44. Nel momento del pericolo si è rivelato il mio egoismo
Nel 1998 ho accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. In seguito sono diventato noto per la mia fede e sono stato un obiettivo chiave nel mirino della polizia del Partito Comunista Cinese. Nel 2016 io e mia moglie abbiamo lasciato la casa e abbiamo affittato un alloggio in un’altra zona per svolgere lì i nostri doveri. Alcuni fratelli e sorelle della mia città natale mi hanno poi detto che la polizia mi stava ancora cercando e hanno aggiunto che la polizia aveva corrotto un vicino perché mi denunciasse se mi avesse visto. Per questo motivo eravamo molto cauti quando eravamo da altre parti a svolgere i nostri doveri, sempre all’erta, temendo di essere sorvegliati e arrestati.
Una mattina della prima metà del 2023 sorella Zhang Ning si è presentata improvvisamente a casa mia con un’espressione preoccupata, per dirmi che la sorella con cui collaborava era stata arrestata come anche diversi altri fratelli e sorelle della chiesa. La polizia si era recata anche in alcune case di accoglienza per interrogare tutti. Lei e la sorella Liu Ming non avevano un posto dove andare e volevano rimanere a casa mia per un po’. Pensando al fatto che erano braccate e non potevano tornare a casa, ho accettato senza esitazioni. Ma due giorni dopo ho saputo che le due erano state vendute e che la polizia era entrata in possesso di una foto di Liu Ming e le stava dando la caccia. Questa cosa mi aveva messo molto in ansia e ho avuto la sensazione che la Cina fosse avvolta in una nube oscura, senza un solo posto dove stare al sicuro. Inoltre non potevo fare a meno di preoccuparmi e pensavo: “Visto che anch’io sono braccato dalla polizia del PCC, non è troppo pericoloso che in questo momento le due sorelle stiano qui da me? In particolare Liu Ming: la polizia ha la sua foto e sta seguendo alacremente i suoi spostamenti. Ha superato molte telecamere di sorveglianza mentre veniva a casa mia e se la polizia controlla i filmati traccerà subito i suoi spostamenti, così troverà casa mia. Allora verremo arrestati anche noi!” Ho pensato anche al fatto che da tanti anni soffrivo di cuore e di pressione alta, quindi mi sono chiesto: “Se alla fine vengo arrestato e torturato, sarò in grado di sopportarlo? Se non riesco a sopportare la sofferenza e tradisco Dio, a che sarà servita la mia fede? E oltretutto anche in futuro finirò con l’essere punito”. Più ci pensavo, più aumentava la paura e sentivo su di me un’immensa pressione. In quel momento mi è venuto di pensare: “Se avessi saputo che sarebbe stato così pericoloso, non avrei accettato di ospitare Zhang Ning e Liu Ming. In questo modo avrei corso meno rischi. Con la situazione così rischiosa di questo momento, più tempo restano qui, più sono in pericolo”. Pensando a questo, ogni volta che parlavamo lasciavo intendere che casa mia non era sicura per convincere Zhang Ning e Liu Ming a sollecitare i leader a trovar loro al più presto un’altra sistemazione. Quando parlavo di queste cose sembravano tutte e due indifese, dopo di che mi sentivo in colpa al pensiero che non fosse giusto trattarle così, soprattutto Liu Ming. Già era di salute cagionevole e in più le stavano dando la caccia. Sua madre era stata arrestata non molto tempo prima e nessuno sapeva cosa le fosse successo e una volta l’ho vista piangere da sola in cucina. Erano in grave pericolo e non avrei dovuto spingerle ad andarsene, ma quando pensavo alla mia sicurezza speravo comunque che lo facessero presto.
Durante una riunione, ho letto un passo della parola di Dio che mi ha toccato profondamente. Dio Onnipotente dice: “Per quanto ‘potente’ sia Satana, per quanto sia audace e ambizioso, per quanto grande sia la sua capacità di infliggere danni, per quanto di ampia portata siano le tecniche con cui corrompe e alletta l’uomo, per quanto astuti siano i trucchi e le macchinazioni con cui intimidisce l’uomo, per quanto mutevole sia la forma in cui esiste, non è mai stato in grado di creare un unico essere vivente, non è mai stato in grado di stabilire leggi o regole per l’esistenza di tutte le cose e non è mai stato in grado di governare e dominare qualsivoglia oggetto, animato o inanimato. Nel cosmo e nel firmamento non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia nato da Satana o che esista per causa sua; non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia governato o controllato da Satana. Al contrario, Satana non solo deve vivere sotto il dominio di Dio, ma deve anche sottomettersi a tutti i Suoi ordini e comandi. Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è prestare servizio per esse, rendere servizio all’umanità e rendere servizio all’opera di Dio e al Suo piano di gestione. Per quanto maligna sia la sua natura e per quanto malvagia la sua essenza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: prestare servizio per Dio e fungere da contrasto di Dio. Tali sono la sostanza e la posizione di Satana. La sua essenza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina che presta servizio a Dio!” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Dalle parole di Dio ho visto che Satana presta servizio per l’opera di Dio e che non può fare nulla senza il Suo permesso. Anche se il gran dragone rosso sembra molto feroce, anch’esso è nelle mani di Dio. Il rischio che venendo da me Liu Ming venisse controllata e rintracciata, come quello che a mia volta venissi arrestato io, erano unicamente sotto il controllo di Dio e a Lui spettava l’ultima parola. Senza il permesso di Dio la polizia non aveva possibilità di trovarci. Non ero ancora stato arrestato, ma già mi ero mostrato così pavido e impaurito da aver perfino pensato di negare l’ospitalità alle due sorelle. Questo dimostrava che non avevo alcuna vera fede in Dio. Quando mi capitavano certe cose non c’era posto per Dio nel mio cuore. Era questa la sincerità della mia fede in Dio? Ero nella pratica un miscredente. Capivo che, dopo tanti anni di fede in Dio, la mia statura era ancora minima e mi odiavo per non aver perseguito la verità. Le situazioni che mi si presentavano rivelavano quanto fossi miseramente sprovvisto di verità realtà.
In seguito, quando ci siamo riuniti, ho letto alcune parole di Dio: “Nella nazione del gran dragone rosso, ho compiuto una fase dell’opera insondabile per gli esseri umani, che li ha fatti ondeggiare nel vento, dopo di che molti si sono allontanati in silenzio con il soffio del vento. In verità, questa è l’ ‘aia’ che sto per spazzare; è ciò cui anelo ed è anche il Mio piano. Poiché molti malevoli si sono infiltrati furtivamente durante la Mia opera, ma Io non ho fretta di scacciarli. Piuttosto, li disperderò quando sarà il momento giusto. Solo dopo Io sarò la sorgente di vita, permettendo a coloro che Mi amano davvero di ricevere da Me il frutto dell’albero di fico e la fragranza del giglio. Nella terra in cui soggiorna Satana, la terra della polvere, non rimane oro puro, solo sabbia, e così, incontrando tali circostanze, compio una fase siffatta della Mia opera” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Il rombo dei sette tuoni profetizza che il Vangelo del Regno verrà diffuso nell’intero universo”). Dalle parole di Dio ho visto che se Lui permette al gran dragone rosso di perseguitare e arrestare il popolo eletto di Dio è perché lo sfrutta per testare tutti. Da un lato ciò serve a perfezionare un gruppo di persone, dall’altro a rivelare così i miscredenti e i codardi. In passato avevo spesso detto che avrei avuto considerazione per le intenzioni di Dio e che ero pronto a sottomettermi a Lui e a esserGli fedele. E avevo anche detto che i fratelli e le sorelle devono aiutarsi e amarsi l’un l’altro, ma i fatti hanno rivelato che avevo solo declamato dottrine e slogan senza alcuna realtà. Zhang Ning e Liu Ming erano venute a stare a casa mia e all’inizio le avevo ospitate volentieri. Tuttavia, dopo aver visto catturare un bel po’ di gente e aver sentito che le due erano state vendute e la polizia dava la caccia a Liu Ming, ho pensato che ospitarle comportasse un rischio enorme e che se fossi stato arrestato sarei stato condannato a una pena pesante. Non volevo più ospitarle per proteggere me stesso. Quello che sentivo dentro di me e che esprimevo a parole aveva lo scopo di farle andar via il prima possibile. Io pensavo a me stesso. Anch’io ero braccato dal gran dragone rosso e avevo una casa dove non potevo tornare, e quando il mio corpo soffriva per il dolore e il mio cuore era in preda al tormento, anch’io speravo di ricevere aiuto dagli altri. Ora Dio mi aveva approntato un posto adeguato, ma quando le sorelle non potevano più tornare a casa e non avevano un luogo dove andare, non tenevo conto della loro sicurezza e volevo di continuo allontanarle. Mi sono reso conto di non avere alcun amore per i miei fratelli e sorelle. Zhang Ning e Liu Ming svolgevano doveri importanti nella chiesa, ma in questo momento critico non stavo pensando a proteggere la loro incolumità né a salvaguardare il lavoro della chiesa. Era questa la mia lealtà verso Dio? Che natura egoista e quanta mancanza di umanità stavo mostrando! Solo ora capivo che il gran dragone rosso rende servizio all’opera di Dio, e che senza una tale situazione non avrei riconosciuto la mia corruzione. Dopo di che ho deciso dentro di me che, anche se un giorno fossi stato davvero arrestato, sarei rimasto saldo nella mia testimonianza e non avrei tradito Dio. Così ho discusso con Zhang Ning e Liu Ming su come reagire e scappare se la polizia fosse venuta a perquisire la casa o se ci fosse stato qualche imprevisto. Questo mi ha fatto avere meno paura.
Dopo un po’ di tempo, Zhang Ning e Liu Ming si sono trasferite. Mia sorella minore e suo marito sono venuti a casa mia per ricordarmi di fare attenzione, dicendo che la polizia mi stava cercando e pensava anche che fossi un leader, cosicché, se mi avessero preso, sarei stato senza dubbio condannato. Ho sentito una stretta al cuore e mi sono chiesto se coloro che erano stati arrestati e che poi avevano venduto fratelli e sorelle, avessero identificato e venduto anche me. Per sicurezza, ho nascosto tutte le cose importanti di casa mia. Pensavo che se fosse successo qualcosa avrei lasciato la città e mi sarei nascosto per un po’. Proprio in quel momento Liu Ming è improvvisamente tornata. Non aveva potuto alloggiare nella casa di accoglienza in cui era andata perché era sotto controllo. Ero scioccato e ho pensato: “Liu Ming è braccata, e ci sono telecamere ovunque. Ora che è tornata qui dopo essersene andata, la polizia troverà facilmente i suoi spostamenti, se la sta sorvegliando. Di per sé casa mia era abbastanza sicura, ma se per scovare Liu Ming la polizia avesse utilizzato la scia di segnali dei filmati di sorveglianza questo fatto non l’avrebbe resa rintracciabile?” Quella sera ho pregato Dio: “Dio, Liu Ming è tornata improvvisamente. Mi preoccupa il fatto che se viene monitorata e seguita, potrei essere coinvolto e ho paura di essere arrestato. Dio, Ti prego, proteggi il mio cuore e guidami a imparare le lezioni in questa situazione”. Dopo aver pregato mi sono un po’ tranquillizzato. Ero intenzionato a lasciare che Liu Ming per il momento restasse a casa mia.
Qualche giorno dopo ho saputo che la madre di Liu Ming sapeva dove si trovava la mia casa. Della cosa era informato anche un suo parente credente. Ho pensato: “Non ci si può fidare di nessuno in questo momento. Se questo parente venisse catturato e rivelasse che Liu Ming è a casa mia, non sarei ancora di più in pericolo?” Ricominciavo a sentirmi teso e ho pensato: “L’incolumità di Liu Ming è fortemente a rischio; avrei dovuto avvertirla, quando è partita un paio di giorni fa, che, visto che se ne stava andando, non sarebbe dovuta tornare, così non ci sarebbe stato bisogno di preoccuparsi di questi rischi”. Con questo pensiero, le ho chiesto di scrivere ai leader di sbrigarsi a trovarle una casa di accoglienza dove trasferirsi. Ma i giorni passavano e non c’era ancora traccia dei leader che dovevano passare a prendere Liu Ming, così ho cominciato a sentirmi in ansia. Liu Ming ha detto impotente: “L’intero ambiente della chiesa in questo momento è un gran disastro ed è difficile trovare una buona sistemazione”. Vedendo l’espressione triste di Liu Ming mi sono sentito in colpa e non ce l’ho fatta a mandarla via. Poco tempo dopo i leader hanno ritenuto che nemmeno casa mia fosse sicura, così hanno trasferito Liu Ming in un’altra casa.
Dopo di che ho cominciato a riflettere e a ponderare, per capire quali lezioni avevo imparato ospitando Zhang Ning e Liu Ming in quelle due occasioni. Ripensandoci, in entrambe le occasioni avevo solo rivelato la mia vigliaccheria nel voler proteggere me stesso, volermi costantemente sottrarre ai miei doveri e a non voler ospitare le sorelle. Così ho cercato letture con le parole di Dio relative a questo stato. Dio dice: “Gli anticristi sono estremamente egoisti e spregevoli. Non hanno vera fede in Dio, né tanto meno Gli sono leali; di fronte a un problema, proteggono e tutelano solo sé stessi. Per loro nulla è più importante della propria incolumità. Fintanto che possono vivere e non essere arrestati, non si preoccupano di quanto danno venga arrecato al lavoro della chiesa. Sono estremamente egoisti, non pensano affatto ai fratelli e alle sorelle, né al lavoro della chiesa, ma solo alla propria incolumità. Sono degli anticristi” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Le parole di Dio mi hanno mostrato che gli anticristi sono esseri davvero egoisti e spregevoli. Si preoccupano solo di proteggere sé stessi e i propri interessi, e non hanno il minimo riguardo per la salvaguardia del lavoro della chiesa o della sicurezza dei loro fratelli e sorelle. Mi sono comportato proprio come un anticristo, pensando solo a me stesso nel momento della difficoltà e mettendo al primo posto i miei interessi, senza considerare affatto la sicurezza dei miei fratelli e sorelle né il lavoro della chiesa. Zhang Ning e Liu Ming stavano svolgendo doveri basati sui testi, un compito importante per la chiesa. Ora che la chiesa stava affrontando arresti capillari, molte case di accoglienza non erano più in grado di fornire un riparo. La mia casa in affitto era relativamente più sicura, quindi in quel tipo di situazione accoglierle doveva essere per me una questione d’onore, perché avessero un ambiente tranquillo dove svolgere i loro doveri. Per di più Liu Ming non era in buona salute, era molto angosciata perché la madre era stata arrestata e, essendo lei stessa braccata, non aveva una casa dove tornare. Quindi avrei dovuto accoglierla e prendermi cura di lei, in modo che si sentisse a casa e svolgesse in pace i suoi doveri. Invece ho pensato solo alla possibilità di essere arrestato e di non riuscire a rimanere saldo oppure se poi avrei avuto una buona destinazione, ma non mi sono immedesimato nelle loro condizioni o nei loro sentimenti. Per proteggere la mia sicurezza ho persino cercato indirettamente di allontanarle. Avevo a cuore solo i miei interessi, pensando che finché ero al sicuro fosse l’unica cosa che contava. Ho visto che ero come quegli anticristi smascherati da Dio, egoisti, spregevoli e privi di umanità. Ho pensato ai fratelli e alle sorelle della chiesa, alcuni dei quali, in circostanze pericolose, accolgono i fratelli e le sorelle braccati. Sono disposti a rischiare in prima persona e senza il minimo lamento per proteggere i loro fratelli e sorelle. Alcuni si occupano anche del lavoro successivo nonostante il grande pericolo e trasferiscono i libri delle parole di Dio senza considerare la propria incolumità e altri si fanno avanti per proteggere i fratelli e le sorelle quando vengono arrestati e perseguitati. L’elenco di queste persone non finisce qui. Tutti loro sanno affidarsi a Dio per ribellarsi alla carne, preservando il lavoro della chiesa, proteggendo i loro fratelli e sorelle e dimostrando la loro lealtà nel compiacere Dio. In confronto a loro, io ho decisamente fallito. Ho pensato anche a quei giuda che dopo l’arresto hanno venduto i beni della chiesa e i loro fratelli e sorelle. Lo hanno fatto per la loro natura profondamente egoista e perché temevano la morte e volevano salvarsi la vita. Quando il gran dragone rosso li ha minacciati, intimoriti e torturati, non sono stati pronti a far soffrire la carne e così lo hanno seguito, in tal modo tradendo e bestemmiando Dio e offendendo la Sua indole. Allo stesso modo anch’io sono stato egoista, e se fossi stato arrestato dal gran dragone rosso avrei rischiato a mia volta di tradire Dio! Dovevo cercare al più presto la verità per risolvere il mio stato.
Nella mia ricerca, ho anche riflettuto su me stesso e mi sono chiesto: “Perché ho sempre paura di essere arrestato?” La verità era che temevo che, morendo, in seguito non avrei avuto un buon esito o una buona destinazione. Ho letto queste parole di Dio: “Chi, tra tutti gli uomini, non è accudito agli occhi dell’Onnipotente? Chi non vive nella predestinazione dell’Onnipotente? La vita e la morte dell’uomo sono frutto della sua scelta personale? L’uomo è in controllo del proprio destino? Molte persone invocano la morte, ma essa è lontana da loro; molti vogliono essere forti nella vita e temono la morte, ma a loro insaputa il giorno della loro fine si avvicina, facendoli precipitare nell’abisso della morte” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Parole di Dio all’intero universo, Cap. 11”). “Come morirono quei discepoli del Signore Gesù? Alcuni furono lapidati, trascinati da un cavallo, crocifissi a testa in giù, squartati dai cavalli: andarono incontro a ogni sorta di morte. Quale fu il motivo della loro morte? Vennero forse giustiziati legittimamente per i loro crimini? No. Furono condannati, bastonati, insultati e messi a morte perché diffondevano il Vangelo del Signore e anche respinti dalle persone del mondo: così furono martirizzati. […] Quando accenniamo a questo argomento, voi vi mettete nei loro panni, dunque avete il cuore triste, provate un dolore nascosto? Voi pensate: ‘Essi assolsero il loro dovere di diffondere il Vangelo di Dio e vanno considerati uomini buoni, ma allora come mai fecero questa fine ed ebbero questo esito?’ In realtà, questo fu il modo in cui morì e perì il loro corpo; questa fu la modalità di dipartita dal mondo umano, ma ciò non significava che il loro esito fosse lo stesso. A prescindere dalle modalità della morte e della dipartita e comunque siano avvenute, non era il modo in cui Dio definiva l’esito finale di queste vite, di questi esseri creati. È una cosa che devi capire chiaramente” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli”). Dalle parole di Dio, ho capito che la vita e la morte di ciascuno di noi sono nelle Sue mani e che il quando e il come una persona morirà è già stato predestinato da Dio. Ci sono molti modi in cui si può morire, ma il valore e il significato di queste morti variano notevolmente, così come diversi sono gli esiti e le destinazioni finali delle persone. Proprio come i discepoli del Signore Gesù, che hanno riconosciuto in Lui il Dio incarnato e hanno saputo esserGli fedeli fino alla fine, sacrificando la vita per rimanere saldi nella testimonianza di Dio, e anche come molti santi, che nel corso dei secoli sono stati martirizzati per aver propagato il Vangelo del Signore. Le loro morti sono state preziose e significative. Sebbene i loro corpi siano morti nei modi più disparati, le loro anime non sono morte. Negli ultimi giorni, crediamo in Dio e facciamo i nostri doveri in questo Paese ateo, e dovremo inevitabilmente affrontare persecuzioni e tribolazioni. Dovremmo anche seguire l’esempio dei santi del passato e avere la determinazione di seguire Dio anche fino alla morte. Ma in questa situazione orchestrata da Dio, ho pensato solo a come fuggire e proteggermi. Non ho avuto alcuna fede o lealtà verso Dio né amore per i miei fratelli e sorelle. Sebbene la mia carne fosse viva, non ho praticato la verità e non ho dato una testimonianza autentica, quindi non ho per niente meritato l’approvazione di Dio. Sarei stato certamente eliminato se non fossi riuscito a perseguire la verità, a pentirmi e a modificarmi.
In seguito ho letto due passi delle parole di Dio e ho trovato un cammino di pratica. Dio Onnipotente dice: “Per testimoniare Dio e svergognare il gran dragone rosso, occorre avere un principio e soddisfare una condizione: bisogna amare Dio nel proprio cuore e accedere alle Sue parole. Se non accedi alle parole di Dio, non avrai modo di svergognare Satana. Attraverso la crescita della tua vita, ti ribelli al gran dragone rosso e lo copri di infamia, e solo così il gran dragone rosso viene veramente svergognato” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Solo coloro che conoscono l’opera di Dio oggi possono servire Dio”). “Se le persone scelgono di praticare la verità, allora, anche se hanno perso i loro interessi, stanno guadagnando la salvezza di Dio e la vita eterna. Quelle sono le persone più intelligenti. Se le persone rinunciano alla verità per i propri interessi, allora ciò che perdono sono la vita e la salvezza di Dio; quelle sono le persone più stolte. Ciò che una persona sceglie – i propri interessi o la verità – è incredibilmente rivelatore. Quanti amano la verità sceglieranno la verità; sceglieranno di sottomettersi a Dio e di seguirLo, preferendo abbandonare i loro interessi per perseguire la verità. Indipendentemente da quanto debbano soffrire, sono determinati a rimanere saldi nella propria testimonianza per soddisfare Dio. Questa è la via fondamentale per praticare la verità e accedere alla verità realtà” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Conoscere la propria indole è il fondamento per trasformarla”). Dalle parole di Dio ho capito che, di fronte a circostanze estreme, devo ribellarmi alla mia carne e mettere da parte i miei interessi personali. Anche se questo significasse correre rischi o subire perdite nei miei interessi personali, devo comunque sostenere il lavoro della chiesa e proteggere la sicurezza dei miei fratelli e sorelle. Poco dopo la partenza di Liu Ming diversi fratelli e sorelle venivano spesso a casa mia per le esigenze dei loro doveri. Uno di loro era già stato arrestato in passato. Ho pensato tra me e me: “La polizia è spesso fuori in macchina a pattugliare le strade; ha già schedato questo fratello e ci sono molte telecamere di sorveglianza sulla strada per casa mia. Se la polizia mi tiene d’occhio, di certo prima o poi mi arresteranno!” Mi sono di nuovo sentito un po’ pavido e ho pensato di dire ai fratelli e alle sorelle di non venire così spesso a casa mia. Ma poi ho pensato che la loro venuta da me era per le esigenze dei loro doveri e che, se glielo avessi detto, li avrei sicuramente limitati. Ho ricordato la mia precedente esperienza di ospitalità delle due sorelle e ho compreso che questa volta non potevo dare importanza solo ai miei interessi. Avevo fede nel fatto che tutto era nelle mani di Dio e che avrei dovuto dare la priorità al sostegno del lavoro della chiesa. Così ho pregato Dio, affidando tutto a Lui, e non mi sono più sentito così vincolato.
Riflettendo sulle mie esperienze di quel periodo, ho capito che la mia natura era davvero egoista, e che la mia fede in Dio era troppo debole. Anche se credevo in Dio da molti anni, non avevo una vera comprensione dell’onnipotenza e della sovranità di Dio né alcuna verità realtà. L’esperienza di ospitare fratelli e sorelle mi aveva messo a nudo ed era anche la salvezza di Dio per me, mostrandomi la mia corruzione e le mie mancanze e mi ha spinto a perseguire la verità. Ringrazio Dio dal profondo del cuore!