59. Cosa c’è dietro la riluttanza a farsi carico di un fardello

di Yang Huai, Cina

Nel settembre 2022, ho collaborato con sorella Li Ming per irrigare i nuovi arrivati. Avevo appena iniziato la formazione in questo dovere, e dal momento che Li Ming irrigava i nuovi arrivati da molto tempo, sono diventata piuttosto dipendente da lei. Gestiva la maggior parte dei compiti relativi alla coltivazione delle persone e alla risoluzione dei vari problemi e difficoltà e che i nuovi arrivati incontravano. A volte, quando Li Ming discuteva con me di questioni relative alla coltivazione delle persone, io la liquidavo, pensando che fintanto che era lei la principale responsabile, era sufficiente, e che io dovevo solo irrigare i nuovi arrivati di cui ero responsabile. Nel tempo libero, riuscivo anche a leggere le testimonianze esperienziali dei fratelli e delle sorelle e ad ascoltare gli inni, e sentivo che fare i miei doveri in questo modo andava piuttosto bene.

In seguito, per esigenze lavorative, Li Ming è stata trasferita in un’altra chiesa a svolgere i suoi doveri, e all’improvviso ho sentito molta pressione, e ho pensato: “Sarò in grado di irrigare così tanti nuovi arrivati da sola? Dove posso trovare con così poco preavviso qualcuno che mi aiuti a farlo? Se devo trovare e coltivare persone nuove, quanto tempo ed energie ci vorranno? Sono già molto impegnata ad irrigare i nuovi arrivati, e ora dovrò coltivare un principiante. Tutto questo non mi renderà ancora più impegnata? Come farò a trovare del tempo libero per me stessa?” Ho sentito una certa opposizione nel mio cuore, e volevo solo che la leadership disponesse rapidamente che qualcuno collaborasse con me per alleggerire il mio carico di lavoro. Ma ci sarebbe voluto del tempo per trovare un irrigatore adatto. Prima di andarsene, Li Ming ha accennato al fatto che c’era una sorella dotata di buona levatura e comprensione, ma che era giovane e instabile, e così mi ha incoraggiato a coltivare di più questa sorella. A parole ho accettato, ma dentro di me mi sono sentita molto offesa e soffocata, e ho pensato: “Coltivare questa sorella non è un compito facile. Quanto impegno richiederà tutto ciò?” Nei giorni successivi, ero molto passiva nei miei doveri, e quando i nuovi arrivati avevano problemi o difficoltà, mi sentivo demotivata a risolverli. Mi limitavo ad agire in modo meccanico partecipando alle riunioni con i nuovi arrivati, e questo non produceva risultati. Un giorno, mentre ero in sella alla mia bici elettrica, questa si è rotta a metà del viaggio, quindi ho dovuto spingerla, e mi ci è voluta più di un’ora per tornare a casa. Ero così esausta che non riuscivo a muovere un muscolo, e mi sentivo completamente spossata. Sapevo che il fatto di trovarmi in questa situazione non era una coincidenza, così ho riflettuto su me stessa e ho pregato Dio: “Dio, da quando ho saputo che Li Ming sarebbe stata trasferita, mi sono sentita in opposizione e mi sono lamentata dentro di me. Mi rendo conto che il mio stato è sbagliato, e sono disposta a riflettere su me stessa e a pentirmi davanti a Te. Per favore, guidami a capire le Tue intenzioni”.

Dopo aver pregato, mi è tornata in mente una frase delle parole di Dio: “Più aumenterà il fardello che Dio ti affiderà, più facile sarà che tu sia perfezionato da Lui”. Sono andata rapidamente a cercare il passo. Dio Onnipotente dice: “Nutrirti della parola di Dio, praticare la preghiera, accettare il fardello di Dio, assumerti i compiti che Egli ti affida: tutto ciò fa sì che tu possa avere un percorso davanti a te. Più aumenterà il fardello che Dio ti affiderà, più facile sarà che tu sia perfezionato da Lui. Alcuni non sono disposti a collaborare con altri nel servire Dio, nemmeno dopo essere stati chiamati a farlo; costoro sono persone pigre che desiderano solo starsene piacevolmente comode. Più ti viene chiesto di collaborare con altri al servizio di Dio, più esperienza otterrai e, poiché avrai più fardelli ed esperienza, otterrai più opportunità di essere perfezionato. Pertanto, riuscendo a servire Dio con sincerità, potrai tenere conto del fardello di Dio e, di conseguenza, avrai maggiori opportunità di essere perfezionato da Lui. Attualmente, soltanto un gruppo di persone come queste viene sottoposto al perfezionamento. Più sarai toccato dallo Spirito Santo e più dedicherai tempo a tenere conto del fardello di Dio, più verrai perfezionato e guadagnato da Dio, finché, in ultimo, diventerai qualcuno che Gli è utile. Attualmente, vi sono alcuni che non portano alcun fardello per la chiesa; sono persone svogliate e approssimative che si preoccupano solo della propria carne. Sono persone estremamente egoiste e persino cieche. Non avrai alcun fardello se non riuscirai a vedere tale questione in modo chiaro. Più terrai conto delle intenzioni di Dio, più pesante sarà il fardello che Dio ti affiderà. Gli egoisti non sono disposti a sopportare cose simili, non sono disposti a pagare questo prezzo e, di conseguenza, perderanno l’opportunità di essere perfezionati da Dio. Questo non è forse farsi del male da soli?(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Avere riguardo per le intenzioni di Dio al fine di ottenere la perfezione”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho capito che il fatto che si provi o meno un senso di fardello per l’incarico ricevuto da Dio influisce direttamente sulla possibilità di essere perfezionati. Quando una persona svolge i propri doveri con un senso del fardello e persegue la verità, tenendo conto delle intenzioni di Dio, lo Spirito Santo la illuminerà e la guiderà, permettendole di comprendere la verità e sperimentare la crescita nella vita nel corso dei suoi doveri. Al contrario, coloro che non perseguono la verità, che sono molto pigri, che non vogliono assumersi responsabilità e che non tengono conto delle intenzioni di Dio non potranno ricevere l’opera dello Spirito Santo, e alla fine non otterranno nulla. Riflettendo sul mio stato, ho capito che ero davvero il tipo di persona pigra e amante delle comodità smascherata da Dio. Quando il carico di lavoro aumentava e dovevo soffrire fisicamente, sentivo di opporre resistenza ed ero riluttante a collaborare. Con questo atteggiamento verso i miei doveri, di certo non sarei stata in grado di ottenere la verità o di essere perfezionata. Pensando a questo, mi sono sentita un po’ turbata, e ho compreso l’intenzione scrupolosa di Dio. Ora che Li Ming era stata trasferita, il lavoro di irrigazione era ricaduto su di me, ma Dio non mi stava rendendo le cose difficili, anzi, mi stava formando. Che si trattasse di irrigare i nuovi arrivati o di coltivare gli altri, quando incontravo problemi e difficoltà, non c’era nessuno su cui potessi contare, il che mi ha incoraggiato ancora di più ad affidarmi a Dio e a ricercare la verità, e a imparare a usare la verità per risolvere i problemi. Questa era la grazia di Dio! Io invece mi ero preoccupata della mia carne, temendo le avversità e la stanchezza, e non ero stata disposta ad assumermi responsabilità. Avevo respinto l’opportunità che Dio mi perfezionasse e mi aiutasse a ottenere la verità. Non sapevo davvero cosa era meglio per me!

Poi ho letto un altro passo delle parole di Dio: “Tutte le persone che non perseguono la verità svolgono il proprio dovere con un atteggiamento di scarsa responsabilità. ‘Se qualcuno conduce, io seguo; ovunque conduca, io vado. Farò qualunque cosa mi faccia fare. Quanto al farmi carico di responsabilità e preoccupazioni, all’impiegare più sforzo nel fare qualcosa, o al fare qualcosa con tutto il mio cuore e la mia forza, non ne ho intenzione’. Queste persone non vogliono pagare il prezzo. Vogliono solo compiere uno sforzo, senza assumersi delle responsabilità. Non è questo l’atteggiamento con cui si svolge davvero un dovere. Bisogna imparare a mettere il cuore nello svolgimento del proprio dovere, e chi ha una coscienza è in grado di riuscirci. Non mettere mai il cuore nello svolgimento del proprio dovere significa non avere una coscienza, e le persone senza coscienza non possono acquisire la verità. […] Mettere il cuore nel proprio dovere ed essere in grado di assumersi delle responsabilità vi richiede sofferenze e il pagamento di un prezzo; non basta semplicemente parlare di queste cose. Se non si mette il cuore nel proprio dovere, volendo invece sempre adoperarsi, allora il proprio dovere non sarà certamente ben eseguito. Si agirà semplicemente in maniera meccanica e sbrigativa e nulla più, e non si avrà modo di sapere se il proprio dovere sia stato svolto bene o no. Se ci metti il cuore, giungerai gradualmente alla comprensione della verità; se non lo fai, allora ciò non accadrà. Quando metti il cuore nello svolgimento del tuo dovere e nel perseguimento della verità, arriverai gradualmente a comprendere le intenzioni di Dio, a scoprire la tua corruzione e le tue mancanze, e a padroneggiare tutti i tuoi vari stati. Quando il tuo unico obiettivo è compiere uno sforzo e non metti il cuore nel riflettere su te stesso, sarai incapace di scoprire i veri stati nel tuo cuore e le innumerevoli reazioni e le rivelazioni di corruzione che manifesti in ambienti diversi. Se non sai quali saranno le conseguenze quando i problemi rimangono irrisolti, allora sei in un grosso guaio. […] Se ciò su cui spesso rifletti nel tuo cuore non è una questione correlata al tuo dovere o una questione che ha a che fare con la verità, ma piuttosto sei invischiato in cose esteriori, con il pensiero concentrato sugli affari della carne, sarai in grado di comprendere la verità? Sarai in grado di svolgere bene il tuo dovere e di vivere davanti a Dio? Certamente no. Una persona così non può essere salvata(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo una persona onesta può vivere una vera sembianza umana”). Ho capito che Dio smaschera il fatto che le persone che non sono disposte a pagare un prezzo nei loro doveri, che cercano sempre conforto e agio nella carne e che sono completamente irresponsabili nel loro lavoro non sono in grado di ottenere la verità, e Dio non le approva. Riflettendo sul momento in cui avevo iniziato a irrigare i nuovi arrivati, avevo fatto molto affidamento sulla sorella con cui collaboravo, pensando che, dal momento che aveva più esperienza nell’irrigare i nuovi arrivati, sarebbe andato bene lasciarla condividere per risolvere le loro difficoltà. Non mi preoccupavo affatto di queste cose né chiedevo informazioni al riguardo, comportandomi come una completa estranea. Quando svolgevo i miei doveri, volevo solo evitare la sofferenza e la stanchezza, e mi ritagliavo il tempo per fare le cose che mi piacevano. Ciononostante, non ho mai sentito di non avere alcun senso di fardello per i miei doveri. Quando ho saputo che Li Ming sarebbe stata trasferita, mi sono sentita come se avessi perso il mio pilastro di sostegno, e quando ho pensato a tutto il lavoro che ora sarebbe ricaduto solo su di me, mi sono sentita sopraffatta. Ho iniziato a pensare alla mia comodità, volevo sempre scegliere i compiti più facili, e quando le cose non andavano come volevo io, diventavo negativa e passiva, trascurando di coltivare chi ne aveva bisogno e irrigando i nuovi arrivati in modo meccanico. Dicevo di voler soddisfare Dio e tenere conto delle Sue intenzioni, ma quando arrivava davvero il momento di soffrire e di pagare un prezzo, mi tiravo indietro e non volevo fare nemmeno il minimo sforzo. In che modo avevo un cuore che teneva conto delle intenzioni di Dio? Pensando a questo, mi sono sentita molto in colpa. In seguito, ho preso l’iniziativa di esaminare le difficoltà e i problemi dei nuovi arrivati e ho tenuto condivisioni per aiutarli. Mi sono anche presa del tempo per coltivare di più gli altri. Anche se dovevo preoccuparmi di più e soffrire di più, provavo pace e tranquillità nel mio cuore.

Un mese dopo, sono stata trasferita in un’altra chiesa per irrigare i nuovi arrivati. Ho saputo dai leader che sorella Yang Qing aveva scarse capacità lavorative e non era all’altezza del ruolo di capogruppo, e che volevano che assumessi io quel ruolo. Ho sentito molta pressione e ho pensato: “Essere capogruppo non significa solo irrigare i nuovi arrivati, ma anche riassumere le deviazioni nel lavoro e tenere condivisioni per risolvere i problemi degli irrigatori. Sono davvero in grado di gestire tutto questo lavoro? Sembra che ci sia molto di cui preoccuparsi!” Ho cercato in tutta fretta di rifiutare il ruolo, e ho detto: “Yang Qing svolge il lavoro di irrigazione da molti anni, ed è giunta a cogliere alcuni principi. Perché non lasciarla continuare a essere capogruppo, per ora? Posso sostenerla, e se la cosa non funziona, possiamo riassegnarla più avanti”. I leader hanno capito che ero riluttante a diventare capogruppo, quindi non mi hanno forzata, e io non ho potuto fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

In seguito, ho scoperto che Yang Qing aveva un’indole arrogante, e che si affidava all’esperienza e al rispetto delle regole nello svolgere i suoi doveri. Quando ho cercato di condividere con lei e di correggerla, non è stata in grado di accettarlo, e ha continuato a fare le cose allo stesso modo. Ho pensato: “Yang Qing non solo ha scarse capacità lavorative, ma non riesce nemmeno a comprendere i principi su cui si condivide, e la sua levatura è troppo scarsa. Se questa cosa va avanti, ritarderà il lavoro. Non è davvero adatta per il ruolo di capogruppo”. Ma poi ho pensato: “Se la destituiamo, chi prenderà il comando? Gli altri fratelli e sorelle del gruppo hanno appena iniziato la formazione e non hanno ancora colto i principi. Pur avendo anch’io molte manchevolezze, io irrigo i nuovi arrivati già da un po’ e sono arrivata a comprendere alcuni principi, quindi sarei la scelta più adatta”. Ma non appena ho pensato che essere capogruppo era troppo stressante, che avrei dovuto gestire tutto e sfinirmi con tutte le preoccupazioni che avrei avuto, ho subito scartato l’idea, e ho pensato invece: “Perché semplicemente non tengo più condivisioni con Yang Qing e non la aiuto nel lavoro? Questo dovrebbe andar bene”. Così facendo, mi sono accorta dei problemi di Yang Qing, ma non li ho segnalati. Proprio in quel momento, un fratello della chiesa ha avuto un incidente d’auto e si è rotto un braccio. Ho sentito dire che era sempre evasivo e si limitava a sbrigarsela nei suoi doveri, e che dopo essere stato destituito, non era arrivato a conoscere sé stesso e non si era pentito né era cambiato. Ora che aveva un braccio rotto, non poteva più fare i suoi doveri nemmeno se avesse voluto. Quell’incidente mi ha davvero colpito. Ho visto che se nel corso dei loro doveri le persone sono astute, battono la fiacca, svolgono il proprio lavoro in modo negligente e non si pentono mai, una volta persa l’opportunità di svolgere i propri doveri, è troppo tardi per i rimpianti. Sentivo che l’esperienza del fratello era un promemoria e un avvertimento per me, e ho ricordato un passo delle parole di Dio: “Se svolgi il tuo dovere in modo superficiale, e lo approcci con un atteggiamento irriverente, quale sarà il risultato? Svolgerai il tuo dovere in maniera scadente, anche se saresti in grado di svolgerlo bene – non avrai fatto le cose come si deve, e Dio sarà molto insoddisfatto dell’atteggiamento che hai nei confronti del dovere. Se avessi saputo pregare Dio, ricercare la verità e metterci tutto il tuo cuore e la tua mente, se fossi stato capace di collaborare in questo modo, allora Dio avrebbe preparato per te tutto in anticipo, così che, quando ti fossi occupato delle faccende, ogni cosa sarebbe andata al suo posto, e avresti ottenuto dei buoni risultati. Non ti sarebbe servito impiegare una gran quantità di energia; quando ti fossi impegnato al massimo nel collaborare, Dio avrebbe già disposto tutto per te. Se sei viscido e batti la fiacca, se non ti occupi del tuo dovere in modo appropriato, e vai sempre fuori strada, allora Dio non compirà la Sua opera su di te; perderai l’occasione, e Dio dirà: ‘Non vai bene; non posso servirMi di te. Fatti da parte. Ti piace essere scaltro e battere la fiacca, vero? Ti piace essere pigro, prendertela comoda, non è così? Bene, allora prenditela comoda per l’eternità!’ Dio offrirà questa grazia e questa occasione a qualcun altro. Che dite: è una perdita o un guadagno? (Una perdita.) È una perdita enorme!(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Ho sentito come l’indole giusta di Dio non tollera l’offesa dell’uomo. L’opportunità che le persone hanno di svolgere i propri doveri è una grazia di Dio. L’intenzione di Dio è che noi ricerchiamo la verità e agiamo secondo i principi nei nostri doveri, per essere in grado di sottometterci a Lui ed esserGli leali, e svolgere i nostri doveri in un modo che sia all’altezza degli standard. Ma se non avessi fatto tesoro di tali opportunità, e avessi svolto i miei doveri in modo evasivo e svogliato senza metterci tutto il mio impegno, trattando i miei doveri con leggerezza, sarei stata sdegnata, messa da parte e ignorata da Dio. All’inizio, i leader volevano che fossi capogruppo, ma io avevo paura della sofferenza e del duro lavoro, quindi ho rifiutato il dovere. Ma ora che era stato determinato che Yang Qing non era adatta a essere capogruppo, continuare a tenerla avrebbe ritardato il lavoro di irrigazione, quindi dovevo segnalare in fretta i suoi problemi. Ma temevo che se fosse stata destituita e avessi assunto io il ruolo di capogruppo, avrei dovuto farmi carico di un maggior numero di preoccupazioni, quindi, per salvaguardare la comodità della mia carne, anche se avevo visto i problemi di Yang Qing, non li ho segnalati, e le ho addirittura permesso di continuare a ostacolare e danneggiare il lavoro della chiesa. A quel punto mi sono resa conto di quanto gravi fossero le conseguenze dell’essere astuta e svogliata nei miei doveri, e che se avessi continuato a non pentirmi, avrei fatto esattamente la fine di quel fratello, e avrei potuto benissimo perdere l’opportunità di svolgere i miei doveri. Mi sono affrettata a pregare Dio, disposta a pentirmi e a ricercare la verità per risolvere i miei problemi.

Nella mia ricerca, ho letto alcune parole di Dio: “Dal momento che sei una persona, dovresti riflettere su quali sono le responsabilità di una persona. Non occorre menzionare le responsabilità alle quali i non credenti attribuiscono il maggior valore, come l’essere filiali, il provvedere ai genitori e mantenere alto il nome della propria famiglia. Queste sono tutte vuote e prive di significato reale. Qual è la responsabilità più basilare a cui una persona dovrebbe adempiere? La cosa più realistica è come svolgere bene il tuo dovere ora. Accontentarti sempre e solo di sbrigartela non è adempiere alla tua responsabilità, ed essere solo in grado di pronunciare parole e dottrine non significa adempiere alla tua responsabilità. Soltanto praticare la verità e agire secondo i principi è adempiere alla tua responsabilità. Soltanto quando la tua pratica della verità sarà stata efficace e utile alle persone, avrai davvero adempiuto alla tua responsabilità. A prescindere da quale dovere tu stia svolgendo, solo quando persisterai nell’agire secondo le verità principi avrai veramente adempiuto la tua responsabilità. Agire in modo meccanico secondo la maniera umana significa essere superficiali; solo attenersi alle verità principi equivale a svolgere bene il tuo dovere e ad adempiere la tua responsabilità. E adempiere alla tua responsabilità non è forse una manifestazione di lealtà? È la manifestazione del fatto che assolvi con lealtà il tuo dovere. Solo quando possiederai questo senso di responsabilità, questa determinazione e questo desiderio, e quando manifesterai lealtà nei confronti del tuo dovere, solo allora Dio ti guarderà con favore e ti approverà. Se sei addirittura privo di questo senso di responsabilità, agli occhi di Dio sarai un pigro, una testa di legno, ed Egli ti disprezzerà. […] Perciò, se vuoi che Dio ti guardi con favore, dovresti almeno renderti degno di fiducia agli occhi degli altri. Se vuoi che gli altri si fidino di te, ti guardino con favore, abbiano di te un’alta considerazione, allora devi come minimo essere dignitoso, avere senso di responsabilità, essere leale alla tua parola e degno di fiducia. Inoltre devi arrivare a essere diligente, responsabile e leale al cospetto di Dio; allora avrai soddisfatto in modo essenziale le richieste di Dio nei tuoi confronti. Allora ci sarà per te la speranza di ottenere l’approvazione di Dio, non è vero?(La Parola, Vol. 5: Le responsabilità di leader e lavoratori, “Le responsabilità di leader e lavoratori (8)”). Dopo aver letto le parole di Dio, mi sono sentita trafitta nel profondo del cuore e turbata. Mi sono resa conto di essere stata evasiva e irresponsabile nei miei doveri, e di essermi resa completamente inaffidabile. Sapevo che a causa della sua scarsa levatura Yang Qing non era adatta al ruolo di capogruppo, e anche che in quel momento non c’erano altri candidati idonei per la posizione di leadership nel gruppo, ma continuavo a non essere disposta ad assumermi il fardello di proteggere il lavoro della chiesa. Non avevo davvero alcun senso di responsabilità! Ho pensato a come alcuni genitori crescono i loro figli fino all’età adulta, ma quando sono grandi, quei figli si preoccupano solo del proprio divertimento e del proprio piacere, trascurando i genitori quando si ammalano o hanno bisogno di cure in età avanzata. Tali individui sono privi di coscienza e di umanità. Avevo goduto davvero tanto del fatto che Dio ci irriga e provvede a noi attraverso le Sue parole, ma quando il lavoro di irrigazione aveva bisogno della collaborazione delle persone, sono stata egoista e spregevole e mi sono preoccupata solo della comodità della mia carne, e non ho tenuto affatto in considerazione il lavoro della chiesa. Non avevo davvero alcuna umanità! Ho iniziato a detestarmi e a vergognarmi delle mie azioni, ma ancora di più, mi sono sentita dispiaciuta e in colpa, e non ero più disposta a vivere in modo egoistico e spregevole.

In seguito, mi sono chiesta: “Perché ogni volta che ho a che fare con un dovere che richiede sofferenza della carne, sento di opporre resistenza e non sono disposta a collaborare? Qual è la radice di questo problema?” Un giorno, mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio: “Finché le persone non hanno sperimentato l’opera di Dio e compreso la verità, è la natura di Satana che prende il sopravvento e domina dentro di loro. Quali elementi specifici fanno parte di quella natura? Ad esempio, perché sei egoista? Perché proteggi la tua posizione? Perché hai sentimenti così forti? Perché trai piacere da cose inique? Perché ti piacciono quei mali? Su cosa si basa il tuo debole per simili cose? Da dove vengono tali cose? Perché sei così felice di accettarle? Ormai siete arrivati tutti a comprendere che la ragione principale dietro a tutte queste cose è che il veleno di Satana è nell’uomo. Dunque cos’è il veleno di Satana? Come lo si può esprimere? Per esempio, se chiedi ‘Come si dovrebbe vivere? Per cosa si dovrebbe vivere?’, le persone risponderanno: ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’. Questa singola frase esprime la radice vera e propria del problema. La filosofia e la logica di Satana sono diventate la vita delle persone. Qualsiasi cosa perseguano, lo fanno per se stesse, e dunque vivono solo per se stesse. ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’ – questa è la filosofia di vita dell’uomo, e rappresenta anche la natura umana. Queste parole sono già diventate la natura dell’umanità corrotta e sono il vero ritratto della natura satanica dell’umanità corrotta. Questa natura satanica è già diventata la base dell’esistenza dell’umanità corrotta. Per diverse migliaia di anni, l’umanità corrotta ha vissuto in base a questo veleno di Satana, fino ai giorni nostri(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come percorrere il cammino di Pietro”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho capito che Satana usa l’istruzione scolastica, le influenze sociali, così come i pensieri e le affermazioni di personaggi eminenti e famosi, per avvelenare le persone, instillando in loro veleni e filosofie sataniche come “Ognuno per sé e che gli altri si arrangino”, e “La vita è breve, quindi goditela finché puoi”. Le persone vivono in base a queste cose, trattando il godimento della carne come obiettivo e direzione di perseguimento, e iniziano a perseguire il cibo, l’abbigliamento, il godimento della carne e le tendenze malvagie, il che conduce a una vita sempre più degenerata, priva della coscienza e della ragionevolezza dell’umanità normale. Mi sono resa conto che io ero proprio così, che indulgevo soprattutto nel benessere fisico. Prima di trovare Dio, ricercavo la comodità nel lavoro ed evitavo la sofferenza e la stanchezza. Non mi importava se guadagnavo molto o poco; era sufficiente avere il necessario per mangiare e bere. Quando vedevo le persone intorno a me soffrire, sforzarsi ed esaurirsi per vivere una vita migliore, pensavo che fossero sciocche; credevo che la vita durasse solo pochi brevi decenni, quindi perché complicarsela? Ora, mentre facevo il mio dovere nella casa di Dio, continuavo ad avere opinioni mondane, bramavo sempre il benessere fisico e non volevo soffrire o sfinirmi. A volte, dopo alcuni giorni intensi in cui avevo fatto il mio dovere e mi ero sentita mentalmente tesa, volevo sempre trovare occasioni per rilassarmi fisicamente e non esaurirmi. Quando arrivava il momento di sopportare un fardello, di soffrire e di pagare un prezzo, volevo sempre tirarmi indietro o scaricare il compito a qualcun altro. Le persone veramente dotate di coscienza e ragionevolezza pensano a come ripagare l’amore di Dio nei loro doveri, impegnandosi con tutte le loro forze a fare del proprio meglio e a ottenere buoni risultati in essi, ma io, persona egoista e spregevole, consideravo solo i miei interessi fisici, ed ero evasiva e svogliata, non disposta a mettere tutto il mio impegno nei miei doveri. Anche se il mio corpo era a suo agio e non soffrivo molto, ho perso molte occasioni di ottenere la verità. Mi sottraevo ripetutamente ai miei doveri, li rifiutavo e mi ribellavo a Dio, e se avessi continuato così, alla fine sarei stata sdegnata ed eliminata da Dio. Quello era un cammino che portava alla morte! In quel momento, ho davvero colto il significato di ciò che viene detto nel Libro dei Proverbi: “La prosperità degli stolti li fa perire”. Ho provato un senso di paura persistente nel mio cuore. Se non avessi sentito parlare dell’incidente d’auto di quel fratello, non avrei riflettuto su me stessa, e non mi sarei resa conto delle gravi conseguenze del fatto che perseguivo la comodità, né tanto meno sarei stata in grado di pentirmi o di cambiare. Ho ringraziato Dio in silenzio.

In seguito, mi sono imbattuta in un altro passo delle parole di Dio, che mi ha fornito un cammino di pratica. Dio Onnipotente dice: “Quali sono le manifestazioni di una persona onesta? Innanzitutto, non avere dubbi sulle parole di Dio. Questa è una delle manifestazioni di una persona onesta. A parte questo, la manifestazione più importante è la ricerca e pratica della verità in tutte le questioni: ciò è fondamentale. Tu affermi di essere onesto, ma releghi sempre le parole di Dio in un angolo della mente e fai quello che vuoi. Questa è forse la manifestazione di una persona onesta? Dici: ‘Anche se la mia levatura è scarsa, possiedo un cuore onesto’. Eppure, quando un dovere spetta a te, hai paura di soffrire e di assumerti la responsabilità in caso tu non lo svolga bene, così accampi delle scuse per eludere il tuo dovere o suggerisci che lo svolga qualcun altro. Questa è la manifestazione di una persona onesta? Chiaramente no. Come deve comportarsi, allora, una persona onesta? Dovrebbe sottomettersi alle disposizioni di Dio, essere leale al dovere che è tenuta a svolgere e sforzarsi di soddisfare le intenzioni di Dio. Questo si manifesta in diversi modi: uno di questi è accettare il tuo dovere con cuore sincero, senza considerare i tuoi interessi per la carne, senza avere esitazioni o tramare per il tuo tornaconto. Queste sono manifestazioni di onestà. Un altro è mettere tutto il tuo cuore e le tue forze nello svolgere bene il tuo dovere, facendo le cose in modo corretto e mettendo il cuore e l’amore nel tuo dovere al fine di soddisfare Dio. Queste sono le manifestazioni che una persona onesta dovrebbe avere nello svolgere il proprio dovere. Se non metti in pratica ciò che sai e capisci e se ti impegni solo al 50 o al 60 percento, allora non ci stai mettendo tutto il cuore e le forze: sei subdolo e stai battendo la fiacca. Le persone che svolgono il loro dovere in questo modo sono forse sincere? Assolutamente no. Dio non ha bisogno di queste persone subdole e propense all’inganno; devono essere eliminate. Dio impiega solo persone sincere per lo svolgimento dei doveri. Anche gli operai leali devono essere sinceri. Tutti coloro che sono perennemente superficiali e scaltri, e che cercano sempre un modo per battere la fiacca, sono tutti propensi all’inganno e sono dei demoni. Nessuno di loro crede veramente in Dio e devono essere tutti eliminati. Alcuni pensano: ‘Essere una persona sincera significa soltanto dire la verità e non dire bugie. È facile essere una persona sincera, davvero’. Cosa ne pensi di questa convinzione? Essere una persona sincera è solo questo e nient’altro? Assolutamente no. Devi rivelare il tuo cuore e donarlo a Dio; è questo l’atteggiamento che dovrebbe avere una persona sincera. Ecco perché un cuore sincero è così prezioso. Questo cosa implica? Che un cuore sincero può controllare il tuo comportamento e cambiare il tuo stato. Può portarti a compiere le scelte giuste, a sottometterti a Dio e a ottenere la Sua approvazione. Un cuore simile è davvero prezioso. Se hai un cuore sincero come questo, allora quello è lo stato in cui dovresti vivere, il modo in cui dovresti comportarti e come dovresti dare te stesso(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che Egli ama le persone oneste e quelle che hanno un senso del fardello e di responsabilità per i propri doveri. Tali individui forse hanno una levatura inferiore, ma i loro cuori possono essere diretti verso la casa di Dio. Mettono tutto il cuore e le forze nei loro doveri, senza fare progetti per i propri interessi. Dio approva tali persone. Sono diventata desiderosa di praticare secondo le parole di Dio. Anche se essere capogruppo avrebbe significato incontrare delle difficoltà nel lavoro, Dio non pone sulle persone fardelli troppo pesanti per loro da sopportare. Dovevo tenere conto dell’intenzione di Dio, dare la priorità al lavoro della chiesa, e impegnarmi al massimo per fare quello che potevo, senza essere furba o svogliata, ma con un cuore sottomesso a Dio nei miei doveri. Ho pensato alla costruzione dell’arca di Noè. A quel tempo, l’industria era arretrata e i trasporti erano limitati, e Noè non era un costruttore di navi professionista. Costruire un’arca così imponente fu molto difficile per lui, ma di fronte all’incarico ricevuto da Dio, non si tirò indietro, e non pensò ai propri interessi fisici né fece progetti in base ad essi. Non appena gli giunse l’ordine da parte di Dio, iniziò immediatamente a praticare senza indugio. Noè allineò il suo cuore con quello di Dio e fece del fardello di Dio il suo fardello. Aveva un cuore semplice e sottomesso verso l’incarico ricevuto da Dio, e questo è ciò che vi è di più prezioso, ciò che Dio approva. I leader mi avevano chiesto di essere capogruppo per spronare i fratelli e le sorelle a fare bene il loro lavoro di irrigazione, e questo mi avrebbe richiesto solo di sopportare un po’ più di sofferenza e di pagare un prezzo un po’ più alto, ma io non avevo avuto il minimo atteggiamento di obbedienza. Il mio atteggiamento nei confronti del mio dovere era molto lontano da quello di Noè! Confrontandomi con la semplicità, l’onestà e la sottomissione di Noè, mi sono sentita molto in imbarazzo e in colpa. Ora che il lavoro di irrigazione era stato ostacolato, dovevo tenere conto dell’intenzione di Dio, prendere l’iniziativa di sostenerla, e fare del mio meglio per realizzare quello che dovevo e potevo fare, senza alcun rimpianto. Quindi ho segnalato onestamente i problemi di Yang Qing, i leader l’hanno destituita, e io sono diventata capogruppo.

All’inizio, mentre mi formavo in quel ruolo, avevo carenze in molti ambiti e avevo molti problemi da risolvere, e spesso lavoravo più del previsto. Col passare del tempo, ho iniziato ad provare alcune emozioni negative, e sentivo che essere capogruppo comportava troppe preoccupazioni, e che il mio dovere originario era molto più facile. Quando ho pensato questo, mi sono resa conto che stavo ricominciando a preoccuparmi della carne, così ho pregato Dio nel mio cuore, con la volontà di ribellarmi ad essa. Ho letto un passo delle parole di Dio: “Oggi amo chiunque sappia seguire la Mia volontà, mostrare sollecitudine per i Miei fardelli e dare tutto sé stesso per Me con cuore sincero e onestà. Illuminerò costantemente queste persone, e farò in modo che non si allontanino da Me. Dico spesso: ‘Coloro che si spendono sinceramente per Me avranno di sicuro grandi benedizioni’. A cosa si riferisce la parola ‘benedizioni’? Lo sai? Riguardo all’opera attuale dello Spirito Santo, indica i fardelli che ti do. Per tutti coloro che sono in grado di portare un fardello per la chiesa, che si sacrificano sinceramente per Me, i loro fardelli e la loro sincerità sono benedizioni da parte Mia. Inoltre, anche le Mie rivelazioni per loro sono una benedizione da parte Mia(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 82”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho compreso la Sua intenzione. Dopo essere diventata capogruppo, ho interagito con un maggior numero di persone, eventi e cose. Ogni volta che incontravo un problema o una difficoltà, dovevo imparare ad affidarmi a Dio e a ricercare la verità per risolverli. Questo era più vantaggioso per la mia crescita nella vita, ed era la grazia di Dio! Pensando a ciò, mi sono sentita incoraggiata e risoluta. Successivamente, ho seguito attivamente il lavoro, e ogni volta che mi accorgevo che i fratelli e le sorelle erano in uno stato insoddisfacente, condividevo sulla verità per trovare una soluzione. Inoltre, ricercavo le verità principi relative ai problemi nel lavoro. Praticando in questo modo, sentivo che, sia nel mio ingresso nella vita che nei miei doveri, stavo facendo dei progressi. Dopo ogni scambio con i fratelli e le sorelle, loro dicevano di aver ottenuto qualcosa, e io mi sentivo molto felice. Ho capito che il fatto di essere disposta ad assumermi attivamente delle responsabilità non solo mi portava benefici, ma mi rendeva anche in grado di aiutare gli altri. Mi sono infine resa conto che non vivere per la carne e cercare di fare bene il mio dovere mi dava una sensazione di agio e di pace.

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