29. Come ho fatto la mia scelta in mezzo al pericolo e alle avversità
Alla fine di aprile del 2023, diverse chiese di Dongcheng sono state sottoposte a repressioni molto severe, e ho saputo che molti leader, lavoratori, fratelli e sorelle erano stati arrestati. In quel momento, i leader superiori mi hanno inviato una lettera chiedendomi di gestire il lavoro conseguente agli arresti. Dopo aver letto la lettera, mi sono sentita al tempo stesso felice e nervosa. Ero felice perché questo dovere era l’esaltazione di Dio. Anche se credevo in Lui da molti anni, non avevo fatto bene il mio dovere e di recente ero stata destituita per aver intralciato e disturbato il lavoro della chiesa, lasciandomi dietro una scia di trasgressioni. Ma Dio non mi stava trattando in base alle mie trasgressioni, e mi stava dando l’opportunità di svolgere un dovere tanto importante. Ero molto grata e disposta a collaborare. Ma quando ho pensato ai molti fratelli e sorelle di queste chiese che erano stati arrestati, non ho potuto fare a meno di sudare freddo. Negli ultimi anni, in più occasioni la polizia del PCC aveva arrestato fratelli e sorelle in tutta Dongcheng, c’erano telecamere ad alta definizione in tutta la città, e sentivo che in quel momento gestire il lavoro conseguente agli arresti sarebbe stato come camminare sulla linea di tiro. Inoltre, la gestione di tale lavoro comportava il trasferimento sia delle offerte sia dei libri delle parole di Dio, e non avevo idea di come la polizia mi avrebbe torturata se mi avesse arrestata! Un fratello era stato picchiato a morte dalla polizia solo per aver trasportato dei libri delle parole di Dio, ed ero preoccupata che, se fossi stata arrestata, non ci sarebbe stato modo di sapere se sarei sopravvissuta o sarei morta. Mi chiedevo: “Se muoio, sarà ancora possibile per me essere salvata?” Ma pensavo che sottrarmi al mio dovere non sarebbe stato in linea con l’intenzione di Dio, così L’ho pregato: “O Dio, essere in grado di svolgere un dovere così importante è la Tua esaltazione, ma mi sento timorosa e ho paura di essere arrestata, per favore dammi la fede”. Dopo aver pregato, il mio cuore si è sentito un po’ più calmo. Ho pensato ai molti fratelli e sorelle che erano stati arrestati e al lavoro conseguente che doveva essere gestito con urgenza. Conoscevo abbastanza bene la situazione nella chiesa, e non potevo essere egoista e spregevole e pensare solo alla mia sicurezza. Dovevo fare del mio meglio, pregare Dio e affidarmi a Lui per gestire bene quel lavoro conseguente agli arresti.
La sera seguente, ho incontrato una sorella che mi ha detto che nel corso di quella repressione erano stati arrestati a Dongcheng più di cento fratelli e sorelle, e che era necessario trasferire libri da più di dieci case. Ho pensato: “Sono stati arrestati così tanti fratelli e sorelle, sarà impossibile finire subito di gestire il lavoro conseguente agli arresti. Devo ancora trovare fratelli e sorelle che collaborino, ma non so chi è stato arrestato e chi è sotto sorveglianza, e mentre noi siamo allo scoperto, la polizia si nasconde nell’ombra. Ci sono occhi elettronici ovunque in città, e se restiamo qui troppo a lungo, è solo una questione di tempo prima che arrestino anche noi!” Quella notte, sono rimasta sdraiata sul letto e non sono riuscita a chiudere occhio. La mia mente correva all’impazzata, cercando di capire con quali fratelli e sorelle avrei potuto collaborare, e volevo solo finire al più presto di gestire il lavoro conseguente agli arresti e andarmene. Poiché molti fratelli e sorelle erano in pericolo, abbiamo incontrato molte difficoltà nel cercare le case dove i libri erano in custodia, e il lavoro procedeva molto lentamente. Mi sentivo davvero oppressa, e avevo la sensazione che se le cose fossero continuate così, sicuramente prima o poi sarei stata arrestata. E questo per non parlare della sofferenza fisica: se non avessi potuto sopportare la tortura e avessi finito per diventare un Giuda, avrei perso il mio buon esito e la mia buona destinazione. Pensando a tutto ciò, mi sentivo davvero debole e pensavo che questo dovere fosse troppo difficile. Così ho parlato a Dio del mio stato e Gli ho chiesto di guidarmi a sottomettermi. Ho letto queste parole di Dio: “Se manchi di una fede autentica, non resisterai alla prova del tempo né a quella dell’ambiente. Se non sei in grado di superare la prova che Dio ti assegna, Egli non ti parlerà e non ti apparirà. Dio vuole verificare se credi nella Sua esistenza, se la riconosci e se serbi nel cuore una fede autentica. È così che Dio sottopone a scrutinio l’intimo del cuore delle persone. Coloro che vivono tra cielo e terra sono nelle mani di Dio? Sono tutti nelle mani di Dio. È proprio così. Non importa se sei nel deserto o sulla luna, sei nelle mani di Dio. È così che stanno le cose. Se Dio non ti è apparso, come puoi vedere la Sua esistenza e la Sua sovranità? Come puoi permettere alla verità secondo cui ‘Dio esiste ed è sovrano su tutte le cose’ di radicarsi nel tuo cuore senza mai svanire? Come puoi fare di questa affermazione la tua vita, la forza trainante della tua vita, nonché la fede e la forza che ti consentono di continuare a vivere? (Con la preghiera.) Questa è concretezza. Questo è il cammino della pratica. Quando ti trovi nel tuo momento peggiore, quando la tua capacità di percepire Dio è al minimo, quando provi grande sofferenza e solitudine, quando ti senti lontano da Dio, cosa dovresti fare più di qualsiasi altra cosa? InvocarLo. Invocare Dio ti darà forza. Invocare Dio ti consentirà di percepire la Sua esistenza e la Sua sovranità. Invocando Dio, pregandoLo e mettendo la tua vita nelle Sue mani, sentirai che Egli è al tuo fianco e che non ti ha abbandonato. La tua fede crescerà, quando sentirai che Dio non ti ha abbandonato e che è davvero al tuo fianco? Se hai una fede autentica, si consumerà e si affievolirà con il passare del tempo? Assolutamente no. Il problema della fede è risolto, a quel punto? Per avere una fede autentica è sufficiente portarsi appresso la Bibbia e memorizzarne rigorosamente i versetti parola per parola? Per risolvere questo problema bisogna comunque pregare Dio e affidarsi a Lui. Come fece Mosè a sopravvivere a quei quarant’anni nel deserto? A quel tempo, non c’era la Bibbia e aveva poche persone intorno. Aveva con sé solo le pecore. Sicuramente Mosè era guidato da Dio. Anche se la Bibbia non riporta in che modo Dio lo abbia guidato, se gli sia apparso, se gli abbia parlato o se gli abbia fatto capire perché lo facesse vivere nel deserto per quarant’anni, il fatto che Mosè sia sopravvissuto così a lungo nel deserto è innegabile. Nessuno può smentirlo. Senza nessuno accanto con cui condividere ciò che aveva nel cuore, come riuscì a sopravvivere da solo nel deserto per quarant’anni? In mancanza di una fede autentica, chiunque troverebbe ciò impossibile. Si tratterebbe di un miracolo! Per quanto riflettano su questa vicenda, le persone ritengono che ciò non potrebbe mai accadere. È troppo in disaccordo con le nozioni e le fantasie umane! Ma non si tratta di una leggenda, né di un racconto fantastico: è un evento reale, immutabile e innegabile. Cosa dimostra alle persone l’esistenza di questo evento? Se hai una fede autentica in Dio, fintanto che ti resterà anche un solo respiro, Dio non ti abbandonerà. Questo è uno dei punti fermi dell’esistenza di Dio. Se hai una fede e una comprensione di Dio così reali, allora la tua fede è sufficiente. A prescindere dall’ambiente in cui ti troverai e da quanto tempo ci rimarrai, la tua fede non si consumerà” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Solo con la vera sottomissione si può avere una fede autentica”). Dio dice che la vera fede può resistere alle prove del tempo e dell’ambiente. Mi sono ricordata che, prima di venire a Dongcheng, avevo detto che mi sarei affidata a Dio per fare questa esperienza, ma quando ho visto quanto era terribile la situazione, e il che lavoro non faceva progressi, ho perso la fede in Dio, temendo che se fossi rimasta qui troppo a lungo, sarei stata arrestata. Pensavo sempre alla mia sicurezza. Mi è venuto in mente Mosè, che trascorse quarant’anni nel deserto. Era un luogo desolato, dove le condizioni di vita erano estremamente dure, ma lui sopravvisse affidandosi a Dio. Durante quei quarant’anni, Mosè sperimentò davvero che tutto ciò che riguarda l’uomo è nelle mani di Dio, e la sua fede e la sua perseveranza furono perfezionate. Oggi, il fatto che mi trovassi in una situazione del genere era anch’esso stato permesso da Dio, e tale situazione era arrivata a perfezionare la mia fede, quindi non potevo più essere timorosa e impaurita. Dovevo emulare Mosè e affidarmi a Dio per fare questa esperienza, e indipendentemente dal fatto che sarei stata catturata o meno, dovevo sottomettermi alle orchestrazioni e alle disposizioni di Dio.
In seguito, abbiamo corso il rischio di andare a cercare il primo leader della chiesa, Li Zhen, per saperne di più sulle case per la custodia. Dopo aver incontrato Li Zhen, sono venuta a sapere che la polizia era andata a casa sua, che diverse case di fratelli e sorelle nelle vicinanze erano state perquisite, e che la polizia era andata anche in un’altra casa per la custodia, ma grazie alla protezione di Dio, i libri delle parole di Dio non erano stati sequestrati. Tuttavia, dopo che la polizia se ne era andata, il marito della sorella custode, che era un non credente, le ha detto di portar via i libri al più presto, e la perseguitava, dicendole che se avesse visto qualcuno che credeva in Dio tornare di nuovo a casa loro, avrebbe chiamato la polizia. Ritenevo che i libri custoditi a casa della sorella avrebbero dovuto essere trasferiti in fretta, ma poi ho pensato: “La polizia è già stata in quella casa, e il marito non credente della sorella ha detto che avrebbe chiamato la polizia. Se vado lì, non sarà proprio come camminare sulla linea di tiro? Se davvero va a finire che vengo catturata, la polizia non mi picchierà a morte? Anche se non verrò picchiata a morte, riceverò comunque una condanna severa. Ma i libri delle parole di Dio devono essere trasferiti al più presto: se la mia paura della morte fa sì che i libri delle parole di Dio vengano sequestrati dal gran dragone rosso, allora avrò trasgredito”. Ho pregato Dio in silenzio nel mio cuore, chiedendoGli di darmi la fede. Ho pensato a queste Sue parole: “Non dovresti avere paura di questo e di quello. Per quante difficoltà e pericoli ti si presentino, sei in grado di rimanere saldo dinanzi a Me, senza impedimenti, in modo che la Mia volontà si compia indisturbata. È questo il tuo dovere, […] Devi essere disposto a sopportare tutto; per Me devi essere pronto ad abbandonare tutto ciò che possiedi e a fare tutto ciò che puoi per seguirMi, oltre a essere pronto a spendere tutto te stesso. Adesso è il momento di metterti alla prova: Mi offrirai la tua fedeltà? Puoi seguirMi fedelmente fino in fondo? Non avere paura: con il Mio sostegno, chi potrebbe mai sbarrare la strada? Ricordalo! Non scordartene! Tutto accade secondo la Mia buona volontà e tutto è sotto la Mia osservazione. Riesci a seguire la Mia parola in ogni tua parola e azione? Quando si abbatteranno su di te le prove del fuoco, ti inginocchierai chiamando a gran voce? O ti rannicchierai, incapace di procedere?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 10”). Le parole di Dio mi hanno dato fede e forza. Con Dio come sostegno, cosa dovevo temere? La mia vita era nelle Sue mani, e il fatto che sarei stata catturata o meno dipendeva da Lui. Quello che dovevo fare era mettere il mio cuore nelle mie azioni e fare ciò che doveva essere fatto. Il resto lo avrei affidato a Dio. Così abbiamo discusso di trasferire i libri quando il marito della sorella non era a casa. Quel giorno, quando il marito è uscito, ci siamo precipitati alla casa per la custodia ma, con nostra sorpresa, prima che potessimo scambiare due parole con la sorella, il marito è tornato. Mi sono sentita davvero nervosa, e ho pregato Dio in silenzio di guidarci. Ho preso l’iniziativa di salutare il marito della sorella, e con mia sorpresa, non solo non ci ha segnalati, ma ci ha anche aiutati a trasferire i libri delle parole di Dio. In questo modo, i libri che si trovavano nella prima casa per la custodia sono stati trasferiti in tutta sicurezza. Questa esperienza mi ha fatto percepire la guida di Dio, e la mia fede in Lui è un po’ aumentata.
Successivamente, sono andata nella seconda casa per la custodia per raccogliere informazioni sulla situazione. La polizia aveva fatto irruzione anche lì, ma per fortuna non aveva trovato nessuno dei libri delle parole di Dio. Temevamo che la polizia sarebbe tornata per perquisire di nuovo, quindi volevamo spostare i libri il prima possibile. Però, accanto a quel posto c’erano diverse telecamere, e una di loro era esattamente di fronte alla porta della sorella. Inoltre, la casa della sorella era proprio alla fine di un vicolo, e da qualunque vicolo si arrivasse, le telecamere riuscivano a vedere tutto chiaramente. Ero davvero nervosa e pensavo: “Ci sono telecamere ovunque, saremmo con le spalle al muro se entrassimo nel vicolo diretti verso la casa di questa sorella. Se una persona entrasse, sarebbe difficile scappare, quindi se stiamo trasferendo dei libri non sarà ancora più difficile uscire? Se veniamo scoperti dal gran dragone rosso, non avremo scampo!” In quel momento, mi sono accorta che mi sentivo pentita, e ho pensato: “Perché sono venuta a controllare questo posto? Ora sembra che il trasferimento dei libri dipenda da me”. Ero preoccupata e impaurita, e non avevo il coraggio di dare un’ulteriore occhiata ai dintorni. Non osavo rimanere in quel posto un minuto di più e mi sono affrettata ad andarmene. Quando sono tornata a casa, ho detto sinceramente alla leader quello che avevo visto, riferendo che nella situazione attuale era impossibile trasferire i libri. Ma con mia sorpresa, lei era già stata in quella casa per la custodia, e ha detto: “Il vicolo vicino alla casa della sorella non è cieco. C’è un sentierino laterale che puoi percorrere e che le telecamere non riescono a vedere”. Quando ho sentito queste parole, mi sono un po’ vergognata. Si era scoperto che la casa della sorella non era in realtà in un vicolo cieco. Ho pensato: “Avevo controllato fisicamente la zona, come ho fatto a non accorgermi che c’era un sentiero che portava fuori dal vicolo?” Ripensandoci, mi sono resa conto di essere stata intimidita dalle telecamere e, poiché ero timorosa e impaurita, non ho avuto il coraggio di andare nel vicolo per controllare fino in fondo. Mi sono resa conto che, con uno stato del genere, mi sarebbe stato impossibile fare bene questo lavoro, così ho pregato Dio: “O Dio, quando ho visto le telecamere dappertutto, sono diventata timorosa e impaurita, e avevo sempre paura di essere arrestata e di soffrire. O Dio, per favore, illuminami e guidami affinché possa conoscere me stessa e trarre un insegnamento”.
Dopodiché, ho ricercato le parole di Dio per risolvere i miei problemi. Ho letto queste parole di Dio: “Oltre a considerare la propria incolumità, a cosa pensano certi anticristi? Dicono: ‘In questo momento l’ambiente è sfavorevole, quindi facciamoci vedere meno in giro e predicano meno il Vangelo. In questo modo avremo minori probabilità di essere arrestati e il lavoro della chiesa non verrà distrutto. Se evitiamo la cattura, non diventeremo dei giuda e in futuro potremo rimanere, giusto?’ Non è vero che ci sono degli anticristi che si servono di simili pretesti per fuorviare i loro fratelli e sorelle? Alcuni anticristi hanno molta paura della morte e si trascinano in esistenze ignobili; […] Non credono che Dio possa proteggere l’incolumità delle persone e certamente non credono che dedicarsi a spendersi per Dio significhi dedicarsi alla verità e che sia qualcosa che Dio approva. Nel loro cuore non temono Dio, hanno paura solo di Satana e dei partiti politici malvagi. Non credono nell’esistenza di Dio, non credono che tutto sia nelle Sue mani e certamente non credono che Egli approvi che una persona sacrifichi tutto per Lui, per seguire la Sua strada e per portare a termine l’incarico da Lui ricevuto. Non riescono a vedere nulla di tutto questo. In che cosa credono? Credono che se cadranno nelle mani del gran dragone rosso faranno una brutta fine, che potrebbero andare in prigione o addirittura rischiare di perdere la vita. Nel proprio cuore pensano solo alla propria incolumità, e non al lavoro della chiesa. Non sono forse dei miscredenti? (Sì.) Cosa dice la Bibbia? ‘Chi avrà perduto la sua vita per causa Mia, la troverà’ (Matteo 10:39). Costoro credono a queste parole? (No.) Se viene chiesto loro di correre un rischio mentre svolgono il loro dovere, desidereranno nascondersi e non farsi vedere da nessuno, vorranno essere invisibili. Ecco fino a che punto hanno paura. Non credono che Dio è il sostegno dell’uomo, che tutto è nelle Sue mani, che, se qualcosa va davvero storto o vengono realmente arrestati, ciò avviene con il permesso di Dio, e che le persone devono avere un cuore di sottomissione. Costoro non possiedono un cuore di questo tipo, una tale comprensione o una tale preparazione. Credono veramente in Dio? (No.) L’essenza di questa manifestazione non è forse quella di un miscredente? (Sì.) Ecco come stanno le cose. Le persone di questo tipo sono estremamente pavide, terribilmente timorose, e hanno paura della sofferenza fisica e che accada loro qualcosa di brutto. Si spaventano come uccelli impazziti e non riescono più a svolgere il loro lavoro” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). “Gli anticristi sono estremamente egoisti e spregevoli. Non hanno vera fede in Dio, né tanto meno Gli sono leali; di fronte a un problema, proteggono e tutelano solo sé stessi. Per loro nulla è più importante della propria incolumità. Fintanto che possono vivere e non essere arrestati, non si preoccupano di quanto danno venga arrecato al lavoro della chiesa. Sono estremamente egoisti, non pensano affatto ai fratelli e alle sorelle, né al lavoro della chiesa, ma solo alla propria incolumità. Sono degli anticristi” (La Parola, Vol. 4: Smascherare gli anticristi, “Tema 9: Parte seconda”). Dio smaschera il fatto che gli anticristi sono egoisti e spregevoli, non hanno lealtà verso Dio, e non credono che tutto sia nelle Sue mani, e che di fronte al pericolo, pensano solo ai propri interessi e non tengono affatto conto degli interessi della casa di Dio. Questo era lo stato in cui mi trovavo. Sapevo che le case per la custodia dei libri erano già state perquisite dalla polizia e che dovevo trasferire i libri il prima possibile, ma quando ho visto che c’erano diverse telecamere che monitoravano tutto intorno a quella casa, ho avuto paura di essere catturata e ho vissuto nel terrore e nella paura, e non ho avuto nemmeno il coraggio di controllare l’ambiente circostante. Mi sono anche pentita di essere andata a controllare la situazione. Di fronte ai fatti, mi sono resa conto che mi preoccupavo solo della mia sicurezza, e che non stavo affatto pensando a come trasferire i libri in modo sicuro, come se l’unica cosa che importasse fosse che non venissi catturata. Ero stata assolutamente egoista e spregevole, e avevo rivelato l’indole di un anticristo! Ho pensato a come Dio ha operato in Cina per tutti questi anni. Il PCC ha dato la caccia a Cristo, ha perseguitato i cristiani e ha saccheggiato le offerte di Dio, ma molti fratelli e sorelle non hanno nemmeno pensato alla propria sicurezza in situazioni così terribili. Non hanno prestato attenzione a questioni relative alla propria vita e alla propria morte, e sono stati in grado di sostenere i loro doveri per proteggere il lavoro della chiesa, di adempiere ai loro doveri per soddisfare Dio, e di rendere a Dio una testimonianza fragorosa. Ho guardato di nuovo me stessa, e ho visto che ero solo una codarda, come un uccello spaventato dal semplice rumore della corda dell’arco, senza un briciolo di statura. Mi sentivo così in imbarazzo, mi odiavo dal profondo del cuore, e non volevo più vivere in un modo così egoista e spregevole. Ero disposta a trasferire i libri delle parole di Dio il prima possibile.
Il giorno dopo, siamo andati a discutere su come trasferire i libri con la sorella custode, ma con nostra sorpresa, il figlio della sorella, che non era un credente, era disposto ad aiutarci, e ha persino portato i libri dal piano di sopra nella sua auto per trasportarli. In tal modo, i libri che erano in quella casa sono stati trasferiti in tutta sicurezza. Sono arrivata a fare profonda esperienza del fatto che Dio Stesso mantiene la Sua opera, e ho sentito che Egli aveva disposto questo tipo di situazione per purificare e cambiare la mia indole corrotta, permettendomi di fare esperienza concreta dell’opera di Dio e comprendere le Sue azioni. Ho ringraziato e lodato Dio dal profondo del cuore!
Poi, ho riflettuto: “Sono costantemente preoccupata di essere catturata e picchiata a morte, come andrebbe risolto questo problema?” Ho ricordato un passo delle parole di Dio: “Come morirono quei discepoli del Signore Gesù? Alcuni furono lapidati, trascinati da un cavallo, crocifissi a testa in giù, squartati dai cavalli: andarono incontro a ogni sorta di morte. Quale fu il motivo della loro morte? Vennero forse giustiziati legittimamente per i loro crimini? No. Furono condannati, bastonati, insultati e messi a morte perché diffondevano il Vangelo del Signore e anche respinti dalle persone del mondo: così furono martirizzati. Non parliamo dell’esito di quei martiri, né della definizione del loro comportamento data da Dio, ma domandiamoci questo: quando giunsero alla fine, i modi in cui andarono incontro alla conclusione della loro vita si accordavano forse con le nozioni umane? (No.) Dal punto di vista delle nozioni umane, pagarono un prezzo così alto per diffondere l’opera di Dio, ma alla fine furono uccisi da Satana. Questo non si accorda con le nozioni umane, ma è proprio ciò che accadde. È ciò che Dio permise. Quale verità si può ricercare in questo? Il fatto che Egli abbia permesso che morissero così era una maledizione e una condanna da parte di Dio, oppure il Suo piano e la Sua benedizione? Né una cosa né l’altra. Che cos’era allora? Oggi si riflette sulla loro morte con grande accoramento, ma così stavano le cose. Coloro che credevano in Dio morivano in quel modo, come si spiega? Quando accenniamo a questo argomento, voi vi mettete nei loro panni, dunque avete il cuore triste, provate un dolore nascosto? Voi pensate: ‘Essi assolsero il loro dovere di diffondere il Vangelo di Dio e vanno considerati uomini buoni, ma allora come mai fecero questa fine ed ebbero questo esito?’ In realtà, questo fu il modo in cui morì e perì il loro corpo; questa fu la modalità di dipartita dal mondo umano, ma ciò non significava che il loro esito fosse lo stesso. A prescindere dalle modalità della morte e della dipartita e comunque siano avvenute, non era il modo in cui Dio definiva l’esito finale di queste vite, di questi esseri creati. È una cosa che devi capire chiaramente. Al contrario, utilizzarono proprio questa modalità per condannare questo mondo e testimoniare le azioni di Dio. Questi esseri creati utilizzarono la loro preziosissima vita: sfruttarono l’ultimo istante della loro vita per testimoniare le azioni di Dio, testimoniare la Sua grande potenza e dichiarare a Satana e al mondo che le azioni di Dio sono giuste, che il Signore Gesù è Dio, che Egli è il Signore e l’incarnazione di Dio. Fino all’ultimo istante della loro vita non rinnegarono mai il nome del Signore Gesù. Non fu forse un genere di giudizio su questo mondo? Sfruttarono la loro vita per proclamare al mondo, per confermare agli esseri umani che il Signore Gesù è il Signore, che il Signore Gesù è Cristo, che Egli è l’incarnazione di Dio, che l’opera di redenzione da Lui compiuta per l’intera umanità consente all’umanità di continuare a vivere: questo dato di fatto è immutabile in eterno. In quale misura compirono il loro dovere coloro che subirono il martirio per aver diffuso il Vangelo del Signore Gesù? Nella misura estrema?” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Diffondere il Vangelo è il dovere a cui sono moralmente obbligati tutti i fedeli”). I discepoli del Signore Gesù furono perseguitati dal governo romano e dalla comunità religiosa mentre propagavano il Vangelo, ma indipendentemente da come le forze di Satana li perseguitassero, continuarono a propagare e testimoniare l’opera di Dio. Preferirono sacrificare la propria vita piuttosto che arrendersi a Satana. Alcuni morirono lapidati, altri trascinati dai cavalli, e altri furono crocifissi. Resero a Dio una testimonianza fragorosa con le loro vite. Anche se morirono fisicamente, le loro anime erano nelle mani di Dio. Pensando alla loro testimonianza, mi sono sentita molto in imbarazzo e profondamente toccata. Dio è venuto a operare negli ultimi giorni e ha espresso molte verità, rivelandoci tutte le verità e i misteri. Io seguivo Dio da molti anni, godendo dell’irrigazione e della fornitura delle Sue parole, ma non ero stata in grado di renderGli testimonianza. Durante la frenetica persecuzione da parte del gran dragone rosso, mi preoccupavo di essere catturata e picchiata a morte, facevo sempre calcoli per i miei interessi fisici, e non avevo alcuna lealtà verso Dio. Non potevo minimamente paragonarmi ai santi delle epoche passate ed ero indegna di essere una seguace di Dio. La vita e la morte di una persona sono nelle mani di Dio, ed Egli approva coloro che danno la vita per adempiere all’incarico da Lui ricevuto. Sotto la guida delle parole di Dio, non ero più vincolata dalla paura di essere arrestata, e ho sentito un gran senso di liberazione. Dopodiché, ho collaborato con i miei fratelli e sorelle, trasferendo in sicurezza tutti i libri che si trovavano in più di dieci case per la custodia.
All’inizio di novembre, ho ricevuto una lettera dai leader del mio distretto, in cui riferivano che oltre trenta persone provenienti da due chiese erano state arrestate dalla polizia, e che tre leader della chiesa erano già scomparsi. Mi chiedevano di andare a gestire il lavoro conseguente agli arresti. Mi sentivo un po’ riluttante, e pensavo: “Perché state mandando di nuovo me? Davvero non c’è nessun altro che possa andarci?” Ma poi mi sono calmata e ci ho riflettuto. Con così tanti leader, lavoratori, fratelli e sorelle arrestati, era davvero difficile trovare persone idonee, e poiché conoscevo abbastanza bene le chiese laggiù, ero la persona più adatta ad andarci. Non potevo più sottrarmi a questo dovere. Ma mentre stavo effettivamente iniziando a collaborare, mi sentivo ancora molto timorosa, così ho pregato Dio, chiedendoGli di guidarmi. Ho pensato alle parole di Dio: “Per quanto ‘potente’ sia Satana, per quanto sia audace e ambizioso, per quanto grande sia la sua capacità di infliggere danni, per quanto di ampia portata siano le tecniche con cui corrompe e alletta l’uomo, per quanto astuti siano i trucchi e le macchinazioni con cui intimidisce l’uomo, per quanto mutevole sia la forma in cui esiste, non è mai stato in grado di creare un unico essere vivente, non è mai stato in grado di stabilire leggi o regole per l’esistenza di tutte le cose e non è mai stato in grado di governare e dominare qualsivoglia oggetto, animato o inanimato. Nel cosmo e nel firmamento non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia nato da Satana o che esista per causa sua; non vi è una singola persona o un solo oggetto che sia governato o controllato da Satana. Al contrario, Satana non solo deve vivere sotto il dominio di Dio, ma deve anche sottomettersi a tutti i Suoi ordini e comandi. Senza il permesso di Dio, è difficile che Satana tocchi anche una goccia d’acqua o un granello di sabbia sulla terra; senza il permesso di Dio, Satana non è nemmeno libero di spostare le formiche qua e là sulla terra, e tanto meno l’umanità, che è stata creata da Dio. Agli occhi di Dio, Satana è inferiore ai gigli della montagna, agli uccelli che volano in aria, ai pesci del mare e ai vermi della terra. Il suo ruolo in mezzo a tutte le cose è servirle, servire l’umanità e servire l’opera di Dio e il Suo piano di gestione. Per quanto malevola sia la sua natura e per quanto malvagia la sua sostanza, l’unica cosa che Satana possa fare è attenersi debitamente alla sua funzione: essere al servizio di Dio e fungere da completamento di Dio. Tali sono l’essenza e la posizione di Satana. La sua sostanza è slegata dalla vita, è slegata dalla potenza, è slegata dall’autorità; è solo un giocattolo nelle mani di Dio, solo una macchina al servizio di Dio!” (La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico I”). Dio ha detto che Satana è uno strumento usato per prestare servizio all’opera di Dio, e che non importa quanto Satana sia aggressivo e quanto malvagia sia la sua natura: senza il permesso di Dio, non oserà torcerci un capello. Se Dio permettesse che io venissi arrestata, dovrei sottomettermi alle Sue orchestrazioni e disposizioni ed emulare i discepoli del Signore dando la vita, ma poiché ciò non era successo, avrei dovuto gestire bene il lavoro conseguente agli arresti. Ho pensato a come avevamo collaborato qui per molto tempo, e anche se la situazione era davvero terribile, eravamo riusciti a trasferire alcuni libri in sicurezza. Tutto ciò era Dio che ci guidava passo dopo passo, ed era la sovranità e la protezione di Dio. Con questo in mente, ero disposta ad affidarmi a Dio per fare esperienza di tale situazione.
In seguito, sono venuta a sapere che, dopo essere stati arrestati, due leader erano diventati dei Giuda, e avevano venduto tutti i fratelli e le sorelle della chiesa e tutte le case per la custodia. I libri delle parole di Dio che si trovavano in tre case per la custodia erano stati sequestrati dalla polizia, mentre in un’altra casa gli agenti non avevano trovato nessun libro, e i fratelli e le sorelle hanno trasferito i libri più tardi, nella notte. Tuttavia, da quel momento quella casa per la custodia era stata messa sotto sorveglianza dalla polizia, che aveva anche minacciato di aver teso una trappola inevitabile per reprimere la Chiesa di Dio Onnipotente. C’era anche un’altra casa per la custodia in cui i libri delle parole di Dio non erano stati trovati dalla polizia, e anch’essi dovevano essere trasferiti rapidamente. Di fronte a una situazione così terribile, mi sono sentita un po’ spaventata, e ho pensato: “Sono entrata spesso in contatto con quelli che sono stati arrestati e potrei venire presa di mira dalla polizia in qualsiasi momento; quando andrò a trasferire i libri delle parole di Dio, finirà che verrò arrestata dalla polizia?” Ho iniziato a sentire il desiderio di tirarmi indietro. Tuttavia, sapevo che il mio stato era sbagliato, quindi ho continuato a pregare Dio. Ho pensato alle parole di Dio: “La fede è come un ponte formato da un tronco di legno: coloro che si aggrappano alla vita in modo abietto avranno difficoltà ad attraversarlo, mentre coloro che sono pronti a sacrificare se stessi riusciranno ad attraversarlo con piede sicuro e senza preoccupazioni. Se l’uomo nutre pensieri timidi e timorosi è perché Satana l’ha ingannato nel timore che attraversassimo il ponte della fede per entrare in Dio” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Discorsi di Cristo al principio, Cap. 6”). “Qualunque cosa Dio ti chieda, devi soltanto agire con tutte le tue forze, e spero che alla fine sarai in grado di presentarti dinanzi a Dio e dimostrarGli la tua assoluta devozione. Finché puoi vedere il sorriso gratificato di Dio mentre siede sul Suo trono, anche se questo momento è l’ora stabilita della tua morte, dovresti riuscire a ridere e sorridere mentre chiudi gli occhi. Devi svolgere il tuo dovere finale per Dio durante il tuo periodo in terra. Nel passato, Pietro fu crocifisso a testa in giù per amore di Dio; ma tu dovresti soddisfare Dio alla fine, ed esaurire tutte le tue energie per Lui. Cosa può fare un essere creato per Dio? Pertanto dovresti consegnarti a Dio in anticipo, perché Egli possa orchestrarti come desidera. Purché Dio sia contento e soddisfatto, lasciaGli fare di te ciò che vuole. Che diritto hanno gli uomini di lamentarsi?” (La Parola, Vol. 1: La manifestazione e l’opera di Dio, “Interpretazione dei misteri delle ‘Parole di Dio all’intero universo’, Cap. 41”). Le parole di Dio mi hanno ispirato. Anche se non potevo certo paragonarmi a Pietro, dovevo seguire il suo esempio e permettere a Dio di orchestrare tutto per me, secondo i Suoi desideri. Dovevo mettere a rischio la mia vita e trasferire i libri. In seguito, io e i fratelli e le sorelle abbiamo trasferito i libri in sicurezza.
Attraverso questa esperienza, ho acquisito una reale comprensione dell’autorità di Dio e della Sua onnipotenza e saggezza, e anche la mia fede in Lui è aumentata. Al tempo stesso, sono giunta a conoscere la mia natura egoista e spregevole. Questa consapevolezza e questi guadagni sono cose che non avrei potuto ottenere in un ambiente confortevole.