42. La scelta di un direttore vendite

di Ye Qiu, Regno Unito

Sono nata in una cittadina del sud della Cina. Mio padre era un noto medico della zona e la nostra famiglia era piuttosto benestante. Fin da piccola, ho goduto di un tenore di vita più elevato rispetto a quello dei miei coetanei, che mi dava un senso di superiorità. Da che ne ho memoria, mio padre mi insegnava spesso: “Devi sopportare grandi sofferenze per diventare il più grande tra gli uomini”. Io lo ascoltavo raccontare del suo viaggio dalla campagna per stabilirsi in città, vedevo che c’erano sempre persone che venivano a casa nostra per ingraziarselo e guardavo la gente che lo ammirava e lo accoglieva calorosamente ovunque egli andasse. Nell’ignoranza della mia gioventù, a poco a poco sono arrivata a capire il significato di essere al di sopra degli altri e ho deciso di diventare una persona di prestigio che gli altri avrebbero ammirata e stimata. Ma quando avevo 12 anni, mio padre è stato incarcerato a causa di presunti affari illegali e la nostra casa, un tempo vivace, è diventata improvvisamente desolata. Mia madre, mia sorella e io siamo state costrette a dipendere l’una dall’altra. Quelle persone che una volta ci avevano trattato calorosamente erano sparite dalla circolazione. Soprattutto dopo aver visto le avversità che mia madre sopportava andando in giro a chiedere soldi in prestito, ho sentito ondate di desolazione e ho deciso di studiare con impegno e di distinguermi, in modo da poter vivere una vita invidiabile e ammirata come una persona al di sopra degli altri e riconquistare la nostra dignità. Il mio duro lavoro è stato ripagato e finalmente sono entrata all’università. Ma ancora non osavo rilassarmi. Le parole di mio padre, “Devi sopportare grandi sofferenze per diventare il più grande tra gli uomini”, continuavano a motivarmi. Credevo che, se avessi continuato a lavorare sodo, un giorno avrei raggiunto il successo e ottenuto sia la fama che il guadagno.

Dopo la laurea all’università, nel 2006, sono venuta a Shanghai da sola e ho iniziato a lavorare nel reparto vendite di un’azienda. Per ottenere più ordini, mi recavo regolarmente in altre città per visitare i clienti. Poiché soffrivo di mal d’auto, viaggiare in diverse città mi esauriva e, dopo essere scesa dall’autobus, dovevo ancora raccogliere tutte le mie energie per incontrare i clienti. Oltre a sopportare il dolore fisico, i rapporti quotidiani con i colleghi e i clienti mi rendevano ancora più esausta. Per assicurarmi gli ordini dei clienti, ho anche comprato Thick Black Theory e Il libretto rosso del lupo di Wall Street. Da questi libri, ho imparato molte regole nascoste del settore e molti modi per intrattenere rapporti mondani. In seguito, al lavoro, internamente gareggiavo con i colleghi sia apertamente che dietro le quinte per superarli. Esternamente, non solo lusingavo i clienti, ma davo loro anche delle tangenti e trattavo accordi sottobanco. In un primo momento, mi sentivo a disagio nel fare queste cose: se fossero state smascherate, ciò non solo avrebbe danneggiato la reputazione dell’azienda, ma avrebbe potuto anche farmi finire in prigione, perciò ero in tensione ogni giorno. Quando la pressione diventava eccessiva, spesso mi svegliavo nel cuore della notte in preda agli incubi. Vivevo ogni giorno nella paura e nel disagio costanti. A volte, a tarda notte, quando tutto era tranquillo, pensavo: “C’è troppa pressione nel settore vendite; forse dovrei cambiare professione”. Ma poi riflettevo: “Devi sopportare grandi sofferenze per diventare il più grande tra gli uomini”. E mi facevo coraggio: “Se voglio avere successo, devo sopportare questi dolori; altrimenti quando potrò raggiungere il successo e la fama in questa metropoli piena di persone di talento?” Così ho perseverato. Due anni dopo, sono passata da novellina sul posto di lavoro a campionessa delle vendite del mio gruppo. Non solo ero apprezzata dai miei leader e invidiata dai colleghi, ma anche il mio stipendio diventava sempre più generoso, e finalmente stavo vivendo la vita di un colletto bianco, come avevo desiderato. Mia madre mi ha detto con gioia: “Mia cara, i nostri giorni difficili sono finalmente finiti. Ora che hai dato prova di te, non dovremo più temere di essere maltrattate. Sento di poter andare a testa alta. Devi continuare a lavorare sodo!” Io mi sono detta intimamente: “Non solo devo comprare una casa e un’auto a Shanghai, ma devo anche diventare una leader del settore, in modo da poter vivere una vita rispettabile per molto tempo”. Nel 2008, non molto tempo dopo che mi ero sposata, i miei suoceri mi hanno predicato il Vangelo di Dio Onnipotente degli ultimi giorni. Dopo aver letto le parole di Dio, sono stata profondamente commossa dalla Sua opera in tre fasi per salvare l’umanità. Soprattutto dopo aver visto che le parole espresse da Dio Onnipotente sono la verità e hanno rivelato molti misteri che l’umanità non conosceva, sono stata profondamente attratta dalle parole di Dio Onnipotente e, insieme a mio marito, ho accettato il Vangelo. Dopo aver iniziato a credere in Dio, abbiamo partecipato alle riunioni, abbiamo letto le Sue parole e abbiamo cantato inni per lodarLo. Inoltre, i fratelli e le sorelle hanno condiviso con noi la loro comprensione esperienziale. Vedevo che ognuno di loro era così puro e semplice, completamente diverso dalle persone con cui interagivo al lavoro. Tra loro non c’erano servilismi o pugnalate alle spalle, e dicevano quello che avevano nel cuore. Ero felice di interagire con loro, e anche di partecipare alle riunioni e condividere sulle parole di Dio.

Nel giugno 2008, io e mio marito abbiamo contratto un prestito per comprare una casa, e i miei colleghi, i compagni di classe e i familiari ci guardavano tutti con invidia. Soprattutto quando i nostri vicini hanno scoperto che eravamo forestieri e avevamo comprato una casa dopo soli due anni, ci hanno ammirato e lodato ancora di più. Mi sentivo così felice dentro, e pensavo che mi stavo avvicinando alla vita di superiorità che avevo sempre sognato. In seguito, ho avuto una promozione, il titolo sul mio biglietto da visita è cambiato in Direttore vendite e il mio ufficio è stato traferito da un piccolo angolo a uno spazio più indipendente e in evidenza. I colleghi annuivano e mi salutavano con rispetto e i clienti si rivolgevano a me chiamandomi Direttore Ye. Camminavo con la schiena dritta, all’improvviso mi sentivo diversa da tutti gli altri e mi piaceva molto questa sensazione di superiorità. In quel periodo, tranne quando partecipavo alle riunioni, passavo quasi tutto il mio tempo a lavorare. Pensavo solo a guadagnare rapidamente per estinguere il prestito, in modo da poter comprare una casa più grande e portare mia madre a vivere con noi, permettendole così di godersi questa vita di superiorità insieme a noi. Man mano che l’azienda cresceva, le norme e le regole diventavano più severe e complicate e, come direttore delle vendite, dovevo prendere parte alle varie attività di valutazione dell’azienda e metterle in atto. In questa situazione, ero intrappolata in un dilemma: se avessi svolto bene il mio lavoro in azienda, ciò avrebbe ostacolato la mia vita della chiesa, ma se mi fossi dedicata alla vita della chiesa, il mio lavoro ne avrebbe sofferto e, se non avessi fatto bene il mio lavoro, la vita di superiorità che avevo ora sarebbe sicuramente svanita. In un primo momento, riuscivo a continuare ad andare alle riunioni ma, un giorno, ho saputo dai miei colleghi che i miei subordinati discutevano in privato di come ogni giorno staccassi dal lavoro in perfetto orario, senza avere l’aria di una leader. Dicevano anche che dovevo aver usato degli espedienti per compiacere i superiori e ottenere questa posizione. Udendo questi commenti, mi sono sentita molto angosciata e a disagio, e ho pensato: “Ora la concorrenza sul mercato è davvero agguerrita. Se non lavoro di più per mantenere questa posizione, un giorno qualcuno potrebbe sostituirmi e questo lavoro e questa vita prestigiosi, rispettati e invidiabili per ottenere i quali ho lottato così duramente andranno tutti perduti. No, sembra che dovrò fare qualcosa di concreto”. Dopodiché, ho iniziato ad accorciare le mie devozioni spirituali mattutine, e a volte non avevo nemmeno il tempo di farle e mi limitavo a correre al lavoro. Dopo il lavoro, se non c’erano riunioni, cercavo di rimanere in azienda e fare gli straordinari. Oltre a ciò, cercavo di partecipare a ogni pranzo di lavoro con i superiori e i clienti, e mentre ero con loro mi sforzavo di sorridere. In verità, sapevo che quello che stavo facendo non era in linea con l’intenzione di Dio, e adulare gli altri in questo modo mi faceva sentire disgustata da me stessa, ma quando pensavo che era l’unico modo per mantenere stabile la mia posizione, non potevo fare altro che continuare.

In quel periodo, alle riunioni arrivavo quasi sempre proprio all’ultimo minuto e, in alcune occasioni, a causa di viaggi di lavoro di più giorni non riuscivo nemmeno a partecipare. Ogni volta che i fratelli e le sorelle mi chiedevano del mio stato, provavo un senso di colpa, ma non c’era niente che potessi fare. Questi ritmi irregolari e la pressione mentale a lungo andare mi hanno causato problemi di salute. In un primo momento perdevo solo i capelli ma, in seguito, continuavo a ingrassare e la parte inferiore delle mie gambe si è ricoperta di macchie viola. Dopo essere andata in ospedale per accertamenti, mi sono stati diagnosticati il colesterolo alto e la porpora allergica. Il medico ha detto che la mia malattia era strettamente legata alla mia professione e che l’immensa pressione lavorativa e i ritmi irregolari avevano sconvolto il mio sistema immunitario e, soprattutto, i frequenti pranzi aziendali e l’alimentazione malsana avevano portato a disfunzioni metaboliche. Affermava che continuare a condurre questo stile di vita e rimanere in questo stato mentale avrebbe solo peggiorato la mie condizioni, provocando malattie cardiovascolari e mettendo a rischio persino la mia vita. Mi preoccupavo per la mia salute, ma mi sentivo impotente, e pensavo: “Nella società di oggi, per elevarsi al di sopra degli altri bisogna pagare un prezzo; c’è un guadagno ma anche una perdita. Se un giorno non sarò sotto pressione e non avrò bisogno di partecipare agli eventi aziendali, allora sicuramente non sarò più un superiore. Sono ancora giovane, il mio corpo può reggere e prima supererò questa fase”.

Un giorno di aprile del 2009, un leader della chiesa mi ha chiesto: “Sei disposta a fare il dovere di irrigare i nuovi arrivati?” Ho pensato a come fare il proprio dovere sia responsabilità di ogni essere creato e, attraverso i doveri, si possono comprendere più verità, così ho accettato con gioia. Ma quando ho scoperto che ci sarebbe stata una riunione quasi ogni sera, ho esitato: “L’azienda valuta costantemente il numero di visite dei clienti, e sono anche responsabile di guidare il reparto vendite. Se ho riunioni ogni giorno, come farò a fare il mio lavoro? Se non gestisco bene il gruppo e non riesco a raggiungere gli obiettivi di vendita, allora sicuramente non sarò in grado di continuare a essere direttore delle vendite. A quel punto, la posizione di direttore e la vita stabile e confortevole per cui ho lavorato così duramente non svaniranno? In futuro non diventerà ancora più difficile andare avanti?” Pensando a questo, ho detto alla sorella: “Devo pensarci ancora un po”. Nei giorni successivi, continuavo a riflettere sulla questione. Non riuscivo a dormire bene la notte e mi sentivo combattuta e agitata.

Durante un incontro, ho condiviso la mia angoscia con i fratelli e le sorelle, e abbiamo letto le parole di Dio: “L’uomo, nato in tale sudicia terra, è stato infettato dalla società a un livello grave, è stato condizionato da un’etica feudale e ha ricevuto l’educazione presso ‘istituti d’istruzione superiore’. Pensiero retrogrado, moralità corrotta, visione degradata della vita, ignobile filosofia per le interazioni mondane, esistenza del tutto priva di valore, consuetudini e quotidianità volgari: tutte queste cose si sono intromesse pesantemente nel cuore dell’uomo e ne hanno gravemente danneggiato e attaccato la coscienza. Il risultato è che gli esseri umani sono sempre più lontani da Dio e Gli si oppongono sempre più. Giorno dopo giorno, l’indole umana si fa sempre più spietata e non vi è nessuno che sia disposto a rinunciare a qualcosa per Dio, nessuno che voglia sottometterGlisi e, ancor meno, non c’è nessuno che abbia intenzione di cercare la Sua apparizione. Invece, l’uomo persegue il piacere a volontà, sotto il potere di Satana, e corrompe la sua carne nel fango con abbandono. Anche quando odono la verità, coloro che vivono nelle tenebre non desiderano praticarla, né sono propensi a cercare anche quando vedono che Dio è già apparso. Come può un genere umano così depravato avere qualche margine di salvezza? Come può un’umanità così decadente vivere nella luce?(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Avere un’indole immutata è essere ostili a Dio”). “Per decine, migliaia e decine di migliaia di anni fino a oggi, gli uomini hanno sperperato il proprio tempo in questo modo e nessuno di essi ha costruito una vita perfetta, tutti quanti tesi solo a massacrarsi a vicenda in questo mondo tenebroso, a fare a gara per accaparrarsi fama e fortuna e a tramare l’uno contro l’altro. Chi ha mai cercato le intenzioni di Dio? Qualcuno ha mai considerato l’opera di Dio? Ogni aspetto dell’umanità in cui l’influenza delle tenebre ha avuto modo di insediarsi è divenuto ormai da tempo parte integrante della natura umana, ed è perciò molto difficile eseguire l’opera di Dio; inoltre, le persone hanno ancor meno cuore di prestare attenzione a quanto Dio ha affidato loro oggigiorno(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Lavoro e ingresso (3)”). Dopo aver letto le parole di Dio, mi sono immersa in una profonda riflessione. Ripensandoci, fin dall’infanzia ero stata influenzata da idee come “Mira a distinguerti e a eccellere”, “Mentre l’uomo si affanna verso l’alto, l’acqua scorre verso il basso” e “Devi sopportare grandi sofferenze per diventare il più grande tra gli uomini”. Avevo deciso che da grande mi sarei distinta, mi sarei fatta un nome e avrei vissuto una vita di superiorità. Per raggiungere questo obiettivo, durante gli anni della scuola avevo studiato fino a tarda notte e, dopo essere entrata nel mondo del lavoro, per affermarmi sono scesa a compromessi riguardo ai miei principi, ricorrendo ad accordi sottobanco con i clienti per aggiudicarmi gli ordini. Ero costantemente preoccupata che le mie azioni venissero smascherate e che sarei caduta in disgrazia, e l’immensa pressione ha messo a dura prova il mio corpo e la mia mente. Quando ho ottenuto l’alto stipendio e il titolo che avevo sempre sognato e ho guadagnato l’ammirazione e l’invidia di coloro che mi circondavano, per consolidare la mia posizione ho continuato a tramare contro i miei colleghi e a competere con loro, ad adulare i clienti e i superiori e a partecipare a vari eventi aziendali ogni giorno. I lunghi periodi di ritmi irregolari e lo stile di vita malsano hanno fatto sì che il mio corpo mostrasse segnali di allarme. Ma per amore della fama e del guadagno, non osavo fermarmi. Anche se sapevo che l’ammirazione e l’adulazione da parte degli altri erano piene di falsità, e anche se sapevo che a Dio non piacevano le mie azioni e le mie bugie propense all’inganno, non riuscivo a rinunciare al perseguimento di fama e guadagno. Anche se ciò significava sacrificare la mia salute, saltare le riunioni e ostacolare la mia crescita nella vita, preferivo conservare con cura tutta la mia fama e il mio guadagno, il che mi faceva vivere ogni giorno nel dolore e nel tormento. Poi ho riflettuto: “A cosa serve avere un prestigio elevato o più ricchezza?” Ho pensato alle celebrità, alle persone ricche e ai miei conoscenti che, dopo aver raggiunto fama, guadagno e prestigio, ricercavano l’eccitazione a causa del loro vuoto interiore. Alcuni hanno consapevolmente infranto la legge e sono stati incarcerati, altri hanno violato le leggi morali, causando la distruzione delle loro famiglie e la rovina della loro reputazione, altri ancora si sono persino trovati senza altro cammino che il suicidio. Mio padre ne era un esempio vivente. Una volta godeva di una gloria sconfinata ed era ampiamente elogiato e ammirato dagli altri, ma la sua avidità lo ha portato a seguire tendenze malvagie e, alla fine, nelle sue attività commerciali ha infranto la legge ed è stato incarcerato. In quel momento ho capito che, sebbene in apparenza credessi in Dio, in realtà ero ancora sotto il controllo di Satana. Satana usava la fama e il guadagno per adescarmi e tormentarmi, portandomi a vivere senza integrità né dignità, senza persino il più elementare livello di coscienza. Mi sono resa conto che perseguire fama, guadagno e prestigio mi avrebbe solo condotto a perdermi, a cadere nella depravazione e, alla fine, a lasciare e tradire Dio, perdendo la mia possibilità di salvezza.

In seguito, ho letto altre parole di Dio: “Vi trovate nella Mia stessa situazione, ma siete coperti di sudiciume; in voi non è rimasto nemmeno un briciolo delle sembianze originarie degli esseri umani creati in principio. Inoltre, poiché ogni giorno cercate di imitare le sembianze degli spiriti impuri, facendo ciò che essi fanno e dicendo ciò che essi dicono, ogni vostra parte, comprese le vostre lingue e le vostre labbra, è fradicia della loro acqua lurida, fino al punto che siete interamente coperti di queste macchie e non vi rimane nemmeno una sola singola parte che possa essere utilizzata per la Mia opera. È così straziante! Vivete in un tale mondo di cani e porci e, a dire il vero, non ne siete turbati; siete pieni di gioia e vivete liberamente e serenamente. State nuotando in questa acqua lurida ma, in effetti, non vi rendete conto di essere caduti in tale situazione penosa. Ogni giorno fraternizzi con gli spiriti impuri e tratti affari con ‘escrementi’. La vostra vita è proprio abietta; tuttavia, non ti rendi conto che non stai assolutamente vivendo nel mondo umano e che non hai il controllo di te stesso. Non sai che tanto tempo fa la tua vita è stata calpestata dagli spiriti impuri o che il tuo carattere è stato insozzato dall’acqua lurida? Pensi di vivere nel paradiso terrestre, di trovarti nel bel mezzo della felicità? Non ti rendi conto di aver vissuto la tua vita a fianco degli spiriti impuri e che hai convissuto con tutto ciò che essi hanno preparato per te? Come potrebbe la tua vita avere un qualsiasi significato? Come potrebbe avere un qualsiasi valore?(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Siete tutti così vili di carattere!”). Dopo aver letto le parole di Dio, mi sono resa conto che coloro che usano qualsiasi mezzo per perseguire la fama, il guadagno e il prestigio sono malvagi e immondi agli occhi di Dio e sono irredimibili. Ho pensato alle celebrità, ai politici e alle élite imprenditoriali del mondo. La maggior parte di loro possiede abilità sociali superiori e un modo di comportarsi disinvolto e scaltro. Anche se tali individui sembrano affascinanti e invidiabili, le cose che fanno sono corrotte, degenerate, infide e malvagie, e sono il tipo di persone che Dio smaschera come spiriti impuri. Ho pensato a come, nel corso degli anni, sul posto di lavoro avevo imparato varie tattiche sociali per ottenere fama, guadagno e prestigio: che si trattasse di fare accordi sottobanco e dare tangenti ai clienti, o di adulare e ingraziarmi clienti e leader, erano tutti mezzi propensi all’inganno ed erano trucchi per ingannare e manipolare le persone. Non avevo forse imparato a fare cose ingiuste come quegli spiriti immondi? Che differenza c’era tra le mie azioni e quelle di questi spiriti immondi? Rendendomi conto di questo, ero piena di paura e terrore. Dio è un Dio che aborre il male e il Suo regno non consente l’impurità. Se non mi fossi pentita e fossi rimasta intrappolata in questo vortice di fama, guadagno e prestigio, allora, per quanto elevato fosse il mio prestigio o per quanto grandi fossero i piaceri materiali che avrei potuto ottenere, sarei stata comunque maledetta da Dio e alla fine avrei perso completamente la mia possibilità di salvezza.

In seguito, ho letto le parole di Dio: “La Mia misericordia si esprime verso coloro che amano Me e rinunciano a sé stessi. La punizione impartita ai malevoli, invece, è esattamente la prova della Mia indole giusta e, ancor più, testimonianza della Mia ira. Quando il disastro giungerà, tutti coloro che si oppongono a Me piangeranno, vittime della carestia e della peste. Coloro che hanno compiuto ogni genere di azioni malvagie ma Mi hanno seguito per molti anni non eviteranno di pagare per i loro peccati; anch’essi saranno gettati nel disastro, qualcosa di raramente visto nel corso di milioni di anni, e vivranno in uno stato costante di panico e paura. E quanti tra i Miei seguaci Mi hanno mostrato assoluta lealtà esulteranno e applaudiranno alla Mia potenza. Sperimenteranno un ineffabile appagamento e vivranno in una gioia come non ne ho mai elargita prima all’umanità. Questo perché faccio tesoro delle buone azioni degli uomini e ne aborrisco le azioni malvagie. Fin da quando ho iniziato a guidare l’umanità, ho sempre ardentemente nutrito la speranza di guadagnare un gruppo di persone che fossero di una sola mente con Me. Nel contempo non dimentico mai coloro che non sono di una sola mente con Me; li detesto sempre in cuor Mio, attendendo l’opportunità di farli rispondere delle loro azioni malvagie, cosa che avrò gusto di vedere. Ora il Mio giorno è finalmente giunto e non ho più bisogno di aspettare!(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Prepara sufficienti buone azioni per la tua destinazione”). Le parole di Dio mi hanno fatto capire che coloro che alla fine possono ottenere le Sue benedizioni sono quelli che ottengono la verità e sono di un solo cuore e una sola mente con Lui. L’opportunità di fare il mio dovere che oggi Dio mi aveva dato era per permettermi di ottenere la verità, cercare di conoscerLo e, infine, ottenere la Sua salvezza. Se mi fossi concentrata solo sul perseguire la fama e il guadagno e non sul perseguire la verità e adempiere ai miei doveri di preparare buone azioni, avrei perso la mia possibilità di salvezza. A quel punto, ho finalmente compreso l’intenzione di Dio e mi sono resa conto che questa opportunità di fare il mio dovere era Dio che mi salvava, aiutandomi a fuggire dal pantano della fama, del guadagno e del prestigio. Ho ringraziato Dio per la Sua illuminazione e il mio cuore è diventato molto più leggero. Così, L’ho pregato: “O Dio, grazie per l’illuminazione delle Tue parole. Non considererò più le difficoltà del lavoro, né i guadagni o le perdite di prestigio. Sono disposta a sottomettermi alle Tue disposizioni e a fare il mio dovere”. In seguito, ho accettato il dovere di irrigare i nuovi arrivati. Durante il giorno lavoravo in azienda e, dopo il lavoro, mi riunivo coi fratelli e le sorelle per condividere sulle parole di Dio, e ho praticamente smesso di partecipare agli eventi sociali dell’azienda. Sebbene il mio dovere fosse un po’ duro e stancante, il mio cuore era gioioso e a suo agio. Quello che non mi aspettavo era che, per diversi mesi consecutivi, non solo le prestazioni del mio gruppo hanno raggiunto gli obiettivi, ma i clienti che ho mantenuto solo attraverso contatti telefonici hanno anche firmato diversi ordini e il mio superiore mi ha persino elogiato personalmente in una riunione aziendale. Ero molto emozionata e felice, e ho visto la mano di Dio orchestrare e avere la sovranità su tutte queste cose.

Il 14 novembre 2009 sono stata eletta leader della chiesa. Sapevo che questa era una grande opportunità per comprendere le verità realtà e accedervi, e che non potevo deludere Dio. Il dovere di leader era molto impegnativo e, per farlo bene, non potevo allo stesso tempo lavorare, quindi sapevo che era il momento di dimettermi. Proprio quando ho trovato il coraggio di farlo, l’azienda ha emesso un avviso, dicendo che avrebbe potuto provvedere ai permessi di residenza locale per noi dipendenti più anziani e, nel mio caso, sarei stata in grado di richiedere direttamente la registrazione di residenza locale. Vedendo questo vantaggio, ero un po’ scossa. Ho pensato: “Avere la registrazione di residenza locale è una cosa che molti forestieri sognano! Non solo godrei di una vita migliore e di prestazioni previdenziali, ma anche il mio status sociale migliorerebbe e guadagnerei il rispetto di più persone. Questa è un’opportunità rara e difficile da ottenere! Se mi dimetto, non avrò mai più un’occasione così buona. Forse dovrei aspettare che la mia registrazione di residenza venga completata e in seguito dimettermi?” Ma poi ho pensato all’intenzione urgente di Dio di salvare le persone e mi sono resa conto che, se avessi continuato a pianificare fama, guadagno e prestigio, Lo avrei deluso. Dopo essere tornata a casa, ho pregato Dio, chiedendoGli di guidarmi a capire le Sue intenzioni e a fare la scelta giusta.

Ho letto le parole di Dio: “In quanto membri del genere umano e cristiani devoti, tutti noi abbiamo l’obbligo e la responsabilità di offrire la nostra mente e il nostro corpo allo svolgimento dell’incarico da parte di Dio, poiché il nostro intero essere è venuto da Dio ed esiste grazie alla Sua sovranità. Se le nostre menti e i nostri corpi non sono dediti all’incarico da parte di Dio e alla giusta causa dell’umanità, le nostre anime proveranno vergogna davanti a coloro che hanno subito il martirio per via dell’incarico da parte di Dio, e ancor più vergogna davanti a Dio, che ci ha fornito ogni cosa(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Appendice 2: Dio regna sovrano sul destino dell’intera umanità”). “Se sai dedicare il tuo cuore, il tuo corpo e tutto il tuo autentico amore a Dio, porli dinanzi a Lui, essere completamente sottomesso a Lui e avere totale riguardo per le Sue intenzioni, senza pensare alla carne, alla famiglia e ai tuoi desideri personali, ma solo agli interessi della casa di Dio e accettando la Sua parola come principio e fondamento di ogni cosa, allora, in questo modo, le tue intenzioni e le tue prospettive saranno tutte correttamente impostate e sarai una persona che dinanzi a Dio riceve la Sua lode(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “Coloro che amano davvero Dio sono coloro che sanno sottomettersi completamente alla Sua concretezza”). “Ciò che vi chiedo è ancora che offriate tutto il vostro essere per la Mia intera opera e che, inoltre, vediate chiaramente e constatiate tutta l’opera che ho fatto in voi e che mettiate tutta la vostra forza nella Mia opera in modo che possa diventare più efficace. Questo è ciò che devi comprendere. Smettila di lottare con gli altri, di cercare vie d’uscita o di cercare agi della carne, tutte cose che ritarderebbero la Mia opera e il tuo meraviglioso futuro. Tutto ciò, invece di proteggerti, ti porterebbe alla distruzione. Non sarebbe sciocco da parte tua?(La Parola, Vol. 1: L’apparizione e l’opera di Dio, “L’opera di diffusione del Vangelo è anche l’opera di salvezza dell’uomo”). Dopo aver letto le parole di Dio, è stato come se avessi sentito la Sua chiamata. Dio spera che possiamo dedicare tutte le nostre energie a perseguire la verità e a fare i nostri doveri e Si aspetta che cerchiamo di vivere una vita piena di significato. Se avessi lasciato il lavoro, forse le mie condizioni materiali non sarebbero state buone come prima e il mio status sociale non sarebbe stato così elevato, ma avrei potuto vivere nella casa di Dio, godendo ogni giorno dell’irrigazione e del nutrimento delle Sue parole, e avrei potuto collaborare coi fratelli e le sorelle nel fare i nostri doveri e perseguire la verità con loro. Attraverso i miei doveri, avrei potuto comprendere la verità, liberarmi dell’indole corrotta di Satana e ricevere la salvezza di Dio. Questo è il cammino giusto nella vita, e la vita più significativa. In quel momento, mi sentivo come se Dio fosse in attesa della mia scelta, della mia risposta. Il mio cuore era profondamente commosso dalle parole di Dio e ho sentito la determinazione di rinunciare di buon grado a tutto per soddisfarLo. Sono venuta dinanzi a Dio e ho pregato: “Dio, vedo che non ho alcuna verità e che non c’è posto per Te nel mio cuore. Per ottenere la registrazione di residenza, sono quasi caduta di nuovo nella trappola della fama, del guadagno e del prestigio. Grazie per le Tue parole che mi hanno protetto, permettendomi di capire che il dovere a me affidato è il Tuo amore su di me e di rendermi conto che perseguire la verità e adempiere al mio dovere è la cosa più significativa. Voglio darTi una risposta soddisfacente”. E così, ho presentato le mie dimissioni all’azienda. La dirigenza dell’azienda continuava a cercare di convincermi a rimanere, ma io non ho mai vacillato. Grazie alla protezione di Dio, sono stata in grado di vincere la tentazione. Nel momento in cui ho lasciato l’azienda, ho guardato il cielo blu e gli alberi rigogliosi e ho provato una gioia indescrivibile. Mi sentivo come un uccellino che vola fuori dalla sua gabbia, volteggiando di nuovo libero nel cielo, e ho cantato il mio inno preferito delle parole di Dio “Quando si ha la verità, si ha la forza”: “Quando le persone hanno obiettivi di vita corretti, sono in grado di perseguire la verità, si comportano in linea con essa, si sottomettono completamente a Dio e vivono secondo le Sue parole, quando si sentono serene e illuminate nel profondo del cuore, quando hanno il cuore libero dalle tenebre e possono vivere completamente libere e senza vincoli alla presenza di Dio, solo allora conducono una vita autenticamente umana, e solo allora diventano persone che possiedono umanità e la verità. Tutte le verità che hai compreso e acquisito provengono dalle parole di Dio e da Dio Stesso. Solo quando otterrai l’approvazione di Dio l’Altissimo, il Creatore, e Lui dirà che sei un essere creato qualificato che vive una sembianza umana, la tua vita sarà la più significativa di tutte(La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Come conoscere la natura umana”). Solo credendo in Dio e adorandolo, perseguendo la verità, sfuggendo all’influenza oscura di Satana e vivendo secondo le parole di Dio possiamo condurre una vita più di valore: solo allora i nostri cuori possono trovare vera pace e tranquillità. Sono state le parole di Dio a portarmi a fare la scelta giusta. Grazie a Dio Onnipotente!

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