75. Non ho rimpianti per la mia scelta

di Jinxin, Cina

Sono nata negli anni’ 90 e alle scuole medie ero diventata una fanatica delle commedie romantiche. Ogni volta che vedevo l’amore incrollabile tra i due protagonisti, soprattutto quando l’uomo si prendeva cura della donna, mi sentivo invidiosa e speravo anch’io un giorno di poter avere un amore del genere. Pensavo che trovare una persona che mi amasse e restare con lei nella buona e nella cattiva sorte sarebbe stato il modo più felice e significativo di vivere la vita.

Nell’aprile del 2009, poco dopo aver trovato Dio, ho incontrato Wenbin. Aveva quattro anni più di me, era ingenuo, sincero, maturo, stabile ed era premuroso e amorevole nei miei confronti. Ogni volta che ce l’avevo con lui, mi sopportava sempre. Di solito, quando accadeva qualcosa, chiedeva prima di tutto il mio parere e ogni volta mi assecondava e rispettava le mie scelte. Con lui mi sentivo a mio agio. Anche i nostri parenti e i nostri amici ci invidiavano, dicendo che Wenbin era sempre così accomodante e che al giorno d’oggi era difficile trovare una persona del genere. Ero immersa nella dolcezza dell’amore e spesso mi sentivo fortunata ad avere un ragazzo così premuroso.

Leggendo sempre più parole di Dio, ho compreso che l’opera di Dio degli ultimi giorni attraverso la Sua incarnazione è finalizzata a salvare e perfezionare l’umanità, portando nell’età successiva coloro che credono sinceramente in Lui e sono stati purificati, e che questo è l’ultimo passo della Sua opera per salvare l’umanità. Inoltre, i miei genitori condividevano spesso con me sul significato di credere in Dio, ricordandomi di apprezzare questa opportunità così rara. Volevo portare Wenbin dinanzi a Dio cosicché entrambi potessimo credere in Lui e perseguire insieme la verità, in modo tale che alla fine avremmo potuto essere salvati ed entrare insieme nel Regno. Sarebbe stato così bello! Perciò con discrezione gli ho chiesto quale fosse il suo atteggiamento nei confronti della fede. Non credeva in Dio e credeva che ogni persona avesse il destino nelle proprie mani. Ha detto: “Siamo giovani e tutto dovrebbe essere incentrato sui soldi”. Mi ha anche detto di non dare retta ai miei genitori quando parlavano di credere in Dio e che a questo mondo non esisteva alcun Dio. Le sue parole mi hanno fatta sentire a disagio in maniera indescrivibile. Inizialmente, volevo portarlo dinanzi a Dio e fare in modo che entrambi credessimo in Lui, ma non mi sarei mai aspettata che fosse ateo. Cosa dovevo fare? Avevo visto come alcuni fratelli e sorelle fossero stati ostacolati e perseguitati dalle loro famiglie non credenti. A mia cugina era successo lo stesso: prima di sposarsi, era attiva nello svolgere i propri doveri e nel predicare il Vangelo in luoghi diversi ma, dopo il matrimonio, suo marito, un ateo, perseguitava e ostacolava la sua fede e ogni giorno stavano sempre a discutere o a litigare. Successivamente, mia cugina non poteva nemmeno partecipare alle riunioni e, alla fine, è stata costretta a divorziare e loro figlio è stato affidato al padre. Tutte le volte che pensava a lui, si sentiva davvero triste. Non volevo sopportare un matrimonio del genere o un tale dolore. Wenbin non credeva in Dio quindi, se in futuro mi avesse perseguitata, sarei riuscita a rimanere salda? Per un po’, non ho avuto idea di cosa fare. Nel mio dolore, sono giunta dinanzi a Dio e ho pregato: “Dio, non pensavo che Wenbin fosse ateo. Dopo essere stati insieme per così tanto tempo, il mio investimento a livello emotivo è stato troppo grande e, se dovessi lasciarlo, mi sentirei come se il mio cuore venisse fatto a pezzi. Non posso sopportare di abbandonare questo affetto. Ma se rimanessimo insieme e lui ostacolasse la mia fede perché seguiamo cammini differenti, allora cosa farei? Dio, la mia statura è troppo scarsa, Ti prego di guidarmi a fare la scelta giusta”. Nei giorni seguenti, ho iniziato a leggere le parole di Dio su come trattare il matrimonio e sono arrivata a capire che nello scegliere un partner ci sono dei principi. È importante trovare qualcuno che la pensi come me, che abbia una buona umanità e che non ostacoli la mia fede. Wenbin non credeva in Dio, non la pensavamo allo stesso modo e non seguivamo lo stesso cammino, e prima o poi ci saremmo lasciati. Quanto più affetto gli avessi dedicato, tanto più dolorosa sarebbe stata la nostra rottura. Durante quel periodo, ogni volta che ci pensavo, mi si stringeva il cuore. Non potevo sopportare l’idea di lasciarci ma, se fossimo rimasti insieme, avremmo percorso cammini differenti. Il mio cuore era pieno di contraddizioni, così ho parlato a Dio del mio dolore e delle mie difficoltà e ho chiesto il Suo aiuto.

Prima che me ne accorgessi, è giunto il marzo del 2011 e la famiglia di Wenbin ci chiedeva di fidanzarci. Dovevo fare una scelta. In cuor mio, sapevo chiaramente che Wenbin non credeva in Dio e che non potevamo raggiungere insieme la fine dello stesso cammino, ma continuavo ad avere delle speranze e pensavo: “Non gli ho mai testimoniato l’opera di Dio in maniera formale e non sono sicura di quale sia il suo atteggiamento verso la verità. Se non mi ostacolasse, anche se non crede in Dio potremmo ancora stare insieme”. Così ho deciso di parlargli della mia fede in Dio per vedere come avrebbe reagito. È accaduto qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Non appena ha sentito che credevo in Dio, ha stretto il pugno con rabbia e ha colpito il muro con forza. Sono rimasta sconvolta dal suo comportamento e, per quando mi ero ripresa, la sua mano già sanguinava per l’impatto. Quando mi sono accorta che stava per continuare a colpire il muro, gli ho subito afferrato la mano, ma lui l’ha ritratta con forza. Vedendo quel comportamento insensato e la sua espressione fredda, ho avuto la sensazione che fosse un estraneo, mi sono spaventata e ho pensato: “Questo è ancora il ragazzo che era sempre d’accordo con tutto quello che dicevo? Perché ha questo atteggiamento dopo aver sentito che credo in Dio? I suoi occhi sono pieni d’odio. Credo semplicemente in Dio, non ho fatto nulla di male, perché sta reagendo così?” In cuor mio, ho continuato a pregare Dio: “Dio, se davvero ostacola la mia fede, sono disposta a lasciarlo. Ma la mia statura è troppo scarsa e non riesco a rinunciare ai due anni di affetto che abbiamo condiviso. Ti prego di darmi la forza per fare la scelta giusta”. Dopo aver pregato, ho condiviso la mia esperienza di essere protetta da Dio e ho chiarito la mia posizione. Lui è rimasto in silenzio per un po’, poi ha accettato di non ostacolare la mia fede. Abbiamo concordato che, semmai avesse ostacolato la mia fede, l’avrei lasciato. Alle mie parole, inizialmente era rimasto di stucco, ma poi aveva accettato comunque.

Il fratello e la cognata di Wenbin avevano una buona umanità e credevano nell’esistenza di Dio, così ho testimoniato con loro riguardo all’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Quando Wenbin l’ha scoperto, è esploso di rabbia e, di fronte alla sua famiglia, mi ha detto di andarmene e che non avrebbe voluto mai più rivedermi. Ha chiuso il telefono con forza davanti a me. Non l’avevo mai visto così arrabbiato. Con la voce piena d’odio, ha detto: “Non ostacolerò la tua fede, ma non provare a predicare alla mia famiglia!” Vedendo quanto si sentiva oppositivo nei confronti della mia fede, mi sono preoccupata e ho pensato: “Ha detto che non avrebbe ostacolato la mia fede, ma questo perché non sa che partecipo alle riunioni e svolgo i miei doveri. Se lo scoprisse, cercherebbe di ostacolarla? Se provasse a ostacolarmi, finiremmo inevitabilmente per litigare e il nostro matrimonio potrebbe andare in frantumi. Cosa dovrei fare in quel caso?” Il mio cuore era combattuto. Se ci fossimo lasciati, forse non avrei incontrato mai più una persona che mi amasse davvero in quel modo, allora che senso avrebbe avuto la mia vita? Tuttavia, se non ci fossimo lasciati, avremmo sicuramente continuato a litigare, allora che felicità poteva esserci nel vivere in quel modo? Il solo pensiero mi spezzava il cuore e mi trovavo di fronte a un dilemma. In seguito, mi sono resa conto che c’erano differenze evidenti nel nostro modo di vedere le cose. Per esempio, lui diceva che dopo il matrimonio avremmo dovuto aprire un ristorante e guadagnare soldi per comprare una macchina, una casa e così via. Io dicevo: “Quanto denaro possa guadagnare una persona è già stato ordinato dal cielo e a noi serve solo il necessario per vivere. Nella vita il denaro non è la cosa più importante. Dobbiamo adorare Dio. È questo il giusto cammino nella vita”. Lui rispondeva scontento: “Che significato ha vivere se non guadagni dei soldi? Come farai a bere o a mangiare senza soldi? Non hai ambizioni!” Capitava spesso di avere simili discussioni e mi sentivo esausta. Ogni volta che eravamo in disaccordo e mi sentivo triste, mi chiedevo: “E questa la felicità che volevo? Perché non posso sentirmi felice? Qual è la cosa più significativa da perseguire nella vita? Come posso evitare di sprecare la mia vita?” Successivamente, mi sono presentata dinanzi a Dio e ho pregato: “Dio, inizialmente pensavo che vivere con Wenbin mi avrebbe portato felicità e che questa fosse la vita che avevo sempre sognato, ma ora mi sono accorta che le cose non sono come pensavo. Percorriamo cammini differenti e non abbiamo punti in comune, quindi il mio cuore non potrà mai trovare la liberazione. Ogni giorno leggo le Tue parole e partecipo alle riunioni, e lo faccio in segreto perché ho paura di litigare per queste cose. Dio, provo un dolore immenso e voglio liberarmi da questi affetti, ma dentro di me non posso sopportare di abbandonare la mia relazione. Ti prego di aiutarmi”.

In seguito, sembrava che Wenbin si fosse accorto di qualcosa. Spesso, quando tornavo a casa dopo essere uscita, mi faceva ogni genere di domande. Inizialmente non gli davo molto peso, finché un giorno, quando era arrivato il momento di un’altra riunione, mi ero preparata in anticipo e stavo per uscire e lui ha detto: “Dimmi la verità, stai andando di nuovo a una riunione?” Il suo solito tono gentile è cambiato improvvisamente e aveva un’aria molto seria. Ho detto: “Sì. Allora? Non hai detto che non mi avresti impedito di credere in Dio?” Lui ha risposto: “A quel tempo pensavo che, se non avessi accettato, mi avresti lasciato. Come avrei potuto non dirlo? Pensavo che, dopo parecchio tempo, la tua voglia di credere in Dio si sarebbe indebolita e che avresti smesso di credere. Non mi sarei mai aspettato che negli ultimi sei mesi saresti diventata ancora più fervente. Non ce la faccio più. Devi scegliere tra me e la tua fede. Se scegli me, dovrai rinunciare alla tua fede!” Io sapevo che, se fossimo rimasti insieme, avremmo litigato di continuo e questa discussione non sarebbe stata altro che l’inizio. Tuttavia, se davvero ci fossimo lasciati, mi sarei comunque sentita molto riluttante e non avrei voluto rinunciare a questa relazione. Ma se avessi scelto di stare con Wenbin, avrei dovuto rinunciare alla mia fede. Questo per Dio era il momento cruciale per perfezionare le persone e io ero anche arrivata a credere fermamente che le parole di Dio Onnipotente sono la verità, la via e la fede, e che facendo esperienza dell’opera di Dio avrei sperimentato come le Sue parole possono purificare le persone, eliminare la loro indole corrotta e indicare loro la giusta direzione e il giusto cammino nei comportamenti e nella condotta. La verità che Dio dà alle persone è davvero preziosa. Pertanto, se perdessi questa opportunità, la rimpiangerei per tutta la vita! Come potevo scegliere tra la mia fede e il matrimonio? Perché non potevo avere entrambi? Ero combattuta e ho pregato Dio in silenzio. Ho pensato a un passo delle Sue parole che avevo letto durante una riunione: “Dietro ogni fase dell’opera che Dio compie in voi, vi è la scommessa di Satana con Dio; dietro, vi è una battaglia. […] Quando Dio e Satana combattono nel regno spirituale, in che modo dovresti soddisfare Dio e in che modo dovresti rimanere saldo nella tua testimonianza a Lui? Devi sapere che tutto ciò che ti accade è una grande prova ed è quello il momento in cui Dio ha bisogno che tu dia testimonianza” (La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio”). Le parole di Dio mi hanno fatto capire che Egli vuole salvare le persone, ma Satana non rinuncerà facilmente. Dio permette a Satana di tentarci per vedere quale scelta facciamo in certe situazioni e se siamo in grado di rimanere al Suo fianco per soddisfarLo. In apparenza, sembrava che Wenbin mi stesse impedendo di seguire Dio, ma in realtà era Satana che causava disturbi dietro le quinte. Sia Satana che Dio stavano osservando le mie scelte e io dovevo testimoniare per Dio. Ho ripreso il controllo delle mie emozioni e ho detto con calma: “Scelgo di credere in Dio!” Wenbin ha chiarito la sua posizione: avrebbe preferito che ci lasciassimo piuttosto di permettermi di credere in Dio. Mi sentivo profondamente scoraggiata e, quando sono tornata a casa, non ho potuto fare a meno di scoppiare a piangere. Non mi aspettavo che dopo tutti questi anni la nostra relazione sarebbe davvero arrivata a questo punto. Nel mio dolore ho pregato Dio, chiedendoGli di aiutarmi a rimanere salda in questa situazione.

In seguito, ho letto le Sue parole: “Devi patire avversità per la verità, devi sacrificarti per la verità, devi sopportare umiliazioni per la verità e devi subire ulteriori sofferenze per guadagnare più della verità. Questo è ciò che dovresti fare. Non devi gettare via la verità per godere dell’armonia familiare, e non devi perdere un’esistenza di dignità e integrità per un temporaneo godimento. Dovresti perseguire tutto ciò che è bello e buono, e perseguire un cammino di vita che sia più significativo. Se conduci un’esistenza così mondana e terrena e non hai alcun obiettivo da perseguire, non stai sprecando la tua vita? Che cosa puoi guadagnare da una vita del genere? Dovresti rinunciare a tutti i piaceri della carne per una singola verità, e non dovresti gettare via tutte le verità per un po’ di godimento. Persone simili non hanno alcuna integrità né dignità; non vi è alcun significato nella loro esistenza!(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Le esperienze di Pietro: la sua conoscenza del castigo e del giudizio”). Riflettendo sulle parole di Dio, ho compreso che il matrimonio non è la cosa più importante nella vita e che ciò che la rende ricca di significato è credere in Dio, ottenere la verità e conoscerLo. Negli ultimi giorni, Dio incarnato è venuto tra gli uomini e ha espresso così tanta verità al fine di garantirci la vita eterna. Tuttavia, io mi concentravo solo sul piacere fisico temporaneo. Non ero disposta a soffrire e pagare un prezzo per ottenere la verità e la vita e desideravo sempre ardentemente il benessere fisico. Cosa avrei potuto ottenere alla fine vivendo in questo modo? All’arrivo delle grandi catastrofi, chi avrebbe potuto salvarmi? Per ottenere la verità, è necessario soffrire e pagare un prezzo, poiché è impossibile entrare nel Regno dei Cieli trasportati su un cuscino di velluto. In passato, credevo che il matrimonio fosse stupendo e che passare la vita con qualcuno che ti ama la rendesse ricca di significato, ma ora mi sono resa conto di essere stata troppo ingenua. Wenbin e io seguivamo cammini differenti. Lui non credeva in Dio, adorava la scienza e il piacere materiale e cercava modi per fare soldi e vivere una vita di livello superiore. Al contrario, io credevo ci si dovesse accontentare di avere abbastanza cibo e bevande per vivere e che le persone dovessero perseguire la verità e ricercare al fine di vivere con una reale sembianza umana, adempiere i doveri degli esseri creati e ottenere l’approvazione del Creatore. I nostri punti di vista e le cose che perseguivamo nella vita erano completamente diversi, quindi non avevamo punti in comune. Sebbene fosse molto gentile e premuroso nei miei confronti, dentro di me ero comunque addolorata e vivevo sentendomi davvero oppressa. Quando ero con lui, dovevo partecipare alle riunioni e leggere le parole di Dio in segreto, per paura che potessimo litigare a causa della mia fede in Dio, e dentro di me mi sentivo estremamente vincolata e sfinita. Le parole di Dio mi hanno fatto capire che le cose più importanti nella vita di una persona sono perseguire la verità, adempiere il dovere di un essere creato e portare a termine la missione ricevuta dal Creatore. Ai Suoi occhi, una persona del genere è preziosa e vive una vita di valore e ricca di significato. Proprio come Pietro, che passò la vita concentrandosi sul perseguire la verità e adempiere il suo dovere per soddisfare Dio, e alla fine ricevette la Sua approvazione. Dopo aver compreso ciò, ero ancora più sicura che credere in Dio fosse la scelta giusta. Così mi sono dedicata attivamente alle fila di coloro che svolgono il proprio dovere.

Dopo qualche tempo, all’improvviso Wenbin e i suoi genitori sono venuti a casa mia. Con il volto rigato dalle lacrime, lui mi ha detto: “Non riesco ad abbandonare questa relazione, ma proprio non riesco ad accettare la tua fede. Per il mio bene, non puoi rinunciare alla tua fede? Viviamo una bella vita insieme”. Anche i suoi genitori mi spingevano a rinunciare alla mia fede. Ho capito che si trattava per me di un’altra decisione da prendere. Mi sono calmata e ho pensato: “Se Wenbin mi amasse davvero, fintanto che sono felice, dovrebbe supportarmi qualsiasi cosa faccia. Se credere in Dio mi rende felice, dovrebbe supportarmi. Ma Wenbin non mi permette di credere in Dio. Questo è vero amore? No, non posso scendere a compromessi”. Così con calma ho espresso la mia posizione: “Voglio credere in Dio e non mi pentirò della mia scelta”. Prima di andarsene, Wenbin mi ha chiesto perché non avessi scelto lui e si domandava se non fosse stato abbastanza buono con me. Ho detto: “No, tu sei stato buono con me. In passato, pensavo che il matrimonio fosse stupendo e che fosse una parte importante della vita ma, dopo aver trovato Dio, ho compreso che il matrimonio non è la cosa più importante nella vita. Se scegliessi di rinunciare alla mia fede per stare con te, anche se in apparenza la vita, con il piacere fisico, potrebbe sembrare facile e armoniosa, che senso avrebbe vivere in quel modo? Non vivrei forse come un cadavere senz’anima? La vita consiste forse solo nel mangiare, bere e divertirsi, aspettando di morire? Che valore avrebbe una vita del genere? Tu persegui il piacere fisico e una vita di superiorità, ma queste cose non sono ciò che voglio. Io cerco di vivere una vita vera, di vivere una reale sembianza umana e di ricevere l’approvazione del Creatore. Stiamo percorrendo cammini differenti e non raggiungeremo mai la stessa destinazione”. Dopo aver sentito le mie parole, Wenbin è rimasto in silenzio e la nostra relazione è giunta al capolinea.

In seguito, ho riflettuto sul motivo per cui mi sentivo così angosciata quando mi trovavo a scegliere tra il matrimonio e la fede. Mi sono imbattuta in un passo delle parole di Dio: “Deleterie influenze che migliaia di anni di ‘nobile spirito di nazionalismo’ hanno lasciato profondamente impresse nel cuore dell’uomo, a cui si aggiunge il pensiero feudale dal quale le persone sono legate e incatenate, senza un minimo di libertà, senza alcuna volontà di ambire o di perseverare né alcun desiderio di progredire, rimanendo invece in posizione negativa e regressiva, radicate in una mentalità da schiavi, e via dicendo; questi fattori oggettivi hanno trasmesso un aspetto indelebilmente turpe e vile alle prospettive ideologiche, agli ideali, alla moralità e all’indole umana. Sembra quasi che gli esseri umani vivano in un mondo tenebroso di terrorismo che nessuno di loro cerca di trascendere, e che non vi sia alcuno tra loro che prenda in considerazione l’eventualità di progredire verso un mondo ideale; piuttosto, si accontentano della propria sorte nella vita, di trascorrere i propri giorni a generare e crescere figli, a sforzarsi, sudare e svolgere le proprie faccende sognando una famiglia agiata e felice, circondati dall’affetto coniugale e filiale, nonché una vecchiaia all’insegna della gioia mentre la loro esistenza volge serenamente al crepuscolo… Per decine, migliaia e decine di migliaia di anni fino a oggi, gli uomini hanno sperperato il proprio tempo in questo modo e nessuno di essi ha costruito una vita perfetta, tutti quanti tesi solo a massacrarsi a vicenda in questo mondo tenebroso, a fare a gara per accaparrarsi fama e fortuna e a tramare l’uno contro l’altro. Chi ha mai cercato le intenzioni di Dio? Qualcuno ha mai considerato l’opera di Dio? Ogni aspetto dell’umanità in cui l’influenza delle tenebre ha avuto modo di insediarsi è divenuto ormai da tempo parte integrante della natura umana, ed è perciò molto difficile eseguire l’opera di Dio; inoltre, le persone hanno ancor meno cuore di prestare attenzione a quanto Dio ha affidato loro oggigiorno(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (3)”). Dopo aver letto le parole di Dio, ho capito perché per me era così difficile scegliere tra il matrimonio e la fede. Fin da piccola, ero stata indottrinata da serie televisive che mi avevano insegnato cose come “La vita è una cosa preziosa, l’amore ancora di più” e “L’amore e supremo”. Queste idee mi avevano influenzato e avvelenato mente. Pensavo che la cosa più bella nella vita fosse trovare qualcuno che mi amasse e con cui poter invecchiare insieme, sostenendoci a vicenda. Soprattutto quando vedevo i protagonisti maschili prendersi cura in tutti i modi delle protagoniste donne, pensavo che fossero molto felici e credevo fallacemente che trovare qualcuno che mi amasse volesse dire non aver vissuto invano. Dopo che ho trovato Dio, Wenbin si è opposto con forza alla cosa e mi ha chiesto di scegliere tra lui e la mia fede. Questo mi ha riempita di dolore e sentimenti contrastanti e ho pensato che, se non avessi potuto passare la vita con qualcuno che mi amava, allora questa non avrebbe avuto alcun valore o significato. Nutrendomi delle parole di Dio, alla fine ho capito che l’amore e il matrimonio non sono le cose più importanti. In effetti, sebbene Wenbin fosse sempre premuroso e amorevole nei miei confronti, spesso mi sentivo comunque vuota e impotente ed era solo attraverso la lettura delle parole di Dio che il mio cuore trovava conforto. Ho capito che il vuoto nel cuore non può essere riempito dal piacere materiale o dalle attenzioni di un partner. Idee come “L’amore è supremo” e “La vita è una cosa preziosa, l’amore ancora di più” sono tutte parole diaboliche di Satana per ingannare le persone. Egli cerca di usarle per tentarci e ingannarci, facendo sì che perseguiamo ciecamente l’amore e il matrimonio e trattiamo queste cose come ciò che è giusto perseguire, portandoci infine ad allontanarci da Dio, a tradirLo e a perdere la nostra possibilità di salvezza. Se non fosse stato per l’illuminazione e la guida delle parole di Dio, avrei scelto il matrimonio e perso la mia occasione di essere salvata da Lui. A questo pensiero, la mia determinazione a seguire Dio e credere in Lui è diventata ancora più forte.

Grazie al fatto che ostacolava ripetutamente la mia fede, gradualmente ho capito a fondo l’essenza di Wenbin: sembrava gentile, alla mano e amichevole, ma era ateo e, ogni volta che sentiva parlare della mia fede, si arrabbiava e i suoi occhi diventavano rossi. Le sue parole e rivelazioni erano piene di ostilità e la sua essenza era quella di un demone. Come ha detto Dio: “Tutti coloro che non credono, così come coloro che non praticano la verità, sono demoni!(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Una persona normale, anche se non accetta la fede, non sarà ostile. Solo i demoni odiano Dio e Wenbin aveva davvero l’essenza di un demone. In seguito, ho letto le parole di Dio: “Perché un marito ama la propria moglie? E perché una moglie ama il proprio marito? Perché i figli sono devoti ai loro genitori? E perché i genitori amano svisceratamente i loro figli? Che tipo di intenzioni nutrono effettivamente le persone? Non sono forse finalizzate a soddisfare i loro piani ed egoistici desideri?(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Dio e l’uomo entreranno nel riposo insieme”). Grazie alle parole di Dio, ho compreso che le relazioni tra le persone sono tutte basate sugli interessi e le transazioni, e che non esiste il vero amore. In realtà, Wenbin era gentile con me solo perché gli tornava utile, perché non spendevo soldi in modo sconsiderato come le altre ragazze e non avevo cattive abitudini. Ero anche brava con i suoi genitori, lavoravo duramente per la sua famiglia e non avevo paura di sporcarmi le mani o di darmi da fare. Queste cose gli portavano benefici. Tuttavia, quando ha scoperto che credevo in Dio, temeva che, dal momento che avevo trovato Dio, non avrei guadagnato soldi con lui e, poiché ciò andava a toccare i suoi interessi, ha iniziato a sentirsi oppositivo. Ogni volta che qualcosa di relativo alla fede veniva menzionato, mi rimproverava e mi sminuiva, senza considerare affatto i miei sentimenti. Ancora non ci eravamo sposati e ancora non avevo condizionato i suoi interessi, eppure già mi trattava così. Dopo esserci sposati, non appena avessi iniziato a dedicarmi al mio dovere, sicuramente mi avrebbe ostacolata e perseguitata ancora di più e forse avremmo addirittura finito per divorziare. Come potevo essere felice con qualcuno che dà priorità agli interessi personali e odia Dio?

Dopo aver rotto con Wenbin, in cuor mio mi sentivo molto più a mio agio e potevo leggere le parole di Dio, partecipare alle riunioni e svolgere i miei doveri senza essere vincolata. Ho pensato a come poter assistere all’apparizione di Dio nella mia vita, accettare di essere purificata e perfezionata dalle parole di Dio e adempiere il dovere di un essere creato sia davvero una grande benedizione, e sentivo di avere il cuore pieno di dolcezza e amore. Adesso posso dedicarmi completamente alla fede e al mio dovere. Questo è l’amore e la salvezza di Dio per me e Lo ringrazio dal profondo del cuore!

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