28. Le persone anziane dovrebbero perseguire la verità ancora di più
A cinquant’anni, ho accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni. Nella mia vita, non avrei mai sognato di sentire i discorsi personali di Dio e di accogliere il ritorno del Signore Gesù. Vedere la speranza di entrare nel Regno dei Cieli mi ha dato un vero senso di scopo. Ogni giorno, mi alzavo presto e rimanevo sveglia fino a tardi a leggere le parole di Dio, e accettavo e mi sottomettevo a qualsiasi dovere la chiesa disponesse. Ho pensato: “Finché persevererò nel mio dovere, sarò salvata ed entrerò nel Regno dei Cieli”. Nel 2023, avevo raggiunto i 75 anni. Ero anziana, la mia memoria era scarsa, ero dura d’orecchio, la vista mi si era indebolita e non ero più molto stabile sulle gambe. Sulla base delle mie condizioni, la chiesa ha disposto che io svolgessi il dovere di ospitare. Ho pensato a come stessi invecchiando e a come la mia salute stesse peggiorando. Continuavo a dimenticare le cose a causa della mia scarsa memoria e a volte ero confusa. Tra qualche anno, se mi fosse venuta la demenza senile e non avessi più potuto svolgere il mio dovere, non sarei diventata una persona inutile? Avrei ancora potuto essere salvata? Una volta, mi ero appena trasferita e non riuscivo a ritrovare la strada di casa. Una sorella, dopo averlo saputo, mi ha detto con noncuranza: “Stai iniziando a fare confusione?” Ho risposto in fretta: “Non sono confusa”. Ho pensato: “Spero non pensino che mi sto confondendo e mi impediscano di svolgere il mio dovere. Se non avessi alcun dovere da assolvere, non sarebbe la fine per me? Allora come potrei essere salvata?” Ma ripensandoci in seguito, mi sono resa conto che spesso dimenticavo di aggiungere sale o erba cipollina quando cucinavo e che a volte perdevo l’orientamento per strada e non riuscivo a ritrovare la via di casa. Ho iniziato ad avere paura. Ho pensato: “Mi sto davvero confondendo? La chiesa può ancora usarmi per svolgere un dovere? Se non potessi svolgere un dovere, potrei ancora essere salvata?” Ho iniziato a crogiolarmi nella preoccupazione e nell’ansia.
Nel giugno del 2023, ho ospitato una riunione per i fratelli e le sorelle. In quel periodo, l’appartamento di sopra era in fase di ristrutturazione e ogni giorno c’erano rumori costanti. Successivamente, non ho visto i fratelli e le sorelle venire alle riunioni per un bel po’ di tempo ed ero perplessa: “Perché non sono venuti di recente? Non mi usano più come ospitante? Alla mia età, tutto quello che posso fare è il dovere di ospitare. Se non potessi nemmeno svolgere i doveri di ospitare, non perderei la mia possibilità di essere salvata?” Ero molto ansiosa e speravo ardentemente che tornassero. Una sera, una sorella è venuta a bussare e mia nuora le ha aperto la porta. La sorella ha detto che erano passate tre o quattro volte ma nessuno aveva risposto. Mi sono sentita davvero male. Ho pensato: “Non è stato forse perché sono anziana e dura d’orecchio che non le ho sentite? Non ho compiuto bene il mio dovere. Ora ho problemi d’udito, la vista mi si è indebolita, sono lenta a reagire e malferma sulle gambe. Davvero non riesco a fare niente bene! Non riesco nemmeno a svolgere bene i doveri di ospitare! Invecchiare ti rende davvero inutile!” Invidiavo profondamente i giovani per la rapidità con cui imparavano e per la loro capacità di svolgere qualsiasi dovere. Sentivo che a Dio piacciono i giovani e che alla fine sarebbero stati sicuramente salvati. Ho pensato che, se solo fossi potuta tornare indietro anche solo di dieci anni, a sessant’anni sarei ancora stata in grado di svolgere qualche dovere. A poco a poco, il mio stato è peggiorato e ogni giorno mi crogiolavo nell’angoscia e nell’ansia. Le mie preghiere non erano normali e leggere le parole di Dio non mi portava alcuna luce o illuminazione. Il mio cuore si allontanava sempre di più da Dio. Un giorno, mentre camminavo, sono inciampata e mi sono stirata un tendine della gamba. Sebbene ciò non mi abbia impedito di partecipare alle riunioni, mi sono preoccupata ancora di più. Anche se questa volta la mia caduta non aveva ritardato le riunioni, se un giorno mi fossi ammalata, avrei potuto non essere in grado di partecipare alle riunioni o di svolgere un dovere. In seguito, mi sono ammalata davvero e mi hanno dovuto ricoverare. In quel momento, ero molto negativa e ho pensato: “Questa volta è davvero finita per me: non posso nemmeno partecipare alle riunioni, figuriamoci svolgere un qualsiasi dovere. Questo non mi rende veramente inutile?” Dopo essere stata dimessa, il mio stato è rimasto cattivo. Mi preoccupavo che, se non fossi riuscita nemmeno a svolgere i doveri di ospitare, non avrei più potuto essere salvata. Questo non avrebbe voluto dire che tutti i miei anni di fede sarebbero stati vani? Più ci pensavo, più mi sentivo affranta e angosciata. Così ho pregato Dio, chiedendoGli di illuminarmi e rischiararmi affinché potessi uscire dal mio stato negativo.
Un giorno, ho letto un articolo di testimonianza esperienziale scritto da una sorella anziana che rifletteva esattamente il mio stato. Un passo delle parole di Dio in esso citato mi ha commossa profondamente. Dio dice: “Tra i fratelli e le sorelle vi sono anche persone anziane, di età compresa tra i 60 e gli 80 o 90 anni circa, che a causa della loro età avanzata affrontano alcune difficoltà. Nonostante l’età, il loro modo di pensare non è necessariamente corretto o ragionevole e le loro idee e i loro punti di vista non sono necessariamente conformi alla verità. Questi anziani hanno comunque dei problemi e si preoccupano sempre: ‘La mia salute non è più tanto buona e vi è una gamma limitata di doveri che posso svolgere. Se svolgo solo questo minimo dovere, Dio Si ricorderà di me? A volte mi ammalo e ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di me. Quando non c’è nessuno a farlo, non sono in grado di svolgere il mio dovere, quindi cosa posso fare? Sono vecchio e non ricordo le parole di Dio quando le leggo e per me è difficile capire la verità. Durante le condivisioni sulla verità, parlo in modo confuso e illogico e non ho fatto esperienze degne di essere condivise. Sono vecchio e non ho abbastanza energia, la mia vista non è molto buona e non sono più forte come un tempo. Tutto è difficile per me. Non solo non riesco a svolgere il mio dovere, ma dimentico facilmente le cose e commetto errori. A volte mi confondo e creo problemi alla chiesa e ai fratelli e alle sorelle. È molto difficile per me perseguire la verità e ottenere la salvezza. Cosa posso fare?’ Quando pensano a queste cose, iniziano ad agitarsi e considerano: ‘Come mai ho iniziato a credere in Dio solo a questa età? Come mai non ho iniziato a credere a venti o trent’anni come hanno fatto gli altri? Sarebbe andato bene anche iniziare a credere a quaranta o cinquant’anni! Come mai mi sono imbattuto nell’opera di Dio solo ora che sono così vecchio? Non che abbia un destino avverso; almeno ora ho conosciuto l’opera di Dio. Ho un destino favorevole e Dio è stato amorevole con me! C’è solo una cosa che non mi va giù: sono troppo vecchio. La mia memoria non è molto buona e la mia salute non è un granché, ma ho un cuore fervente. È solo che il mio corpo non mi obbedisce e, dopo aver ascoltato per un po’ alle riunioni, mi viene sonno. A volte chiudo gli occhi per pregare e mi addormento. Quando leggo le parole di Dio la mia mente vaga e, dopo aver letto per un po’, mi viene sonno e mi assopisco, così le parole non attecchiscono. Cosa posso fare? Con queste difficoltà pratiche, sono ancora in grado di perseguire e comprendere la verità? Se non lo sono, e se non sono in condizione di praticare in linea con le verità principi, allora tutta la mia fede non sarà vana? Non fallirò nell’ottenere la salvezza? Cosa posso fare? Sono così preoccupato! A questa età, nulla mi importa più. Ora che credo in Dio, che non ho più preoccupazioni o alcunché per cui sentirmi in ansia, che i miei figli sono cresciuti e non hanno più bisogno che io li accudisca o li allevi, il mio più grande desiderio nella vita, in questi anni che mi restano, è perseguire la verità, svolgere il dovere di un essere creato e infine ottenere la salvezza. Tuttavia, se ora guardo alla mia situazione reale, miope come sono per l’età e mentalmente confuso, in cattiva salute, incapace di svolgere bene il mio dovere, e a volte causa di problemi quando cerco di fare tutto quanto è nelle mie possibilità, mi pare che ottenere la salvezza non sarà facile per me’. Rimuginano su queste cose in continuazione, sviluppano ansia e poi pensano: ‘A quanto pare, le cose belle accadono solo ai giovani, e non agli anziani. Sembra che, per quanto le cose siano belle, io non potrò più goderne’. Più pensano a queste cose, più si agitano e sviluppano ansia. Non solo si preoccupano per sé stessi, ma si sentono anche feriti. Se piangono, sentono che non ne vale proprio la pena, ma se non lo fanno, quel dolore, quella ferita, non li abbandona mai. Quindi, cosa dovrebbero fare? […] È possibile che davvero non abbiano una via d’uscita? Esiste una qualche soluzione? (Anche gli anziani dovrebbero svolgere i loro doveri in maniera commisurata a quanto possono.) È accettabile che gli anziani svolgano i loro doveri per quanto è loro possibile, giusto? Forse che gli anziani non possono più perseguire la verità a causa della loro età? Non sono forse in grado di comprendere la verità? (Sì, lo sono.) Gli anziani possono capire la verità? Possono capirne una parte, ma nemmeno i giovani possono capirla tutta. Gli anziani hanno sempre un’idea sbagliata: credono di essere confusi, di avere una cattiva memoria e quindi di non poter capire la verità. È un dato di fatto? (No.) Anche se i giovani hanno molta più energia di loro e sono fisicamente più forti, in realtà la loro capacità di capire, comprendere e conoscere è uguale a quella degli anziani. Non sono forse stati giovani anche gli anziani? Non sono nati vecchi, e anche i giovani invecchieranno un giorno. Gli anziani non devono sempre ritenersi diversi dai giovani perché sono vecchi, fisicamente deboli, malati e provvisti di una cattiva memoria. In realtà, non c’è alcuna differenza tra loro. Cosa intendo quando dico che non c’è differenza? Che si tratti di anziani o di giovani, possiedono la medesima indole corrotta, gli stessi atteggiamenti e punti di vista su ogni genere di cose, così come le stesse prospettive e opinioni. […] non è che gli anziani non abbiano nulla da fare, né che non siano in grado di svolgere i loro doveri, e tanto meno che siano incapaci di perseguire la verità: ci sono molte cose da fare per loro. Le varie eresie e falsità, così come le varie idee e nozioni tradizionali, le cose ignoranti e testarde, quelle conservatrici, irragionevoli e distorte che hai accumulato durante la tua vita si sono tutte accatastate nel tuo cuore, e dovresti dedicare ancora più tempo dei giovani a portarle alla luce, analizzarle e riconoscerle. Non è vero che non hai niente da fare e non è il caso di sentirti costantemente angosciato, ansioso e preoccupato: questo non è né il tuo compito né la tua responsabilità. Prima di tutto, le persone anziane dovrebbero avere la giusta mentalità. Anche se gli anni avanzano e la vecchiaia si fa sentire a livello fisico, dovresti comunque mantenere una mentalità giovanile. Sebbene tu stia invecchiando, il tuo pensiero sia rallentato e la tua memoria si sia indebolita, se riesci ancora ad acquisire conoscenza di te stesso, a capire le parole che dico e a comprendere la verità, allora questo dimostra che non sei vecchio e che non hai una scarsa levatura. Se qualcuno ha 70 anni ma non è in grado di capire la verità, allora ciò dimostra che ha una statura troppo scarsa e non è all’altezza del compito. Pertanto, l’età è irrilevante quando si tratta della verità” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Ho letto questo passo delle parole di Dio diverse volte e, più leggevo, più il mio cuore si illuminava. Dio osserva veramente il cuore più intimo degli uomini. Queste parole non parlavano forse direttamente di me? Ero preoccupata: ero anziana, malata, dura d’orecchio, con la vista indebolita e la mia memoria era peggiorata. Temevo che, invecchiando, non sarei stata in grado di svolgere il mio dovere e che avrei perso la mia possibilità di essere salvata. Mi crogiolavo nell’angoscia e nell’ansia per tutto il giorno. Dopo aver letto quel passo delle parole di Dio, il mio cuore si è sentito improvvisamente liberato. Dio conosce le difficoltà delle persone anziane e ha espresso queste parole affinché gli anziani possano capire la Sua intenzione. Che si sia giovani o anziani, Dio dà a tutti la possibilità di perseguire la verità ed essere salvati e ho visto che Dio è giusto. Dalle Sue parole, ho trovato un cammino di pratica. Sebbene io sia anziana, posso ancora comprendere le parole di Dio e dovrei cercare la verità nelle cose che mi accadono e riconoscere la mia corruzione e le mie manchevolezze. Dovrei anche perseguire la verità per pentirmi e trasformarmi, perché le persone anziane non sono meno corrotte nell’indole dei giovani. Per esempio, avevo un’indole seriamente arrogante e, a volte, quando i fratelli e le sorelle mi facevano notare i miei problemi, non volevo accettarlo. Nella vita familiare di tutti i giorni, quando mia nuora non mi ascoltava, mi arrabbiavo e le parlavo in modo arrogante con un senso di superiorità. Queste erano tutte rivelazioni di un’indole corrotta e dovevo cercare la verità per eliminarle, quindi non era come se non avessi nulla da fare. Ora avevo molto tempo ogni giorno per leggere più parole di Dio a casa, per cercare la verità nelle persone, nelle cose e negli eventi che incontravo e per eliminare la mia indole corrotta. Potevo anche guardare video di testimonianze esperienziali e imparare lezioni dalle esperienze dei fratelli e delle sorelle. Potevo anche scrivere articoli di testimonianze esperienziali, riportando le mie esperienze reali per rendere testimonianza a Dio. Queste erano tutte cose che dovevo fare. Avendo capito l’intenzione di Dio, non Lo fraintendevo più né sprofondavo in uno stato negativo, e non mi preoccupavo più di poter svolgere o meno un dovere. Ero risoluta a sottomettermi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, indipendentemente dal fatto che la chiesa disponesse o meno un dovere per me. Da quel momento in poi, riuscivo a sedermi tranquillamente ogni giorno per mangiare e bere le parole di Dio e, quando mi accadevano delle cose, potevo pregare e cercare le Sue intenzioni.
In seguito, ho letto un altro passo delle Sue parole: “Decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza e tanto meno al grado in cui suscita compassione, ma in base al fatto che possieda la verità o no. Non avviene altra scelta se non questa” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). “Il desiderio di Dio è che ogni persona sia perfezionata, sia in definitiva guadagnata da Lui, sia da Lui completamente purificata e diventi qualcuno che Egli ama. Non importa se Io dica che siete arretrati o di scarsa levatura: questo è un fatto. Questa Mia affermazione non dimostra che intendo abbandonarvi, che ho perso la speranza in voi, ancor meno che non desidero salvarvi. Oggi sono venuto a compiere l’opera per la vostra salvezza, ovvero la Mia opera è il prosieguo dell’opera di salvezza. Ciascuno ha l’opportunità di essere perfezionato: a condizione che lo desideri, a condizione che tu lo persegua, alla fine sarai in grado di raggiungere questo risultato, e nessuno di voi sarà abbandonato. Se sei di scarsa levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se hai un’alta levatura, le Mie richieste per te saranno conformi a questo; se sei ignorante e analfabeta, le Mie richieste per te saranno conformi al tuo analfabetismo; se sai leggere e scrivere, le Mie richieste per te saranno conformi al fatto che sei istruito; se sei anziano, le Mie richieste per te saranno conformi alla tua età; se puoi offrire ospitalità, le Mie richieste per te saranno conformi a tale possibilità; se dici che non puoi offrire ospitalità e puoi solo assolvere a una certa funzione, allora si tratterà di diffondere il Vangelo o avere cura della chiesa oppure occuparti di altri affari generali e il Mio perfezionamento nei tuoi confronti sarà conforme alla funzione che esegui. Essere leali, sottomettersi fino alla fine e cercare di possedere l’amore supremo per Dio – questo è ciò che devi realizzare e non esiste pratica migliore di queste tre cose. In definitiva, all’uomo è chiesto di conseguire questi tre criteri e, se riuscirà a raggiungerli, allora sarà perfezionato. Prima di tutto, comunque, devi perseguire con sincerità, devi sforzarti di andare sempre avanti in maniera attiva e non essere passivo in quell’aspetto” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Ristabilire la vita normale dell’uomo e condurlo a una destinazione meravigliosa”). Dopo aver letto le parole di Dio, sono arrivata a capire che Lui non determina l’esito di una persona in base alla sua età, anzianità o a quanto ha sofferto, ma in base al fatto che possieda o meno la verità. Pensavo di essere vecchia e non più utile, quindi temevo di essere eliminata da Dio: questo dimostrava che non capivo la Sua intenzione nel salvare le persone né lo standard da Lui richiesto per determinare i loro esiti. La salvezza e il perfezionamento delle persone da parte di Dio non si basano sulla loro età o levatura, ma sul fatto che perseguano o meno la verità. Se qualcuno può accettare la verità ed è leale a Dio e si sottomette alle Sue orchestrazioni e alle Sue disposizioni, Egli non lo abbandonerà. Avevo considerato la casa di Dio come il mondo non credente. Nella società, le persone anziane vengono emarginate e ignorate e presumevo che fosse lo stesso nella casa di Dio: che una volta invecchiati, Egli non ci volesse più. Questa era un’incomprensione di Dio e una bestemmia contro di Lui. Il mondo è governato da Satana e il diavolo Satana usa le persone affinché prestino servizio per lui. Una volta che le persone sono anziane e non possono più offrire manodopera, vengono scartate. Ma nella casa di Dio, la verità detiene il potere. Dio dà alle persone la possibilità di assolvere il loro dovere e di perseguire la verità; nel corso dello svolgimento del loro dovere, le persone arrivano a conoscere sé stesse e a cambiare, liberandosi della loro indole satanica corrotta. Ho pensato a quanto fossi vecchia, eppure Dio non mi aveva tolto l’opportunità di mangiare e bere le Sue parole o di perseguire la verità. Dio esprime costantemente parole per dissetarci e fornirci. Ha anche usato le Sue parole per illuminarmi e guidarmi quando mi accadevano delle cose ed ero io che non capivo la Sua intenzione. Pensavo che, siccome ero vecchia e confusa, Dio non mi avrebbe salvata. Ma in realtà, finché qualcuno crede sinceramente in Dio ed è disposto a perseguire la verità, anche se un giorno non potesse svolgere un dovere, la casa di Dio non lo epurerà né lo eliminerà. Molti fratelli e sorelle anziani intorno a me hanno circa la mia stessa età. Sebbene ora non possano svolgere molti doveri, persistono nel mangiare e bere le parole di Dio e nel vivere una vita di chiesa: la chiesa non li ha allontanati. Eppure ci sono alcuni giovani che hanno svolto doveri ininterrottamente, ma poiché non perseguono la verità e la loro indole corrotta rimane terribile e immutata, alla fine commettono molte malefatte e vengono allontanati dalla chiesa. Da questo, ho visto l’indole giusta di Dio. Egli non salva le persone in base al fatto che siano giovani o anziane, ma guardando i loro cuori e se perseguono la verità. Da quel momento in poi, indipendentemente dal fatto che avessi o meno un dovere, ero risoluta a mangiare e bere seriamente le parole di Dio, sperimentare la Sua opera, riconoscere le mie manchevolezze e carenze, capire la mia indole corrotta e non fraintenderLo più o lamentarmi di Lui.
Durante una riunione, dopo che una sorella ha saputo del mio stato, mi ha fatto leggere un passo delle parole di Dio: “Non vi è correlazione fra il dovere dell’uomo e l’eventualità che riceva benedizioni o che subisca una cattiva sorte. Il dovere è ciò che l’uomo dovrebbe compiere; è la sua vocazione mandata dal cielo ed egli dovrebbe svolgerlo senza cercare ricompense e senza condizioni o ragioni. Soltanto questo si può definire come assolvimento del proprio dovere. Ricevere benedizioni si riferisce alle benedizioni di cui una persona gode quando viene perfezionata dopo aver sperimentato il giudizio. Subire una cattiva sorte fa riferimento alla punizione che una persona riceve quando la sua indole non cambia dopo aver attraversato giudizio e castigo, ossia quando non viene perfezionata. Ma a prescindere dal fatto che ricevano benedizioni o subiscano una cattiva sorte, gli esseri creati dovrebbero compiere il loro dovere, fare ciò che dovrebbero fare e ciò che sono in grado di fare; questo è il minimo che una persona, una persona che persegue Dio, dovrebbe fare. Tu non dovresti svolgere il tuo dovere solo per ricevere benedizioni, né rifiutarti di svolgerlo per timore di subire una cattiva sorte” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “La differenza tra il ministero di Dio incarnato e il dovere dell’uomo”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che Egli è il Creatore e l’uomo è un essere creato; è perfettamente naturale e giustificato che l’uomo svolga il proprio dovere. Questa è la responsabilità e l’obbligo dell’uomo e non ha nulla a che fare con il ricevere benedizioni o subire disgrazie. Una persona può ricevere le benedizioni di Dio solo sperimentando il giudizio e il castigo delle Sue parole nello svolgere il proprio dovere e cambiando la propria indole. Ma io credevo che, fintanto che avessi svolto il mio dovere, sarei stata benedetta da Dio e ho sempre pensato che assolvere un dovere significasse essere benedetta. Queste non erano altro che le mie nozioni e fantasie. Ripensandoci, avevo svolto un bel po’ di doveri, ma non avevo perseguito la verità nel mio dovere, avevo sempre agito come volevo e raramente avevo pregato per cercare le intenzioni di Dio o la verità, così, di conseguenza, la mia indole fino a quel momento era rimasta quasi la stessa. Per quanti doveri avessi svolto in questo modo, non avrei comunque ottenuto l’approvazione di Dio. Avevo sprecato molti anni a non perseguire la verità. D’ora in poi, dovevo cercare le intenzioni di Dio quando mi accadevano delle cose, accettare il giudizio e il castigo delle Sue parole e perseguire la verità per ottenere un cambiamento d’indole. Anche se alla fine non potessi essere salvata, sarebbe perché la mia indole non è cambiata e non perché sono vecchia e Dio non mi vuole. Ho pregato Dio: “Oh Dio, ora capisco la Tua intenzione. Sono disposta a sottomettermi alle Tue orchestrazioni e disposizioni e a non fraintenderTi più né lamentarmi di Te. Qualunque sia il dovere che svolgo, voglio farlo con tutto il mio cuore e tutta la mia mente per soddisfarTi”.
In seguito, la sorella ha trovato un altro passo delle parole di Dio che si riferiva al mio stato. Dio dice: “Le persone hanno fede in Dio allo scopo di ottenere benedizioni, ricompense e corone. Questo non si trova forse nel cuore di tutti? Sì, è un dato di fatto. Anche se le persone non ne parlano spesso, e addirittura nascondono la loro mira e il loro desiderio di ottenere benedizioni, questa mira e questo desiderio sono sempre stati incrollabili nel profondo dei loro cuori. Non importa quanta teoria spirituale capiscano, quanta conoscenza esperienziale abbiano, quali doveri siano in grado di svolgere, quanta sofferenza sopportino o quale prezzo paghino: non rinunciano mai alla mira a ottenere benedizioni nascosta nel profondo del loro cuore, e si adoperano sempre silenziosamente al suo servizio. Non è forse questa la cosa sepolta più profondamente nei loro cuori? Senza questa mira a ricevere benedizioni, come vi sentireste? Con quale atteggiamento svolgereste il vostro dovere e seguireste Dio? Cosa succederebbe alle persone se si liberassero di questa mira a ricevere benedizioni nascosta nei loro cuori? È possibile che molti diventerebbero negativi, mentre alcuni perderebbero la motivazione a svolgere i loro doveri. Perderebbero interesse nella loro fede in Dio, come se la loro anima fosse svanita. Darebbero l’impressione che il loro cuore fosse stato strappato via. Ecco perché dico che la motivazione a ottenere benedizioni è qualcosa di profondamente nascosto nel cuore delle persone. Forse, mentre svolgono il loro dovere o vivono la vita della chiesa, si sentono capaci di abbandonare le loro famiglie e di spendersi volentieri per Dio, ritengono di conoscere la propria mira a ricevere benedizioni, e di averla messa da parte e non esserne più dominate né limitate. In tal caso, sarebbero convinte di non nutrire più la mira a ottenere benedizioni, ma Dio crede il contrario. La gente vede le cose solo superficialmente. Quando non sono messe alla prova, le persone si sentono bene con sé stesse. Fintanto che non lasciano la chiesa, non rinnegano il nome di Dio e persistono nello spendersi per Lui, credono di essere cambiate. Sentono di non essere più spinte dall’entusiasmo personale o da impulsi effimeri nell’assolvimento del loro dovere. Al contrario, credono di saper perseguire la verità, e si ritengono capaci di ricercare e praticare continuamente la verità nello svolgimento del loro dovere, così che la loro indole corrotta venga purificata e loro ottengano un qualche autentico cambiamento. Tuttavia, quando accadono cose che sono direttamente collegate alla loro destinazione e al loro esito, in che modo si comportano? La verità viene rivelata nella sua interezza” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Sei indicatori di crescita nella vita”). Dio ha smascherato l’intenzione nascosta nelle persone di ottenere benedizioni. Le persone credono in Dio non per soddisfarLo, ma per ottenere benedizioni e benefici. Anche quando sembrano abbandonare le loro famiglie e le loro carriere per svolgere un dovere, è tutto solo per cercare di fare un accordo con Lui. Ripensando a quando ho iniziato a credere in Dio, sentivo di avere la speranza di entrare nel Regno dei Cieli e quindi mi spendevo con entusiasmo. Mi sottomettevo a qualsiasi dovere la chiesa disponesse per me e avevo un’energia infinita ogni giorno. Ma man mano che invecchiavo e potevo assumermi meno doveri, ho iniziato a preoccuparmi di non ricevere benedizioni, così sono diventata negativa. Ho anche smesso di concentrarmi sul nutrirmi delle parole di Dio. Non cercavo più le Sue intenzioni quando mi accadevano delle cose e passavo le mie giornate sprofondando nell’angoscia e nell’ansia. Sono arrivata a vedere che in tutti questi anni avevo svolto il mio dovere nel perseguimento delle benedizioni e per entrare nel Regno dei Cieli, non per soddisfare Dio. Credendo in Dio e svolgendo il mio dovere in questo modo, cercavo di fare accordi con Lui e di ingannarLo. Ero veramente priva di umanità! Riflettendo su questi anni, sono arrivata a capire alcune verità grazie alla lettura delle parole di Dio e ho acquisito una certa comprensione della mia natura satanica. Sono anche arrivata a capire un po’ della scrupolosa intenzione di Dio nel salvare l’uomo. Avevo ricevuto così tanto da Dio, eppure cercavo ancora di fare patti con Lui. Non appena ho sentito che non avrei ricevuto benedizioni, sono diventata negativa e non ho più voluto impegnarmi per migliorare. Ero davvero priva di coscienza e ragione! Ero veramente egoista e spregevole! Ho guardato quelli della mia età che non credevano in Dio: passano le loro giornate a mangiare, bere e cercare il piacere e, se non spettegolano, giocano a carte o a mahjong. Non hanno idea di quale sia il significato della vita e tutto ciò che fanno ogni giorno è aspettare la morte senza fare nulla. Durante i miei anni di fede in Dio, ero arrivata a capire cosa sia una vita significativa e non perseguivo più i piaceri mondani, ma volevo invece perseguire la verità, svolgere bene il mio dovere e soddisfare Dio. Avevo trovato lo scopo della vita. Mi sentivo appagata e serena e, anche se fossi morta in quel momento, la mia vita sarebbe valsa la pena. Non dovrei più cercare di fare patti con Dio o di perseguire solo per essere benedetta.
Non molto tempo dopo, la sorella è venuta a chiedermi di riprendere il mio dovere di ospitare. Ero molto felice. Dio mi aveva dato un’altra possibilità di svolgere un dovere e volevo farne tesoro come si deve. In seguito, ho letto queste parole di Dio: “Oltre a poter svolgere il loro dovere al meglio delle loro capacità, ci sono molte cose che gli anziani possono fare. A meno che tu non sia stupido, affetto da demenza e incapace di capire la verità, e a meno che non sia incapace di prenderti cura di te stesso, ci sono molte cose che dovresti fare. Proprio come i giovani, puoi perseguire la verità, puoi ricercarla, e dovresti presentarti spesso davanti a Dio per pregare, ricercare le verità principi, sforzarti di valutare le persone e le cose, di comportarti e di agire interamente in base alle parole di Dio, utilizzando la verità come criterio. Questo è il cammino che dovresti seguire e non dovresti provare angoscia, ansia o preoccupazione perché sei vecchio, perché hai molti disturbi o perché il tuo corpo mostra i segni dell’età. Provare angoscia, ansia e preoccupazione non è la cosa giusta da fare: queste sono manifestazioni irrazionali. […] Poiché gli anziani hanno un’indole corrotta proprio come i giovani, e spesso la rivelano nella vita e nello svolgimento dei loro doveri proprio come i giovani, perché allora non fanno ciò che è appropriato, e invece si sentono sempre angosciati, ansiosi e preoccupati per la loro vecchiaia e per ciò che accadrà loro dopo la morte? Perché non svolgono i loro doveri al pari dei giovani? Perché non perseguono la verità come i giovani? Questa opportunità ti è stata data, quindi se non la cogli e diventi davvero così vecchio da ritrovarti sordo, cieco o incapace di prenderti cura di te stesso, allora te ne pentirai e la tua vita trascorrerà in questo modo” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (3)”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito che non dovrei sprofondare nell’angoscia o nell’ansia per il fatto che sarò salvata o meno, né dovrei continuare a fraintendere Dio e a lamentarmi di Lui come avevo fatto. Quello che devo fare è perseguire la verità per eliminare la mia indole corrotta e non devo aspettare finché non sarò veramente confusa e immobile, perché allora sarà troppo tardi per pentirsi di non aver perseguito la verità. Voglio cogliere quest’ultimo tratto di tempo per perseguire la verità e cambiare la mia indole. Ripensandoci, ho sempre letto le parole di Dio senza approfondirle e senza assimilarle completamente: non capivo le Sue intenzioni. Ora che sono più vecchia, non ho la memoria di una giovane, ma posso leggere ripetutamente le parole di Dio e ponderarle di più e, quando accadono delle cose, posso cercare le Sue intenzioni e trovare un cammino di pratica nelle Sue parole. Proprio come dice Dio: “[…] sforzarti di valutare le persone e le cose, di comportarti e di agire interamente in base alle parole di Dio, utilizzando la verità come criterio”. Devo tendere verso le richieste di Dio e concentrarmi sul mio ingresso nella vita, e non posso continuare a trascurare il mio vero lavoro. Ringrazio Dio per avermi guidata fuori dall’angoscia!
In seguito, sia nei miei doveri che nell’interagire con la mia famiglia, quando mi accadevano delle cose, ho imparato ad accettarle da Dio e ho cercato le Sue intenzioni e praticato secondo le Sue parole. La mia indole arrogante ha iniziato a cambiare a poco a poco e mio figlio ha detto che non ero più autoritaria come prima. Ho provato una vera gratitudine per Dio nel mio cuore. È stato Lui a guidarmi verso questo cambiamento e d’ora in poi, nella mia vita quotidiana, sarò disposta a praticare e a sperimentare le Sue parole e renderò testimonianza a Lui per glorificarLo.