43. Finalmente ho capito di essere stata completamente egoista

di Su Fengshuang, Cina

Nel 2021, stavo svolgendo il dovere di leader nella chiesa. In quel periodo, sorella Li Hua collaborava con me. Io ero principalmente responsabile del lavoro del Vangelo, mentre lei era responsabile del lavoro di allontanamento della chiesa. Ci occupavamo insieme di altri compiti. Un giorno, ho ricevuto una lettera da una sorella con cui ci informava che Fang Xia non aveva fatto progressi nell’organizzazione dei materiali di allontanamento e che questo ostacolava l’avanzamento del lavoro. Nella lettera ci chiedeva di valutare se dovesse essere riassegnata. Sapevo che la levatura di Fang Xia non era molto buona e che per lei organizzare i materiali di allontanamento era un lavoro abbastanza arduo; perciò, era necessario che fosse riassegnata. Ma poi ho pensato che il lavoro di allontanamento era una responsabilità di Li Hua. Se ci fossero stati problemi, avrebbe dovuto essere lei a condividere per risolverli. Il lavoro del Vangelo, di cui io ero responsabile, comprendeva molte cose e presentava molti problemi. In passato, ero stata persino potata dai leader superiori perché del lavoro non era stato implementato. Se non lo avessi seguito o implementato al più presto, avrei potuto essere potata di nuovo. Ho pensato che fosse più importante dedicare il mio tempo e la mia energia al lavoro del Vangelo. In quei due giorni, Li Hua aveva lasciato la nostra casa ospitante per occuparsi di una cosa. Così ho chiesto a un’altra sorella di recapitarle un messaggio affinché, una volta tornata, potesse comprendere alla svelta cosa stava succedendo a Fang Xia e riassegnarla tempestivamente. Dopodiché, mi sono tenuta impegnata con il lavoro di cui ero responsabile. Qualche tempo dopo, un’altra sorella ha segnalato dei problemi con Fang Xia, dicendo che non riusciva a portare un fardello nell’assolvere il suo dovere e che, quando le sorelle le avevano fatto notare i suoi problemi, lei non l’ha accettato e si è persino rivelata irruenta. Tutti si sono sentiti un po’ vincolati da lei. Ho pensato tra me e me: “Possibile che Li Hua non abbia scoperto cos’era successo l’ultima volta? Perché Fang Xia non è ancora stata destituita? È diventata un intralcio e un disturbo tra i nostri fratelli e sorelle e deve essere destituita urgentemente”. In quel periodo, Li Hua non poteva uscire e svolgere il suo dovere a causa dei rischi per la sua sicurezza. Per compensare a ciò, avevamo selezionato un’altra leader, Ding Yan, per uscire e svolgere il lavoro di cui lei era responsabile. Ho pensato tra me e me: “Ding Yang ha già svolto il lavoro di allontanamento in passato ed è molto più brava di me nel discernere le persone. Farò in modo che sia lei a destituire Fang Xia”. Quando Ding Yan è tornata dopo la riunione, non potevo immaginare che dicesse: “Temevo che, se avessi destituito Fang Xia subito dopo averla conosciuta, si sarebbe fatta un’idea sbagliata di me; perciò non l’ho destituita”. In quel periodo, tutto ciò a cui pensavo era che il lavoro di allontanamento fosse una responsabilità di Ding Yan e che, se lei non avesse destituito Fang Xia, sarebbe stato un fallimento nell’adempiere la sua responsabilità e non un mio problema. Così non mi sono lasciata coinvolgere in questa faccenda. Successivamente, i leader superiori sono venuti a saperlo e hanno disposto che qualcuno destituisse rapidamente Fang Xia. Inoltre, hanno mandato una lettera in cui ci chiedevano perché non avessimo prontamente destituito e riassegnato le persone inadatte e ci hanno chiesto di scrivere delle riflessioni e comprensioni riguardo alla questione. In quel periodo, non avevo la benché minima comprensione di me stessa. Pensavo che quel lavoro non fosse di mia competenza e che, se anche qualcuno fosse stato ritenuto responsabile, non avrei dovuto essere io. Erano state Li Hua e Ding Yan a non aver prontamente destituito Fang Xia. I leader superiori hanno notato che stavo controbattendo e mi stavo sottraendo alle mie responsabilità, e che non avevo la benché minima comprensione di me stessa. Inoltre, avevo un’indole arrogante e non accettavo la potatura e la guida dei miei fratelli e sorelle. Non svolgevo il mio dovere in conformità ai principi e avevo danneggiato il lavoro della casa di Dio e l’accesso alla vita dei miei fratelli e sorelle. Perciò, mi hanno destituita.

Durante le mie devozioni spirituali, ho letto un passo delle parole di Dio che è stato molto rilevante per il mio stato. Dio Onnipotente dice: “In che modo si manifestano l’egoismo e la viltà degli anticristi? In ogni situazione vantaggiosa per il loro prestigio o per la loro reputazione, si sforzano di fare o dire qualsiasi cosa sia necessaria, e sopportano volentieri qualunque sofferenza. Quando invece si tratta di un lavoro ordinato dalla casa di Dio o che giova alla crescita nella vita del popolo eletto di Dio, lo ignorano completamente. Anche quando persone malevole intralciano, disturbano e commettono ogni tipo di male, e di conseguenza influenzano gravemente il lavoro della chiesa, essi rimangono impassibili e non se ne preoccupano, come se questo non avesse nulla a che fare con loro. E se qualcuno scopre e riferisce le malvagità compiute da una persona malevola, affermano di non aver visto nulla e fingono ignoranza. Ma se qualcuno li denuncia e smaschera il fatto che non svolgono un lavoro reale e che perseguono solo la fama, il guadagno e il prestigio, costoro vedono rosso. Convocano in fretta riunioni per discutere su come rispondere, intraprendono indagini per scoprire chi ha agito alle loro spalle, chi dirigeva le operazioni, e chi era coinvolto. Non mangiano né dormono finché non sono andati a fondo della questione e non la risolvono completamente; addirittura, saranno contenti solo dopo aver eliminato tutti coloro che li hanno segnalati. Questa è la manifestazione dell’egoismo e della viltà, non è così? Stanno forse svolgendo il lavoro della chiesa? Stanno agendo per il proprio potere e prestigio, puro e semplice. Stanno conducendo un’operazione personale. Indipendentemente dal lavoro che intraprendono, gli anticristi non tengono mai in minima considerazione gli interessi della casa di Dio. Si preoccupano soltanto se i loro interessi saranno colpiti, pensano solo a quel poco di lavoro che devono svolgere e che va a loro vantaggio. Per loro, il lavoro principale della chiesa è solo qualcosa di cui occuparsi nel tempo libero. Non lo prendono affatto sul serio. Si mobilitano solo quando vengono spinti all’azione, si limitano a ciò che piace loro fare, e lavorano solamente allo scopo di mantenere il proprio prestigio e il proprio potere. Ai loro occhi, qualsiasi lavoro organizzato dalla casa di Dio, l’opera di diffusione del Vangelo e l’ingresso nella vita dei prescelti di Dio non hanno importanza. A prescindere da quali difficoltà abbiano gli altri nel loro lavoro, quali problemi abbiano riscontrato e riferito loro, quanto siano sincere le parole degli altri, gli anticristi non vi prestano alcuna attenzione, non si lasciano coinvolgere, è come se questo non avesse nulla a che fare con loro. Indipendentemente da quanto seri siano i problemi che emergono dal lavoro della chiesa, essi sono del tutto indifferenti. Anche quando un problema è proprio sotto i loro occhi, si limitano ad affrontarlo in modo superficiale. Solo quando sono potati direttamente dal Supremo e viene loro ordinato di risolvere un problema, svolgono a malincuore un po’ di lavoro reale e danno al Supremo qualcosa da vedere; subito dopo, ritornano ai loro affari. Per quanto riguarda il lavoro della chiesa, le cose rilevanti nel contesto generale, sono disinteressati e non si curano di queste cose. Ignorano persino i problemi che scoprono, forniscono risposte superficiali o tergiversano quando qualcuno pone loro domande in merito ai problemi, e li affrontano soltanto con grande riluttanza. Questa è la manifestazione dell’egoismo e della viltà, non è così?(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Quarto excursus: Riepilogo sul carattere degli anticristi e sulla loro indole essenza (Parte prima)”). Dio rivela che gli anticristi sono terribilmente egoisti e vili. Sono disposti a lavorare duramente, a sopportare le difficoltà e a pagare un prezzo solamente per cose che possono permettere loro di fare bella figura e guadagnare la stima altrui. Non si preoccupano affatto del lavoro della chiesa e delle difficoltà dei fratelli e sorelle e trattano tutto questo in modo superficiale. Sono completamente disinteressati anche quando sanno che qualcuno sta causando intralci e disturbi. L’indole che avevo rivelato era la stessa di un anticristo. Ero ben consapevole del fatto che Fang Xia non stesse conseguendo dei buoni risultati nei suoi doveri e che avesse bisogno di essere rapidamente riassegnata, ma sentivo che il lavoro di allontanamento fosse una responsabilità di Li Hua e che qualunque problema avrebbe dovuto essere risolto da lei. Sentivo persino che, se avessi passato del tempo a cercare di risolvere questi problemi, non avrei fatto una bella figura e sarebbe stata una perdita di tempo. Così, mi sono comportata irresponsabilmente e ho ignorato la questione. Successivamente, Li Hua è diventata incapace di svolgere i suoi doveri. Ding Yan era appena stata scelta come leader e sarei dovuta andare con lei a destituire Fang Xia. Tuttavia, avevamo parlato della cosa solo brevemente. In seguito, l’ho sentita dire che aveva avuto dei dubbi e che, per questo, non aveva destituito Fang Xia, ma io non avevo ancora risolto la questione in modo tempestivo. Ero stata superficiale nei confronti del lavoro della chiesa e non lo avevo trattato coscienziosamente. Quando i leader superiori sono venuti a potarmi, non solo non ho riflettuto su me stessa, ma ho anche provato a scaricare il barile, dicendo che erano state le sorelle che lavoravano con me a non aver destituito in tempo Fang Xia. Così facendo, ho cercato di lavarmene le mani. Se i leader superiori non avessero prontamente destituito Fang Xia, chissà per quanto tempo avrebbe continuato a disturbare il gruppo e quanti danni avrebbe causato al lavoro di allontanamento e alle vite dei fratelli e delle sorelle. Ero una leader da più di due anni e avevo compreso alcuni principi. Avrei dovuto mostrare maggiore preoccupazione e adempiere le mie responsabilità in modo tale da proteggere i vari lavori della chiesa. Quando vedevo che qualcuno disturbava e intralciava il lavoro della chiesa, dovevo fermarlo immediatamente e frenarlo. Coloro che erano inadatti avrebbero dovuto essere riassegnati o destituiti tempestivamente. Se non fossi riuscita a vedere le cose con chiarezza, avrei dovuto cercare e consultarmi con i miei colleghi. Questo è il significato di adempiere le proprie responsabilità. Ma nel perseguimento della reputazione e del prestigio e per ottenere la stima dei leader superiori, mi sono preoccupata soltanto del lavoro legato alle mie responsabilità principali e, quando ho visto che stavano sorgendo nuovi problemi in altre aree del lavoro, non li ho presi in considerazione. Non ho avuto nessuna umanità! Sono stata completamente egoista! Se i leader superiori non mi avessero smascherata, potata e destituita, ancora non avrei saputo riflettere su me stessa. Non avrei compreso quanto fossi stata profondamente corrotta da Satana o quanto fosse vile e sordido il modo in cui stavo vivendo. Quando l’ho capito, ho sentito un profondo rammarico e senso di colpa. Al tempo stesso, ho offerto una preghiera di ringraziamento a Dio dal mio cuore: “Caro Dio, la mia destituzione è la Tua giustizia. Non mi hai trattata in conformità alle mie trasgressioni, bensì mi hai dato una possibilità di pentirmi, cosicché potessi riflettere su me stessa e comprendermi. Questo è il Tuo amore e la Tua salvezza. Caro Dio, possa Tu guidarmi nella comprensione di me stessa in questa situazione e nel raggiungimento di un pentimento genuino”.

Successivamente, ho letto queste Sue parole: “Nella casa di Dio, tutti coloro che perseguono la verità sono uniti davanti a Lui, non divisi. Lavorano tutti verso un obiettivo comune: compiere bene il proprio dovere, svolgere il lavoro che spetta loro, agire secondo le verità principi, fare ciò che Dio richiede e soddisfare le Sue intenzioni. Se il tuo obiettivo non è questo, ma è il tuo interesse personale, soddisfare i tuoi desideri egoistici, allora questa è la rivelazione di un’indole satanica corrotta. Nella casa di Dio, i doveri vengono svolti secondo le verità principi, mentre le azioni dei non credenti sono governate dalla loro indole satanica. Si tratta di due percorsi molto diversi. I non credenti coltivano trame proprie, ciascuno con i propri scopi e i propri piani, vivendo ognuno per i propri interessi. Ecco perché si affannano tutti per il proprio tornaconto e non sono disposti a rinunciare alla minima parte di ciò che guadagnano. Sono divisi, non uniti, perché non perseguono un obiettivo comune. L’intenzione e la natura dietro ciò che fanno è la stessa. Si preoccupano solo di sé stessi. Non vi è alcuna verità che regna in tutto questo: ciò che regna e prevale è un’indole satanica corrotta. I non credenti sono controllati dalla loro indole satanica corrotta e non possono farci nulla, così sprofondano sempre più nel peccato. Se nella casa di Dio, i principi, i metodi, la motivazione e il punto di partenza delle vostre azioni non fossero diversi da quelli dei non credenti, se anche voi foste manovrati, controllati e manipolati da un’indole satanica corrotta e se il punto di partenza delle vostre azioni fossero i vostri interessi, la vostra reputazione, il vostro orgoglio e il vostro prestigio, allora svolgereste il vostro dovere nello stesso modo in cui lo fanno i non credenti(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Mentre ponderavo sulle parole di Dio, mi sono resa conto che, sebbene credessi in Lui, Lo seguissi e stessi svolgendo i doveri nella chiesa, i miei pensieri e le mie opinioni non erano cambiati. Ero ancora preda di veleni satanici come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino” e “L’uomo lascia il proprio nome ovunque vada, così come l’oca emette il suo grido ovunque voli”. Stavo vivendo secondo un’indole egoista, vile e corrotta; tenevo conto solo della mia reputazione e del mio prestigio. Quando ho scoperto che Fang Xia non stava conseguendo alcun risultato nel suo dovere e stava persino disturbando gli altri fratelli e sorelle e ostacolando il lavoro di allontanamento, ero ben consapevole che avrebbe dovuto essere prontamente destituita e sostituita da una persona adatta. Tuttavia, ho pensato soltanto al lavoro di cui ero responsabile e ho perseguito solamente la mia reputazione e il mio prestigio. Ho pensato che, se il problema fosse stato risolto, altre persone se ne sarebbero prese il merito e io non avrei avuto la possibilità di prendermi le luci della ribalta. Perciò, non me ne sono curata. Non ho mostrato considerazione per l’entità del danno che sarebbe stato arrecato al lavoro della chiesa e alle vite dei miei fratelli e sorelle se il problema non fosse stato risolto. Sebbene il lavoro di allontanamento fosse principalmente una responsabilità della mia collaboratrice, ciò non significava che io non dovessi preoccuparmene. In qualità di leader, se sorge un problema in un compito, devo intervenire e parlarne, cercare dei principi e risolverlo con l’aiuto dei miei collaboratori. Questa è la mia responsabilità, nonché i doveri del mio incarico. Tuttavia, vivevo solo per la mia reputazione e il mio prestigio. Ero egoista e vile e non proteggevo gli interessi della chiesa né mostravo considerazione per il lavoro complessivo. Non mi occupavo del lavoro della chiesa come membro di un gruppo. I non credenti covano le proprie strategie nel loro lavoro e tutto ciò che fanno è per il loro interesse. Il modo in cui stavo lavorando in quel momento non era assolutamente diverso da quello dei non credenti.

Un giorno, ho letto un passo delle parole di Dio nel video di una testimonianza esperienziale: “Dio ha svolto un’opera enorme di espressione della verità e di salvezza delle persone, investendovi tutti i Suoi sforzi scrupolosi. Dio prende molto sul serio questa causa, che è la più giusta; ha investito tutti i Suoi scrupolosi sforzi in queste persone che vuole salvare, ha anche riposto in loro tutte le Sue aspettative, e i risultati finali e la gloria che vuole ottenere dal Suo piano di gestione di 6.000 anni si realizzeranno tutti in queste persone. Se qualcuno entra in rivalità con Dio, si oppone al risultato di questa causa oppure lo disturba o lo distrugge, Dio lo perdonerà? (No.) Questo offende l’indole di Dio? Se continui a dire che segui Dio, che persegui la salvezza, che accetti lo scrutinio e la guida di Dio, e che accetti il giudizio e il castigo di Dio e ti sottometti a essi, ma, mentre pronunci queste parole, per tutto il tempo comunque intralci, disturbi e distruggi i vari lavori della chiesa, e a causa del tuo intralciare, disturbare e distruggere, a causa della tua negligenza o della tua inadempienza del tuo dovere, o a causa dei tuoi desideri egoistici e in nome del perseguimento dei tuoi interessi personali, sono stati danneggiati gli interessi della casa di Dio, gli interessi della chiesa e una moltitudine di altri aspetti, fino al punto che il lavoro della casa di Dio è stato gravemente disturbato e distrutto, in che modo Dio dovrebbe valutare il tuo esito nel libro della tua vita? Come dovresti essere definito? In tutta onestà, dovresti essere punito. Questo si chiama ottenere il giusto castigo. Cosa capite ora? Cosa sono gli interessi delle persone? (Sono malvagi.) Gli interessi delle persone sono in realtà tutti i loro desideri smodati. Per dirla senza mezzi termini, sono tutte tentazioni, sono tutte falsità e sono tutte esche usate da Satana per tentare le persone. Perseguire la fama, il guadagno e il prestigio, perseguire i propri interessi personali: questo è cooperare con Satana nel compiere il male ed è opporsi a Dio. Al fine di ostacolare l’opera di Dio, Satana genera vari ambienti per tentare, disturbare e fuorviare le persone, e per impedire loro di seguire Dio e di riuscire a sottomettersi a Lui. Al contrario, esse collaborano con Satana e lo seguono, arrivando a disturbare e distruggere deliberatamente l’opera di Dio. Per quanto Dio condivida sulla verità, le persone non riescono comunque a rinsavire. Per quanto la casa di Dio le poti, comunque non accettano la verità. Non si sottomettono affatto a Dio, insistendo invece nel fare le cose a modo loro e ad agire a loro piacimento. Di conseguenza, disturbano e distruggono il lavoro della chiesa, compromettono gravemente il progresso dei vari lavori della chiesa e arrecano un enorme danno all’ingresso nella vita del popolo eletto di Dio. Questo è un peccato troppo grande, e simili individui saranno certamente puniti da Dio(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte prima”). Ponderando sulle parole di Dio, ho capito che Egli ha messo tutto il Suo scrupoloso impegno per salvare l’umanità. Dio non vuole vedere il Suo lavoro patire alcun disturbo o danno. Egli detesta e odia tutte le persone che disturbano e danneggiano il Suo lavoro e si oppongono a Lui. Questo genere di persone andrebbe punito. Dio ama coloro che perseguono la verità, si sottomettono a Lui e Gli mostrano fedeltà. Egli spera che riusciamo ad adempiere le nostre responsabilità per proteggere il lavoro della chiesa. Ho riflettuto su come, quando ero una leader, non fossi riuscita ad adempiere la mia responsabilità di destituire prontamente Fang Xia, ritardando così il lavoro di allontanamento. Ero diventata una persona che intralciava e disturbava il lavoro della chiesa, che era detestata e odiata da Dio. Compreso ciò, mi sono spaventata e sono giunta dinanzi a Lui per pregarLo: “Caro Dio, sono completamente egoista. Non ho alcuna umanità. Ho perseguito soltanto la mia reputazione e il mio prestigio e non ho protetto gli interessi della casa di Dio. Ho fatto cose che si ribellano e si oppongono a Te. Non sono degna della Tua salvezza. Caro Dio, sono disposta a pentirmi. Possa Tu condurmi verso un cammino di pratica”.

Ho letto altre Sue parole: “Se sei un leader, a prescindere dal numero di compiti di cui sei responsabile, è tua responsabilità porre costantemente domande su di essi e informarti, ispezionando anche allo stesso tempo le cose e risolvendo prontamente i problemi non appena si presentano. Questo è il tuo lavoro. Quindi, che tu sia un leader regionale, distrettuale, di chiesa o un qualsiasi capogruppo o supervisore, una volta conosciuto l’ambito delle tue responsabilità, devi esaminare spesso se stai svolgendo lavoro reale, se hai adempiuto alle responsabilità che spettano a un leader o a un lavoratore nonché quali compiti, tra i vari che ti sono affidati, non hai svolto, quali non vuoi svolgere, quali hanno dato risultati scarsi e di quali non sei riuscito ad afferrare i principi. Sono tutte cose che dovresti esaminare spesso. Allo stesso tempo, devi imparare a condividere e porre domande ad altre persone e imparare a riconoscere nelle parole di Dio e nelle disposizioni lavorative un piano, dei principi e un cammino per la pratica. Per quanto concerne qualsiasi disposizione lavorativa, sia che riguardi l’amministrazione, il personale o la vita della chiesa, oppure qualsiasi tipo di lavoro professionale, se tocca le responsabilità di leader e lavoratori, allora è una responsabilità che leader e lavoratori sono tenuti ad adempiere, e nell’ambito di ciò di cui leader e lavoratori sono responsabili: questi sono i compiti di cui ti dovresti occupare. Naturalmente, le priorità dovrebbero essere stabilite in base alla situazione; nessun lavoro può restare indietro. Alcuni leader e lavoratori dicono: ‘Non ho tre teste e sei braccia. Ci sono davvero tanti compiti nella disposizione lavorativa; non posso assolutamente farcela, se sono responsabile di tutti’. Se ci sono compiti in cui non puoi essere coinvolto personalmente, hai disposto in modo che li svolga qualcun altro? Dopo aver dato questa disposizione, hai seguito e ti sei informato? Hai controllato accuratamente il loro lavoro? Hai avuto di sicuro il tempo di informarti ed effettuare controlli accurati, vero? Certamente sì!(La Parola, Vol. 5: Le responsabilità di leader e lavoratori, “Le responsabilità di leader e lavoratori (10)”). “Per tutti coloro che svolgono un dovere, indipendentemente da quanto profonda o superficiale sia la loro comprensione della verità, il modo più semplice di praticare l’accesso alla verità realtà è pensare agli interessi della casa di Dio in ogni cosa e abbandonare i propri desideri egoistici, gli intenti personali, le proprie motivazioni, l’orgoglio e il prestigio. Mettere gli interessi della casa di Dio al primo posto è il minimo che si dovrebbe fare. Se un individuo che svolge un dovere non sa fare neppure questo, allora come si può affermare che lo sta svolgendo? Quello non è svolgere il proprio dovere. Per prima cosa dovresti pensare agli interessi della casa di Dio, tenere in considerazione le Sue intenzioni e il lavoro della chiesa. Metti queste cose di fronte a tutto; soltanto in seguito puoi pensare alla stabilità del tuo prestigio o a come gli altri ti considerano. Non trovi che sia un po’ più facile dividere tutto in due passaggi e accettare qualche compromesso? Praticando così per un po’, arriverai a sentire che soddisfare Dio non è poi così difficile. Inoltre, dovresti essere in grado di ottemperare alle tue responsabilità, adempiere ai tuoi obblighi, assolvere il tuo dovere e mettere da parte i tuoi desideri egoistici, i tuoi intenti e le tue motivazioni; dovresti mostrare considerazione per le intenzioni di Dio e porre al primo posto gli interessi della Sua casa, il lavoro della chiesa e il dovere che devi assolvere. Dopo aver sperimentato ciò per qualche tempo, capirai che questo è un buon modo di comportarsi. È vivere in maniera retta e onesta e non essere una persona abietta e vile; è vivere giustamente e onorevolmente anziché essere spregevole, abietto e un buono a nulla. Ti renderai conto che è così che una persona dovrebbe agire e che quella è l’immagine che dovrebbe vivere. Il desiderio di soddisfare i tuoi interessi si affievolirà a poco a poco(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Grazie alle parole di Dio, ho visto che tutti i compiti della casa di Dio sono molto importanti e che ognuno di essi rientra nelle responsabilità dei leader e dei lavoratori che devono supervisionarli e seguirli. La suddivisione dei compiti è solo una parte necessaria del lavoro, per assicurarsi che questo porti risultati ancora migliori. Tuttavia, credevo che suddividere i compiti significasse che non ero responsabile delle altre attività. Pensavo che, se si fossero presentati dei problemi di cui era responsabile una certa persona, avrebbe dovuto essere quella persona ad andare, risolverli e assumersene la responsabilità. Questo punto di vista è sbagliato e non è conforme ai requisiti di Dio per i leader e i lavoratori. I leader sono responsabili del lavoro complessivo e anche il lavoro di allontanamento rientrava nelle competenze del mio incarico. Se ci fossero stati problemi, avrei dovuto adempiere la mia responsabilità: avrei dovuto parlarne e risolverli insieme ai miei collaboratori. Allo stesso tempo, ho capito che, quando svolgevo il mio dovere, avrei dovuto privilegiare gli interessi della casa di Dio e tenere conto del lavoro complessivo. Non potevo permettere che i guadagni e le perdite relativi ai miei interessi personali influenzassero il lavoro della casa di Dio e ritardassero l’accesso alla vita dei miei fratelli e sorelle. In futuro, devo praticare in conformità alle parole di Dio. Non importa quale compito dovrò assolvere. Devo sempre adempiere le mie responsabilità. Non posso più tenere conto dei miei interessi personali.

Successivamente, ero responsabile del lavoro di irrigazione dei nuovi arrivati. La mia collaboratrice, sorella Yang Li, era dovuta andare altrove per un po’ di tempo a occuparsi di una cosa. Prima di andarsene, mi aveva affidato tutti i nuovi arrivati che stava irrigando. Mi sono detta tra me e me: “Alcuni dei nuovi arrivati che sto irrigando non sono in un buono stato. Devo risolvere i loro problemi. Dove troverò il tempo per irrigare i nuovi arrivati di cui tu sei responsabile? Se questa cosa ostacolasse il mio dovere, cosa penseranno di me i leader? Diranno forse che non sto portando un fardello e non sto svolgendo un lavoro effettivo?” A questo pensiero, ho capito che il mio stato era sbagliato. Stavo di nuovo mostrando considerazione per i miei interessi e lavorando per la mia reputazione e il mio prestigio. Mi sono ricordata delle parole di Dio: “Per tutti coloro che svolgono un dovere, indipendentemente da quanto profonda o superficiale sia la loro comprensione della verità, il modo più semplice di praticare l’accesso alla verità realtà è pensare agli interessi della casa di Dio in ogni cosa e abbandonare i propri desideri egoistici, gli intenti personali, le proprie motivazioni, l’orgoglio e il prestigio. Mettere gli interessi della casa di Dio al primo posto è il minimo che si dovrebbe fare. Se un individuo che svolge un dovere non sa fare neppure questo, allora come si può affermare che lo sta svolgendo? Quello non è svolgere il proprio dovere(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Libertà e liberazione si possono guadagnare solo liberandosi della propria indole corrotta”). Dovevo proteggere gli interessi della casa di Dio. Non avrei più potuto tenere conto della mia reputazione e del mio prestigio. I nuovi arrivati che mi erano stati affidati da Yang Li non avevano ancora messo radici solide nella vera via. Il PCC stava arrestando e perseguitando i cristiani in ogni dove e diffondendo voci infondate per screditare La Chiesa di Dio Onnipotente. Se i nuovi arrivati non avessero compreso la verità, avrebbero potuto essere fuorviati e catturati da Satana in qualsiasi momento. Ora che Yang Li mi aveva affidato questi nuovi arrivati, irrigarli e sostenerli era una responsabilità cui avrei dovuto adempiere. Se avessi fatto sì che questi nuovi arrivati si fossero ritirati e avessero smesso di credere perché ero egoista, vile e irresponsabile, allora ci sarebbe stata un’accusa che pendeva sulla mia coscienza. Non potevo più essere preda della mia indole egoista, vile e corrotta. Non importava di chi fosse la responsabilità di questi nuovi arrivati. Dovevo irrigarli bene affinché potessero mettere radici solide il prima possibile. Perciò, mi sono dotata della verità e ho irrigato e sostenuto tutti i nuovi arrivati secondo le loro nozioni e problemi. Quando ho praticato in questo modo, il mio cuore si è sentito in pace e a proprio agio.

Dopo queste esperienze, ho avuto la profonda realizzazione che, quando le persone vivono secondo un’indole egoista, vile e corrotta, tengono conto solamente del perseguimento di reputazione e prestigio, anche se in quel momento possono godersi la fama, quando non adempiono le proprie responsabilità, lasciano dietro di sé delle trasgressioni e i loro cuori bruciano nell’agonia. Ma quando rinunci agli interessi personali, pratichi e accedi in conformità alle parole di Dio, il tuo cuore è in pace e a proprio agio. Grazie a Dio per avermi condotta a tali comprensioni e guadagni!

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