83. Il mio dovere o la mia carriera?
Fin da piccola, vedevo sui giornali e in televisione imprenditrici e donne forti di ogni estrazione sociale raggiungere fama e guadagno. Erano così affascinanti, le invidiavo davvero molto. Speravo di diventare anch’io un’imprenditrice di successo, in modo che amici e parenti mi ammirassero e avessero un’alta considerazione di me. Che vita gloriosa e felice sarebbe stata! Per realizzare prima il mio sogno, nel 1997 io e mio marito abbiamo lasciato il nostro lavoro in fabbrica e abbiamo intrapreso una nuova avventura, aprendo un negozio di abbigliamento. Con l’ondata di riforme e aperture, abbiamo presto guadagnato un po’ di soldi e la nostra attività si è gradualmente stabilizzata. Tutti i nostri amici e parenti ci stimavano molto e volevano entrare nelle nostre grazie. Io e mio marito ci siamo ritrovati di colpo popolari nella nostra famiglia. Ero così felice. Ma non ero soddisfatta, volevo far crescere l’attività ancora di più e, quando fosse arrivato il momento, prendere il nostro posto nel mondo degli affari. Tempo dopo, abbiamo avuto una vendita all’ingrosso con un uomo d’affari, ma non ci aspettavamo che fosse un imbroglione e di conseguenza abbiamo perso tutti i nostri risparmi. Non ci è rimasta altra scelta che vendere il negozio e tornare nella nostra città natale. Ero disperata. Ma non ho mai rinunciato al mio sogno di diventare un’imprenditrice. Avevo in mente di chiedere un prestito e di tornare in campo. Non avrei mai potuto immaginarlo: quando i nostri parenti ci hanno visti in cattive acque, temevano che non saremmo stati in grado di ripagarli, così si sono rifiutati di aiutarci. Mi sentivo davvero infelice e impotente. Vedendomi così giù, mio marito mi ha confortata dicendomi: “Non essere triste. Spesso si dice: ‘Quando sei ricco hai molti amici, mentre quando sei povero tutti ti ignorano’. Ecco quanto è dura questa società: se non hai soldi, persino i tuoi genitori ti disprezzano. I nostri amici e parenti ci stimeranno solo se diventeremo ricchi!” Ricordando quanto gloriosa fosse stata la nostra situazione rispetto all’imbarazzo che provavamo ora a essere rifiutati da amici e parenti, ho giurato a me stessa che sarei tornata in campo! Mi sono fatta prestare dei soldi da amici che vivevano in diversi posti fuori città e ho avviato un’attività di franchising del marchio. Sotto la mia accurata gestione, l’attività ha gradualmente prosperato. Qualche anno dopo avevo un’auto, una casa e dei risparmi. I miei clienti facoltosi mi trattavano con grande entusiasmo e mio marito obbediva a ogni mia parola perché ero in grado di far soldi. Amici e parenti hanno ripreso ad adularmi, lodandomi perché ero intelligente e capace e una donna forte. Anche se sapevo che si trattava di lusinghe insincere, mi piaceva molto vedere il modo in cui mi adulavano. Le cose erano diverse ora che avevo i soldi e poter conquistare l’ammirazione di così tante persone appagava moltissimo la mia vanità. Sentivo che tutti gli anni di duro lavoro erano valsi la pena.
In seguito, gli altri nel mio settore hanno visto che mi stavo arricchendo vendendo prodotti di marca e hanno iniziato a farlo anche loro. All’improvviso ho sentito incombere una crisi. Per battere i miei concorrenti, non solo dovevo guardarmi e difendermi da loro, ma dovevo anche ingraziarmi i miei clienti in tutti i modi, chiamandoli ogni giorno per chiedere come andassero le cose e organizzando varie promozioni per attirarli. Ogni giorno indossavo una maschera, competendo sia apertamente che in segreto con gli altri del settore e arruffianandomi i clienti. Dentro di me mi sentivo davvero sfinita e oppressa. Alla fine della giornata ero così stanca che mi faceva male la schiena. Quando tornavo a casa non avevo nemmeno voglia di parlare e volevo solo farmi una bella dormita. Ma, quando mi mettevo a letto, mi rigiravo e non riuscivo a dormire, chiedendomi cosa i miei concorrenti stessero preparando in segreto contro di me e quale evento promozionale potessi organizzare per batterli. Avevo la testa piena di calcoli e di pensieri ed ero nervosa. Soffrivo spesso di insonnia a causa del troppo lavoro. Assumevo molti integratori alimentari calmanti e nutritivi per il cervello, ma senza risultati. A volte riuscivo finalmente ad addormentarmi, solo per poi svegliarmi spaventata dagli incubi. Spesso sentivo un vuoto e un’ansia inspiegabili. Temevo che, se avessi battuto la fiacca anche solo un po’, i miei concorrenti avrebbero vinto e io sarei stata esclusa dal mercato con la reputazione rovinata. Dal di fuori sembravo avere successo, ma solo io sapevo quanto soffrivo interiormente. Nel cuore della notte, spesso pensavo: “È questa la vita felice che ho desiderato per tutti questi anni?” Mi sentivo confusa. Ma non volevo comunque vivere una vita mediocre, con gli altri a guardarmi dall’alto in basso. Così, anche se ero fisicamente e mentalmente esausta, comunque non osavo rilassarmi nemmeno un po’. Tutto ciò che volevo era far crescere l’attività. Dopo alcuni anni di gestione scrupolosa, il marchio che gestivo è diventato popolare nell’area locale. Alle cerimonie di riconoscimento, addirittura la sede centrale mi invitava a tenere un discorso per condividere le mie esperienze di successo. Quando salivo sulla pedana dell’oratore, sentendo le ondate di applausi e vedendo l’ammirazione negli occhi degli altri, percepivo che il mio sogno si era finalmente avverato. Ero così entusiasta e felice. Era come assaporare il gusto di essere una celebrità, ero al settimo cielo, e sentivo che tutti quegli anni di sofferenza e di duro lavoro erano valsi la pena. Ma nessuno conosceva la stanchezza e la sofferenza che provavo dietro il successo. La mia vista si era deteriorata a causa del troppo lavoro. Il medico ha detto che avevo il corpo vitreo opaco e una grave cataratta e che dovevo sottopormi a un’operazione per evitare la cecità. Nonostante avessi conquistato l’ammirazione di amici e parenti, non c’era alcun sollievo dal dolore e dal vuoto che sentivo nel profondo. Poiché la pressione competitiva era così forte, ero spesso molto nervosa. Sebbene io e gli altri del settore ci salutassimo sorridendo, sotto la superficie covavano macchinazioni e ognuno diffidava profondamente dell’altro. Così, nonostante il nostro settore fosse enorme, non avevo una sola persona con cui potermi confidare. Vivevo ogni giorno nel camuffamento e il mio cuore anelava al momento in cui avrei potuto vivere una vita rilassata e felice.
Nel 2007, una sorella mi ha testimoniato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Leggendo le parole di Dio, ho visto che le parole di Dio Onnipotente sono la verità e ho avuto la certezza che Dio Onnipotente è il Signore Gesù ritornato. Ho anche capito che Dio Si è incarnato negli ultimi giorni per compiere l’opera di giudizio al fine di salvare l’umanità e che solo accettando il giudizio e la purificazione di Dio Onnipotente e liberandoci della nostra indole corrotta possiamo essere salvati da Dio ed entrare nel Suo Regno. Ho sentito un inno delle parole di Dio che mi ha davvero commossa.
Dio sta cercando il tuo cuore ed il tuo spirito
[…]
2 L’Onnipotente ha pietà di questi uomini che hanno sofferto profondamente; allo stesso tempo prova avversione per queste persone del tutto prive di consapevolezza, perché ha dovuto aspettare troppo a lungo una risposta dalle persone. Egli desidera cercare, cercare il tuo cuore e il tuo spirito, e portarti acqua e cibo affinché ti svegli e non abbia più sete e fame. Quando sei stanco e inizi a sentire il cupo squallore di questo mondo, non essere smarrito, non piangere. Dio Onnipotente, l’Osservatore, abbraccerà il tuo arrivo in qualunque momento.
3 Veglia al tuo fianco, aspettando che torni indietro. Attende il giorno in cui, d’un tratto, recupererai la memoria: quando ti renderai conto che sei venuto da Dio, che in un momento imprecisato hai smarrito la strada, che in un momento imprecisato hai perso conoscenza lungo il cammino e che in un momento imprecisato hai acquisito un “padre”; quando ti renderai conto, inoltre, che l’Onnipotente ha sempre vegliato, aspettando il tuo ritorno per un periodo molto, molto lungo.
4 Egli vigila con una brama disperata, aspettando una reazione senza alcuna risposta. Il Suo vegliare e attendere è inestimabile ed è per il bene del cuore e dello spirito umani. Forse questo vegliare e attendere è infinito, e forse è al termine, ma dovresti sapere esattamente dove sono il tuo cuore e il tuo spirito in questo momento.
La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Il sospiro dell’Onnipotente”
Le parole di Dio mi hanno profondamente commossa e ho pensato al mio faticoso percorso di gestione dell’attività in quegli anni. Anche se avevo una macchina e una casa e avevo realizzato i miei desideri, mi sentivo ancora inquieta. Per guadagnare ogni giorno di più, adulavo i miei clienti e tentavo di ingraziarmeli, e io e gli altri del settore tramavamo e ci imbrogliavamo a vicenda per ottenere dei profitti; ero mentalmente e fisicamente esausta. Al di fuori trasmettevo un’immagine fantastica, ma dentro di me soffrivo tantissimo. Ora che avevo udito la chiamata della voce di Dio, mi sentivo come un’orfana che avesse vagato là fuori per molti anni e fosse finalmente tornata nel caldo abbraccio di sua madre, per non sentirsi mai più sola né indifesa. Nelle riunioni, i fratelli e le sorelle erano semplici e aperti, condividevano sulla loro comprensione delle parole di Dio ed erano franchi e sinceri l’uno con l’altro. Non c’era nessuna delle macchinazioni che si trovano nel mondo degli affari, né invidie e lotte. Quando incontravo delle difficoltà, i fratelli e le sorelle condividevano con me sulle parole di Dio, portando luce nel mio cuore e dandomi un cammino di pratica, e rendendomi davvero rilassata e libera. Non mi ero mai sentita così prima. Credere in Dio è meraviglioso!
In seguito, durante le mie devozioni spirituali, ho letto queste parole di Dio: “Se davvero hai una coscienza devi farti carico di un fardello, e anche avere senso di responsabilità. Devi dire: ‘Che io sia conquistato o reso perfetto, devo prestare questa fase della testimonianza in modo adeguato’. In quanto essere creato, ciascuno può essere pienamente conquistato da Lui e alla fine acquisire la capacità di soddisfarLo, ripagando il Suo amore con un cuore che Lo ama e dedicandosi completamente a Lui. È questa la responsabilità dell’uomo, è il dovere che spetta all’uomo e il fardello di cui si deve fare carico: è il mandato che deve portare a compimento. Solo allora crederà davvero in Dio. Attraverso il tuo operato attuale nella chiesa, adempi la tua responsabilità? Dipende dalla presenza o meno di un fardello, oltre che dalla tua personale conoscenza” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Pratica (3)”). Ho letto e riletto le parole di Dio e mi sono sentita in colpa. Dopo aver accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni, ho goduto della provvista delle parole di Dio ogni giorno. Quando le cose si facevano difficili, i fratelli e le sorelle condividevano con me sulle parole di Dio per aiutarmi. Questo era l’amore di Dio. Non potevo godere della provvista di Dio senza dar niente in cambio e non fare il mio dovere. Sarebbe stato privo di coscienza. Come essere creato, devo fare il mio dovere: è la mia responsabilità e il mio obbligo. Commossa dalle parole di Dio, ho iniziato a svolgere il mio dovere nel miglior modo possibile.
Due anni dopo, sono stata scelta come capogruppo dell’irrigazione e ogni giorno ero impegnata a irrigare e sostenere i nuovi arrivati. Poiché non avevo molta energia, lasciavo che fossero gli impiegati al negozio a gestire la mia attività. A volte le vendite calavano e mio marito mi biasimava, dicendo: “Senza di te al negozio, prima o poi l’attività fallirà, e allora chi avrà la minima stima di te?” Quello che diceva mi colpiva davvero nel vivo. Mi sono ricordata di come parenti e amici mi guardassero tutti dall’alto in basso quando ero senza soldi. Era stato così difficile arrivare a quello che avevo ottenuto con l’attività; dovevo continuare a gestirla bene. Ma poi ho pensato che fare il mio dovere era una mia responsabilità e un obbligo. Non potevo essere priva di coscienza e non svolgerlo. Ero combattuta interiormente. Ho pensato: “Se le vendite continuano a calare, cosa dovrei fare se il negozio dovesse davvero chiudere? Chi avrebbe una qualche stima di me? No, la mia priorità è trovare un modo per aumentare le vendite”. Dopodiché, non ho più messo troppo impegno nell’assolvimento del mio dovere. Prima, ogni volta che venivo a sapere di un fratello o di una sorella che si sentivano negativi e deboli, mi affrettavo ad aiutarli e a sostenerli. Adesso invece volevo solo correre al negozio. In alcune occasioni, poiché in negozio c’era molto da fare e non potevo andarmene, finivo per arrivare in ritardo alle riunioni. Mi sentivo in qualche modo in colpa, ma non riuscivo a mettere da parte il mio lavoro. Poiché non stavo irrigando e sostenendo tempestivamente i fratelli e le sorelle negativi e deboli, una sorella si è concentrata completamente sul fare soldi e ha smesso di partecipare alle riunioni, e altri fratelli e sorelle hanno smesso di venire alle riunioni regolarmente. Quando ho saputo di queste cose, sono rimasta molto turbata. Tuttavia, ogni volta che dovere e lavoro entravano in contrasto, poiché non potevo occuparmi della mia attività, mi sentivo in qualche modo debole interiormente e mi ritrovavo a voler passare a un dovere più leggero. Ma poi ho pensato a un passo delle parole di Dio: “Il modo in cui tratti gli incarichi affidati da Dio è davvero importante, è una questione molto seria! Se non sei in grado di portare a termine ciò che Dio affida alle persone, allora non sei degno di vivere alla Sua presenza e meriti di essere punito. È perfettamente naturale e giustificato che gli uomini dovrebbero portare a termine qualsivoglia incarico Dio affidi loro. Questa è la loro responsabilità più elevata, non meno importante della loro stessa vita. Se non prendi sul serio gli incarichi affidati da Dio, allora Lo tradisci nel modo più grave. Facendo ciò, sei più deprecabile di Giuda e meriti di essere maledetto. Le persone devono acquisire una comprensione approfondita di come considerare ciò che Dio affida loro e, come minimo, devono capire che gli incarichi che Dio affida all’umanità sono un’esaltazione e una grazia speciale da parte Sua, sono le cose più gloriose. Ogni altra cosa può essere tralasciata. Se anche occorre sacrificare la propria vita, si deve comunque adempiere l’incarico affidato da Dio” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come conoscere la natura umana”). Le parole di Dio mi hanno fatto percepire il significato speciale del dovere. Il dovere è un incarico da parte da Dio e, come esseri creati, dovremmo svolgere bene i nostri doveri, è questa la nostra responsabilità. Dio stava mostrando grazia nei miei confronti dandomi la possibilità di formarmi nell’irrigazione dei nuovi arrivati. Ma io mi occupavo solo della mia attività e non li irrigavo né sostenevo. Alcuni fratelli e sorelle non hanno ricevuto l’irrigazione di cui avevano bisogno e si sono tirati indietro. Non stavo forse causando loro un danno? Trattavo il mio dovere con leggerezza e irresponsabilità. Avevo tradito Dio! Più ci pensavo, più provavo senso di colpa e rimorso, così ho pregato Dio, intenzionata a pentirmi e a fare bene il mio dovere. In seguito, ho cominciato a irrigare e a sostenere attivamente i nuovi arrivati. Alcuni fratelli e sorelle che avevano smesso di venire alle riunioni hanno ripreso a frequentarle regolarmente. Finalmente ho cominciato a sentirmi a mio agio nel cuore.
Nel 2013 sono stata eletta leader della chiesa. Sapevo che Dio mi stava elevando, ma mi sentivo di nuovo lacerata interiormente: quando ero capogruppo dell’irrigazione, per quanto fossi impegnata, riuscivo sempre a trovare il tempo per gestire il negozio. In qualità di leader, sarei stata responsabile dell’intero lavoro della chiesa e non avrei avuto il tempo di occuparmi della mia attività. Con il passare del tempo, i miei vecchi clienti sarebbero andati altrove? Non sarebbe forse equivalso a ritirarmi e a consegnare ad altri la mia clientela, che avevo faticosamente mantenuto in tutti quegli anni, in cambio di nulla? Ho pensato al fatto che mio marito si era preso cura di me e amici e parenti mi avevano salutato con un sorriso per tutti quegli anni solo perché sapevo guadagnare denaro. Chi avrebbe avuto stima di me se non avessi più avuto una carriera? Al pensiero della possibilità di perdere tutto ciò che avevo scrupolosamente gestito, ero incredibilmente tormentata. Tuttavia, se non avessi accettato quel dovere, la mia coscienza non sarebbe stata in pace e mi sarei sentita in debito con Dio. Di notte mi giravo e rigiravo, senza riuscire a dormire. Pensavo alla mia fede in Dio negli ultimi anni, a come mi fossi nutrita e avessi goduto delle Sue parole ogni giorno e a quante grazie e benedizioni avessi ricevuto da parte Sua. Quando ero alla deriva nel mondo e mi sentivo desolata e disperata, le parole di Dio mi hanno scaldato il cuore e mi hanno portata nella Sua casa, e così il mio cuore ha trovato un sostegno. Quando mi affannavo e mi davo da fare solo per il denaro e mi sentivo esausta nel corpo e nella mente, le parole di Dio mi hanno aiutata a capire il dovere e la responsabilità che dovevo adempiere come essere creato e ho trovato il modo di comportarmi. Quando perseguivo il denaro ed ero superficiale nel mio dovere, essere giudicata e smascherata dalle parole di Dio mi ha fatto vedere che il mio atteggiamento verso il mio dovere era un tradimento nei confronti di Dio e il mio cuore intorpidito e intransigente si è risvegliato. Si trattava dell’amore e della salvezza da parte di Dio. Come potevo anteporre di nuovo la mia attività al mio dovere e ferire il cuore di Dio? Ho pregato Dio e Gli ho chiesto la fede e la forza per fare la scelta giusta.
Il mattino seguente ho letto un passo delle parole di Dio Onnipotente: “Se ora vi mettessi davanti una somma di denaro e vi dessi la libertà di scegliere (senza condannarvi per la vostra scelta), allora la maggior parte di voi sceglierebbe il denaro e rinuncerebbe alla verità. I migliori tra di voi rinuncerebbero al denaro e sceglierebbero la verità con riluttanza, mentre quelli nel mezzo agguanterebbero il denaro in una mano e la verità nell’altra. A quel punto, non diverrebbe palese la vostra vera natura? Nello scegliere tra la verità e una qualsiasi cosa a cui siete leali, tutti fareste questa scelta e il vostro atteggiamento rimarrebbe lo stesso. Non è così? Non ce ne sono molti tra di voi che hanno oscillato tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Nelle tutte le lotte tra positivo e negativo, tra nero e bianco, come tra la famiglia e Dio, tra i figli e Dio, tra l’armonia e la rottura, tra la ricchezza e la povertà, tra il prestigio e l’ordinarietà, tra l’avere il sostegno degli altri o l’essere ostracizzati, e così via, siete di certo consapevoli delle scelte che avete fatto. Tra una famiglia armoniosa e una divisa avete scelto la prima, e lo avete fatto senza alcuna esitazione; tra la ricchezza e il dovere, avete di nuovo scelto la prima, perfino senza essere disposti a tornare a riva; tra il lusso e la povertà, avete scelto il primo; quando avete dovuto scegliere tra i vostri figli, mogli o mariti, e Me, avete scelto i primi; e tra la nozione e la verità, di nuovo avete scelto la prima. Dinanzi a ogni genere di vostra malvagità, ho semplicemente perso la fiducia in voi. Davvero Mi sorprende che il vostro cuore sia così incapace di lasciarsi intenerire. Il sangue del Mio cuore, che ho speso per lunghi anni, sorprendentemente non Mi ha portato altro che il vostro abbandono e rassegnazione, ma le Mie speranze nei vostri confronti crescono ogni giorno che passa, perché il mio giorno è stato interamente palesato davanti agli occhi di tutti. Ciò nonostante, persistete nel cercare cose oscure e malvagie e vi rifiutate di allentare la presa su di loro. Quale sarà, dunque, il vostro esito finale? Ci avete mai riflettuto attentamente? Se vi venisse chiesto di scegliere di nuovo, quale sarebbe la vostra posizione? Sarebbe ancora quella precedente? Mi procurereste nuovamente delusione e miserevole dolore? Il vostro cuore possiederebbe ancora un pizzico di calore? Sareste ancora ignari di cosa fare per consolare il Mio cuore?” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “A chi sei leale?”). Riflettendo sulle parole di Dio, mi sono sentita addolorata e angosciata. Da quando avevo iniziato a credere in Dio, avevo lottato e altalenato tra la carriera e il dovere, non volendo rinunciare alla carriera che avevo gestito così scrupolososamente, ma non volendo nemmeno rinunciare alla verità. Così, quando il mio dovere ha influenzato la mia carriera, mi sono sentita oppositiva e volevo persino rifiutare il mio dovere. Solo attraverso lo smascheramento delle parole di Dio ho visto che, sebbene credessi in Lui e Lo seguissi, nel mio cuore non avevo posto per Lui e ciò che mi stava a cuore non era la verità né la salvezza da parte di Dio, ma la carriera, il denaro e il prestigio. Questa non era fede in Dio: stavo seguendo Satana e tradendo Dio. Dio è un Dio che aborre il male. Voler ricevere la salvezza di Dio e allo stesso tempo perseguire il denaro, la fama e il guadagno e godere della carne significava che era impossibile per me essere salvata da Lui. L’incarnarSi di Dio negli ultimi giorni e il Suo esprimere la verità per salvare l’umanità sono la nostra unica possibilità di essere salvati. Se avessi continuato a perseguire ciecamente il denaro invece della verità e avessi perso questa opportunità unica nella vita, non avrei distrutto la mia stessa vita? Me ne sarei pentita per il resto dei miei giorni! Avere la possibilità di fare il mio dovere e perseguire la verità era amore e grazia da parte di Dio e Gliene ero grata. Mi nutrivo delle Sue parole e godevo della Sua grazia e della Sua provvista, ma non pensavo affatto a svolgere bene il mio dovere, sempre desiderosa di fare affari e guadagnare soldi, e di perseguire fama, guadagno e prestigio. Ero così priva di coscienza e ragione! Non potevo più seguire la carne e ribellarmi a Dio. Egli Si aspettava che facessi la scelta giusta. Dovevo abbandonare la mia carriera per concentrarmi sul perseguimento della verità e dovevo compiere il mio dovere. Ho quindi affidato la gestione di tutta la mia attività agli impiegati del negozio e ho iniziato a dedicare tutto il mio tempo all’assolvimento dei miei doveri. Sebbene fossi molto impegnata ogni giorno, mi sentivo a mio agio nel cuore. Quando ho visto alcuni fratelli e sorelle della chiesa identici a come ero io in passato, a lavorare dall’alba al tramonto, ad affannarsi, a guadagnare disperatamente denaro e a vivere nel dolore e nella confusione tra i raggiri e i danni a opera di Satana, mi sono affidata a Dio e ho condiviso con loro sulle Sue parole. Dopo aver compreso le intenzioni di Dio, sono riusciti a liberarsi della schiavitù del denaro, a fare il loro dovere e perseguire la verità attivamente e a vivere una vita molto più rilassata e libera di prima. In quel momento, sono giunta a capire più a fondo l’intenzione scrupolosa di Dio di salvare le persone e mi sono commossa profondamente. Se Dio non esprimesse la verità e non salvasse le persone, saremmo tutti ingannati e danneggiati da Satana senza via d’uscita. Essere in grado di fare il mio dovere nella chiesa era molto più significativo che gestire un’attività nel mondo, perché la predicazione del Vangelo è effettuata per salvare le persone ed è la cosa più preziosa e significativa. In passato, per i miei interessi personali, lottavo con le persone per la fama e il guadagno e macchinavo contro di loro nel mondo, sono diventata maligna e propensa all’inganno e ho vissuto senza alcuna sembianza umana. Ora, nella chiesa, con la possibilità di fare cose significative, oltre a nutrirmi delle parole di Dio, perseguire la verità e cambiare la mia indole corrotta mentre svolgevo il mio dovere, sentivo che quello era l’unico modo significativo di vivere. Ho ringraziato Dio con tutto il cuore.
Un giorno, due anni dopo, ero appena tornata a casa quando mio marito ha cercato insistentemente di persuadermi, dicendo: “Hai rinunciato a essere un capo rispettato. Cos’è tutta questa assurdità di ‘Dio’? Io so solo che la cosa più realistica è fare soldi. Con i soldi si può mangiare bene, divertirsi, godersi la vita, e gli altri hanno grande considerazione nei tuoi confronti. Chi mai avrà una qualche stima di te se non hai denaro? Non vai al negozio, le vendite sono calate di oltre la metà e l’attività non riesce ad andare avanti. Se non la gestisci tu, allora chiuderà. Resti a guardare insensibile mentre te ne tiri fuori e consegni la nostra attività ad altri. Ti stai comportando da stupida!” Avevo paura di cadere di nuovo nella tentazione di Satana, così ho subito rivolto una preghiera silenziosa a Dio. Ho pensato al fatto che mio marito, che era un non credente, perseguiva il denaro, la fama e il guadagno e seguiva Satana, mentre io avevo scelto di seguire Dio e di percorrere il cammino del perseguimento della verità e della salvezza. Mio marito mi stava chiedendo di rinunciare a fare il mio dovere e di tornare dalla parte di Satana. Stava cercando di farmi del male e di rovinarmi. Non potevo permettergli di vincolarmi. Vedendo che non cedevo, ha fatto venire mia zia e mio suocero e tutti hanno tentato di persuadermi: “Non ci opponiamo alla tua fede in Dio, ma devi gestire la tua attività! Chi aveva una qualche stima della nostra famiglia prima, quando non avevamo soldi? Ora i nostri parenti e amici tentano di entrare nelle nostre grazie: non è forse perché la nostra attività è fiorente? Sai quante persone ci invidiano e non vedono l’ora che la nostra attività fallisca? Il nostro è un negozio di lunga data e la sua reputazione si è ormai diffusa. Tante persone ti lodano per le tue capacità e competenze. Se non ti occupi dell’attività, tutta la nostra famiglia cadrà in miseria e nessuno ci guarderà con ammirazione. È così che vuoi vivere?” Ho pensato alle difficoltà incontrate nell’avviare l’attività e a come fosse cresciuta. In dieci anni di sangue, sudore e lacrime, era stato così difficile arrivare al punto in cui mi trovavo. Se avessi davvero dovuto rinunciarvi, sarei stata ancora un po’ riluttante a farlo. Mi sono resa conto che ero caduta nella tentazione di Satana e ho subito pregato Dio. Ho pensato a un passo delle Sue parole che avevo letto in precedenza: “Ciò nonostante, persistete nel cercare cose oscure e malvagie e vi rifiutate di allentare la presa su di loro. Quale sarà, dunque, il vostro esito finale? Ci avete mai riflettuto attentamente? Se vi venisse chiesto di scegliere di nuovo, quale sarebbe la vostra posizione? Sarebbe ancora quella precedente? Mi procurereste nuovamente delusione e miserevole dolore? Il vostro cuore possiederebbe ancora un pizzico di calore? Sareste ancora ignari di cosa fare per consolare il Mio cuore?” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “A chi sei leale?”). Le domande di Dio mi percuotevano il cuore. Da quando avevo iniziato a credere in Lui, avevo letto molte Sue parole e avevo compreso alcune verità. Sapevo come le persone dovrebbero vivere e comportarsi. Anche se negli ultimi due anni avevo abbandonato il denaro, la fama e il guadagno, la pace e la gioia che provavo nel profondo non potevano essere misurate in base a queste cose. Avevo avuto la fortuna di udire la voce di Dio e di ottenere la Sua salvezza; non potevo tornare dalla parte di Satana. Così, con calma, ho detto loro: “Ho pensato molto a rinunciare alla mia carriera, a scegliere di credere in Dio e a fare il mio dovere. Dio esprime la verità e salva le persone negli ultimi giorni, in modo che possiamo sfuggire al danno da parte di Satana e ottenere la salvezza di Dio: è un’opportunità unica nella vita. La sola cosa che voglio fare ora è credere in Dio con tutto il cuore e non vivere più una vita in competizione per la fama e il guadagno. Spero che anche voi possiate leggere di più le parole di Dio e accettare la Sua salvezza”. Sono rimasta sorpresa quando, appena ho detto questo, mia zia e mio suocero hanno agitato le mani e scosso la testa. Mio marito ha detto furioso: “Non crederemo in Dio! Devi fare una scelta adesso. Se vuoi continuare a credere in Dio, allora non tornare mai più. Non avrai nulla a che fare con questa famiglia. Tu vai per la tua strada e io per la mia! Prenderemo direzioni diverse!” Vedendolo apparire così senza cuore, ho detto: “Non voglio niente e sono determinata a credere in Dio”. Una volta che ho fatto la mia scelta, mio marito si è rassegnato e non mi ha più presa in considerazione.
A volte mi chiedevo: “Ogni volta che c’è stato un conflitto tra il mio dovere e la mia attività, sono sempre caduta in un dilemma. Perché non riesco a scegliere senza esitazione di fare il mio dovere e soddisfare Dio? Qual è esattamente la fonte di questo problema?” Mentre cercavo la risposta, ho letto che le parole di Dio dicono: “Che cosa usa Satana per tenere l’uomo saldamente sotto controllo? (Fama e guadagno.) Quindi, Satana usa fama e guadagno per controllare i pensieri dell’uomo, finché le persone non riescono a pensare ad altro che non sia fama e guadagno. Lottano per fama e guadagno, patiscono avversità per fama e guadagno, sopportano umiliazioni per fama e guadagno, sacrificano tutto ciò che hanno per fama e guadagno, ed esprimeranno ogni giudizio o prenderanno ogni decisione per fama e guadagno. In tal modo, Satana lega le persone con catene invisibili ed esse, indossandole, non hanno la forza né il coraggio di liberarsene. Portano inconsapevolmente queste catene e continuano ad arrancare con grande difficoltà. Per amore di tale fama e guadagno, l’umanità evita Dio e Lo tradisce e diventa sempre più malvagia. In questo modo, quindi, una generazione dopo l’altra viene distrutta nella fama e nel guadagno di Satana” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VI”). Mentre riflettevo sulle parole di Dio, il mio cuore ha visto la luce. Il fatto è che la fama e il guadagno sono mezzi che Satana usa per corrompere l’uomo. Egli li usa per controllare il nostro modo di pensare, così che ci scervelliamo, sopportiamo umiliazioni e ci sobbarchiamo un carico pesante per perseguire fama e guadagno, finché alla fine evitiamo e tradiamo Dio e Satana ci porta all’inferno. Ho pensato a come tutto ciò che avevo perseguito per anni fossero la fama e il guadagno. I veleni di Satana “L’uomo lascia il proprio nome ovunque vada, così come l’oca emette il suo grido ovunque voli” e “Sii al di sopra degli altri e rendi gloria ai tuoi antenati” erano profondamente radicati in me. Fin da piccola ammiravo le imprenditrici e le donne forti e speravo di diventare un giorno un grande nome in possesso di fama e guadagno. Avevo considerato il denaro, la fama e il guadagno come la mia direzione e i miei obiettivi di vita. Avevo lavorato duramente in tutti quegli anni per fare soldi, competendo con gli altri del settore apertamente e in segreto; tramavamo l’uno contro l’altro, ci danneggiavamo e studiavamo reciprocamente, cercavamo sempre di rovesciarci a vicenda, e la mia indole è diventata sempre più maligna e propensa all’inganno. Sebbene fossi esausta nel corpo e nella mente, non riuscivo a smettere di perseguire fama e guadagno, poiché queste cose erano tutta la speranza della mia vita e perderle comportava che la vita perdesse il suo significato. Pertanto, vedere le vendite calare era come perdere la mia vita e mi faceva sentire terrorizzata. Poiché temevo di dover chiudere il negozio e di perdere l’ammirazione della gente, non potevo fare a meno di assolvere il mio dovere con opposizione e superficialità. Addirittura ho quasi usato la mia attività come scusa per sottrarmi al mio dovere e tornare dalla parte di Satana. La fama e il guadagno erano come catene che mi tenevano stretta. Sono diventati ostacoli al mio perseguimento della verità e mi hanno spinta a trascurare il mio dovere e a ribellarmi a Dio di continuo. Satana stava usando proprio la fama e il guadagno per corrodere e disintegrare la mia determinazione a perseguire la verità, impedirmi di fare il mio dovere e farmi perdere la possibilità di essere salvata, e alla fine mi sarei opposta a Dio e sarei stata da Lui distrutta insieme a Satana. I mezzi che Satana usa per corrompere le persone sono così insidiosi e maligni! Ho pensato a tutte le persone che avevano ottenuto fama e guadagno ma sentivano comunque vuoto e dolore e alla fine si sono uccise per sfuggirvi. La fama e il guadagno danno solo un piacere temporaneo della carne. Non possono riempire il vuoto del cuore; non possono salvare le persone, tanto meno dare loro una meravigliosa destinazione. Se le persone non si presentano davanti a Dio e non accettano la Sua salvezza, allora, per quanto elevata sia la loro fama o per quanti beni possiedano, è tutto completamente privo di significato.
In seguito, ho letto un altro passo delle parole di Dio: “Quando le persone avranno una comprensione autentica dell’indole di Dio, quando saranno in grado di vedere che l’indole di Dio è reale, che è veramente santa e veramente giusta, e quando sapranno lodare la santità e la giustizia di Dio dal profondo del cuore, allora conosceranno veramente Dio e avranno acquisito la verità. Solo quando si conosce Dio si vive nella luce. L’effetto diretto della vera conoscenza di Dio è la capacità di amarLo e di sottomettersi veramente a Lui. Nelle persone che veramente amano Dio, comprendono la verità e la acquisiscono, si verifica un reale cambiamento nella visione del mondo e della vita, al quale segue anche un reale cambiamento nell’indole di vita. Quando le persone hanno obiettivi di vita corretti, sono in grado di perseguire la verità, si comportano in linea con essa, si sottomettono completamente a Dio e vivono secondo le Sue parole, quando si sentono serene e illuminate nel profondo del cuore, quando hanno il cuore libero dalle tenebre e possono vivere completamente libere e senza vincoli alla presenza di Dio, solo allora conducono una vita autenticamente umana, e solo allora diventano persone che possiedono umanità e la verità. Inoltre, tutte le verità che hai compreso e acquisito provengono dalle parole di Dio e da Dio Stesso. Solo quando otterrai l’approvazione di Dio l’Altissimo, il Creatore, e Lui dirà che sei un essere creato qualificato che vive una sembianza umana, la tua vita sarà la più significativa di tutte. Ottenere l’approvazione di Dio significa che hai ottenuto la verità, e che sei una persona in possesso di umanità e della verità” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come conoscere la natura umana”). Dalle parole di Dio ho capito che essere in grado di perseguire la verità, di conoscere Dio e di raggiungere cambiamenti d’indole, non essere più soggetti al danno da parte di Satana e poter adorare liberamente Dio costituiscono l’unica vita dotata di valore e significato, e questa vita è lodata e benedetta da Dio. Ora si verificano spesso epidemie e disastri di ogni genere. I non credenti vivono in uno stato di panico e inquietudine, percependo un futuro cupo. Quando si verificano epidemie e calamità, essi si disperano e si sentono in trappola. Noi credenti, invece, ci nutriamo delle parole di Dio ogni giorno e, sotto la loro illuminazione e guida, arriviamo a comprendere e discernere i modi in cui Satana corrompe l’uomo e la sua essenza malvagia, siamo in grado di rifiutarlo e di seguire Dio, abbiamo vera pace e vera gioia nel cuore e attivamente assolviamo i nostri doveri e perseguiamo la verità ogni giorno, propagando le parole di Dio, testimoniando la Sua opera e vivendo sotto la Sua cura e protezione. Questo ci rende i più benedetti, una cosa che non possiamo scambiare con nulla di materiale. Sono giunta a sperimentare maggiormente che nella vita ci sono solo due cammini: uno è seguire Satana, perseguire denaro, prestigio, fama e guadagno e soddisfare la carne, percorrere il cammino della distruzione; l’altro è seguire Dio, perseguire la verità, fare bene il nostro dovere, liberarci della nostra indole corrotta e percorrere il cammino della salvezza. Non c’è assolutamente un altro cammino nel mezzo. Il tempo è poco e le grandi catastrofi sono già qui. C’è ancora così tanta verità che non comprendo. La cosa più importante ora è fare tesoro di ogni giorno, perseguire la verità con serietà, fare bene il mio dovere e vivere una vera sembianza umana.
Ora dedico tutto il tempo a svolgere il mio dovere nella chiesa, nutrendomi delle parole di Dio con i fratelli e le sorelle, e il mio cuore è colmo di dolcezza e di gioia. A volte nell’assolvimento del mio dovere incontro alcune difficoltà e rivelo un’indole corrotta ma, con l’illuminazione e la guida delle parole di Dio e la condivisione e l’aiuto dei fratelli e delle sorelle, sono arrivata ad acquisire una certa comprensione delle mie forme di indole corrotta e sto perseguendo di cambiarle. Credo che questa sia la cosa più significativa. Anche se ho rinunciato alla mia carriera, sono arrivata a comprendere alcune verità e a vivere con un po’ di sembianza umana. Sono così grata a Dio. Non rimpiangerò mai di aver fatto questa scelta!