67. Dietro il perseguimento della leadership

di Su Wei, Cina

Dopo aver iniziato a credere in Dio, ho visto che i leader della chiesa condividevano spesso con i fratelli e le sorelle per risolvere i loro stati. Alcuni di loro avevano levatura e doni, altri erano in grado di rinunciare e spendersi. Credevo che tali persone fossero sicuramente approvate da Dio e avessero speranza di ricevere la salvezza. Nel marzo del 2021, sono stata eletta leader nella chiesa. Mi sentivo benissimo dentro e pensavo che, se avessi continuato a perseguire in questo modo, avrei avuto un futuro brillante nella casa di Dio e sarei stata in grado di ottenere la Sua approvazione. Tuttavia, non mi aspettavo che in seguito sarei stata destituita perché la mia scarsa levatura significava che non potevo svolgere un lavoro reale. Questa notizia è stata come un fulmine a ciel sereno e non riuscivo a smettere di piangere. Ho pensato: “La scarsa levatura è un problema fatale. Questo non significa forse che non avrò la possibilità di essere una leader in futuro?” Dopo più di un mese, la chiesa mi ha assegnato la responsabilità del lavoro degli affari generali. Sentivo che, svolgendo il mio dovere in questo ambito, sarei stata coinvolta solo in alcuni affari generali tutto il giorno, e non sarebbe stato vantaggioso per il mio ingresso nella vita. Non sarebbe stato come svolgere un dovere da leader, dove ci si poteva formare per risolvere vari problemi, ottenere più verità e avere una maggiore possibilità di essere salvati. In particolare, mi sentivo davvero male quando mi confrontavo con la sorella con cui avevo lavorato una volta e la sentivo parlare delle cose accadute durante le riunioni. Pensavo che essere in grado di svolgere un dovere da leader come lei fosse davvero fantastico, ma io potevo solo svolgere il lavoro degli affari generali, che non mi piaceva. Quando pensavo ai leader superiori che dicevano che la mia levatura era scarsa e che non avevo le condizioni per essere una leader, provavo un’angoscia nel cuore e piangevo silenziosamente. Sentivo che il mio futuro era desolante e le mie possibilità di essere salvata esigue. Non riuscivo a trovare alcuna energia nello svolgere il mio dovere e lavoravo semplicemente in modo meccanico, senza ottenere alcun risultato. In seguito, mi sono resa conto che il mio stato non era corretto e ho iniziato a riflettere: “Perché provo un senso di perdita quando vedo gli altri essere leader? Cosa sto perseguendo esattamente nella mia fede in Dio?”

Un giorno, ho letto due passi delle parole di Dio e ho acquisito una certa comprensione del mio stato. Dio Onnipotente dice: “Quando un anticristo viene destituito, come prima reazione sembra che sia stato colpito da un fulmine, come se il cielo si fosse schiantato e il suo mondo fosse crollato. Ciò su cui aveva riposto le sue speranze se n’è andato, insieme alla possibilità di vivere con tutti i vantaggi del prestigio e alla spinta che li fa scatenare nel fare cose cattive. Questa per lui è la cosa più inaccettabile. […] Quando pensa che le sue speranze di essere benedetto siano state distrutte o che siano seriamente diminuite, è come se stesse per esplodergli la testa, come se gli stessero colpendo il cuore con un martello, è doloroso come se fosse tagliato con un coltello. Quando sta per perdere la benedizione di entrare nel Regno dei Cieli che ha tanto desiderato giorno e notte, gli sembra una notizia terribile comparsa dal nulla. Per un anticristo, non avere alcun prestigio equivale a non avere alcuna speranza di essere benedetto, e diventa come un cadavere ambulante, il suo corpo diventa come un guscio vuoto, privo di anima, senza nulla che ne guidi la vita. Non ha più speranza né alcuna aspettativa. Quando un anticristo si trova di fronte allo smascheramento e alla destituzione, la prima cosa che gli viene in mente è che ha perso ogni speranza di essere benedetto. Quindi, a questo punto, si arrenderebbe? Sarebbe disposto a sottomettersi? Sfrutterebbe questa occasione per rinunciare al suo desiderio di benedizioni, abbandonare il prestigio, essere un comune seguace e offrire volentieri manodopera a Dio e svolgere bene il proprio dovere? (No.) Potrebbe essere un punto di svolta per lui? Questo punto di svolta lo farebbe sviluppare in una direzione buona e in modo positivo, oppure in una direzione peggiore e in modo negativo? In base alla natura essenza di un anticristo, è evidente che essere destituito non è assolutamente l’inizio dell’abbandono del suo desiderio di benedizioni, né della ricerca della verità e dell’amore per essa. Al contrario, lavorerà ancora più duramente nella lotta per l’opportunità e la speranza di essere benedetto; si aggrapperà a qualsiasi opportunità che possa portargli benedizioni, che possa aiutarlo a tornare alla ribalta e gli permetta di riguadagnare il suo prestigio. Questo è il motivo per cui un anticristo, quando si trova di fronte alla destituzione, oltre a essere sconvolto, deluso e antagonista, combatterà anche con le unghie e con i denti contro la destituzione e si sforzerà di capovolgere la situazione, di cambiarla(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 12: Vogliono abbandonare quando non hanno prestigio né alcuna speranza di ottenere benedizioni”). “Le persone di questo genere non perseguono la verità, eppure continuano sempre a voler essere promosse e ottenere un ruolo importante nella casa di Dio. Credono nel loro cuore che quante più capacità lavorative ha una persona, tante più posizioni importanti riceve, tanto più è promossa e stimata nella casa di Dio, maggiori sono le sue possibilità di ricevere benedizioni, una corona e ricompense. Credono che se qualcuno è privo di capacità lavorative o non ha un particolare punto di forza, allora non è qualificato per essere benedetto. Pensano che doni, forze, capacità, abilità, livello di istruzione, capacità lavorativa e persino i cosiddetti punti di forza e meriti all’interno della sua umanità che sono apprezzati nel mondo, come la sua risolutezza nel superare gli altri e l’atteggiamento indomito, possano servire come capitale per ricevere benedizioni e ricompense. Che razza di criterio è questo? È forse un criterio che concorda con la verità? (No.) Non concorda con i criteri della verità. Quindi, non è forse questa la logica di Satana? Non è la logica di un’epoca malvagia e di tendenze mondane malvagie? (Lo è.) A giudicare dalla logica, dai metodi e dai criteri usati da persone come queste per valutare le cose, insieme al loro atteggiamento e approccio a esse, sembrerebbe che non abbiano mai ascoltato o letto le parole di Dio, che non le conoscano minimamente. Ma in realtà ascoltano, leggono e pregano leggendo le parole di Dio ogni singolo giorno. Allora perché la loro prospettiva non cambia mai? Una cosa è certa: non importa quanto ascoltino o leggano le parole di Dio, non saranno mai sicuri nei loro cuori che le parole di Dio siano la verità e il criterio per misurare ogni cosa; non capiranno né accetteranno questo fatto dai loro cuori. Ecco perché si aggrapperanno per sempre alla loro prospettiva, non importa quanto assurda e distorta possa essere, e a prescindere da quanto giuste siano le parole di Dio, le rigetteranno e le condanneranno. Questa è la natura feroce degli anticristi. Non appena falliscono nell’ottenere un ruolo importante e i loro desideri e ambizioni restano insoddisfatti, i loro piedi caprini vengono rivelati, la loro natura feroce si mostra e vogliono negare l’esistenza di Dio. In realtà, ancor prima di negare l’esistenza di Dio, negano che le parole di Dio siano la verità(La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 12: Vogliono abbandonare quando non hanno prestigio né alcuna speranza di ottenere benedizioni”). Dio smaschera che gli anticristi, una volta destituiti, credono di non avere speranza di ottenere benedizioni. Non solo non sono in grado di sottomettersi e riflettere su sé stessi, ma diventano addirittura negativi e oppongono resistenza, nutrendo folli illusioni di organizzare un ritorno e riconquistare il prestigio. Gli anticristi usano la logica satanica per misurare persone, eventi e cose. Credono che più vengono promossi e apprezzati dalla casa di Dio, maggiore sia la loro possibilità di ricevere benedizioni e una corona. Mentre riflettevo sulle parole di Dio, mi sono resa conto che il mio comportamento dopo essere stata destituita era esattamente come quello di un anticristo e la mia prospettiva sulle cose era esattamente la stessa di un anticristo. Ho pensato al motivo per cui mi importava così tanto del prestigio di essere una leader. Era perché credevo che se fossi stata promossa a leader nella casa di Dio, avrei potuto formarmi nell’usare la verità per risolvere i problemi ogni giorno, la mia crescita nella vita sarebbe stata rapida e avrei avuto una maggiore opportunità di essere salvata e ottenere benedizioni. Pertanto, invidiavo e ammiravo le persone che erano leader. Quando sono stata eletta leader mi sono sentita molto felice e pensavo che la mia fede in Dio avesse un futuro brillante. Durante il periodo in cui ero leader, ho sopportato tutto il duro lavoro senza lamentarmi e ho protetto attentamente il mio prestigio di leader, terrorizzata di essere rivelata e destituita. Quando i leader mi hanno destituita, dicendo che avevo una scarsa levatura e non avevo le condizioni necessarie per essere una leader, è stato come un fulmine a ciel sereno per me. Credevo che la scarsa levatura fosse un problema fatale e che forse non avrei mai più avuto la possibilità di essere promossa e apprezzata in futuro, quindi il mio cuore soffriva molto. Sentivo che il mio futuro come credente in Dio era desolante e che la mia speranza di ricevere benedizioni era esigua. Poiché avevo questi pensieri e idee sbagliate, quando mi è stato assegnato il dovere degli affari generali, credevo che questo dovere significasse solo essere impegnata ogni giorno con affari generali esterni e non mi avvantaggiasse nell’ottenere la verità ed essere salvata. Lo detestavo dal profondo del mio cuore e non riuscivo a trovare alcuna energia nel mio dovere. Mi sono resa conto che ciò che perseguivo nella mia fede in Dio erano prestigio e benedizioni. Equiparavo il prestigio alle benedizioni e, una volta perso questo, sentivo di aver perso ogni speranza di ottenere benedizioni e soffrivo un dolore insopportabile nel mio cuore. Avevo valutato le cose da una prospettiva satanica. Nel mondo non credente, è vero che più si viene promossi, più si è ammirati dagli altri e maggiori sono le prospettive di sviluppo che si hanno. Credevo che fosse lo stesso nella casa di Dio: più si viene promossi a leader, maggiori sono le prospettive di sviluppo che si hanno e maggiore è l’opportunità di essere salvati e ottenere benedizioni. Questo non è affatto coerente con le parole di Dio. Ero chiaramente consapevole che il dovere è una responsabilità che un essere creato dovrebbe adempiere. È una cosa perfettamente naturale e giustificata. Non dovrebbe essere usato come merce di scambio per ottenere benedizioni o ricompense. Tuttavia, quando sono stata destituita e assegnata al dovere degli affari generali, credevo che questo non mi avvantaggiasse nell’ottenere benedizioni nella mia fede in Dio, quindi mi sono lamentata di Lui e non ho sopportato un fardello nel mio dovere. Ho persino pensato di abbandonare il mio dovere. Mi sono resa conto che la mia natura era egoista e arrivista quanto quella di un anticristo. Non appena non riuscivo a ottenere benedizioni, mi allontanavo da Dio e Lo tradivo. Era così pericoloso!

In seguito, ho letto altri due passi delle parole di Dio: “Molti non sanno con chiarezza cosa significhi essere salvati. Alcuni sono convinti che, se si crede in Dio da molto tempo, è probabile che si sarà salvati. Altri credono che se si capiscono molte dottrine spirituali è probabile che si sarà salvati, mentre altri ancora pensano che i leader e i lavoratori saranno certamente salvati. Queste sono tutte nozioni e fantasie umane. La chiave di tutto è che la gente deve capire cosa vuol dire salvezza. Essere salvati significa principalmente essere liberati dal peccato, liberati dall’influenza di Satana e volgersi sinceramente a Dio e sottometterGlisi. Cosa dovete possedere per essere liberi dal peccato e dall’influenza di Satana? La verità. Per sperare di acquisirla, le persone devono munirsi di molte parole di Dio e saperle sperimentare e praticare, in modo da poter comprendere la verità ed entrare nella verità realtà. Solo allora potranno essere salvate. La possibilità di essere salvati non dipende affatto da quanto a lungo si creda in Dio, quanta conoscenza si detenga, che si possiedano talenti o punti di forza o quanto si soffra. L’unica cosa che è in diretta relazione con la salvezza è la capacità di acquisire o meno la verità. Quindi, quante verità hai veramente compreso oggi? Quante delle parole di Dio sono diventate la tua vita? Tra tutti i requisiti di Dio, in quale hai ottenuto l’ingresso? Durante i tuoi anni di fede in Lui, quanto sei entrato nella realtà della Sua parola? Se non lo sai o se non hai avuto accesso alla realtà di nessuna delle parole di Dio, allora, francamente, per te non c’è speranza di salvezza. Non hai alcuna possibilità di essere salvato. Non importa se possiedi un alto grado di conoscenza, se credi in Dio da molto tempo, se hai un bell’aspetto, se sai parlare bene e se sei un leader o un lavoratore da diversi anni. Se non persegui la verità e non pratichi e sperimenti correttamente le parole di Dio, e ti manca la testimonianza esperienziale reale, allora non hai alcuna speranza di essere salvato(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Fare tesoro delle parole di Dio è il fondamento della fede in Dio”). “In definitiva, che le persone possano o meno ottenere la salvezza non dipende dal dovere che svolgono, ma dal fatto che siano o no in grado di comprendere e ottenere la verità, e dal fatto che sappiano o meno, alla fine, sottomettersi completamente a Dio, porsi alla mercé delle Sue orchestrazioni, non considerare il proprio futuro e destino, e diventare esseri creati all’altezza dei requisiti. Dio è giusto e santo, e questi sono i criteri dei quali Egli Si serve per valutare l’intera umanità. Sono criteri immutabili, e devi ricordartelo. Scolpisci questi criteri nella tua mente, e in qualunque momento non pensare di trovare qualche altra strada per perseguire qualcosa di irreale. I requisiti e i criteri che Dio ha per tutti coloro che vogliono ottenere la salvezza sono immutabili per l’eternità. Rimangono gli stessi, chiunque tu sia(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Parte terza”). Dopo aver riflettuto sulle parole di Dio, ho capito che Egli misura se una persona sarà salvata o meno non in base al dovere che svolge, a quanto soffre o a quali doni o capacità possiede, ma in base al fatto che riesca o meno a comprendere la verità, ottenerla e sottomettersi in maniera assoluta alle Sue orchestrazioni e disposizioni. Dio non ha mai detto che i leader hanno una maggiore speranza di salvezza. La cosa fondamentale è guardare quale cammino percorre una persona. Essere un leader significa entrare in contatto con molte persone e incontrare molte cose. Se si riesce a concentrarsi sul perseguimento della verità, si avranno più opportunità di acquisire la verità e si potrà entrare nella verità realtà il prima possibile ed essere salvati. Se non si persegue la verità e, come Paolo, si fornisce agli altri solo la luce della verità senza accettarla personalmente né praticare le parole di Dio, allora non importa per quanti anni si svolga il dovere di un leader, la speranza di salvezza sarà comunque esigua. Inoltre, svolgere altri doveri non significa avere minori possibilità di salvezza. Indipendentemente dal dovere che si svolge, purché ci si concentri sul perseguire la verità e sull’eliminare la propria indole corrotta, si valutino le persone e le cose e ci si comporti e si agisca in conformità alle parole di Dio e si entri nella loro realtà, si avrà una possibilità di salvezza. Proprio come dice Dio: “Le persone che vengono promosse e coltivate possono semplicemente entrare prima nella verità realtà grazie alla loro levatura e alle loro varie condizioni. Tuttavia, questo ingresso anticipato non significa che siano le uniche a poter entrare nella verità realtà. Significa solo che possono guadagnare in anticipo un po’ di più ed entrare nella verità realtà un po’ prima. Coloro che non sono stati promossi rimarranno un po’ indietro, ma questo non significa che non possano entrare nella verità realtà. Se una persona può entrare o meno nella verità realtà dipende dai suoi perseguimenti(La Parola, Vol. 5: Le responsabilità di leader e lavoratori, “Le responsabilità di leader e lavoratori (5)”). Ho pensato ai leader che conoscevo da prima. Alcuni di loro avevano una certa levatura e alcuni doni e spesso risolvevano gli stati dei loro fratelli e sorelle. Tuttavia, loro stessi non accettavano la verità e non la praticavano, svolgendo il loro dovere basandosi sulla propria indole corrotta. Hanno intralciato e disturbato il lavoro della chiesa, si sono rifiutati ostinatamente di pentirsi e alla fine sono stati allontanati. Al contrario, alcuni fratelli e sorelle svolgono doveri poco appariscenti, ma si concentrano sulla ricerca della verità, praticano quanto capiscono, svolgono bene i loro doveri al meglio delle loro capacità e proteggono il lavoro della chiesa. Anche loro possono ottenere alcune verità e ottenere l’approvazione di Dio. Se una persona possa essere approvata da Dio non dipende da quale livello di leader sia, ma è determinato dal suo atteggiamento verso Dio, la verità e il suo dovere; dipende dal fatto se possa o meno percorrere il cammino del perseguimento della verità. Da questo ho anche visto la santità e la giustizia dell’indole di Dio. Tutti sono uguali davanti alla verità e, se non la persegui, non la pratichi, allora non importa quanto grande tu sia come leader, alla fine non riuscirai a rimanere saldo. Quando ho capito questo, il mio cuore si è illuminato. Anche se la mia levatura è mediocre, riesco a capire le parole di Dio e, indipendentemente dal dovere che svolgo, a patto che mi concentri sul ricercare e praticare la verità, ho speranza di essere salvata.

Successivamente, ho letto altri due passi delle parole di Dio: “Cercare di svolgere attivamente il proprio dovere di essere creato è la strada verso il successo; cercare la strada del vero amore per Dio è la via più corretta; cercare i cambiamenti della propria vecchia indole e cercare l’amore puro per Dio è la strada verso il successo. Quest’ultima è il percorso per recuperare il dovere e l’aspetto originali di essere creato. È la strada per recuperare e anche l’obiettivo di tutta l’opera di Dio dal principio alla fine. Se il perseguimento dell’uomo è viziato da eccessive richieste personali e desideri irrazionali, l’effetto che si ottiene non sarà rappresentato da un cambiamento della sua indole. Ciò è in contrasto con il lavoro di recupero. Senza dubbio non è un’opera compiuta dallo Spirito Santo, dunque ciò dimostra che un perseguimento di questo tipo non è approvato da Dio. Quale peso ha un perseguimento non approvato da Dio?(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”). “In quanto essere creato, l’uomo dovrebbe cercare di adempiere il dovere di essere creato e di amare Dio senza fare altre scelte, perché Egli è degno del suo amore. Coloro che cercano di amare Dio non dovrebbero mirare ad alcun beneficio personale o a ciò che desiderano personalmente; questo è il metodo di perseguimento più corretto. Se ciò che persegui è la verità, ciò che metti in pratica è la verità e ciò che ottieni è un cambiamento nella tua indole, allora la strada che percorri è quella giusta. Se ciò che persegui sono le benedizioni della carne e ciò che metti in pratica è la verità delle tue nozioni, e se non c’è alcun cambiamento nella tua indole e non sei affatto sottomesso al Dio incarnato e vivi ancora nella vaghezza, ciò che persegui ti porterà sicuramente all’inferno, perché la strada che percorri è quella del fallimento. Se sarai reso perfetto o eliminato dipende dal tuo perseguimento, vale a dire che il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Il successo o il fallimento dipendono dalla strada che l’uomo percorre”). Dopo aver riflettuto sulle parole di Dio, ho capito che il cammino che si intraprende nel credere in Lui è estremamente importante. Egli chiede alle persone di adempiere il loro dovere come esseri creati e, come Pietro, di perseguire la comprensione di Dio e l’amore per Lui. Solo così si può ottenere un cambiamento d’indole e sottomettersi a tutte le orchestrazioni e disposizioni di Dio; non si dovrebbe lavorare e spendersi solo per ottenere benedizioni e corone come Paolo. Il perseguimento di Paolo era contrario alle richieste di Dio. Ha creduto fino alla fine, ma non ha ottenuto alcun cambiamento nella sua indole, era ancora pieno di pretese e richieste nei confronti di Dio e la sua natura si opponeva e si ribellava ancora a Dio. Quando mi sono confrontata, ho visto che stavo percorrendo il cammino fallimentare di Paolo. Avevo sempre creduto che essere una leader mi avrebbe dato molte opportunità di formarmi, dandomi più speranza di essere salvata. Pertanto, desideravo costantemente essere una leader. Ciò che perseguivo nella mia fede in Dio era ottenere benedizioni e una corona, invece di perseguire la verità e cambiamenti nella mia indole. Quindi, quando sono stata destituita a causa della mia scarsa levatura e ho sentito che forse non avrei mai più avuto l’opportunità di essere una leader e che le mie speranze di ottenere benedizioni erano esigue, sono diventata negativa e apatica, e non ho prestato alcuna attenzione al mio dovere. Mi sono resa conto che non mostravo affatto sincerità a Dio. Se avessi continuato su questa strada sbagliata allora, anche se avessi ottenuto il prestigio di leader, poiché non perseguivo la verità, la mia indole di vita non sarebbe cambiata e non avrei mostrato alcuna sottomissione alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio, il mio esito non sarebbe forse stato esattamente lo stesso di quello di Paolo? Quando ho capito questo, ho ringraziato Dio dal profondo del cuore per aver predisposto un tale ambiente per rivelare l’erronea visione dietro il mio perseguimento. Questo mi stava salvando! Quando ho capito questo, non mi sono più sentita angosciata per il fatto che la mia levatura è scarsa e che non ho le condizioni necessarie per essere una leader. Sono un essere creato e non dovrei perseguire benedizioni o cercare di mercanteggiare con Dio. Invece, dovrei adempiere il mio dovere di essere creato e sforzarmi di amare e sottomettermi a Dio. Solo questo è il giusto cammino nella vita e il modo in cui un essere creato dovrebbe essere. A quel punto, il mio atteggiamento verso il dovere degli affari generali è diventato più corretto e sono stata in grado di svolgere i miei doveri con i piedi per terra. Una volta che il mio stato è cambiato, anche la mia efficienza lavorativa è migliorata un po’.

In seguito, ogni volta che c’era molto lavoro di affari generali, ho sentito ancora che questo dovere comportava principalmente l’essere impegnata con questioni esterne e non sarebbe stato vantaggioso per il mio ingresso nella vita. Tuttavia, sapevo che questa visione non era corretta e così ho cercato come concentrarmi sull’ingresso nella vita mentre lo svolgevo. Ho letto un passo delle parole di Dio: “Vi capita di sperimentare stati in cui, qualunque cosa accada o qualunque tipo di dovere svolgiate, siete capaci di acquietarvi spesso davanti a Dio e di mettere il cuore nel riflettere sulle Sue parole, nel cercare la verità e nel pensare a come dovete svolgere quel dovere in accordo con le intenzioni di Dio e a quali verità dovreste possedere per svolgere quel dovere in modo soddisfacente? Vi capita molte volte di cercare la verità in questo modo? (No.) Mettere il cuore nel proprio dovere ed essere in grado di assumersi delle responsabilità vi richiede sofferenze e il pagamento di un prezzo; non basta semplicemente parlare di queste cose. Se non si mette il cuore nel proprio dovere, volendo invece sempre adoperarsi, allora il proprio dovere non sarà certamente ben eseguito. Si agirà semplicemente in maniera meccanica e sbrigativa e nulla più, e non si avrà modo di sapere se il proprio dovere sia stato svolto bene o no. Se ci metti il cuore, giungerai gradualmente alla comprensione della verità; se non lo fai, allora ciò non accadrà. Quando metti il cuore nello svolgimento del tuo dovere e nel perseguimento della verità, arriverai gradualmente a comprendere le intenzioni di Dio, a scoprire la tua corruzione e le tue mancanze, e a padroneggiare tutti i tuoi vari stati. Quando ti concentri solo sul compiere uno sforzo e non metti il cuore nel riflettere su te stesso, sarai incapace di scoprire i veri stati nel tuo cuore e le innumerevoli reazioni e le rivelazioni di corruzione che manifesti in ambienti diversi. Se non sai quali saranno le conseguenze quando i problemi rimangono irrisolti, allora sei in un grosso guaio. Ecco perché non è un bene credere in Dio in maniera confusa. Devi vivere davanti a Dio in ogni momento, in ogni luogo; qualunque cosa ti accada, devi sempre cercare la verità, e mentre lo fai devi anche riflettere su te stesso e conoscere i problemi legati al tuo stato, cercando immediatamente la verità per risolverli. Soltanto così puoi svolgere bene il tuo dovere ed evitare di ritardare il lavoro. Non solo sarai in grado di svolgere bene il tuo dovere ma, cosa più importante, avrai anche accesso alla vita e saprai eliminare la tua indole corrotta. Soltanto così puoi accedere alla verità realtà(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo una persona onesta può vivere una vera sembianza umana”). Dalle parole di Dio, mi sono resa conto che ottenere la verità e raggiungere la salvezza non dipende da quali doveri svolgiamo. Invece, dipende dal fatto se cerchiamo le verità principi nello svolgimento dei nostri doveri, riflettiamo sulla nostra corruzione e sulle nostre mancanze e cerchiamo la verità per risolvere i nostri problemi, raggiungendo così l’ingresso nella vita nello svolgimento del nostro dovere. Se ci concentriamo sulla ricerca della verità e sulla pratica delle parole di Dio nello svolgimento dei nostri doveri, allora possiamo ottenere la verità indipendentemente da quale dovere svolgiamo. Per esempio, ora sono più coinvolta nel lavoro degli affari generali. Se faccio tutto in modo confuso e non affronto il mio dovere con coscienza, è probabile che porti intralcio e disturbo al lavoro a causa dell’atteggiamento superficiale causato dalla mia indole corrotta. Inoltre, svolgere il dovere degli affari generali non significa vivere nel vuoto. Persone, eventi e cose mi si presentano ancora ogni giorno e questi mi fanno anche rivelare ogni sorta di pensieri attivi. Se riesco a concentrarmi sugli aspetti corrotti della mia indole, sui pensieri e sulle idee che rivelo ogni giorno, a riflettere e a conoscere me stessa, e a entrare nella verità realtà, sarò in grado di imparare molte lezioni e ottenere molte verità. Quando ho capito questo, mi sono sentita molto più serena.

In seguito, nello svolgimento del mio dovere mi sono concentrata sull’esaminare i miei pensieri e le mie idee ogni giorno. Quando venivo potata, cercavo anche attivamente la verità e guardavo le testimonianze esperienziali dei miei fratelli e sorelle, osservando come gli altri riflettevano su sé stessi e imparavano lezioni quando le cose si presentavano loro. Per esempio, in precedenza, i miei fratelli e sorelle avevano sottolineato che avevo un’indole arrogante e tendevo a ribattere quando le cose mi si presentavano. L’ho accettato, ho riflettuto, sono giunta a conoscere me stessa e ho trovato parole di Dio a questo riguardo da leggere. Mi sono anche aperta riguardo al mio stato e ho cercato e discusso come risolvere i miei problemi legati all’irruenza e al fatto che ribattessi con i miei fratelli e sorelle. Spesso trovo anche il tempo per scrivere articoli di testimonianza esperienziale e ho acquisito una comprensione più chiara e profonda della mia indole satanica corrotta. Mi sento serena e sicura nel cuore quando svolgo così il mio dovere. Più mi formo in questo modo, più la mia mente diventa acuta. Sono più in grado di scoprire tempestivamente i problemi nel mio dovere e ho la guida e la benedizione di Dio nello svolgerlo. Grazie a Dio!

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