1. Un’esperienza speciale di irrigazione dei nuovi arrivati
Nell’agosto del 2021, irrigavo i nuovi arrivati nella chiesa. Per un po’ di tempo, ho irrigato tre di loro online. Questi tre neofiti erano molto desiderosi di partecipare alle riunioni, ma nel loro villaggio non c’era internet, quindi dovevano andare molto in alto sulle montagne per connettersi, eppure partecipavano comunque a ogni riunione. Chiacchierando con loro, ho appreso che in ciascuno dei loro due villaggi vicini oltre cento persone non avevano ancora ascoltato il Vangelo di Dio degli ultimi giorni. Sentivo la responsabilità di testimoniare loro l’opera di Dio e condurle al Suo cospetto.
Durante la riunione, ho condiviso con i tre nuovi arrivati sull’intenzione di Dio di salvare l’umanità e ho letto loro un passo delle Sue parole: “Ogni genere di disastro avverrà uno dopo l’altro; tutti i Paesi e tutti i luoghi subiranno disastri: epidemie, carestie, inondazioni, siccità e terremoti sono ovunque. Questi disastri non avverranno solo in uno o due luoghi, né si concluderanno nel giro di uno o due giorni, ma si estenderanno invece su un’area sempre più vasta, e diverranno sempre più gravi. Durante questo periodo, emergeranno in successione infestazioni di insetti di ogni sorta, e in tutti i luoghi si verificherà il fenomeno del cannibalismo. Questo è il Mio giudizio sulle miriadi di nazioni e di popoli” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 65”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho condiviso: “Le parole di Dio si stanno gradualmente adempiendo e i disastri peggiorano di giorno in giorno. Non solo altri Paesi stanno sperimentando disastri, ma anche il nostro stato di Wa (in Myanmar) sta subendo una grave epidemia. Città e villaggi si trovano ora in lockdown e molte persone sono in quarantena. Alcuni, non avendo cibo né acqua durante l’isolamento, si sono suicidati, e altri, non potendo permettersi il costo della quarantena dopo aver contratto la malattia, si sono impiccati. Alcuni che erano fuori per lavoro non sono potuti tornare a casa per via del lockdown, i loro familiari sono morti e non hanno potuto nemmeno rivederli un’ultima volta. Ogni giorno, innumerevoli persone vengono contagiate dalla malattia e il numero dei decessi è incalcolabile. Oggi potremmo stare bene, ma nessuno sa cosa succederà domani. Siamo fortunati ad aver accettato l’opera di Dio e ad aver ascoltato le Sue parole e abbiamo la protezione di Dio nel mezzo dei disastri. Dobbiamo predicare rapidamente il Vangelo di Dio alle nostre famiglie, ai nostri vicini e ai nostri amici, affinché anche loro possano udire la voce di Dio, giungere al Suo cospetto, guadagnare la verità e ricevere la Sua salvezza. Se adesso non condividiamo il Vangelo con loro e un giorno dovessero contagiarsi e morire, non ce ne pentiremmo? Ma a quel punto, anche se piangessimo fino allo sfinimento, sarebbe inutile. Siete disposti a predicare il Vangelo al vostro villaggio?” A queste parole, si sono detti tutti disposti a farlo. La sera successiva, hanno portato diversi potenziali destinatari del Vangelo. Tra loro c’erano il figlio del capo villaggio e un contabile che nel villaggio godeva di una fama piuttosto grande. Il predicatore del Vangelo ha condiviso con loro sulla verità riguardante il discernere il vero Dio dai falsi dei, sul fatto che solo credendo nel vero Dio si può essere protetti nei disastri e su come credere nei falsi dei porterà solo al disastro e infine allo stagno di fuoco e zolfo. Alcuni di loro, dopo aver ascoltato le parole di Dio, hanno compreso che solo Dio Onnipotente è l’unico vero Dio capace di salvare tutta l’umanità. Hanno pensato alle sofferenze che avevano sopportato quando Satana si era preso gioco di loro mentre adoravano falsi dei, erano felici di ascoltare le parole di Dio e si sono commossi fino alle lacrime. In seguito, hanno portato parenti e amici dotati di buona umanità perché ascoltassero le parole di Dio. In questo modo, in poco più di venti giorni, oltre cento persone provenienti da due villaggi sono venute ad ascoltare il Vangelo e ad approfondire l’opera di Dio, e io ero responsabile dell’irrigazione di oltre sessanta di loro. Non avrei mai immaginato che così tante persone avrebbero accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni tutte insieme.
In seguito, sempre più persone provenienti dai due villaggi sono venute a indagare sulla vera via. Un funzionario distrettuale di un villaggio vicino è venuto a sapere che gli abitanti del villaggio stavano ascoltando i nostri sermoni e ha mobilitato la milizia del villaggio per condurre ispezioni e pattugliamenti. Sedici nuovi arrivati che avevano appena iniziato a indagare sulla vera via sono stati arrestati e anche multati. Con la milizia di pattuglia giorno e notte, gli altri abitanti non osavano venire ad ascoltare i sermoni nel villaggio e alcuni hanno addirittura smesso di salire sulle montagne per le riunioni. Dato che nel villaggio non c’era internet, a meno che i nuovi arrivati non trovassero un modo per connettersi e contattarmi, era davvero difficile entrare in contatto con loro. In quel momento, ho sentito che era finita. Tralasciando la predicazione del Vangelo agli altri, persino i nuovi arrivati che avevano appena accettato l’opera di Dio negli ultimi due giorni avrebbero potuto non essere in grado di rimanere saldi. Proprio in quel momento, il leader di un gruppo di riunione è salito in montagna per trovare una connessione internet e mi ha contattata. Mi ha detto: “Al momento la situazione è davvero brutta e la polizia e la milizia sono di pattuglia ovunque ogni giorno. Possiamo riunirci solo una volta al mese?” Ho pensato: “Non funzionerà. I nuovi arrivati hanno poca statura; non comprendono molte verità e hanno bisogno di essere continuamente irrigati. In ogni caso, dobbiamo assicurarci che i nuovi arrivati possano partecipare alle riunioni”. Io e il capogruppo abbiamo guardato il documentario “Colui che ha sovranità su tutte le cose”. Ho condiviso: “Quando Mosè condusse gli Israeliti fuori dall’Egitto, davanti a loro c’era il Mar Rosso e dietro di loro gli inseguitori. Non sapevano come proseguire, ma si acquietarono, pregarono Dio, si affidarono a Lui ed Egli aprì loro una via. Videro l’autorità di Dio. Dio divise il Mar Rosso, rivelando terra asciutta nel mezzo. Gli Israeliti attraversarono il Mar Rosso, mentre gli inseguitori annegarono nelle acque. Questo dimostra che Dio guiderà sicuramente coloro che ha determinato di salvare”. Poi gli ho letto un passo delle parole di Dio Onnipotente: “In ogni fase dell’opera che Dio compie sugli uomini, da fuori sembra che ciò che accade sia dovuto a un’interazione tra individui, che venga da disposizioni o da disturbi umani. Ma, dietro le quinte, ogni fase dell’opera e ogni cosa che accade sono una scommessa che Satana fa con Dio e che richiede che le persone rimangano salde nella propria testimonianza a Dio. Pensate a quando Giobbe fu messo alla prova, per esempio: dietro le quinte, Satana stava facendo una scommessa con Dio e ciò che accadde a Giobbe fu azione e disturbo degli uomini. Dietro ogni fase dell’opera che Dio compie in voi, vi è la scommessa di Satana con Dio; dietro, vi è una battaglia” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). Ho condiviso: “In apparenza, sembra che il funzionario si stia opponendo alla nostra fede in Dio e la stia ostacolando, ma dietro a tutto questo c’è il disturbo da parte di Satana. Satana non vuole che ascoltiamo le parole di Dio, quindi usa il funzionario per perseguitarci e arrestarci al fine di costringerci ad abbandonare la fede. Proprio come quando Giobbe fu messo alla prova e perse tutte le sue ricchezze: sembrava opera di ladri, ma in realtà era Satana che tentava e attaccava Giobbe. Quando Giobbe affrontò tutte queste prove, non si lamentò di Dio, ma lodò il nome di Jahvè Dio. Satana, vedendo che, per quanto lo disturbasse, Giobbe non avrebbe abbandonato Dio, fu alla fine svergognato e si ritirò. Ora, se di fronte al disturbo e alla persecuzione da parte del funzionario ci lasciassimo limitare al punto di ascoltare le parole di Dio solo una volta al mese, non significherebbe forse che la macchinazione di Satana ha avuto successo? Se siamo in grado di persistere nel riunirci in queste circostanze, Satana sarà svergognato”. Dopo aver ascoltato la mia condivisione, il capogruppo si è detto disposto a tornare al villaggio e a invitare quei nuovi arrivati alle riunioni. Grazie alla condivisione del capogruppo, i neofiti hanno detto uno dopo l’altro: “Ascoltare le parole di Dio non è contro la legge”. “Nulla può accadere a meno che non lo permetta Dio”. “Il fatto che veniamo arrestati o meno è nelle mani di Dio. Satana vuole usare il disturbo da parte del governo per farci abbandonare la fede e trascinarci all’inferno. Qualunque cosa ci facciano, seguiremo sicuramente Dio e non abbandoneremo mai la nostra fede”. Sebbene la situazione fosse molto tesa, alcuni dei nuovi arrivati più desiderosi hanno comunque trovato il modo di avere la connessione internet per partecipare alle riunioni. Tuttavia, poiché i loro luoghi di riunione erano stati scoperti, non potevano più riunirsi in gruppi di sessanta o settanta persone come prima e ogni luogo di ritrovo poteva ospitare al massimo una ventina di persone. Proprio mentre ci preparavamo a organizzare riunioni più piccole, abbiamo incontrato un’altra difficoltà. Poiché i nuovi arrivati avevano solo due schede SIM con accesso a internet, se si fossero divisi per le riunioni, non ce ne sarebbero state abbastanza per tutti, quindi alcuni abitanti del villaggio restavano comunque impossibilitati a sentire le parole di Dio. Inoltre, con venti persone che usavano un solo telefono per le riunioni, quando la connessione era scarsa, alcuni inevitabilmente non riuscivano ad ascoltare chiaramente la condivisione. Questo non avrebbe prodotto buoni risultati. Ho iniziato a sentirmi scoraggiata. Le cose sembravano davvero difficili. In quel momento, ho pensato: “Se solo potessi andare lì di persona, così potrei irrigarli direttamente e non sarebbero limitati dalla mancanza di schede SIM”. Così ho pregato Dio: “Dio, poiché i nuovi arrivati che sto irrigando si trovano in situazioni pericolose e non hanno schede SIM, molti di loro non possono ascoltare le Tue parole. Dio, desidero andare lì a irrigarli: Ti prego, prepara per me questa opportunità”.
In seguito, ho condiviso i miei pensieri con il supervisore, che ha acconsentito a farmi recare nella zona. Quella sera, sono arrivata in una casa ospitante. Proprio in quel momento, mi hanno scritto i leader del gruppo dei nuovi arrivati, così ho chiesto loro di invitare i fratelli e le sorelle a una riunione il giorno dopo a mezzogiorno, dicendo loro di chiamare quante più persone possibile e di trovare un posto nascosto. Il giorno seguente, siamo arrivati al luogo concordato e sono rimasta sbalordita. Con mio grande stupore, era presente il gruppo di oltre sessanta nuovi arrivati che, uno alla volta, sono venuti a stringermi la mano e ad abbracciarmi, e ognuno si è presentato con entusiasmo. Erano come uno stormo di uccelli gioiosi, qualcosa che non avevo mai visto prima. Dopo la riunione di quel giorno, ci hanno aiutati a invitare a una riunione i neofiti di un altro villaggio. Il terzo giorno, il leader del gruppo locale ci ha condotti su un lungo sentiero di montagna e abbiamo trovato un luogo tranquillo e nascosto. C’erano una cinquantina di nuovi arrivati. Ma, mentre ci riunivamo, un non credente che pascolava delle mucche ci ha visti. Mi sono detta: “E se mi vede? Mi denuncerà? Il funzionario o la polizia mi arresteranno?” Tenendo conto della mia sicurezza, ho pensato di andarmene via subito. Ma in quel momento ho ricordato un passo della parola di Dio che avevo letto in precedenza: “Gli anticristi fanno di tutto per garantirsi la propria incolumità. Ciò che pensano tra sé e sé è: ‘Devo assolutamente mantenermi al sicuro. Non importa chi arrestano, basta che non sia io’. […] Se un certo luogo è sicuro, allora gli anticristi sceglieranno di lavorarvi, e di fatto appariranno molto propositivi e positivi, mettendo in mostra il loro grande ‘senso di responsabilità’ e la loro grande ‘lealtà’. Se un lavoro comporta un rischio e c’è la possibilità che si verifichino degli imprevisti, che porti chi lo svolge a essere scovato dal gran dragone rosso, accampano scuse, lo rifiutano e trovano un pretesto per sottrarvisi. Appena c’è un pericolo, o appena c’è il sentore di un pericolo, cercano di trovare delle soluzioni per districarsene e abbandonare il loro dovere senza curarsi dei fratelli e sorelle. Pensano solo a togliersi dal pericolo. Magari in cuor loro sono già pronti: appena il pericolo si palesa, abbandonano immediatamente quello che stanno facendo senza curarsi di come andrà il lavoro della chiesa, in quale perdita possano incorrere gli interessi della casa di Dio o quale sia il rischio per l’incolumità di fratelli e sorelle. Ciò che preme loro è scappare. Hanno persino un ‘asso nella manica’, un piano per proteggere sé stessi: appena il pericolo incombe su di loro o vengono arrestati, dicono tutto ciò che sanno, liberandosi e assolvendosi da ogni responsabilità per preservare la propria incolumità. Questo è il piano che hanno già pronto” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Ho pensato al fatto che gli anticristi sono capaci di svolgere i loro doveri e di lavorare normalmente quando non c’è pericolo e di proteggere esteriormente gli interessi della chiesa; ma, quando emerge un pericolo, la prima cosa a cui pensano è la propria sicurezza e non tengono conto degli interessi della casa di Dio. Al contrario, considerano la propria sicurezza come la cosa più importante. Gli anticristi non hanno alcuna coscienza né ragione. Riflettendoci, ho visto che il mio comportamento era proprio come quello di un anticristo. All’inizio, ero stata in grado di portare i nuovi arrivati sulle montagne per la riunione ed esteriormente sembrava che stessi svolgendo del lavoro e sopportando qualche avversità, ma quando si trattava della mia sicurezza volevo abbandonare il mio dovere e scappare. Stavo mettendo la mia sicurezza al di sopra di tutto. Non consideravo mai la necessità di dare per prima cosa disposizioni per quei nuovi arrivati. Mi preoccupavo solo di mettermi al sicuro dal pericolo. Ero davvero egoista! Molti neofiti, se arrestati, probabilmente si sarebbero tirati indietro a causa della loro scarsa statura. Io ero solo una persona, quindi sarebbe stato meglio che venissi arrestata solamente io anziché molti altri. Tutto ciò che contava era che i fratelli e le sorelle fossero al sicuro. Pensando a questo, ho rapidamente messo in salvo i nuovi arrivati. Alcuni si sono nascosti nei fossi, altri nell’erba e altri nella foresta. Dopo che il pastore se n’è andato, abbiamo ripreso la riunione e incaricato alcuni fratelli di stare di vedetta. Finita la riunione, abbiamo fissato un orario per quella successiva.
In seguito, più di cento persone hanno accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni. In quel momento, i neofiti dei due villaggi erano quasi duecento. Così tante persone che venivano ad ascoltare la parola di Dio hanno nuovamente attirato l’attenzione del funzionario, che ha ordinato ai non credenti del villaggio e persino agli studenti delle scuole elementari di pattugliare la montagna. Ha detto anche che, se avessero trovato il nostro luogo di ritrovo, sarebbero stati ricompensati con cento yuan ciascuno. All’epoca c’erano pattuglie non solo nel villaggio, ma anche in gran numero sulla montagna. Dunque la situazione era ulteriormente peggiorata, ma ogni giorno i nuovi arrivati continuavano a portare parenti e amici ad ascoltare la parola di Dio e venivano ad ascoltarla persino il capo e il vice capo di entrambi i villaggi. A causa della persecuzione da parte del funzionario, dovevamo cambiare il nostro luogo di ritrovo ogni giorno. A volte ci riunivamo nei campi, a volte in zone sabbiose, a volte nei boschi e altre volte dovevamo inoltrarci molto tra le montagne per riunirci. In quel periodo, quando andavo a irrigare i nuovi arrivati, passavo davanti alla casa del funzionario ogni giorno. Non potevo evitarla lungo il mio percorso e temevo che lui e la polizia mi vedessero e poi improvvisamente mi intercettassero e arrestassero proprio davanti all’ingresso della sua casa. Cosa avrei fatto se mi avessero arrestata e l’avessero notificato ai miei familiari? Loro già non sostenevano la mia fede; non mi avrebbero perseguitata ancora di più se avessero saputo che ero stata arrestata? L’idea che questo potesse accadere continuava a ronzarmi in testa ogni giorno e il solo pensiero mi spaventava moltissimo. Ogni giorno, quando andavo a irrigare i nuovi arrivati, ero davvero tesa. Passando davanti alla casa del funzionario, osavo a malapena respirare e la oltrepassavo sfrecciando sul mio motorino senza nemmeno voltarmi indietro. Vivevo in uno stato di paura, invocando silenziosamente Dio nel mio cuore. Ho pensato a un inno delle Sue parole: “Ciò che Dio rende perfetto è la fede”: “Nell’opera degli ultimi giorni, ci viene richiesto il massimo grado di fede e amore e una minima disattenzione potrebbe indurci a inciampare, perché questa fase dell’opera è diversa da tutte le precedenti: ciò che Dio sta perfezionando è la fede delle persone, la quale è, al tempo stesso, invisibile e intangibile. Ciò che Dio compie è trasformare le parole in fede, amore e vita. Le persone devono raggiungere un punto in cui, dopo aver subito centinaia di affinamenti, possiedono una fede superiore a quella di Giobbe, cosa che richiede loro di sopportare incredibili sofferenze e ogni genere di tortura senza mai abbandonare Dio. Quando si saranno mostrate sottomesse fino alla morte e avranno grande fede in Dio, allora la fase attuale dell’opera di Dio sarà compiuta” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Il cammino… (8)”). Quando ho cantato quest’inno, mi sono sentita rafforzata interiormente. Ho capito che Dio aveva consentito che quella situazione si verificasse per permettermi di sperimentare le Sue parole attraverso di essa e per rafforzare la mia fede in Lui. Prima di arrivare in quel villaggio ero convinta di avere una grande fede in Dio, ma ora la mia vera statura era stata rivelata. Mi chiedevo: “Perché ho così tanta paura?” In verità, temevo che, se i miei familiari avessero scoperto che ero stata arrestata per la mia fede in Dio, mi avrebbero perseguitata ancora di più. Non credevo nel fatto che tutti gli eventi, le persone e le cose sono nelle mani di Dio. La mia fede in Dio era troppo scarsa. Egli stava usando la persecuzione da parte del funzionario per perfezionare la mia fede. Avendo compreso l’intenzione di Dio, ero disposta a sperimentare quella situazione. In seguito, quando andavo a irrigare i nuovi arrivati, passavo ancora davanti al cancello del funzionario e avvertivo comunque un po’ di paura nel cuore, ma pregavo Dio in silenzio, chiedendo di non essere influenzata e di poter continuare a fare il mio dovere. Ma la persecuzione da parte del funzionario si è inasprita. Ha detto che chiunque fosse stato visto riunirsi doveva essere denunciato: 500 yuan per la segnalazione di un credente e 1.000 yuan per la segnalazione di due. Ho pensato che erano totalmente malvagi, proprio come il PCC, che perseguita coloro che credono in Dio Onnipotente. Non avevamo commesso alcun crimine credendo in Dio, eppure facevano di tutto per catturarci. Li odiavo davvero nel mio cuore. Per evitare di essere scoperti, abbiamo anticipato l’orario di riunione dalle 10 alle 6 di mattina. Era dicembre e faceva molto freddo d’inverno, mi venivano addirittura i geloni ai piedi, ma i nuovi arrivati partecipavano comunque alle riunioni con entusiasmo. Alcuni avevano più di 60 anni, altri venivano con tutta la famiglia e altri ancora portavano con sé neonati di appena un mese in montagna per le riunioni. Vedere che non se ne lasciavano influenzare e che partecipavano attivamente agli incontri mi ha colmata di commozione e anche di vergogna, al pensiero di come la mia fede non fosse forte quanto la loro. Inoltre, odiavo quei regimi satanici che, per impedire alle persone di ascoltare la parola di Dio, mobilitavano tutti nel villaggio perché pattugliassero e denunciassero i credenti. Ciò nonostante, il lavoro del Vangelo non ne ha risentito minimamente e il Vangelo ha continuato a diffondersi nella zona. Inoltre, le pattuglie non ci hanno trovati nemmeno una volta. Eravamo davvero grati a Dio per la Sua protezione!
In quel momento, mi sono trovata ad affrontare un’altra situazione. Mio marito, non credente, ha improvvisamente avuto un congedo dall’esercito ed è tornato a casa. Doveva tornare per Capodanno, ma inaspettatamente è tornato a casa prima. Non trovandomi a casa, mi ha chiamata per chiedere dove fossi andata e mi ha detto di tornare subito la mattina seguente. Il giorno dopo, quando ha visto che non ero tornata, mi ha mandato un messaggio, ma io non ho risposto perché ero a una riunione e non avevo internet. Allora lui ha chiamato mio zio, il quale mi ha insultata, dicendo che ero una donna a cui non importava della propria famiglia; mio marito continuava a chiamarmi, insistendo perché tornassi a casa, minacciando persino di divorziare se non mi fossi affrettata ad andare. Mi sentivo debole. Già la mia famiglia non sosteneva la mia fede in Dio e mia suocera aveva spesso esortato mio marito a chiedere il divorzio. Se non fossi tornata a casa, avrebbe davvero divorziato da me? Ero perseguitata dal funzionario e inoltre mio marito minacciava di divorziare. Avevo il cuore colmo di dolore e mi chiedevo se dovessi semplicemente tornare a casa per qualche giorno. Ma sapevo che, una volta tornata, sarebbe stato difficile andarmene di nuovo. Non ci sarebbe stato nessuno a irrigare quei nuovi arrivati. Non sapevo se tornare o no. Avevo il cuore in preda a grande tormento e dolore e, in quel momento, ho iniziato a nutrire delle lamentele. Perché Dio aveva permesso che mi trovassi in quella situazione? Ora che mio marito era tornato, come potevo continuare a fare il mio dovere? Perché Dio non mi proteggeva? Nel mio cuore, continuavo a riflettere su questa domanda: “Qual è l’intenzione di Dio in questo?” Mentre riflettevo, improvvisamente mi sono venute in mente le Sue parole: “Nel valutare se le persone sono capaci di sottomettersi a Dio o meno, la chiave è se abbiano desideri eccessivi o secondi fini nei confronti di Dio. Se le persone avanzano sempre richieste a Dio, questo dimostra che non Gli sono sottomesse. Qualunque cosa ti accada, se non la accetti da Dio e non ricerchi la verità, se sostieni sempre il tuo punto di vista e pensi sempre di essere il solo ad avere ragione, se riesci addirittura a dubitare che Dio sia la verità e la giustizia, allora per te saranno guai. Gente così è la più arrogante e ribelle verso Dio. Le persone che chiedono sempre qualcosa a Dio non riescono a sottomettersi realmente a Lui. Se avanzi richieste a Dio, questo dimostra che stai cercando di concludere un affare con Lui, che stai scegliendo la tua volontà e agendo conformemente a essa. Così facendo, stai tradendo Dio e sei privo di sottomissione. Avanzare richieste a Dio è in sé e per sé privo di ragionevolezza; se credi davvero che Egli è Dio, allora non oserai avanzare richieste a Lui, né ti sentirai idoneo ad avanzare richieste a Lui, che tu le ritenga ragionevoli o meno. Se hai vera fede in Dio e credi che Egli sia Dio, allora potrai solo adorarLo e sottometterti a Lui, non c’è altra scelta” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Gli esseri umani chiedono troppo a Dio”). Mi sono resa conto di essere proprio come Egli ha smascherato. Quando Dio disponeva situazioni che erano in linea con i miei desideri, ero disposta a sottomettermi, ma quando si discostavano dai miei desideri non ero disposta a sottomettermi e continuavo a porGli richieste irragionevoli. Pensavo che, poiché stavo facendo il mio dovere, Dio avrebbe dovuto tenermi lontana da ogni problema e che, poiché stavo svolgendo il mio dovere e predicando il Vangelo, Egli avrebbe dovuto vegliare su di me e proteggermi dalla persecuzione e dai disturbi da parte di mio marito e non lasciarlo tornare a casa prima, perché se lui fosse tornato non sarei più stata in grado di predicare il Vangelo. Discutevo con Dio nel mio cuore, desiderando che seguisse le mie richieste, e quando non lo faceva ritenevo le Sue disposizioni inappropriate. Prima che me ne andassi di casa per predicare il Vangelo, sebbene mio marito ostacolasse la mia fede in Dio, non ero realmente limitata da lui e potevo comunque partecipare alle riunioni e svolgere il mio dovere normalmente. Quando vedevo altri che venivano disturbati dai loro familiari ed erano incapaci di svolgere i propri doveri o timorosi di partecipare alle riunioni, sentivo di essere cresciuta in statura e di essere già in grado di sottomettermi a Dio. Ora, finalmente vedevo con chiarezza la mia vera statura. Sebbene quella situazione non fosse in linea con le mie nozioni, era una buona opportunità per comprendere me stessa. Di solito, quando la situazione in cui mi trovavo era confortevole, non mi presentavo mai davanti a Dio per cercare la verità, né riflettevo sulla mia corruzione o la riconoscevo. Grazie alla rivelazione di quella situazione, ho capito che ero ancora capace di discutere con Dio e di agire ostinatamente. Era davvero irragionevole da parte mia!
Ho pensato a come quei nuovi arrivati anelassero ardentemente alla parola di Dio. Per quanto freddo facesse, quanto fosse lungo il viaggio o quanto terribile fosse la situazione, continuavano comunque a partecipare alle riunioni. Se fossi tornata a casa, chi li avrebbe irrigati? Ma se non fossi tornata avrei rischiato il divorzio. Mentre ero in preda al conflitto per prendere una decisione, ho ricordato un passo delle parole di Dio che il supervisore aveva condiviso in passato: “Sei consapevole del fardello che porti sulle spalle, del tuo incarico e della tua responsabilità? Dov’è il tuo senso di missione storica? In che modo presterai un servizio appropriato come signore nella prossima epoca? Hai un forte senso dell’essere un signore? Come spiegheresti il concetto di signore di tutte le cose? È davvero il signore di tutte le creature viventi e di tutta la materia del mondo? Quali progetti hai per il progresso della fase successiva dell’opera? Quante persone attendono di essere pasciute da te? Il tuo è un compito gravoso? Sono poveri, miserabili, ciechi e smarriti, e nel buio gemono: ‘Dove si trova la via?’ Quanto bramano che la luce, come una stella cadente, scenda all’improvviso e disperda le forze delle tenebre che hanno oppresso gli uomini per così tanti anni! Sperano con ansia, si struggono giorno e notte per questo: chi può conoscerne la piena portata? Questi uomini, che soffrono profondamente, rimangono imprigionati in oscure segrete, senza speranza di liberazione, anche nel giorno in cui la luce passa sfolgorando; quando smetteranno di piangere? Questi spiriti fragili, cui non è mai stato concesso alcun riposo, patiscono una terribile sventura e sono stati a lungo relegati a questa condizione da corde spietate e dalla cristallizzazione della storia. Chi ha mai udito il suono dei loro gemiti? Chi ha mai rivolto lo sguardo alla loro miserevole condizione? Hai mai pensato a quanto sia addolorato e in ansia il cuore di Dio? Come può Egli sopportare di vedere l’umanità innocente, che ha creato con le Sue Stesse mani, patire un simile tormento? Dopotutto, gli uomini sono le vittime di un avvelenamento. Benché siano sopravvissuti fino a oggi, chi avrebbe mai pensato che da lungo tempo sono stati avvelenati dal maligno? Hai dimenticato di essere una delle vittime? Per l’amore che provi verso Dio, non sei disposto a lottare per salvare tutti coloro che sono sopravvissuti? Non sei disposto a dedicare tutte le tue energie a ripagare Dio, che ama l’umanità come la Propria carne e il Proprio sangue? Alla fine dei conti, come interpreti il fatto di essere usato da Dio per vivere la tua vita straordinaria? Hai davvero la determinazione e la fiducia per vivere la vita significativa di un pio servitore di Dio?” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Come devi affrontare la tua missione futura?”). Dio è apparso e opera da tantissimi anni, ma molte persone ancora non lo sanno e adorano falsi dei, vivendo nell’inganno di Satana. Noi, che abbiamo ricevuto per primi il Vangelo di Dio, abbiamo la responsabilità di testimoniare loro l’opera di Dio affinché possano ascoltare la Sua voce e presentarsi al Suo cospetto il prima possibile. Ho ripensato alle riunioni con quei nuovi arrivati: quando leggevamo loro le parole di Dio, indipendentemente dall’età o dal sesso, tutti mostravano un anelito negli occhi, come se avessero appena visto la luce irrompere in un mondo oscuro, come se avessero aspettato la luce per molto tempo e avessero finalmente trovato la speranza. Anche se il funzionario li perseguitava o li multava, anche se il loro bambino aveva appena compiuto un mese, e a prescindere da quanto fosse lungo il viaggio, non erano disposti a perdere nessuna riunione per ascoltare le parole di Dio e desideravano riunirsi tutto il giorno per ascoltarle. Non avevano paura della persecuzione del governo; al contrario, temevano di non poter ascoltare le parole di Dio e riunirsi. Alcuni dei neofiti mi hanno detto: “Sorella, non aver paura. Siamo capaci di combattere la guerriglia contro Satana. Quando loro salgono sulla montagna, noi scendiamo e riusciamo sempre a trovare un modo per riunirci”. Sentire queste parole è stato davvero commovente. Se li avessi semplicemente abbandonati, impedendo loro di ascoltare le parole di Dio, avrei avuto dei rimorsi di coscienza. Ho pensato al fatto che Dio aveva espresso tutte le verità per purificare e salvare l’umanità e che io avevo goduto dell’irrigazione e della fornitura delle Sue parole, compreso molti misteri della verità e ricevuto il cammino per liberarmi della mia indole corrotta. Dio mi aveva dato così tanto, mi aveva dato così tanto amore! Continuavo a dire che avrei fatto bene il mio dovere per ripagare il Suo amore e che non Lo avrei deluso e sarei stata all’altezza del Suo amore per me ma, poiché temevo che mio marito avrebbe chiesto il divorzio, volevo abbandonare il mio dovere e lasciare i nuovi arrivati a sé stessi. Quello a cui non pensavo era questo: se fossi davvero tornata a casa e il funzionario avesse continuato a perseguitarli, dicendo che in caso di cattura sarebbero stati multati o imprigionati, loro avrebbero ceduto alla debolezza e alla paura e non avrebbero avuto il coraggio di partecipare alle riunioni. Senza nessuno a irrigarli, sarebbero diventati negativi e si sarebbero tirati indietro? Il loro anelito era così grande che, per ascoltare le parole di Dio, raggiungevano il luogo di ritrovo prima dell’alba e mi aspettavano. Se non avessero potuto ascoltare le parole di Dio, sarebbero stati in preda al tormento e al dolore? Se me ne fossi andata e basta, avrei potuto convivere con la mia coscienza e avrei fatto la cosa giusta per loro? Se avessi lasciato quei nuovi arrivati per paura del divorzio, portandoli a diventare deboli e ad allontanarsi, non sarei stata in grado di mostrare il mio volto a Dio! Più ci pensavo, più mi sentivo in debito nei Suoi confronti.
In seguito, mi è venuto in mente un passo delle parole di Dio Onnipotente: “Quando Dio opera, Si prende cura di una persona e la sottopone a scrutinio e, quando la favorisce e la approva, anche Satana le si mette alle calcagna, cercando di fuorviarla e di danneggiarla gravemente. Se Dio desidera guadagnare questa persona, Satana farà tutto quanto in suo potere per ostacolarLo, utilizzando vari modi malvagi per tentare, disturbare e compromettere l’opera di Dio, al fine di raggiungere il suo obiettivo nascosto. Qual è il suo obiettivo? Non vuole che Dio guadagni nessuno; vuole impossessarsi di coloro che Dio vuole guadagnare, vuole dominarli e assumerne il controllo perché lo adorino, commettano azioni malvagie al suo fianco e si oppongano a Dio. Non è questo il bieco movente di Satana? […] Nella sua guerra con Dio, nel suo starGli alle calcagna, l’obiettivo di Satana è demolire tutta l’opera che Dio vuole compiere, di occupare e controllare coloro che Dio vuole guadagnare, per annientarli completamente. Se non vengono distrutti, diventano sua proprietà per essere usati a suo piacimento: ecco l’obiettivo di Satana” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico IV”). Riflettendo sulle parole di Dio, mi sono resa conto che, ovunque giunga l’opera di Dio, Satana crea disturbi. Dio voleva guadagnare coloro che credevano veramente in Lui, ma Satana stava usando il governo e il funzionario per perseguitarli. Satana non risparmiava sforzi, impiegando risorse umane ed economiche per impedire alle persone di credere in Dio. Quando ha visto che tale persecuzione non poteva fargli raggiungere il suo obiettivo, ha cambiato tattica, portando mio marito a minacciarmi di divorziare, nel tentativo di costringermi a lasciare il villaggio, perché in quel modo non ci sarebbe stato nessuno a irrigare quei nuovi arrivati, i quali non avrebbero più potuto ascoltare le parole di Dio e gradualmente si sarebbero allontanati. Satana è davvero spregevole e spudorato! Se fossi tornata a casa, non sarei caduta nei suoi tranelli? Capite a fondo le sinistre intenzioni di Satana, ho deciso di irrigare adeguatamente i neofiti. Poi ho pregato Dio: “Dio, non tornerò a casa. Collaborerò con Te per irrigare bene i nuovi arrivati in questi due villaggi. Non tornerò a casa neanche se mio marito chiederà il divorzio”. Essendo preparata al divorzio, quello che non mi sarei mai aspettata era che il giorno dopo mio marito mi mandasse un messaggio dicendomi di prendermi cura di me stessa e che, dato il freddo, avrei dovuto indossare più vestiti e stare più attenta quando predicavo il Vangelo. Mi ha scritto anche che potevo tornare quando volevo e mi ha persino mandato 4.000 yuan per comprare dei vestiti invernali. Ero davvero grata a Dio!
Nei giorni successivi, sebbene non fossi più limitata da mio marito, la persecuzione da parte del funzionario non solo non si è interrotta, ma si è ulteriormente inasprita. In seguito, ho sentito l’inno esperienziale “Seguendo Cristo, mai mi volterò indietro, fino alla morte”, che mi ha davvero ispirata. Ho acquisito la fede di cui avevo bisogno per sperimentare quella situazione.
1 Satana, il gran dragone rosso, con furia opprime e arresta il popolo eletto di Dio. Coloro che seguono Cristo rischiano la vita per svolgere i loro doveri. Un giorno potrei essere arrestato e perseguitato per aver testimoniato Dio. Comprendo chiaramente nel mio cuore che questa è persecuzione per amore della giustizia. Forse la mia vita svanirà come un fugace fuoco d’artificio. In questa vita, seguire e testimoniare Cristo mi riempie il cuore di fierezza. Anche se non potrò vedere lo spettacolo senza precedenti dell’espansione del Regno, non avrò rimpianti né lamentele, e offrirò i miei migliori auguri. Anche se non potrò vedere il giorno in cui il Regno si realizzerà, oggi mi basta poter rendere testimonianza per umiliare Satana.
2 Il Figlio dell’uomo degli ultimi giorni esprime la verità, risvegliando innumerevoli cuori. Vedo che le parole di Dio sono tutte la verità, perciò Lo seguo. Un giorno potrei essere arrestato e diventare un martire per aver predicato il Vangelo, eppure innumerevoli santi porteranno avanti la fiamma del Vangelo del Regno. Non so per quanto ancora potrò percorrere questo cammino di predicazione del Vangelo, ma finché vivrò propagherò le parole di Dio e testimonierò Cristo. Corro solo per seguire la volontà di Dio e portare a termine il Suo incarico. Offrire il mio corpo e il mio cuore per testimoniare Cristo è un onore per me. Nessuna persecuzione o tribolazione può schiacciarmi; le fiamme ardenti della fornace raffinano l’oro puro. In Cina, la terra del gran dragone rosso, emerge un gruppo di vincitori.
Le parole di Dio si diffondono per il mondo; la luce è apparsa tra gli uomini. Il Regno di Cristo si è formato e stabilito attraverso le parole di Dio. Le tenebre stanno svanendo e l’alba della giustizia è giunta. Un gruppo di vincitori ha reso una clamorosa testimonianza a Dio.
Seguire l’Agnello e cantare dei canti nuovi
Dopo l’ascolto di quest’inno, avevo nel cuore una profonda commozione e grande ispirazione. Anche se avrei potuto essere arrestata e perseguitata per aver irrigato i nuovi arrivati in quei due villaggi e anche se fossi stata arrestata e perseguitata a morte prima di vedere il giorno in cui Dio sarà glorificato, non me ne sarei pentita. In quel momento, ero davvero onorata di aver potuto accettare l’opera di Dio degli ultimi giorni e di propagare il Suo Vangelo del Regno. Resami conto di questo, ho acquisito ancora più fede per sperimentare quella situazione.
Il funzionario è venuto a sapere che ci riunivamo alle 6 ogni mattina e così accendeva un fuoco nel suo cortile alle 5, aspettandoci. Quando passavo con il motorino davanti a casa sua, spegnevo i fari oppure spingevo il veicolo a motore spento, per paura che mi vedesse. Non osavamo accendere le torce quando salivamo in montagna e a volte, quando pioveva, ci riunivamo nelle case isolate dei fratelli e delle sorelle del villaggio. Per evitare che ci scoprissero, al termine delle riunioni alcuni fratelli e sorelle portavano a casa della legna da ardere, altri riconducevano il bestiame e altri ancora raccoglievano verdure selvatiche. Anche se il funzionario accendeva un fuoco nel suo cortile per aspettarci, non mi ha scoperta nemmeno una volta. Sapevo che tutto questo era nelle mani di Dio e che Egli aveva velato gli occhi del funzionario, il quale non ci avrebbe trovati a meno che non fosse Dio a permettere che il pericolo ci colpisse. Sperimentare una situazione del genere mi ha aiutata ad acquisire una certa comprensione dell’onnipotenza e della sovranità di Dio. In seguito, tutti gli abitanti dei due villaggi, a eccezione del funzionario, di sua moglie e di alcune persone dalla cattiva umanità, hanno accettato l’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Persino il fratello, la sorella, la cognata e il suocero del funzionario l’hanno accettata. Alla fine, tramite loro abbiamo continuato a predicare il Vangelo alle persone di un altro villaggio e in quel periodo in circa settanta o ottanta hanno accettato l’opera di Dio. Per quanto il funzionario ci perseguitasse, quei nuovi arrivati persistevano nel partecipare attivamente alle riunioni e il numero dei neofiti continuava ad aumentare. Era davvero il risultato dell’opera dello Spirito Santo. Ho capito che, indipendentemente dai metodi che usa, Satana non può ostacolare la diffusione del lavoro del Vangelo.
Durante tutti quegli avvenimenti, nonostante io abbia sofferto alcune avversità fisiche e abbia anche sperimentato la persecuzione da parte del governo e i disturbi da parte di mio marito, cose che all’epoca sono state piuttosto dolorose, ho guadagnato molto. Grazie a Dio!