51. Quando non ho potuto stare accanto a mio padre per onorarlo
La luce del sole di quel pomeriggio invernale era mite e delicata, filtrava dalla finestra e illuminava il davanzale pieno di vasi filtrava dalla finestra e illuminava il davanzale pieno di vasi Lan Yu guardava fuori dalla finestra, percependo una ventata di libertà. Era stata condannata a tre anni e quattro mesi per la sua fede in Dio ed era appena stata rilasciata. Anche sua sorella maggiore era stata arrestata due volte e suo padre era stato catturato e condannato a tre anni e mezzo. Dopo il loro rilascio, erano rimasti sotto stretta sorveglianza come bersagli chiave del governo del Partito Comunista Cinese. Ogni membro della sua famiglia era stato separato dagli altri per più di dieci anni, senza potersi riunire. In seguito, con l’aiuto dei fratelli e delle sorelle, Lan Yu è riuscita a contattare suo padre e la nostalgia che era rimasta sigillata per oltre un decennio è diventata incontenibile. Finalmente avrebbe potuto vedere il padre che le mancava da così tanto! Piena di entusiasmo, Lan Yu si è precipitata nel luogo in cui si sarebbe riunita con lui. Mentre stava per raggiungere la sua destinazione, attraverso il finestrino dell’auto, ha visto in lontananza un uomo anziano in piedi accanto a un taxi, con una mascherina che gli copriva metà del volto. Lan Yu ha osservato attentamente quell’uomo avanti con gli anni e all’improvviso ha aggrottato le sopracciglia e l’ha fissato con gli occhi sgranati… Quello non era forse suo padre che non vedeva da quattordici anni? Da sotto il cappello spuntavano i capelli brizzolati e il corpo un tempo robusto che ricordava non era più così eretto. L’uomo, magro, stava sul ciglio della strada, guardandosi intorno in cerca di qualcosa. Non appena l’auto ha svoltato l’angolo e si è fermata, Lan Yu ha aperto con impazienza la portiera ed è corsa verso suo padre. Ha cercato di trattenere le lacrime che stavano per scendere e con dolcezza gli ha detto: “Papà!” Lui ha replicato con un “Ehi!” Mentre rispondeva, aveva già gli occhi lucidi e l’ha esortata dicendo: “Svelta, sali in macchina. Andiamo a casa”.
Il sole tramontava a ovest e il bagliore del tramonto dipingeva di rosso ogni angolo della cittadina. Il freddo invernale si faceva via via più intenso e, anche se il vento le sfiorava il viso, Lan Yu non sentiva freddo. Una volta a casa, suo padre si è affrettato a sistemare il letto e le ha chiesto cosa volesse mangiare, e lei si è sentita avvolta dal calore e dalla felicità. Girando la testa, all’improvviso ha visto una TAC appesa al muro e, aprendo la porta della stanza interna, ha notato dei sacchetti di medicinali sul tavolo. Ha immaginato che suo padre non stesse bene e non ha potuto fare a meno di preoccuparsi. Dopo cena, i due hanno parlato delle loro esperienze nel corso degli anni ed è venuta a sapere che lui aveva contratto la tubercolosi due volte in prigione. I suoi polmoni erano gravemente danneggiati e, non appena si raffreddava, ansimava e tossiva. Negli ultimi due anni gli erano stati diagnosticati anche i calcoli biliari. Recentemente stava prendendo dei farmaci per tenerli sotto controllo; se la situazione fosse peggiorata, avrebbe dovuto operarsi. A causa delle continue molestie da parte delle forze di polizia del Partito Comunista Cinese, suo padre non aveva osato contattare i fratelli e le sorelle per oltre nove anni e non aveva potuto vivere la vita di chiesa, e i fratelli e le sorelle potevano solo inviargli di nascosto le parole di Dio più recenti, dei video di testimonianze esperienziali e così via. Ascoltando il racconto di suo padre, Lan Yu si è sentita molto turbata. Suo padre aveva sofferto così tanto a causa della persecuzione del Partito Comunista e lei, come figlia, non aveva fatto nulla per lui, perciò si sentiva una figlia piuttosto ingrata. In seguito, quando i parenti di Lan Yu hanno saputo che era stata rilasciata di prigione, l’hanno chiamata, esortandola ripetutamente: “Tuo padre sta invecchiando e la sua salute non è buona; ha bisogno di qualcuno che badi a lui. Ora che sei tornata, dovresti trovare un lavoro, guadagnare soldi e prenderti cura di lui”. Le parole dei suoi parenti rimbombavano nel cuore di Lan Yu, che ha pensato: “Mio padre mi ha cresciuta e mi ha anche portata davanti a Dio, e mi ha insegnato a scegliere il giusto cammino nella vita. Ora che è vecchio e malato, dovrei adempiere la mia responsabilità di figlia facendogli compagnia, parlando con lui e prendendomi cura di lui, così che possa trascorrere le sue giornate felice”. Lan Yu allora ha consultato dei medici online riguardo alle condizioni di suo padre e ha lavorato sodo per guadagnare soldi, così che lui non dovesse preoccuparsi di non averne abbastanza per le medicine e le cure. Lan Yu desiderava davvero trascorrere più tempo con suo padre e, ogni volta che vedeva un sorriso sul suo volto, si sentiva felice.
Un giorno, è tornata a casa dal lavoro e lui le ha comunicato che era arrivata una lettera dei leader. La lettera diceva che, dato che la polizia poteva venire a molestarla in qualsiasi momento mentre era a casa e lì non poteva fare il suo dovere, e poiché la chiesa aveva urgente bisogno di persone per un dovere basato sui testi, speravano che potesse lasciare la priopria casa per farlo. Dopo aver letto la lettera, Lan Yu ha provato un misto di gioia e preoccupazione. Erano diversi anni che non faceva un dovere e, come essere creato che godeva di tutto ciò che Dio le aveva dato, la sua coscienza si sentiva a disagio. Ma lei non riusciva a smettere di preoccuparsi per suo padre. Recentemente, le sue condizioni erano peggiorate e la cistifellea gli doleva ogni giorno. Se se ne fosse andata, chi si sarebbe preso cura di lui se un giorno avesse avuto bisogno di un intervento chirurgico? Se fosse andata via per fare i suoi doveri, non ci sarebbe stato nessuno a portargli acqua o medicine. Lan Yu si è ricordata che una volta aveva sentito suo padre dire: “Poiché tua sorella è ricercata e tu sei stata arrestata e condannata, i nostri parenti mi hanno criticato e si sono lamentati di me, e gli abitanti del villaggio mi hanno evitato”. Suo padre non aveva avuto nessuno con cui condividere il dolore ed era diventato così negativo e debole che aveva persino pensato di togliersi la vita. Ma in seguito, ricordando le parole di Dio, era uscito dalla negatività. Lan Yu era molto preoccupata e pensava: “E se lasciassi la mia casa per fare il mio dovere e mio padre facesse qualcosa di insensato in un momento di dolore? Sta invecchiando e ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui; cosa penserebbero di me i miei parenti e amici se me ne andassi di casa? Non direbbero forse che sono una figlia non devota e priva di umanità? Ma a casa non potrei fare il mio dovere. Da quando sono stata rilasciata dalla prigione, la polizia mi ha già chiamata diverse volte chiedendomi di presentarmi alla stazione e firmare una dichiarazione di pentimento”. Al solo pensiero di un futuro di continue molestie da parte della polizia, in cui non avrebbe potuto partecipare alle riunioni o fare il suo dovere, Lan Yu alla fine ha deciso di andarsene di casa per farlo. Quando, però, è uscita dalla sua camera da letto e ha visto la figura esile di suo padre attraverso la finestra del soggiorno, è stato come se lo avesse visto solo in casa dopo la sua partenza, senza nessuno che gli facesse compagnia. È tornata nella sua stanza e ha pregato Dio piangendo: “Oh Dio, voglio fare il mio dovere, ma temo che non ci sarà nessuno a prendersi cura di mio padre. Lui sta invecchiando, mentre io non sarò al suo fianco per mostrargli la mia devozione, e continuo a sentire che, così facendo, sono del tutto priva di umanità. Oh Dio, questa scelta è così difficile. Ti prego, illuminami e guidami affinché io possa comprendere le Tue intenzioni”.
Dopo aver pregato, Lan Yu ha letto le parole di Dio: “Se, in base al tuo ambiente di vita e al contesto in cui ti trovi, onorare i tuoi genitori non entra in conflitto con il portare a termine l’incarico ricevuto da Dio e l’assolvere il tuo dovere, se in altre parole onorare i tuoi genitori non influisce sul tuo leale svolgimento del dovere, allora puoi mettere in pratica entrambe le cose allo stesso tempo. Non hai bisogno di separarti esteriormente dai tuoi genitori, né di abbandonarli o respingerli esteriormente. In quale situazione si applica ciò? (Quando onorare i propri genitori non entra in conflitto con lo svolgimento del proprio dovere.) Esatto. In altre parole, se i tuoi genitori non cercano di ostacolare la tua fede in Dio, sono anch’essi credenti, e ti sostengono e ti incoraggiano davvero a svolgere lealmente il tuo dovere e a portare a termine l’incarico ricevuto da Dio, allora il tuo rapporto con loro non è un rapporto di carne tra consanguinei nel senso normale del termine, ma un rapporto tra fratelli e sorelle della chiesa. In questo caso, oltre a interagire con loro come fratelli e sorelle della chiesa, devi anche adempiere ad alcune responsabilità filiali verso di loro, e mostrare nei loro confronti un po’ di interesse in più. Purché non influisca sullo svolgimento del tuo dovere, vale a dire che il tuo cuore non ne viene limitato, puoi chiamare i tuoi genitori per chiedere loro come stanno e per mostrare interesse nei loro confronti, puoi aiutarli a risolvere alcune difficoltà e a gestire alcuni loro problemi di vita, e a risolvere alcune loro difficoltà in termini di ingresso nella vita: puoi fare tutte queste cose. In altre parole, se i tuoi genitori non ostacolano la tua fede in Dio, dovresti mantenere questo rapporto con loro e adempiere alle tue responsabilità nei loro confronti. E perché dovresti mostrare interesse nei loro confronti, prenderti cura di loro e informarti su come stanno? Perché tu sei il figlio. Dal momento che hai questo rapporto con loro, possiedi un ulteriore tipo di responsabilità e devi informarti di più sul loro conto e fornire loro maggiore assistenza. Fintanto che questo non influisce sullo svolgimento del tuo dovere e che i tuoi genitori non ostacolano né disturbano la tua fede in Dio e lo svolgimento del tuo dovere e nemmeno ti limitano, allora è naturale e appropriato che tu adempia alle tue responsabilità nei loro confronti, cosa che devi fare nella misura in cui non ti crea rimorsi di coscienza: questo è lo standard minimo che devi rispettare. Se non puoi onorare i tuoi genitori a casa perché sei ostacolato o influenzato dalle circostanze in cui ti trovi, allora non sei tenuto a rispettare questa regola. Dovresti metterti alla mercé delle orchestrazioni di Dio e sottometterti alle Sue disposizioni, e non hai bisogno di insistere nell’onorare i tuoi genitori” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (4)”). “Dio pone richieste e requisiti diversi a persone diverse. Coloro che prestano servizio come leader e come lavoratori sono stati chiamati da Dio, quindi dovrebbero accettare l’incarico ricevuto da Dio e rinunciare a tutto per seguirLo; non sono in grado di restare con i propri genitori e onorarli. Questo è un tipo di situazione. I seguaci semplici non sono stati chiamati da Dio, quindi possono rimanere con i loro genitori e onorarli. Non otterranno ricompense per questo, né alcuna benedizione, ma se non mostrano pietà filiale allora sono privi di umanità. In realtà, onorare i propri genitori è solo una sorta di responsabilità e non assurge al livello della pratica della verità. È sottomettersi a Dio che è la pratica della verità, è accettare l’incarico da Lui affidato che costituisce una manifestazione di sottomissione nei Suoi confronti, e il seguace di Dio è chi rinuncia a tutto per svolgere il proprio dovere. In sintesi, il compito più importante che ti spetta è quello di svolgere bene il tuo dovere. Questo è mettere in pratica la verità ed è una manifestazione di sottomissione a Dio” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Cosa significa perseguire la verità (4)”). Lan Yu ha riflettuto sulle parole di Dio e si è resa conto che essere filiale verso i propri genitori è una responsabilità che si dovrebbe adempiere e che, in circostanze in cui ciò non influisce sui propri doveri e la situazione lo consente è possibile assolvere le proprie responsabilità filiali. Tuttavia, se le condizioni non lo permettono, allora bisogna scegliere in base alla situazione e al dovere che si sta svolgendo. Proprio come alcuni fratelli e sorelle che non sono stati arrestati dal Partito Comunista e che non ricoprono incarichi importanti nella chiesa, queste persone possono prendersi cura dei loro genitori mentre svolgono i loro doveri. Ma alcune persone sono perseguitate e ricercate dal Partito Comunista, e non possono svolgere i loro doveri se non lasciano casa, quindi, in tali situazioni, non possono pensare solo a prendersi cura dei propri genitori: devono dare la priorità ai loro doveri. Lan Yu ha pensato che, sebbene a casa potesse prendersi cura di suo padre, la polizia del Partito l’avrebbe sempre molestata e minacciata, e quindi non avrebbe potuto svolgere lì il suo dovere. C’era carenza di persone per il dovere basato sui testi e lei doveva tenere conto del lavoro della chiesa. Come esseri creati, oltre alle responsabilità verso i genitori, le persone dovrebbero inoltre adorare il Creatore e adempiere i propri doveri di esseri creati. Lan Yu si è ricordata che il Signore Gesù ha detto: “Chi ama padre o madre più di Me, non è degno di Me” (Matteo 10:37). Dio richiede che le persone abbandonino ogni cosa per soddisfarLo, proprio come fecero Pietro e Giovanni. Essi furono in grado di prendere la decisione di lasciarsi alle spalle i propri genitori e gli affetti familiari per seguire il Signore e predicare il Vangelo e, agli occhi di Dio, erano persone dotate di umanità. Lan Yu un tempo pensava che coloro che non erano devoti ai propri genitori avessero l’umanità peggiore, ma ora capiva che Dio non misura l’umanità di una persona in base al fatto che sia devota ai propri genitori, bensì in base al fatto che sappia svolgere bene i propri doveri di essere creato per soddisfarLo. Lan Yu ha pensato a come esitasse e rimuginasse quando si trovava di fronte al suo dovere, sempre preoccupata per suo padre e incapace di farlo. Tuttavia, anche se fosse diventata una figlia grandemente lodata per la sua devozione filiale, non sarebbe stata leale a Dio ed Egli non l’avrebbe approvata. Si è resa conto che la cosa più importante in quel momento era svolgere il dovere di un essere creato e che solo questo era il valore della sua vita. A questo pensiero, Lan Yu ha provato un senso di liberazione ed è stata disposta ad andarsene di casa per fare il suo dovere.
Ha posto fine al ricongiungimento con suo padre che durava da tre mesi ed è andata altrove per fare il suo dovere. Ma, nel profondo, si sentiva ancora preoccupata e in pensiero per lui e provava un senso di colpa, pensando sempre a quando sarebbe potuta tornare a trovarlo. Una volta, una sorella che collaborava con lei è tornata a casa per sbrigare una faccenda e, al pensiero che quella sorella si sarebbe riunita con la famiglia, il cuore di Lan Yu non riusciva più a trovare pace. Con gli occhi fissi sul computer, l’immagine di suo padre seduto su una sedia in attesa del suo ritorno a casa le riempiva la mente: “La polizia lo starà molestando? Come starà? La sua malattia sarà peggiorata? Cosa diranno i miei parenti e amici del fatto che me ne sono andata di casa mentre mio padre è ancora malato?” La mente di Lan Yu era assorbita da questi pensieri e non riusciva a concentrarsi sul lavoro che aveva tra le mani. Si è resa conto che il suo stato era sbagliato, così ha pregato Dio. Durante le devozioni spirituali, ha letto le Sue parole: “La maggior parte delle persone sceglie di andarsene di casa per svolgere i propri doveri in parte a causa di circostanze oggettive generali, che rendono loro necessario lasciare i genitori; non possono rimanere accanto a loro per prendersene cura e stare al loro fianco. Non è che scelgano volontariamente di lasciarli: questa è la ragione oggettiva. Sotto un altro aspetto, dal punto di vista soggettivo, hai lasciato casa per svolgere i tuoi doveri non per eludere la tua responsabilità nei confronti dei tuoi genitori, ma per via della chiamata che hai ricevuto da Dio. Per collaborare all’opera di Dio, accettare la Sua chiamata e svolgere i doveri di un essere creato, non avevi altra scelta che lasciare i tuoi genitori; non potevi rimanere accanto a loro per stare al loro fianco e prenderti cura di loro. Non li hai lasciati per eludere le responsabilità, giusto? Lasciarli per eludere le tue responsabilità non ha forse una natura diversa dal doverli lasciare per rispondere alla chiamata di Dio e svolgere i tuoi doveri? (Sì.) Nel tuo cuore, nutri legami emotivi e pensieri verso i tuoi genitori; i tuoi sentimenti non sono vuoti. Se le circostanze oggettive lo permettessero e tu avessi la possibilità di stare al loro fianco mentre svolgi i tuoi doveri, allora saresti disposto a farlo, a prenderti regolarmente cura di loro e adempiere alle tue responsabilità. Ma a causa di circostanze oggettive devi lasciarli, non puoi restare accanto a loro. Non è che non vuoi adempiere alle tue responsabilità di figlio, è che non puoi. […] In realtà, non sei poco filiale. Non è che sei giunto al punto di essere privo di umanità, di non volere nemmeno prenderti cura dei tuoi genitori o adempiere alle tue responsabilità nei loro confronti. Per varie ragioni oggettive non sei in grado di adempiere la tua responsabilità, quindi non sei un figlio poco devoto” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (16)”). Le Parole di Dio erano molto chiare. Quando le persone lasciano i propri genitori per fare i loro doveri a causa della loro fede in Dio, questo non significa essere poco devoti, perché la loro intenzione non è quella di sottrarsi alle responsabilità, ma di assolvere il dovere di un essere creato. Quei cristiani dell’Età della Grazia, per esempio, hanno lasciato i loro genitori e i loro figli per diffondere il Vangelo di Dio in tutto il mondo, facendo ciò che era il più giusto tra gli uomini. Anche Lan Yu voleva essere una figlia devota in presenza di suo padre e sperava di accompagnarlo e aiutarlo a trascorrere in pace i suoi ultimi anni. Voleva anche che tutta la sua famiglia si riunisse, leggesse le parole di Dio e condividesse la propria comprensione esperienziale. Ma poiché viveva in un Paese ateo senza libertà di religione, dove il Partito Comunista non permetteva alle persone di credere in Dio o di percorrere il giusto cammino, se fosse rimasta al fianco di suo padre, non sarebbe stata in grado di fare il suo dovere. Inoltre, l’opera di Dio sta per finire, le grandi catastrofi sono già iniziate e ci sono ancora molte persone che non hanno accettato l’opera di Dio degli ultimi giorni. Propagare il Vangelo di Dio e portare più persone davanti a Lui era il suo dovere, e lei era diversa da coloro che evitavano le proprie responsabilità e non volevano essere devoti verso i propri genitori. Comprendendo queste cose, il suo cuore non era più così turbato o limitato. In seguito, nel tempo libero dal fare i suoi doveri, Lan Yu scriveva lettere a suo padre per parlargli del suo stato. Dopo un po’, ha ricevuto una lettera da suo padre in cui diceva che sua cugina aveva trovato un rimedio per curare i suoi calcoli biliari e che ora stava seguendo il secondo ciclo di cure. I suoi calcoli alla cistifellea si erano rimpiccioliti; non sentiva più tanto dolore e anche il suo stato era molto migliorato. Leggendo questo, Lan Yu si è commossa fino alle lacrime e ha sentito la misericordia e la benedizione di Dio.
Una volta, stava chiacchierando con la sorella che la ospitava e questa le ha detto che i suoi figli le mandavano dei soldi di tanto in tanto e che, quando andavano a trovarla, le compravano delle cose. Lan Yu ha pensato a come fosse lontana da casa da quasi un anno, ma non osasse telefonare a suo padre né comprargli vestiti o integratori a causa della persecuzione del Partito Comunista. Come figlia, non aveva mai fatto nulla per lui, nonostante fosse già adulta. Si sentiva costantemente in debito con lui e provava un senso di disagio nel cuore. In seguito, ha cercato, riflettendo sul perché si sentisse sempre in debito verso suo padre. Ha letto le parole di Dio: “A causa del condizionamento della loro cultura tradizionale, nelle nozioni tradizionali del popolo cinese si ritiene che si debba osservare la devozione filiale verso i propri genitori. Chi non osserva la devozione filiale non è un figlio devoto. Queste idee sono state inculcate nelle persone fin dall’infanzia e vengono insegnate praticamente in ogni famiglia, così come in ogni scuola e nella società in generale. Quando la testa di una persona è stata riempita di queste cose, lei pensa: ‘La devozione filiale è la cosa più importante in assoluto. Se non la osservassi, non sarei una brava persona, non sarei un figlio devoto e verrei denunciato dalla società. Sarei una persona priva di coscienza’. È una visione corretta? Le persone hanno visto così tante delle verità espresse da Dio: Egli ha forse preteso che si mostrasse devozione filiale verso i propri genitori? Questa è forse una delle verità che i credenti in Dio devono capire? No, non lo è. Dio ha solo condiviso su alcuni principi. Qual è il principio a cui le parole di Dio richiedono di attenersi nel trattare gli altri? Amare ciò che Dio ama e odiare ciò che Dio odia: questo è il principio a cui ci si deve attenere. Dio ama coloro che perseguono la verità e che sono in grado di fare la Sua volontà; queste sono anche le persone che dovremmo amare. Coloro che non sono in grado di fare la volontà di Dio, che Lo odiano e si ribellano a Lui, simili persone sono detestate da Dio, e anche noi dovremmo detestarle. Questo è ciò che Dio chiede all’uomo. […] Satana si serve di questo tipo di cultura tradizionale e di nozioni morali per controllare i tuoi pensieri, la tua mente e il tuo cuore, rendendoti incapace di accettare le parole di Dio; queste cose sataniche ti controllano e ti hanno reso incapace di accettare le parole di Dio. Quando vuoi mettere in pratica le parole di Dio, queste cose causano disturbo dentro di te, ti inducono a opporti alla verità e ai requisiti di Dio, e ti privano della forza di liberarti dal giogo della cultura tradizionale. Dopo aver lottato per un po’, giungi a un compromesso: preferisci credere che le nozioni della morale tradizionale siano corrette e in linea con la verità, e così rifiuti o abbandoni le parole di Dio. Non accogli le parole di Dio come verità e non attribuisci alcun valore alla salvezza, sentendo che tu vivi ancora in questo mondo e puoi sopravvivere solo facendo affidamento su queste cose. Incapace di sopportare le condanne della società, piuttosto rinunceresti alla verità e alle parole di Dio, abbandonandoti alle nozioni della morale tradizionale e all’influenza di Satana, preferendo offendere Dio e non mettere in pratica la verità. DiteMi, l’uomo non è forse miserabile? Non ha forse bisogno della salvezza di Dio?” (La Parola, Vol. 3: I discorsi di Cristo degli ultimi giorni, “Soltanto riconoscendo le proprie opinioni sbagliate ci si può realmente trasformare”). Dalle parole di Dio, si è resa conto che, fin dall’infanzia, era stata influenzata dalle idee tradizionali secondo cui “La devozione filiale è una virtù da considerare superiore a ogni altra” e “I genitori mi hanno cresciuta da piccola, quindi devo prendermi cura di loro nella vecchiaia”. Pensava che, poiché i suoi genitori le avevano dedicato così tanti anni di sforzi per crescerla, lei dovesse essere devota nei loro confronti e che avrebbe dovuto badare loro nella vecchiaia e accompagnarli fino alla fine, ritenendo che questo fosse il significato di avere una coscienza. Perciò era riluttante ad andarsene di casa e a fare il suo dovere, temendo di essere accusata di essere una figlia non devota e un’ingrata. Vedendo la sua collaboratrice tornare a casa a trovare i genitori, Lan Yu si è sentita invidiosa e, immersa nel suo sentirsi in debito verso il padre, non riusciva a concentrarsi sui suoi doveri. Si è resa conto che Satana usa proprio questi pensieri e queste idee apparentemente plausibili per fuorviare e controllare le persone, portandole a pensare solo a ripagare la bontà dei propri genitori e non ad adempiere i propri doveri di esseri creati. Se avesse continuato ad aggrapparsi a queste idee tradizionali, avrebbe solo finito per danneggiata da Satana, che si sarebbe preso gioco di lei, e alla fine si sarebbe allontanata da Dio, Lo avrebbe tradito e, alla fine, sarebbe stata abbandonata da Lui. Satana è davvero insidioso e maligno!
In seguito, Lan Yu ha letto altre parole di Dio e ha guadagnato delle vie di pratica. Dio Onnipotente dice: “In ogni caso, allevandoti, i tuoi genitori stanno adempiendo a una responsabilità e a un obbligo. Condurti all’età adulta è un loro obbligo e una loro responsabilità, e non può definirsi amorevolezza. Dal momento che non può definirsi amorevolezza, si può dire che sia qualcosa di cui dovresti godere? (Sì.) È una sorta di diritto di cui dovresti godere. Dovresti essere allevato dai tuoi genitori perché, prima di raggiungere l’età adulta, il ruolo che svolgi è quello di un figlio che viene educato. Pertanto, i tuoi genitori stanno solo adempiendo a una sorta di responsabilità nei tuoi confronti, e tu la stai semplicemente ricevendo, ma ciò che stai ricevendo da loro non sono certo grazia e amorevolezza. Per qualsiasi creatura vivente, mettere al mondo dei figli e prendersi cura di loro, riprodursi e allevare la generazione successiva è una sorta di responsabilità. Per esempio, gli uccelli, le mucche, le pecore e persino le tigri devono prendersi cura della prole dopo averla messa al mondo. Non esistono esseri viventi che non allevino la propria prole. Potranno esserci delle eccezioni, ma restano a noi sconosciute. È un fenomeno naturale nell’esistenza delle creature viventi, un loro istinto, e non può essere attribuito all’amorevolezza. Stanno solo rispettando una legge che il Creatore ha stabilito per gli animali e per l’umanità. Pertanto, il fatto che i tuoi genitori ti abbiano allevato non può essere classificato come amorevolezza. Alla luce di ciò, si può affermare che i tuoi genitori non sono tuoi creditori. Stanno adempiendo alle loro responsabilità nei tuoi confronti. A prescindere da quanto sangue del loro cuore versino per te e da quanto denaro investano per te, non dovrebbero chiederti di ricompensarli, poiché questa è la loro responsabilità di genitori. Dal momento che si tratta di una responsabilità e di un obbligo, dovrebbe essere gratuito e non prevedere nulla in cambio. Allevandoti, i tuoi genitori stavano semplicemente adempiendo alle loro responsabilità e ai loro obblighi, e questo non dovrebbe essere retribuito né costituire una transazione. Quindi non devi approcciarti ai tuoi genitori né gestire il tuo rapporto con loro sulla base dell’idea di ricompensarli. È disumano trattare e ripagare i tuoi genitori e gestire il rapporto che hai con loro sulla base di quest’idea. Allo stesso tempo, sarai incline a essere limitato e vincolato dai tuoi sentimenti carnali e avrai difficoltà a districartene, al punto che potresti persino smarrirti” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (17)”). Dopo aver letto le parole di Dio, ha compreso che crescere i figli fa parte della responsabilità di un genitore ed è una legge e un principio stabilito da Dio per le persone. Suo padre l’aveva cresciuta e portata davanti a Dio e questa era la responsabilità che Lui gli aveva affidato. Il fatto che i suoi genitori l’avessero cresciuta ed educata non andava trattato come una gentilezza e non avrebbe dovuto pensare costantemente a cercare di ripagarla, ma avrebbe dovuto invece trattarla nel modo corretto. Si è anche resa conto che era stato Dio a disporre per lei i suoi genitori e la sua famiglia, e che era Dio a vegliare su di lei e a proteggerla. Ha ripensato a quando aveva 18 anni. Una volta, tornando a casa dal lavoro in moto, si era schiantata contro un grosso mucchio di terra sul ciglio della strada. Aveva fatto una capriola completa in aria ed era atterrata sulla schiena in mezzo alla strada, proprio mentre si avvicinava un grosso camion. L’autista aveva frenato bruscamente, fermandosi a un soffio dall’investirla. In quel momento tra la vita e la morte, anche se i suoi genitori fossero stati al suo fianco, non avrebbero potuto proteggerla. Era stato Dio che, da dietro le quinte, l’aveva protetta, permettendole di sopravvivere. Ha pensato anche agli anni passati in prigione. Suo padre era impotente e non aveva potuto fare altro che preoccuparsi per lei. Ogni volta che si sentiva negativa e debole, ricordava gli inni delle parole di Dio e, attraverso la guida delle Sue parole, comprendeva le Sue intenzioni e acquisiva fede. Ha sperimentato che solo Dio era il suo vero sostegno e l’unico verso cui era maggiormente in debito e che avrebbe dovuto sottomettersi a Lui e adempiere bene il suo dovere per ripagare il Suo amore. Se avesse pensato solo a essere devota verso i suoi genitori senza fare il suo dovere, quello sarebbe stato il comportamento di una persona priva di umanità. Dopo aver compreso queste cose, ha acquisito nel suo cuore un chiaro cammino di pratica ed è diventata disposta a svolgere bene il suo dovere per confortare il cuore di Dio.
In un batter d’occhio, erano passati quasi due anni dall’ultima volta che aveva visto suo padre. Occasionalmente riceveva lettere da lui, in cui le diceva che la polizia lo stava ancora molestando, che era malato e si stava curando e che a volte si sentiva negativo, smarrito e solo. Leggendo queste cose, era di nuovo un po’ preoccupata e in pensiero per lui, ma poi pensava alle parole di Dio: “I tuoi genitori sono nelle mani di Dio, quindi cosa c’è ancora da preoccuparsi? Ogni preoccupazione che si possa nutrire è superflua. Ognuno vivrà fino alla fine senza intralci secondo la sovranità e le disposizioni di Dio, raggiungendo la conclusione del proprio cammino senza alcuna deviazione. Quindi, le persone non devono più preoccuparsi di questa faccenda. Se sei o meno filiale, se hai adempiuto alle tue responsabilità nei confronti dei tuoi genitori o se dovresti ripagare la loro amorevolezza: queste non sono cose a cui dovresti pensare; sono cose che dovresti abbandonare” (La Parola, Vol. 6: Riguardo al perseguimento della verità, “Come perseguire la verità (16)”). Ha compreso che anche suo padre era nelle mani di Dio, che qualsiasi situazione dovesse sperimentare era stata disposta da Lui e che ciò che Egli dispone è sempre appropriato. Lan Yu ha ripensato a quando era a casa e suo padre aveva avuto forti dolori alla cistifellea, ma sebbene si sentisse angosciata, non era stata in grado di fare nulla per aiutarlo. Tutto ciò che aveva potuto fare era stato ricordargli di prendere le medicine, ma nient’altro. Ha pensato anche a come suo padre fosse stato negativo e debole, al punto da voler persino togliersi la vita e, senza di lei al suo fianco, era stato Dio a illuminarlo e a guidarlo a comprendere le Sue intenzioni. Erano state le parole di Dio a condurlo e a guidarlo, dandogli la fede per sperimentare queste situazioni. Ha visto che Egli veglia e protegge sempre le persone da dietro le quinte, che le sue preoccupazioni erano inutili e che avrebbe dovuto affidare suo padre a Dio e semplicemente concentrarsi sul fare bene il proprio dovere. Pensando in questo modo, è riuscita ad abbandonare le sue preoccupazioni e le sue ansie per il padre. Ogni volta che aveva tempo, gli scriveva lettere, parlandogli del suo stato, condividendo le sue recenti conoscenze e i suoi guadagni e, quando lo stato di suo padre non era buono, condivideva con lui sulle parole di Dio. Lan Yu non si crogiolava più nello stato di sentirsi in debito con suo padre; riusciva a placare il suo cuore e a concentrarsi sul suo dovere. Dal profondo del cuore, ha ringraziato Dio per la Sua guida!