i loro problemi e ingannano le persone con false apparenze solo per godere di grandi elogi e trattamenti speciali da parte degli altri. Dopo essere stato eletto leader della chiesa, nel tentativo di risolvere il problema di Li Yu, ho finto di capire e di aver fatto delle esperienze quando in realtà non era così, e ho usato parole improvvisate per ingannare gli altri. L’obiettivo era mantenere la mia buona immagine. Volevo che gli altri mi lodassero, mi ammirassero, mi ruotassero attorno e fossero incentrati su di me. In fin dei conti, l’avevo fatto anche per provare quel senso di superiorità che derivava dall’essere elogiato dagli altri. Il mio cuore era davvero malvagio nel profondo! Prima di essere eletto leader della chiesa, quando sentivo fratelli e sorelle porre domande, volevo sempre parlare con loro di ciò che avevo sperimentato poiché pensavo che tutti avrebbero stimato le persone con esperienza. Pertanto, anche se non avevo molta comprensione esperienziale, cercavo comunque di parlare di più. Dopo essere stato eletto leader della chiesa, desideravo comunque affermarmi attraverso la condivisione durante le riunioni. Indipendentemente dal fatto che mi affermassi o meno, per quanto riguarda le mie intenzioni, ho cercato di farmi stimare e ammirare dalle persone. Questo significava seguire il cammino degli anticristi. Non appena sono diventato leader della chiesa, ho iniziato a pensare a come fare affinché le persone mi stimassero e mi ammirassero. Ho anche fatto ricorso a maschere e inganni per imbrogliare i miei fratelli e sorelle e godere dei vantaggi del prestigio. Ero davvero privo di ragione! Ciò che perseguivo era l’esatto opposto delle richieste di Dio. Se ciò fosse continuato, avrebbe ostacolato l’ingresso nella vita dei miei fratelli e sorelle e l’opera della chiesa. Prima o poi avrei offeso Dio! Quando l’ho capito, ho scritto a Li Yu e le ho parlato apertamente del mio stato di quel giorno e della mia comprensione, e ho trovato altre parole di Dio per aiutarla. Anche Li Yu mi ha scritto e ha condiviso su parte della sua comprensione. Mettendo a nudo il mio vero io, ho sentito di aver trovato un po’ del mio posto giusto e mi sono sentito molto più a mio agio.

Quando mi sono reso conto della gravità del mio problema di fingere e mascherarmi, ho cercato un cammino di pratica per ottenere l’accesso. Durante la ricerca, ho letto le parole di Dio: “Devi cercare la verità per risolvere qualsiasi problema che si presenti, qualunque esso sia, e non camuffarti in nessun modo e non indossare una maschera con gli altri. Le tue mancanze, le tue carenze, i tuoi difetti, la tua indole corrotta: sii completamente aperto su tutto questo e condividilo con gli altri. Non tenertelo dentro. Imparare ad aprirti è il primo passo per avere accesso alla vita, ed è il primo ostacolo, il più difficile da superare. Una volta che l’avrai superato, entrare nella verità sarà facile. Cosa significa compiere questo passo? Significa che stai aprendo il tuo cuore e mostrando tutto ciò che hai, che sia buono o cattivo, positivo o negativo; che ti stai mettendo a nudo per gli altri e perché Dio lo veda; che non stai nascondendo nulla a Dio, che non Gli celi nulla, che non metti su alcuna maschera, senza propensione all’inganno né trucchi, e sei parimenti aperto e onesto con le altre persone. In questo modo vivi nella luce, e non solo Dio ti sottoporrà a scrutinio, ma gli altri potranno vedere che agisci secondo principio e con una certa trasparenza. Non hai bisogno di proteggere con ogni mezzo la tua reputazione, la tua immagine e il tuo prestigio, né hai bisogno di coprire o camuffare i tuoi errori. Non serve che ti impegni in questi sforzi inutili. Se riesci ad abbandonare queste cose, sarai molto rilassato e vivrai senza vincoli né dolore, interamente nella luce(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). “Come si dovrebbe praticare per essere una persona comune e normale? Come si può fare? […] In primo luogo non darti un titolo e non diventarne vincolato, dicendo: ‘Io sono il leader, io sono il capogruppo, io sono il supervisore, nessuno conosce quest’attività meglio di me, nessuno comprende le competenze meglio di me’. Non farti prendere dal titolo che ti sei assegnato da solo. Non appena lo farai, esso ti legherà mani e piedi e ciò che dirai e farai ne risentirà. Anche il tuo normale modo di pensare e di giudicare ne risentirà. Devi liberarti dai vincoli di tale prestigio. Per prima cosa, ridimensiona questa posizione e questo titolo ufficiale e mettiti al posto di una persona comune. Se lo fai, la tua mentalità si normalizzerà in una certa misura. Devi inoltre ammettere: ‘Non so come fare questo, e neanche capisco quello: dovrò condurre ricerche e studi’, oppure: ‘Non mi è mai capitato prima, quindi non so cosa fare’. Quando sarai in grado di dire ciò che pensi veramente e di parlare sinceramente sarai in possesso di normale ragionevolezza. Altre persone conosceranno il vero te e avranno quindi una visione normale di te e tu non dovrai fingere né ti sentirai sotto una forte pressione, e sarai pertanto in grado di comunicare normalmente con le persone. Vivere in questo modo è liberatorio e facile(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Fare tesoro delle parole di Dio è il fondamento della fede in Dio”). Dopo aver letto le parole di Dio ho capito che, per risolvere il problema di fingere e indossare una maschera, dobbiamo mostrare agli altri il nostro lato più autentico, essere completamente aperti su tutto ciò che non possiamo fare e non capiamo, e far sì che la gente veda e sappia queste cose. Solo così potremo liberarci gradualmente dai vincoli imposti dall’immagine e dal prestigio. In realtà, con la statura che possedevo, per non parlare di quando avevo appena iniziato a formarmi per svolgere il mio dovere di leader, anche se mi fossi formato per molto tempo non sarei stato in grado di capire a fondo e risolvere ogni singolo problema. Tutto quello che devo fare è semplicemente aprirmi, senza fingere né mascherarmi. Quando risolvo i problemi durante lo svolgimento dei miei doveri, dovrei condividere solo su ciò che comprendo, essere onesto con gli altri sulle parti che non capisco o che non ho sperimentato, e poi cercare le verità principi con i miei fratelli e sorelle, oppure consultarli e imparare da loro. Ecco a cosa dovrei accedere.

In seguito, grazie a un promemoria di una sorella, ho scoperto di aver avuto un punto di vista sbagliato. Dio Onnipotente dice: “Quando qualcuno viene selezionato dai fratelli e dalle sorelle per essere leader, oppure viene promosso dalla casa di Dio per svolgere un certo lavoro o svolgere un certo dovere, ciò non significa che abbia un prestigio o un’identità speciali o che le verità che comprende siano più profonde e più numerose di quelle di altre persone, né tantomeno che sia capace di sottomettersi a Dio e che non Lo tradirà. Di certo non significa neppure che conosca Dio e che Lo tema. In realtà, non ha raggiunto nulla di tutto ciò. La promozione e la coltivazione sono semplicemente promozione e coltivazione in senso diretto, e ciò non equivale al fatto che siano predestinate e approvate da Dio. La sua promozione e la sua coltivazione significano semplicemente che è stato promosso ed è in attesa di essere coltivato. E il risultato definitivo di questa coltivazione dipende dal fatto che tale persona persegua o no la verità e che sia o meno in grado di scegliere il cammino tramite il quale perseguirla. Così, quando qualcuno nella chiesa viene promosso e coltivato per essere leader, viene promosso e coltivato solo nel senso semplice; non significa che sia già un leader all’altezza degli standard o competente, che sia già capace di intraprendere il lavoro di leader e che possa svolgere un lavoro reale. Non è così. […] Quali sono dunque lo scopo e il significato del promuovere e coltivare qualcuno? Il fatto che costui sia promosso, in quanto individuo, affinché pratichi e venga irrigato e formato in modo speciale, il che lo mette in condizione di comprendere le verità principi e i principi, i mezzi e i metodi per fare diverse cose e risolvere vari problemi, nonché il modo di gestire e trattare i vari tipi di ambienti e persone che incontra in conformità con le intenzioni di Dio e in maniera tale da proteggere gli interessi della casa di Dio. Giudicando in base a questi punti, le persone di talento promosse e coltivate dalla casa di Dio sono in grado di svolgere adeguatamente il loro lavoro e di fare bene il loro dovere durante il periodo di promozione e coltivazione o prima della promozione e della coltivazione? Naturalmente no. Quindi è inevitabile che, durante il periodo di coltivazione, queste persone sperimentino la potatura, il giudizio e il castigo, lo smascheramento e persino la destituzione; è normale, questo significa ricevere formazione e coltivazione(La Parola, Vol. 5: Responsabilità di leader e lavoratori, “Responsabilità di leader e lavoratori (5)”). Dopo aver letto le Sue parole, ho capito che il fatto che la casa di Dio promuova e coltivi una persona non significa che quella persona abbia ottenuto l’accesso alla verità realtà, né implica che questa possa fare e capire tutto. La casa di Dio coltiva le persone per formarle, affinché abbiano maggiori opportunità di imparare ad agire secondo i principi e possano accedere più velocemente alle verità realtà. Come quando i miei fratelli e le mie sorelle mi hanno eletto leader della chiesa: lo hanno fatto solamente perché avevo una certa levatura e capacità di comprensione. Tuttavia, non significava che avessi già compreso le verità principi e fossi in grado di lavorare. Per assumersi il dovere di un leader, bisogna affrontare un periodo di esplorazione, apprendimento e formazione, oltre a ricercare molto le verità principi. Ora, mi stavo solo formando come leader. Si trattava di un’opportunità di apprendimento molto preziosa. Se non fossi riuscito a vedere chiaramente la vera misura di me stesso, fossi sempre stato così arrogante e avessi finto di comprendere per nascondere i miei problemi e ottenere prestigio, allora non importa quante opportunità Dio mi avrebbe dato, e non importa quanto a lungo io avrei studiato, non sarei stato in grado di avere molto accesso nella verità. Al contrario, avrei seguito il cammino degli anticristi a causa del mio perseguimento del prestigio, il che sarebbe stato contrario all’intenzione di Dio.

Successivamente sono stato eletto leader del distretto. Una volta abbiamo tenuto una riunione con i leader dei gruppi del Vangelo. Quando ho ascoltato la mia sorella collaboratrice condividere con i capogruppo, ho scoperto che c’era molto lavoro con cui avevo poca dimestichezza. Per un po’ non ho saputo cosa dire né da dove cominciare. In quel momento ho pensato tra me e me: “Se resto in silenzio tutto il tempo, i capogruppo penseranno che io, il leader del distretto, sono solo una facciata vuota? Questa è la prima volta che li incontro e, se pensano che non capisco niente, non sarò forse guardato dall’alto in basso quando in futuro approfondirò il lavoro del Vangelo?” Dopo questa riflessione, volevo dire velocemente qualcosa affinché i capogruppo mi approvassero. Tuttavia, ho capito che il mio stato era sbagliato e ho ripreso frettolosamente a concentrarmi. Ho pensato al cammino evidenziato nelle parole di Dio. Dio dice: “Quando smetti di pensare a te stesso come a un leader o a un lavoratore, quando smetti di ritenerti migliore degli altri e senti di essere una persona comune, uguale a tutti gli altri e che esistono ambiti in cui sei inferiore agli altri, quando condividi in merito alla verità e alle questioni lavorative con questo atteggiamento l’effetto è diverso, come lo è l’atmosfera(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Fare tesoro delle parole di Dio è il fondamento della fede in Dio”). Riflettendo sulle parole di Dio, mi sono reso conto che solo se mi fossi messo nei panni di una persona comune l’atmosfera della riunione sarebbe stata distesa e naturale e solo allora sarebbero stati ottenuti dei risultati. Avrei dovuto abbandonare la mia identità di leader del distretto, chiedere senza esitazione ai miei fratelli e sorelle tutto ciò che non sapevo e mostrare a tutti il mio vero volto. Quando ho pensato a questo, ho continuato ad ascoltare tutti coloro che condividevano sul lavoro del Vangelo. Ho fatto domande su qualsiasi cosa non comprendessi o non riuscissi a vedere chiaramente e, quando ho riscontrato un problema, ho anche espresso i miei pensieri e suggerimenti. In questo modo ci siamo riuniti per un giorno intero e, anche se non ho offerto molti suggerimenti validi, attraverso il confronto reciproco e la condivisione con i miei fratelli e sorelle, abbiamo elaborato alcune idee per il lavoro del Vangelo e ho ricevuto delle indicazioni su come svolgere il mio dovere in futuro. Mi sono sentito molto rilassato e appagato. Successivamente, nel corso dello svolgimento del mio dovere, a volte volevo ancora nascondere le cose che non capivo e che non riuscivo a fare. Quando tornavo a volermi mascherare, pregavo consciamente Dio di cambiare il mio stato. In seguito, mi sono aperto e ho rivelato il mio stato ai miei fratelli e sorelle per far conoscere a tutti la vera situazione in cui mi trovavo. Quando ho messo in pratica questo, non solo non mi hanno disprezzato, ma in realtà sono stati più disposti a collaborare con me e siamo riusciti a operare meglio all’unisono durante lo svolgimento dei nostri doveri. Sono molto grato a Dio per questi guadagni!

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