22. Dopo essere stata tradita da un giuda

di Xiang Xun, Cina

Nell’aprile del 2023, svolgevo il dovere di predicatore nella chiesa. All’epoca, il Partito Comunista Cinese stava arrestando i membri di diverse chiese di mia responsabilità, una dopo l’altra. In seguito alla cattura di molti leader e lavoratori, io e Wang Hui, il fratello con cui collaboravo, abbiamo immediatamente contattato i fratelli e le sorelle per trasferire altrove i libri delle parole di Dio. Avevamo appena finito di porre rimedio a ciò che è conseguito da questi fatti quando, all’improvviso, ci è giunta voce dell’arresto di altri due supervisori. Poiché non eravamo al sicuro, abbiamo iniziato a spostarci continuamente da una casa all’altra. In quel periodo, gli arresti dei membri della chiesa erano all’ordine del giorno e i vari aspetti del lavoro nelle chiese non riuscivano a progredire in maniera regolare. I fratelli e le sorelle che erano posti in stato di fermo venivano torturati dalla polizia. Una di loro non è riuscita a sopportare quelle sevizie e non ha avuto altra scelta che togliersi la vita, buttandosi giù da un tetto. Simili notizie arrivavano una dopo l’altra e mi rendevano molto nervosa, perciò spesso mi preoccupavo per me stessa e mi dicevo: “Sono ricercata: se dovessi finire nelle mani della polizia e scoprissero che sono una leader, sicuramente verrò torturata con ferocia ancora maggiore. Se ciò dovesse portarmi alla morte, non perderò forse l’opportunità di essere salvata?” Questo pensiero quotidiano mi provocava una stretta forte al cuore. In quel periodo, la minaccia alla mia incolumità e il lavoro mi sottoponevano a una duplice pressione che mi sfiniva nel corpo e nell’anima.

In settembre, sono venuta a sapere che un’altra sorella con cui collaboravo, Wen Xi, era stata arrestata. Svolgevamo doveri insieme da tanti anni e non solo conosceva me e Wang Hui molto bene, ma sapeva anche parecchie cose sulla chiesa. Conosceva molti fratelli e sorelle, e numerose famiglie ospitanti. Proprio mentre avevamo così tanto da fare con la gestione delle conseguenze di quanto era accaduto che avevamo i pensieri confusi, abbiamo ricevuto un altro messaggio dai fratelli e dalle sorelle: Wen Xi aveva tradito me e Wang Hui, la polizia aveva i nostri identikit e ci stava dando la caccia per arrestarci. Si raccomandavano di fare attenzione e di non abbassare la guardia. A sentire questo, sono andata nel panico. Quando il gran dragone rosso arresta i credenti, li perseguita finché non sono in punto di morte e non risparmia nessuno, nemmeno gli anziani di settanta o ottant’anni. Ora sapeva che io e Wang Hui eravamo leader della chiesa e quindi non ci avrebbe lasciati andare tanto facilmente. Le sue telecamere di sorveglianza erano piazzate in ogni vicolo e in ogni strada: ci avrebbe trovato attraverso le telecamere a circuito chiuso? La mia costituzione era sempre stata piuttosto fragile. In caso di arresto, sarei stata in grado di resistere alle sevizie? Se fossi stata torturata a morte, allora non avrei visto la bellezza del Regno. Ho pensato a diversi collaboratori che erano stati arrestati in precedenza. Erano stati tutti condannati a oltre dieci anni e io ero una leader da ancora più tempo di loro. Se mi avessero presa, la mia pena sarebbe stata sicuramente più lunga. Avevo già superato i sessant’anni: se fossi stata condannata a più di dieci anni, chissà se sarei uscita viva di prigione. A volte pensavo: “Se non svolgessi i doveri di leader, sarebbe meglio. Anche nell’eventualità di un arresto, non dovrei affrontare una pena così pesante”. In quel periodo ero ogni giorno sulle spine. Non riuscivo a calmarmi nemmeno mentre facevo il mio dovere. Soprattutto quando ho sentito che il PCC usava spesso i droni per sorvegliare, cercare e catturare i credenti, sono diventata particolarmente attenta a ciò che accadeva all’esterno. A volte sentivo degli strani rumori provenire da fuori e mi precipitavo a vedere se si trattava di un drone. Ogni tanto, quando sentivo dei passi nella tromba delle scale o il custode dell’edificio bussava alla porta, il cuore mi batteva più forte e temevo che fosse la polizia che veniva ad arrestarci. In quel periodo, non mettevo il cuore nel mio dovere e non prestavo molta attenzione ai dettagli quando seguivo il lavoro. Diversi aspetti di esso ne risentivano e anche quello basato sui testi, di cui ero principale responsabile, produceva risultati peggiori. Pur essendo un po’ in ansia, mi limitavo a scrivere lettere per informarmi. Non tentavo mai di capire e di cercare dove fosse il problema o come risolverlo. Un giorno ho ricevuto una lettera: il leader della chiesa di Chengnan veniva segnalato per non aver svolto un lavoro effettivo e non aver risolto i problemi reali. Quando ho letto del suo operato, sono rimasta un po’ sorpresa. Avevo sempre seguito il lavoro svolto in quella chiesa, ma non mi ero resa conto che il suo leader non stava svolgendo un lavoro effettivo. Solo in quel momento mi sono presentata davanti a Dio per pregare e riflettere. Ho capito che per sei mesi avevo cambiato continuamente casa a causa di un pericolo imminente, sempre con l’ansia che, se fossi stata arrestata e picchiata a morte dalla polizia, non sarei stata salvata e non sarei entrata nel Regno dei Cieli. Vivevo nella preoccupazione e nell’angoscia e raramente riuscivo a concentrarmi sui dettagli del mio dovere. Ora, nella chiesa di Chengnan c’erano così tanti problemi irrisolti e i risultati del lavoro basato sui testi erano in costante declino. Tutto ciò era dovuto al fatto che ero titubante e spaventata e che non svolgevo un lavoro effettivo. Riflettendo su questo, mi sono sentita estremamente angosciata e mi sono presentata davanti a Dio per pregare: “Caro Dio, per tutto questo tempo ho vissuto costantemente nella titubanza e nella paura e, nonostante i tanti problemi che si sono presentati nel mio dovere, sono stata indifferente e inconsapevole. Caro Dio, guidami a cercare la verità, a liberarmi dai miei stati errati e a mettere il cuore nel mio dovere”.

Successivamente, ho visto un passo delle parole di Dio: “Per quanto ‘potente’ sia Satana, per quanto sia audace e ambizioso, per quanto grande sia la sua capacità di infliggere danni, per quanto di ampia portata siano le tecniche con cui corrompe e alletta l’uomo, per quanto astuti siano i trucchi e le macchinazioni con cui intimidisce l’uomo, per quanto mutevole sia la forma in cui esiste, non è mai stato in grado di creare un unico essere vivente, non è mai stato in grado di stabilire leggi o regole per l’esistenza di tutte le cose e non è mai stato in grado di governare e dominare qualsivoglia oggetto, animato o inanimato. Nel cosmo e nel firmamento non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia nato da Satana o che esista per causa sua; non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia governato o controllato da Satana. Al contrario, Satana non solo deve vivere sotto il dominio di Dio, ma deve anche sottomettersi a tutti i Suoi ordini e comandi. Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è servirle, servire l’umanità e servire l’opera di Dio e il Suo piano di gestione. Per quanto malevola sia la sua natura e per quanto malvagia la sua sostanza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: essere al servizio di Dio e fungere da completamento di Dio. Tali sono l’essenza e la posizione di Satana. La sua sostanza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina al servizio di Dio!(La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Dalle parole di Dio, ho capito che Egli è sovrano su tutte le cose e Satana è solo una pedina nelle Sue mani. Per quanto sfrenato e audace, Satana non osa toccare nemmeno una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra senza il permesso di Dio. Quando ho capito questo, ho avuto fede nel fatto che la possibilità di essere arrestata o meno era nelle mani di Dio. Senza il permesso di Dio, il gran dragone rosso non poteva arrestarmi, per quanto sofisticato fosse l’apparato di sorveglianza che impiegava. Ho ripensato al 2018, quando ero stata più volte tradita da dei giuda. A quel tempo, la polizia aveva chiesto a un famoso artista di tracciare un mio identikit per poter emettere un mandato di cattura. Eppure, fino ad allora, non mi aveva ancora arrestata. Inoltre, sia io che Wang Hui eravamo in pericolo imminente e in quel periodo cambiavamo spesso casa. Diverse volte siamo stati molto vicini a essere arrestati, ma con la protezione di Dio eravamo stati abbastanza fortunati da riuscire a fuggire. Ho pensato poi a come Daniele perseverò nell’adorare Dio e fu gettato nella fossa dei leoni. Credeva che la propria vita fosse nelle mani di Dio e che, senza il Suo permesso, i leoni non lo avrebbero morso. La fede in Dio di Daniele lo protesse e anche se si trovava dentro una fossa di leoni affamati, non gli venne torto nemmeno un capello. Inoltre, i tre amici di Daniele avevano una vera fede in Dio. Avrebbero preferito morire piuttosto che adorare degli idoli o tradire Dio. Furono gettati nella fornace, ma ne uscirono illesi. Dovrei seguire il loro esempio e devo avere fede in Dio. Pensando a questo, le mie preoccupazioni e la paura sono diminuite. Ho pregato Dio di calmarmi il cuore così che io potessi dedicarmi al mio dovere.

Un giorno, una sorella ha condiviso con me il video di una testimonianza esperienziale. C’erano due passi delle parole di Dio che mi hanno davvero commossa. Dio Onnipotente dice: “Gli anticristi credono in Dio per ottenere benedizioni. Non si preoccupano mai di nulla che riguardi la casa o gli interessi di Dio. Qualsiasi cosa facciano deve ruotare intorno ai loro interessi personali. Se il lavoro della casa di Dio non coinvolge i loro interessi personali, semplicemente non se ne preoccupano e non se ne informano. Quanto devono essere egoisti!(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). “Oltre a considerare la propria incolumità, a cosa pensano certi anticristi? Dicono: ‘In questo momento l’ambiente è sfavorevole, quindi facciamoci vedere meno in giro e predicano meno il Vangelo. In questo modo avremo minori probabilità di essere arrestati e il lavoro della chiesa non verrà distrutto. Se evitiamo la cattura, non diventeremo dei giuda e in futuro potremo rimanere, giusto?’ Non è vero che ci sono degli anticristi che si servono di simili pretesti per fuorviare i loro fratelli e sorelle? […] Quando prestano servizio come leader, si preoccupano solo del godimento della carne e non svolgono un lavoro reale. A parte un minimo di corrispondenza con le varie chiese, non si dedicano a nient’altro. Si nascondono in qualche luogo e non incontrano nessuno, tenendosi bene al riparo, e i fratelli e le sorelle non sanno chi sia il proprio leader; ecco quanto sono spaventati costoro. Quindi, non è corretto dire che sono dei leader solo a parole? (Sì.) Non svolgono alcun lavoro reale in quanto tali; si preoccupano solo di nascondersi. Quando gli altri chiedono loro: ‘Com’è essere un leader?’, essi rispondono: ‘Sono incredibilmente occupato e, per la mia incolumità, devo trasferirmi continuamente. Questo ambiente è così disagevole che non riesco a concentrarmi sul mio lavoro’. Hanno sempre la sensazione che molti occhi li stiano osservando e non sanno dove sia sicuro nascondersi. Oltre a indossare travestimenti, a nascondersi in luoghi diversi e a non rimanere nello stesso posto, ogni giorno non svolgono alcun lavoro reale. Esistono leader di questo tipo? (Sì.) Quali principi seguono? Dicono: ‘Un coniglio astuto ha tre tane. Per difendersi dall’attacco di un predatore, un coniglio deve preparare tre tane in cui nascondersi. È accettabile che una persona affronti un pericolo e debba scappare ma non abbia un posto dove nascondersi? Dobbiamo imparare dai conigli! Gli animali creati da dio hanno questa capacità di sopravvivenza e le persone dovrebbero imparare da loro’. Da quando hanno assunto un ruolo di leadership, si sono resi conto di questa dottrina e credono addirittura di aver compreso la verità. In realtà, sono terribilmente spaventati. Non appena sentono parlare di un leader che è stato denunciato alla polizia perché il luogo in cui viveva non era sicuro, o di uno che è stato preso di mira dalle spie del gran dragone rosso perché usciva troppo spesso per svolgere il proprio dovere e interagiva con troppe persone, e poi di come queste persone sono finite arrestate e messe in carcere, cadono immediatamente in preda al terrore. Pensano: ‘Oh no, sarò io il prossimo a essere arrestato? Devo imparare da questo. Non dovrei darmi troppo da fare. Se posso evitare di svolgere parte del lavoro della chiesa, lo eviterò. Se posso evitare di farmi vedere in giro, non mi farò vedere. Ridurrò al minimo il mio lavoro, eviterò di uscire e di interagire con chiunque e farò in modo che nessuno sappia che sono un leader. Di questi tempi, chi può permettersi di preoccuparsi degli altri? Il solo fatto di rimanere in vita è già una sfida!’ Da quando hanno assunto il ruolo di leader, a parte portare una borsa e nascondersi, non svolgono alcun lavoro. Vivono in preda alla tensione, nel costante timore di essere arrestati e messi in prigione. Supponiamo che sentano qualcuno dire: ‘Se ti prendono, ti uccideranno! Se tu non fossi un leader, se fossi solo un comune credente, magari potresti essere rilasciato dopo aver pagato una piccola ammenda, ma dal momento che sei un leader è difficile dirlo. È troppo pericoloso! Alcuni leader o lavoratori che sono stati arrestati si sono rifiutati di fornire informazioni e sono stati picchiati a morte dalla polizia’. Quando sentono che qualcuno è stato picchiato a morte, la loro paura si intensifica e diventano ancora più timorosi di lavorare. Ogni giorno pensano solo a come evitare di essere presi, di farsi vedere in giro, di essere controllati e di entrare in contatto con i loro fratelli e sorelle. Si arrovellano il cervello nel pensare a queste cose e si dimenticano completamente dei loro doveri. Costoro sono persone leali? Persone come queste sono in grado di gestire un qualsiasi lavoro? (No.)” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Dio ha smascherato che gli anticristi credono in Lui per ottenere benedizioni. Considerano i propri interessi e la propria sicurezza più importanti di qualsiasi altra cosa. Non appena si trovano di fronte a un ambiente pericoloso, corrono a nascondersi per garantire la propria incolumità e mettono anche da parte i loro doveri, trascurandoli. Quando ho visto come Dio aveva smascherato queste manifestazioni dell’essere anticristo, ho pensato al mio stato in tutto quel periodo di tempo. All’inizio, quando l’ambiente non era così pericoloso, riuscivo ancora a guidare attivamente i fratelli e le sorelle nella predicazione del Vangelo e il mio lavoro otteneva anche qualche risultato. Tuttavia, i ripetuti arresti dei membri della chiesa e il tradimento di quel giuda mi facevano temere che, se mi avessero catturata e picchiata a morte, non avrei avuto un buon esito o una buona destinazione. Per proteggere me stessa, passavo tutto il giorno a pensare a come tenermi al sicuro, senza essere tanto diligente nel seguire il lavoro. Quello basato sui testi non produceva risultati da diversi mesi e non avevo cercato attentamente di capire dove fossero i problemi o come risolverli. Inoltre, non ero stata diligente nel seguire il lavoro della chiesa di Chengnan. Non mi ero accorta che il falso leader non stava svolgendo un lavoro effettivo e non l’avevo destituito in modo tempestivo. Questo aveva fatto sì che i vari aspetti del lavoro della chiesa venissero ostacolati. Avevo persino iniziato a rimpiangere di essere una leader a causa della paura di venire arrestata e di ricevere una condanna severa. Dopo averci riflettuto, mi sono finalmente resa conto che tutti gli anni passati a svolgere il mio dovere, a subire avversità e a spendermi avevano come fondamento il desiderio di ottenere benedizioni e benefici. Ora, dato che si registravano arresti in numerose chiese, c’era bisogno di persone che collaborassero nel lavoro. In particolare, la chiesa di Chengnan, di cui ero responsabile, aveva molti nuovi membri che non avevano ancora stabilito una base solida sulla vera via. Erano titubanti e avevano paura di riunirsi a causa della minaccia di persecuzioni e arresti da parte del gran dragone rosso e avevano urgente bisogno di sostegno e irrigazione. Alcuni leader e lavoratori della chiesa erano stati arrestati e non c’era nessuno che collaborasse nel lavoro. C’era anche un urgente bisogno di nuove elezioni. In quanto predicatrice, dovrei assumermi le mie responsabilità e avere considerazione per le intenzioni di Dio in quel momento. Proprio come dice Dio: “Il fatto che gli intimi di Dio siano in grado di servirLo personalmente è perché è stato affidato loro un grande incarico divino e il Suo fardello, sono capaci di far proprio il cuore di Dio così come il Suo fardello, e non considerano affatto le proprie prospettive future: anche quando non hanno prospettive e non guadagnano nulla, crederanno sempre in Dio con un cuore che Lo ama. E quindi questo tipo di persona è intimo con Lui(La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Come servire Dio conformemente alle Sue intenzioni”). Dalle parole di Dio, ho visto che le persone veramente leali a Lui non tengono conto della propria sicurezza o delle prospettive personali. Invece, qualsiasi cosa Dio consideri urgente, loro la considerano tale e più l’ambiente è pericoloso, più si sforzano di capire come fare bene il loro dovere, sostenere i fratelli e le sorelle più deboli e salvaguardare adeguatamente il lavoro della chiesa. Tuttavia, quando mi ero trovata in un ambiente pericoloso che aveva avuto ripercussioni sulla mia vita, sul mio esito e sulla mia destinazione, avevo messo da parte il mio dovere e mi ero persino pentita di svolgere il dovere di leader. Anche se in superficie non sembrava che avessi gettato la spugna, il mio cuore e la mia mente già non erano più impegnati nei miei doveri. Erano apparsi molti difetti nel lavoro, eppure non me ne ero accorta. Non stavo svolgendo un lavoro reale! Oggi, Dio mi ha elevata a compiere i doveri di un leader nella speranza che io possa addossarmi tale responsabilità, fare bene il lavoro della chiesa e per impartirmi vari aspetti della verità attraverso lo svolgimento di quel dovere. Tuttavia, per proteggere me stessa, non solo non avevo mostrato lealtà nel mio dovere, ma avevo anche ostacolato il lavoro. C’era forse un briciolo di coscienza in ciò? In passato, ero convinta che, credendo in Dio da tanti anni ed essendo riuscita a rinunciare alla mia famiglia e ai piaceri della carne, a sopportare le avversità e a pagare un prezzo nel fare il mio dovere, potevo essere considerata una persona che credeva veramente in Dio e perseguiva la verità. Ora, la rivelazione indotta da quell’ambiente mi aveva finalmente permesso di vedere chiaramente la mia vera statura. Mi sono presentata davanti a Dio e ho pregato: “Caro Dio, quando ho scoperto di essere stata tradita da un giuda, ho vissuto in uno stato di autoconservazione. Non sono stata diligente nel mio dovere e ho ostacolato il lavoro. Mi sento molto colpevole e meritevole di rimprovero. Caro Dio, ho capito di essere egoista e spregevole e non voglio più vivere in un simile stato. D’ora in poi voglio correggerlo e fare bene il mio lavoro. Ti prego di guidarmi”. Dopo questa preghiera, il mio cuore si è un po’ calmato. Ho discusso rapidamente con Wang Hui su come risolvere i problemi del nostro lavoro. Per prima cosa, abbiamo verificato la lettera di segnalazione inviata dalla chiesa di Chengnan e abbiamo destituito il falso leader in conformità con i principi. Per quanto riguarda il lavoro basato sui testi, ho scoperto che non stava producendo buoni risultati perché coloro che se ne occupavano erano indisciplinati, non portavano alcun fardello per l’adempimento dei propri doveri e inoltre non collaboravano in maniera armoniosa. In seguito, ho condiviso con il supervisore su questo problema e l’ho risolto. Dopo un periodo di supervisione e monitoraggio, il lavoro basato sui testi ha iniziato a dare risultati migliori. A quel punto, non ho potuto fare a meno di pensare che, se in precedenza fossi stata più diligente nel mio dovere, il lavoro non sarebbe stato ritardato così a lungo, quindi mi sono sentita ancora più in colpa e mi sono rimproverata, ripromettendomi segretamente di fare bene il mio dovere in futuro.

Un giorno di febbraio del 2024, ho ricevuto un messaggio dai fratelli e dalle sorelle: Wen Xi era stata nuovamente arrestata e aveva rivelato alcuni dettagli su di me, così il gran dragone rosso aveva fatto di nuovo un mio identikit. Qualche giorno dopo, ho saputo che avevano catturato anche sorella Yang Shuo, la quale era stata nostra autista di recente. Queste notizie arrivate in rapida successione mi hanno messa in agitazione. La tattica abituale del gran dragone rosso è quella di pedinare una persona e indagare su di lei per un certo periodo di tempo prima di arrestarla; solo quando il bersaglio è stato confermato, si procede al fermo. Non molto tempo prima, Yang Shuo ci aveva dato un passaggio due volte. Se la polizia l’aveva pedinata prima di arrestarla, allora i nostri ultimi spostamenti erano forse stati eseguiti sotto gli occhi della polizia? Ora che Yang Shuo era in stato di arresto e Wen Xi aveva spifferato alcuni dettagli su di me, se mi avessero arrestata, mi avrebbe sicuramente torturata. Se fossi stata picchiata a morte, certo le mie speranze di salvezza sarebbero svanite. Più ci pensavo e più mi preoccupavo, così ho pregato Dio, chiedendoGli di guidarmi a rimanere salda nella mia testimonianza in quell’ambiente. Dopo aver pregato, il mio cuore si è sentito un po’ più calmo. Mi sono ricordata di alcune parole di Dio che avevo letto in quel periodo e le ho cercate per leggerle. Dio Onnipotente dice: “Come morirono quei discepoli del Signore Gesù? Alcuni furono lapidati, trascinati da un cavallo, crocifissi a testa in giù, squartati dai cavalli: andarono incontro a ogni sorta di morte. Quale fu il motivo della loro morte? Vennero forse giustiziati legittimamente per i loro crimini? No. Furono condannati, bastonati, insultati e messi a morte perché diffondevano il Vangelo del Signore e anche respinti dalle persone del mondo: così furono martirizzati. […] In realtà, questo fu il modo in cui morì e perì il loro corpo; questa fu la modalità di dipartita dal mondo umano, ma ciò non significava che il loro esito fosse lo stesso. A prescindere dalle modalità della morte e della dipartita e comunque siano avvenute, non era il modo in cui Dio definiva l’esito finale di queste vite, di questi esseri creati. È una cosa che devi capire chiaramente. Al contrario, utilizzarono proprio questa modalità per condannare questo mondo e testimoniare le azioni di Dio. Questi esseri creati utilizzarono la loro preziosissima vita: sfruttarono l’ultimo istante della loro vita per testimoniare le azioni di Dio, testimoniare la Sua grande potenza e dichiarare a Satana e al mondo che le azioni di Dio sono giuste, che il Signore Gesù è Dio, che Egli è il Signore e l’incarnazione di Dio. Fino all’ultimo istante della loro vita non rinnegarono mai il nome del Signore Gesù. Non fu forse un genere di giudizio su questo mondo? Sfruttarono la loro vita per proclamare al mondo, per confermare agli esseri umani che il Signore Gesù è il Signore, che il Signore Gesù è Cristo, che Egli è l’incarnazione di Dio, che l’opera di redenzione da Lui compiuta per l’intera umanità consente all’umanità di continuare a vivere: questo dato di fatto è immutabile in eterno. In quale misura compirono il loro dovere coloro che subirono il martirio per aver diffuso il Vangelo del Signore Gesù? Nella misura estrema? E come si manifestò la misura estrema? (Diedero la vita.) Proprio così: pagarono il prezzo con la loro vita. Famiglia, ricchezza e beni materiali di questa vita sono tutte cose esteriori; l’unica cosa legata al sé è la vita stessa. Per ogni persona la vita è la cosa più degna di essere apprezzata, la più preziosa e, guarda caso, queste persone furono in grado di offrire il loro bene più prezioso, la vita, come conferma e testimonianza dell’amore di Dio per l’umanità. Fino al giorno in cui morirono, non rinnegarono il nome di Dio, né rinnegarono la Sua opera, e sfruttarono gli ultimi istanti di vita per testimoniare l’esistenza di questo dato di fatto: non è forse la testimonianza più alta? Questo è il modo migliore di assolvere il proprio dovere; questo è ciò che significa adempiere la propria responsabilità. Quando Satana le minacciò e le terrorizzò e quando alla fine fece persino pagare loro il prezzo con la vita, non abbandonarono la loro responsabilità. Questo è ciò che significa assolvere il proprio dovere nella misura estrema. Che cosa intendo con questo? Intendo forse farvi adottare lo stesso metodo per testimoniare Dio e diffondere il Suo Vangelo? Non sei tenuto necessariamente a fare così, ma devi capire che questa è la tua responsabilità, che se Dio ha bisogno che tu lo faccia, devi accettarlo come qualcosa che sei moralmente obbligato a fare. Gli esseri umani oggi hanno dentro di sé paura e preoccupazione, ma quale utilità hanno questi sentimenti? Se a Dio non serve che tu faccia così, a cosa serve preoccuparsi? Se a Dio serve che tu faccia così, non devi scansare questa responsabilità né rifiutarla. Devi collaborare attivamente e accettarla senza preoccupazione. Comunque si muoia, non bisogna morire dinanzi a Satana, né morire nelle mani di Satana. Se bisogna morire, bisogna morire nelle mani di Dio. Gli esseri umani provengono da Dio e a Dio ritorneranno: questi sono la ragionevolezza e l’atteggiamento che un essere creato deve possedere(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho provato un senso di liberazione. I discepoli del Signore Gesù furono perseguitati per aver diffuso il Vangelo di Dio. Alcuni furono smembrati da cinque cavalli, altri vennero lapidati, altri ancora decapitati e qualcuno fu crocifisso a testa in giù. Portarono sempre avanti la predicazione del Vangelo a causa delle persecuzioni e fino alla morte non rinnegarono mai il nome di Dio, anzi usarono la loro vita per portare una fragorosa testimonianza per Lui. Anche se agli occhi degli uomini i loro corpi erano morti, le loro anime erano tornate davanti al loro Creatore. Ho pensato alle parole del Signore Gesù: “Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà(Matteo 10:39). Le parole del Signore Gesù sono molto chiare. Se perdete la vita per via della fede in Dio o per l’adempimento del vostro dovere, anche se la vostra carne muore, in Dio la vostra anima sarà salvata e otterrete la vera vita. In quanto essere creato, dovrei sottomettermi incondizionatamente all’ambiente predisposto da Dio. Se Egli avesse permesso al gran dragone rosso di catturarmi, avrei dovuto mettere da parte la mia vita per rimanere salda nella mia testimonianza per Lui e assolvere le mie responsabilità di essere creato. Anche se il gran dragone rosso mi avesse davvero torturata fino alla morte, sarebbe stata una testimonianza che avrebbe fatto vergognare Satana, preziosa e significativa. Se avessi continuato come prima, trascinandomi attraverso un’esistenza ignobile, pensando solo a salvarmi la pelle, allora anche se avessi protetto la mia carne, non avrei adempiuto le responsabilità di un essere creato e non avrei portato testimonianza a Dio. Questo avrebbe significato perdere davvero l’opportunità di essere salvata. Una volta compreso ciò, non ero più titubante e spaventata. Non ero stata catturata dal gran dragone rosso e avevo ancora la possibilità di fare il mio dovere, quindi dovevo svolgere correttamente i doveri che mi spettavano. In particolare, a causa degli arresti di quei giorni, il lavoro di alcune chiese non si era completamente ripreso. Alcuni fratelli e sorelle vivevano ancora nella negatività e nella debolezza e il gran dragone rosso continuava accanito ad arrestare membri della chiesa. Dovevo dedicare tutti i miei sforzi per condividere sulle intenzioni di Dio con i fratelli e le sorelle, in modo che tutti potessero affidarsi a Lui, svolgere bene i loro doveri e rimanere saldi nella loro testimonianza. Quando ho pensato a questo, mi sono sentita illuminata. Poi ho pregato Dio e ho consapevolmente messo il cuore nei miei doveri. Per quanto riguarda i problemi presenti nel lavoro della chiesa, ho discusso e condiviso con Wang Hui per risolverli e scritto lettere per condividere individualmente con le chiese il cui operato non stava ottenendo buoni risultati. Dopo un po’ di tempo, diversi aspetti del lavoro hanno mostrato miglioramenti e mi sono sentita molto soddisfatta. Grazie a Dio!

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